Si è acceso un cielo elettrico sopra i nostri
discorsi, la natura invernale dorme a poco a poco
in un mistico gioco tra le piante del cortile universitario.
Le linfe vagano di palo in frasca
nelle fanciulle intraviste in me che scrivo,
qualcosa di rotto si aggiusta
nella tinta della mia anima.
Luce di cielo voluta dal creatore
in grandi volute si spande nei corpi e nelle menti
di me e di te lontana. Quali fiori starai cogliendo
in questo momento magico
se tre chilometri a nord ci separano
e ti rivedo riemergere dal campo di gioco del letto?
Amarsi è dirsi quanto ci si vuole cambiando
dimensioni a noi e alle maree, soffrire e gioire
essere in un'altra vita solamente duale e nostra,
a ricercare conchiglie dal greto delle cose marine,
a fare di brina le parole e modellarle secondo
il tuo nome.
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