La poesia accompagna la vita
il suo lavoro è parola
la sua morte
è esercizio di vita.
La parola è camminare (nei giorni)
e la vita è camminare già prima
nella terra della morte.
E’ nella vita che hai mosso i tuoi passi
troppi o troppo pochi
esercizio di morte
e l’anima è chiusa nel corpo
troppo vuota o troppo piena
per la terra o per il cielo
e l’anima è esule
sempre esule
il suo posto è altrove
e l’anima è dentro
come nel corpo in una gabbia
natura dell’essere altrove,
cosa ci ha fatto persona?
Cosa il dono della vita?
Furono giorni e furono ore, tempo,
i minuti
sempre troppo pochi
sempre troppi
densità dello stare al mondo
i giorni non bastano mai
il tempo non è nostro,
vive in noi,
ti fu dato tempo
insufficiente per le strade da percorrere,
e la strada che poteva portarti
altrove
ti ha portato qui.
Occorre
guardare oltre
aspettare forse,
forse è il tempo
mai bastante, a volte troppo,
il tempo che resterà,
malgrado tutto,
malgrado noi.
sera 4 dicembre 2019
per Camilla
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