I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Una porta a caso
Una porta a caso, delle tante possibili per accedere alla “stanza”, ecco il colore delle nuvole la parola che si ripete. Porzioni di stelle da non provare, a mettere insieme. La stanza, le porte, e nulla da vedere: non sei così idiota da aspettarti qualcosa. Come mi potrebbero sostituire se non c’è nessuno che mi aspetta e se in fondo alla via, non c’è nessuna donna a dire casa; forse, la strada è completata, le illusioni sono finite è tempo di smettere di pensare, stare fuori, fuori dal tempo.
Id: 71865 Data: 10/10/2024 18:34:50
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Stancarsi
Stancarsi abbastanza per un giuoco o una speranza è trovare poi qualcosa al fondo della bottiglia giusto una cosa qualunque, ben oltre il velo delle tentazioni a buon rendere. Aspro il sapore della vittoria o della sconfitta ma non hanno niente da dire, mi comunica di più la lancetta dell’orologio che segna il cielo o la terra o tante gradazioni della mezza via. Capisci, non c’è alcuna via di mezzo, né strade, non porti dove sbarcare, nessuna via d’acqua o di terra. Puoi fermarti o forse accorgertene solo, che sei lì da sempre, cos’altro?
Id: 71792 Data: 27/09/2024 22:53:51
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Ultimo giorno di agosto
Passare per dove siamo vissuti non è cosa da poco, come richiamati angeli o demoni (come si preferisce) affiorano i ricordi e tutto ti pare uguale e non capisci bene perché sei qui e non allora invece. Annoti sul diario di bordo i giorni che passano e ti è indifferente persino questa gioia che come brezza increspa le acque profonde.
Id: 71646 Data: 31/08/2024 12:32:35
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Kairos
Ogni cosa a suo tempo, ogni cosa al tempo opportuno. Cavalcare l’onda dei passaggi e attendere il momento buono, dire e decidere quando il giusto vento soffia, quando al cosmo o agli dei piace, quando io riposo. Non sperare, fare della decisione un ascolto. Dalla casa nel bosco lo stormire delle foglie indica la direzione. Dolcemente solo (il premio del solitario) ogni volta che guardo (indietro o attorno) senza sperare. La natura delle cose indica la strada: procedo sui miei passi dove le cose dicono. 23 maggio 2024
Id: 71021 Data: 23/05/2024 21:15:35
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Quando non si smette di morire
Quando non si smette di morire ci si sente sempre soli tale quale come quando si è nati, e non ci si dispera, e si prova calore non gioia, e non ci si dispera, si tace, tale quale come quando si ha tanto da dire e si sta zitti, e si guarda, perché c’è tanto da imparare, e si guarda un foglio di carta, non importa se bianco o già scritto e non si vede alcuna differenza ma si sente che è bello, bello da morire, e ogni cosa ha un sapore, e si torna a casa, mirando, mirando, senza posa. Sabato 2 marzo 2024
Id: 70220 Data: 02/03/2024 21:50:00
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Ferri del mestiere
L’imbuto non fa al caso né il setaccio per pulire, oggi. Penso ciò che penso ascolto quanto posso; non mi dico, non posso. Per chi è gettato è difficile trovare parole, dire senza pietra di paragone. Ripeto un suono già sentito, non rispondono le cose ma mi conoscono. Dal pieno al nulla, dal nulla al pieno. Un ripetersi, coordinate per un futuro. Sera 11 febbraio 2024
Id: 70073 Data: 11/02/2024 17:59:18
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Bugiardo (resettare l’anima)
No, non sono Dio, per gusto o per errore sono false le mie parole e i prati sono altra cosa dalla deriva di ciò che voglio e sono falso per necessita di non dirmi, dirmi davvero e parlo a me stesso tirando in ballo la luna e le stelle e non ballo, e non so neppure sorridere e mi prendo sul serio e dico addio brutto stupido e tu mi guardi e taci senza ritornarmi la palla e mi sorridono le malinconie, la vittoria del perdente o di chi non è di casa straniero per scelta, come l’essere malinconico fosse necessario. Sono in tanti sotto i nostri piedi e noi camminiamo lo stesso e non ci è dato, non ci è dato dirci diversi se non nel tempo. Le metafore sono la speranza e non ci resta che dire il vero ma non in faccia, non negli occhi, restiamo dove siamo partiti.
