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Poesia I.

di Fausto Di Maria
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Pubblicato il 01/01/2020 23:10:20

Si chiude la mente,
agita ferocia senz'amore.

Ciò si è fatto
ma poteva non esser fatto.

Oh, paura di bruciare.

 

Isola in fiore,
sguardi non più oltre l'infinito.
Rabbia, disperazione e l'anima prigioniera.
Nulla esiste: già tutto è creato.

 

Passa questo tempo
e questa vita coi ricordi; velocemente si consuma il corpo.

Ancor oggi sopravvivono pensieri di donne e di uomini che furon grandi.

 

Un'arcana lungimiranza de' poeti antichi

e de' poeti moderni.
Od Ovidio, o Pasolini. Amore ed odio; ragione ed istinto.
Tu, Pasolini, pessimista
nonché solitario nella Roma fascista e papale.
Ovidio fosti relegato per l'Ibis a Tomis
ov'esalasti l'ultimo tuo pesante respiro verso il Sole.
Nessuno serbò queste tue ceneri
che l'amor giocoso e fugace in cor tuo ascose.

E che la gloria perenne duri.  


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