Id: 69942 Data: 27/01/2024 18:33:36
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Il mistero del restare
Sono stato, siamo stati, abbiamo camminato forse non abbiamo ascoltato nonostante il ricordo che rimane e il dove che continua a vivere. Forse non ti ho guardata, tu e dove, eppure mi ricordo, dovevo aspettare o andare. Tu e dove siete già ricordo, carburante per il domani, continuate a stare e andare incuranti di ogni legame. E mi aspetto che la sera passi eppure è sera, non potrò ascoltare lo stormire delle foglie adesso. E mi sento solo, sono la mia gabbia. E sarà sera e mattina, forse sarò ad ascoltarti mentre continui a vivere.
Id: 69840 Data: 11/01/2024 22:06:26
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Indice di borsa
Forse di questo ne abbiamo abbastanza di questi in tv che guardano una telecamera e parlano ai tanti come me che io non sono mentre io sono un passo più in là o forse più indietro. E vorrei dir loro che li vorrei sentire, udire una parola dritta negli occhi, condividere un destino comune, che spero dal nulla al nulla ci sia uno spazio, che la vita non sia solo ora. *Fatti non fummo per andare a tentoni ma per darci un destino comune. * Chiedo venia al sommo poeta.
Id: 69690 Data: 22/12/2023 11:27:10
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Una stagione di fiori e di frutti
Smetteranno di cadere le foglie? Smetterò di raccoglierle ogni nuova stagione? Smetterò di giocare con la sorte? E’ giusto così? Scriverò versi inutili? E’ giusto così? Non mi è data la Sapienza posso tornare e pulire il pavimento della stanza vuota svuotare la pattumiera e cantare canzoni, ascoltare versi con le diciture ben visibili. Occhi che non mi guardano cuore impermeabile che ama, senza sperare però. Certo che i sottotitoli non mi descrivono E’ morto Shane McGowan Non servivano neanche a lui Se non ti raccontano non esisti dicono in tanti e io continuo a raccogliere le foglie del mio giardino. Uno spiraglio di sole se tu sapessi aspettare forse, potrebbe anche essere. Se ci muovessimo dalla strada per andare a sentieri da tracciare da soli. Se non ripetessimo mai più un dove e un come siamo andati. Non si possono bruciare le foglie, ci è concesso raccontare amori o bisogni d’amore senza tracciarne i confini senza dire: “sono disperato”. Continuo a raccogliere le foglie in giardino, dolcemente come non ci fosse un domani. Piaceranno i miei versi? No, non me lo voglio chiedere, mi basta essere genuino, lo devo a me stesso. 30 novembre 2023
Id: 69564 Data: 30/11/2023 22:02:59
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Didone
Didone dall’altra parte della terra abbandonata perché sola forse Didone sull’altra faccia della luna si illude e aspetta, Didone sola guarda la luna. E i giorni vanno a maturare Didone ripone la spada non sa, se peggiore è la morte o la vita. Forse un giorno tornerà, dall’altra parte della terra, dall’altra parte della luna, lo ritroverai per caso al centro commerciale, non avrà avuto un destino diverso dal ritrovarti. Forse sarà, e intanto vivi Didone che la spada non arrugginisce e c’è sempre tempo e i giorni passano come il vento d’autunno su un letto di rose appassite. Ci sono stati e ci saranno giorni che finiranno e sarà comunque stato vano come non avrebbe potuto essere altrimenti. 6 novembre 2023
Id: 69422 Data: 06/11/2023 18:03:51
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Poesia poco seria di fine estate
Mica sempre riesce di essere onesti a volte, anzi, ci provi gusto con le parole che non dicono il vero e il vero è una spugna o una spiaggia poco silenziosa a dire il vero posto dove disperdersi a scrivere retorica a scandalizzarsi di qualcosa, qualcuno, che passa di lì per caso, nei miei pensieri. E la risacca del mare non ti riporta al vero anzi l’onda si fa retorica e illustra nobili principi cui di solito credi dopo 3 o 4 bicchieri. Bisogna pur dire se si decide di restare che la salsedine non incide sul colore delle nubi e le nubi lasciano passare il sole e il caldo. Occorrendo dire quello che tutti vedono parlerò a manetta; non ti guarderò negli occhi sarebbe molto dolore, troppo, toccare con mano i pensieri segni di un sentiero senza destinazione dove perdersi è inevitabile. E io non so ora cosa ci sia da qualche parte. 7 settembre 2023
Id: 68987 Data: 07/09/2023 17:09:12
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Blue jay
Blue jay è tanti posti e tempi diversi è anche qui; è il dato che mi manca la differenza nella natura delle cose e le cose la ragione l’essere; non possiedo nulla, solitario, mai solo: gioco troppo poco; me lo aspetto, vorrei, ti direi, ma il mio tempo non è una storia.
Id: 68856 Data: 15/08/2023 11:48:22
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Importa
Importa avere una parola questa sera; abbiamo lasciato la porta aperta a una possibilità lasciando i versi senza musica. Importa chi sono i tuoi oppositori perché conoscono la cifratura dell’inverosimile non hanno una risposta ma la sanno dire. La parola ti può guidare, non ritroverai te stesso amico inverosimile e sarai testimone di un ricordo.
Id: 68543 Data: 20/06/2023 16:56:18
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E’ solo che io
E’ solo che io… stavo lì a guardare la disperazione, c’ ero dentro anzi. Il ritorno a casa è sempre un’azione senza risposte. Mi dicevano che dovevo guardare ciò che vedo dirmi che… non ne ho abbastanza e vorrei stare in chat o nella vita vera. 24 aprile 2023
Id: 68138 Data: 24/04/2023 22:24:47
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Poesia sconnessa
Sono la voce che ascolta le nuvole, mi noterete pieno di contraddizioni: guardo al domani senza disperazione; peggio non posso fare e ascoltare è il mio forte, guardare di sbieco il mondo. Poco studio e ascoltare guardando le parole come scriverle su una lavagna, meglio mettersi di traverso muoversi quando occorre, ascoltare le oblique geometrie, non umane, delle cose. Guardare dalla retroscena separare le parole dal nulla. Dolce il sonno ricordando che non è mai domenica. Venerdì 24 marzo 2023
Id: 67970 Data: 24/03/2023 23:08:03
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Il pentimento
La terra è… pentimento corruzione che aspetta. Bava di lumaca, voce di un’illusione che si fa paura.
Id: 67798 Data: 26/02/2023 10:24:33
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Prendi un lungo respiro
Prendi un lungo respiro è tempo di andare nonostante il buio della notte traslarsi occorre camminare sulle ossa della storia anche se non è campo né terra mia. Osservate e ascoltate la battaglia cosa non nuova l’importante è uscirne fuori. Ascoltate i soldati torneranno a casa e dimenticheranno uccisi o uccisori l’unica differenza è il dopo. E importa se è forte il tuo verso se un tempo ce l’hai e se… mi merito un tuo bacio, ce lo meritiamo tutti (forse) e un posto dove ripartire. Sono rimasto indietro non è poi così male e non mancherò a me stesso perché ho una possibilità di aggirare giocoforza partire da indietro e poi avanti concentrico una possibilità c’è. Senza retorica senza emozioni riuscirò a guardare un sequel o una telenovela per poi navigare verso Itaca, mi aspetti tu? Finalmente io credo di si sono pronto. E non importa se mi troverai, se ti troverò se lascerai i tuoi passi; sono a casa finalmente. Sera del 19 dicembre a Noventa Vicentina
Id: 67610 Data: 19/01/2023 22:42:21
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Io e ciò che...
Io e ciò che ho dato siamo una cosa sola e dico che se aspetti avrai motivo… Chi cerca e chi non trova; forse… è una domanda inadatta incapace di risposta che come coperta la nasconda. E’ mezzanotte abbiamo spostato un po' lo spazio del vuoto ben nascosto di un mattino. La pena non reca seco ragioni e la coscienza è un po' meno limpida di qualche ora fa. Ora vedo, si, muoversi senza posa una frazione di nulla acciocché la giornata non conosca frustrazioni. E nel tempo dopo il tempo passo accanto alle occasioni perdute; e non c’è nulla, nulla, da raccontare. 30 dicembre 2022
Id: 67480 Data: 31/12/2022 10:45:32
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Chiamami
C’è un dove le parole dicono ciò che sono là reggersi su una gamba non è vita e volare non è cosa nuova. Io ritorno a casa per ascoltarmi, guardo quel che sento respiro e mi piace vivere senza malinconia. Tempo ormai non c’è più e io mi spero guardando la corolla di luce del mio stare qui. Altri respirano con i polmoni vuoti e mi chiedo perché. Non è speranza il domani non c’è neppure l’oggi. Mia madre non uscirà da quella casa e io me ne andrò, non guarderò, indietro solo pietre e un tempo che non è mai passato. Basta poco per sbagliare tutto e meno ancora per non tornare indietro. Chiamami amore se avrai tempo per un appuntamento se non ci sarà tempo per aspettare, chiamami se non ci sarà domani. Mattino 28 novembre 2022
Id: 67277 Data: 28/11/2022 09:49:44
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Note
Non è che discriminare sia la regola mica è detto che dobbiamo dare il nome alle cose mica dobbiamo dire io dire tu. Abbiamo dimenticato la regola del silenzio; ottuse risposte dal pergolato io non sono ciò che sono e neppur diverso dovrei, risponde una parola di silenzio aspettando la nuova regola della casa solo per domani, solo per ora giocoforza mi dovrò superare descrivere dove sono non frequentare amici, non i cattivi amici imperfetti, paranoici, che non sanno chi sono. Noventa, casa mia, 10 novembre 2022 e non fa troppo freddo.
Id: 67139 Data: 10/11/2022 18:35:21
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Fiori e frutti
non ce n’è ancora, non abbastanza, non per adesso incredibilmente piccolo per stare ho una possibilità che spesso non si avvera quasi mai anzi; ma, mi son testimoni le sfere dei pianeti assieme alle luci sporche intrise di colori bagnate dai riflessi del marciapiede dove ciò che resta non è mai perduto. Potrebbe rinascere una luce dalle ceneri della speranza, no, non sono un poeta non uno come gli altri. La documentazione non è necessaria ho con me la mia pazzia che porterà frutti, figlio del popolo. 20 ottobre 2022
Id: 67001 Data: 24/10/2022 21:54:08
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Gioco triste
E’ l’espressione ciò che conta e due e tre e quattro non contano nulla impossibile il ritorno a casa né la luce del mattino improbabile il mio mondo, concetti senza riposo, se un sopra o un sotto ci fossero lì chiamerei verità e se nulla da chiamare è rimasto io dico me e non ho parole per guardarti. Devo uscire di casa per ritrovarti non passerai dove siamo già stati dove io ero quello che credevo di essere.
Id: 66824 Data: 04/10/2022 18:07:35
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Ecco 2
Ecco, i lucci non vivono più nei fiumi e non è stato un affrancarsi. Trovo assurda la speranza perché le case sono piene di spigoli e la luce penetra sempre di traverso. Occorre andare, dire quello che si è visto negare la devozione alle ceneri. Domenica 21 agosto 2022
Id: 66566 Data: 05/09/2022 23:59:58
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Ecco 1
Io che del fare non sono probo, no, neanche un po', per nulla, son quello che abita vicino quasi debordante la tua casa sono il vizio e la poltrona l’indecenza delle emozioni e la speranza degli allori, a buon prezzo. Io abito la casa del dire e riconosco l’uomo dal suono della memoria. Ecco, mi avete detto, abitato, vissuto. E’ una condanna non sapere cosa sarà di settembre ed è perché i giorni non sono cessati, perché pochi abitano i cimiteri della ragione dove la parola cerca il riflesso delle cose. E’ eccezione sbagliare da soli, per forza. E’ frenetico il lavoro onesto non conosce tempo per dire il proprio nome.
Id: 66461 Data: 22/08/2022 23:19:11
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San Lorenzo
Forse la vita vissuta è l’unica vita è la fede in un ricordo; sono troppo giovane per fare il poeta e vecchio per dire cose banali, lisce. A questa età non si va più sulle montagne russe né le case sono un posto da costruire guardare in silenzio. Le donne, le tante cose, il freddo della vita e l’abitudine dei giorni. Vorrei correggere, riprendere da dove… un altro filo un’altra strada al bivio. Finché era possibile uscivo dalla porta sul retro ma oggi non posso non ascoltare non uscire dalla porta principale. Distendere una coperta sotto le stelle perciò volare cercando una distanza inappellabile dalle cose.
Id: 66381 Data: 12/08/2022 21:03:58
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Sottotraccia
Sottotraccia è l’effetto di un dove là, il segno dell’errore la luce si accende a tempo e non dice aspetta. Ecco il treno che arriva, la malinconia del ripetersi siamo figli di tempi diversi della ripetizione di una illusione. La caduta degli dei e la loro storia di solitudine sull’altare. Definitive le note di Rachmaninoff non lasciano spazio non vogliono dire di più, non vogliono… ripetersi. E’ nella natura del mistero parlare molto in silenzio; il metro nel cassetto misura il suo tempo.
Id: 66202 Data: 10/07/2022 19:27:30
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Se di morte non si muore...
Se di morte non si muore allora è discrezione degli uomini vivere. Allora i giorni cominciano a calare sempre dopo ieri e un forse che è davvero sicuro. Guardate la pioggia che non arriverà e aspettate che forse viene la luce mentre si spengono le persiane a notte docilmente (all’apparenza) scrutare il destino nei mazzi di carte indenni di vita. martedì 21 giugno 2022
Id: 66089 Data: 22/06/2022 22:33:05
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Inizio di un giorno di lavoro
Inizio di un giorno di lavoro il colore accenni di reprimende: analisi di un silenzio; occorre osare, restare zitti, poi. Il piano deciso sotto le stelle non ti esime dalle responsabilità, si, la notte non ha colore ed è quasi più facile una parola onesta fuori dalle abitudini… La lucerna lasciamola per sbaglio vedere non è giusto occorre un’occasione grassa e giusta per guardare dritto negli occhi un soggetto senza dargli un nome. La nomenclatura ufficiale dichiara ciò che siamo non lascia tempo alla disperazione.
Id: 66024 Data: 09/06/2022 22:16:41
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Il giudizio degli alberi
Si continua senza elegie né risposte, mi dovrei forse dispiacere dell’occasione perduta ma la fine dei giorni è certa e non è destino neppure scelta ed è che sono cambiato ed è che non scrivo più poesie arrabbiate ed è che mi ritrovo nella parola franca, giusta il ricordo del giudizio degli alberi e non c’è nient’altro da ricordare. 14 maggio 2022 ore 00,03
Id: 65826 Data: 17/05/2022 16:18:29
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Collisione con un fantasma
La pace è troppo grande un fantasma la luce delle stelle distanza indissolubile come la casa e la pace neanche potessi riaffiorare bava di lumaca esperti alla ricerca del sé disperazione dalla stanza vuota oltre la nave una prateria esporsi non è cosa da fare esperti all’opera la casa sotto le stelle disperazione del voler andare di un posto dove tornare non sono abbastanza ottuso per vivere saranno giorni di fiele e la frontiera è lontana, un tiro di sasso. Domenica 24 aprile 2022
Id: 65661 Data: 26/04/2022 22:29:47
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Tempo alla fine del tempo
Neanche appena appena… lontano dal toccarti. Mi manca un piano, un’attesa, un pianto, una direzione un posto. Si, ci troverà un venir meno, un cielo assente dove nessuna ombra potrà nasconderci. Nel tempo alla fine del tempo solo isole, spazi senza storia. Dove il pianto e il riso non durano la vita e la morte non hanno più significato.
Id: 65560 Data: 12/04/2022 16:52:43
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What love got to do?
Non è che non veda la luce nemmeno la tenebra senza speranza neppure vedere è cosa certa ombre nel silenzio no, non oggi neppure ieri non una poesia d’intenti neppure ci può essere verità non la nuda luce nessuna pena nel tempo che fu ieri nessun decimo di luce assurda i cavalieri dell’apocalisse sono appiedati si può perdere la guerra senza accorgersene spiazzati per un domani senza ieri la letizia nei cuori mi lascia inerte l’uomo nuovo non conosce il passato è cambiato il corso del fiume ha lasciato posto alla mia casa se dovessi ritornare… i lombrichi e la terra umida non è cosa di questi giorni vorrei essere sulla porta ad aspettarti sarebbe molto malinconico inverosimile forse il tempo non conosce ritorni per chi non ha capito la liquirizia e la lingua di pece la pace non è cosa da tutti per me no di sicuro che non scrivo poesie semplici ma… così sono e non ho perso il filo e non è che non so dove andare non è neppure che vorrei andare c’è qualcosa si, troppo grande…
Id: 65463 Data: 28/03/2022 23:17:10
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Giorni
Non voglio testimoni eccellenti non voglio parole di esequie per questo amore che è di sempre e che non sarà mai. Ci penseremo, ti penserò, senza aspettarti al passo come animale da preda. Sarà un caso incontrarti se mai ci troveremo, non ci saremo cercati. Noi, siamo nel mondo senza retorica senza parole per gli altri siamo soli a pensarci, senza cercarci, però. Poesia per chi non ha niente di meglio da leggere e da fare.
Id: 65330 Data: 10/03/2022 00:06:03
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Il tempo che viene dopo
Come si può dire.. ancora, ora, adesso? Adesso. Disperare del tempo nel tempo, giocare nella confusione più nera nera. Ballerina tu che tocchi i miei tasti, e non si fa per dire, no di certo, no di certo. I tanti aspetti e tutto quello che c’è da guardare, da guardare. Le strade e gli stracci ben puliti; riciclare il tempo della modernità perduta: sarà il tempo, il tempo che viene dopo
Id: 65236 Data: 22/02/2022 17:18:43
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Scritto sulla sabbia
Scritto sulla sabbia, recitato sopra la polvere delle strade, lungo argini e carene: ostinazione che rimane. La luce, le case, le chiese e… il tempo che resta. Aspettare non è necessario, non dirsi le cose, ripeterle a volte senza speranza che possano restare. Vivere è ostinazione non dare risposte che bastino e neppure crucciarsi: sono le crepe necessarie dove le lucertole possono infilarsi. e io che… Non l’ho fatto per caso, forse le conseguenze erano inattese ma non resteranno.
Id: 65139 Data: 05/02/2022 23:27:47
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Senza futuro mi riposo sui miei passi
Le bacheche e gli altari, non parlano... L’unicità di stare in questo corpo in tempi fuori dalla storia. Non succederà niente, sta succedendo…(di tutto). 16 gennaio 2022 a Porto Garibaldi
Id: 65014 Data: 20/01/2022 16:47:20
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Sussistenze
Esplode la terra sotto i miei piedi del colore delle nubi il cielo intatto dirsi le cose e spostarsi per ascoltarle nello specchio curvato dalla passione respirare il forse e il mai delle cime insuperabili dirsi a casa dove devo anche qui dove la speranza è aspettativa innocua né bene né male ascoltare le cose che parlano. E’ duro lavoro ascoltare il mondo che viene a me. 7 gennaio 2022
Id: 64939 Data: 07/01/2022 21:15:35
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Nessuna notte
Nessuna notte è tempo che porta a libertà le strade quiete sono finite impossibile aspettare. E’ finita l’attesa il tempo porta al domani e giudicare possibile è già esserlo. Smarriti senza certezza è il tempo dei numeri; decidere perché mi pare che… perché è sulla direzione tracciata un’iperbole. Un piano ha due dimensioni perciò è cieco, si nutre di ciò che non vede. Decifrare il non detto è troppo facile; paura è l’esperienza della corda che scende nell’abisso. Non posso io costruire me, e allora con chi posso parlare. 30 dicembre 2021, la fine di un inizio.
Id: 64896 Data: 30/12/2021 22:33:28
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Niente da ritrovare
Non mancherò di strategia, starò zitto. Passeggio con il cane, l’odore del gelo, il silenzio della terra; come è muto lo spazio umano. Le scarpe lucide e le crepe del muro, è ora di tornare. Dovevamo essere qui per questa foto dove tu sorridi e io così così. Dimensioni che tante o poche, convergono in una: matrice inequivocabile. I ricordi di un tempo impossibili a sperare; andare avanti per primi ecco ciò che aspetta, Stare dove sono è la risposta. E’ finito il tempo, delle cose che passano, del tempo da ritrovare.
Id: 64809 Data: 14/12/2021 16:53:38
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Un forte
Se è un forte che cerchi, forse, non ne troverai alcuno oltre le sconnesse rovine di un mondo alla sazietà
Id: 64746 Data: 03/12/2021 16:17:44
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E’ già accaduto
Alzarsi dal letto senza poter voler tornarci un cavaturaccioli sinonimo di una vita a due direzioni. Apri e chiudi, agire senza capire; sposta più in là, sempre più in là l’eternità non risponde. Potenza, potenza, scopi e decisioni così iniziano le rivoluzioni; cerco un caso e una speranza…. un ceppo dove abbattere l’ascia. Dove le case, i focolari, le donne? Dove tornare? Dove si replica la mia certezza? C’è un fantasma che mi precede, un’ombra mi aspetta al passo sussurra l’indicibile al mio orecchio. La pioggia sul duro dell’asfalto Un tempo senza fine e la fine del tempo. Un giorno sarà mattina e sarà sera le cose resteranno, dove sono. 23 novembre 2021
Id: 64683 Data: 23/11/2021 22:46:03
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Il colore dell’acqua
Come acqua che scorre con enorme pazienza e stelle nel cielo che soffrono bastioni di eternità sempre immobili occhi di diaspro colori alcalini e giochi al ribasso dei colori al neon. Non sento il tuo profumo, la grafia si fa incerta e le pause sono decisioni da prendere da soli senza la parola che ci guida senza giudicare le notizie dai sensi senza doveri verso gli dei del dai muoviti e sbrigati. Escono dalle case sottobraccio alle loro paure ecco il tempo che non lascia tempo e decide la vita e la morte.
Id: 64545 Data: 05/11/2021 15:50:32
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Il domani
Il domani Morire vicino a una casa sotto un cielo senza stelle; lasciare proprio nulla perché niente resta ascoltare le visioni che parlano le nuvole il lampo e l’acqua messaggeri di una nuova vita. Dovrà passare la notte senza un posto per dormire e senza una terra sotto i miei passi. Cielo senza stelle nessuna direzione che non sia uguale; ora che le corse degli autobus gialli sono dimenticate si riempie facile il foglio di parole che non dovrei scrivere, non vale la pena far questo mestiere. Ancora un luogo forse una bestemmia, una carta, un posto dove non sono stato, qualcosa che non è cambiato e un domani che contraddice se stesso.
Id: 64458 Data: 27/10/2021 22:47:46
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Voragine
Sopportare i giorni guardare ad altezza d’uomo. La parvenza del nulla e il troppo che si fa niente mentre tutti i numeri portano allo zero e quelle sere senza futuro che erano ieri sono un’unica notte. Ho visto il cielo nella notte senza luna ho sognato il giorno in una terra di uomini. 15 ottobre 2021
Id: 64340 Data: 15/10/2021 23:17:23
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Muoversi da qui a li
Io sotto questo manto ne vedo troppe di cose, tante quante i miei ricordi non avrebbero atteso, certo, perché i tempi intersecanti non conoscono il futuro e ciò che era ieri è figlio di domani e il nastro che si riavvolge se ne frega del digitale. Io per me guardo il lucore degli spazi abitati dove si incontrano gravidanze senza stupore e i risultati non voluti vengono sospesi, in attesa di un’offesa di troppo. Andare verso il compimento del proprio destino non è destino, davvero.
Id: 64244 Data: 06/10/2021 09:30:56
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Sulla linea del non so dove
Sulla linea del non so dove Ti muovi sulla linea del non so dove incurante di case e chiese l’abitudine agli abiti della festa portati nel significato di ogni giorno abitudine al compito; ossa dentro le ossa e carne dentro la carne; camminando sopra la speranza pietra d’inciampo non vede che di giusti è la terra seduti dove tutti passano senza case né chiese; stare è un’aspirazione folle decisamente non può morire. 27 settembre 2021
Id: 64161 Data: 27/09/2021 23:09:48
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Corallo
Stare sulla piazza mentre il mondo si svuota e le opzioni si avvicinano allo zero. Non mi manca una risposta ma un perché si. Vero è che non posso raccontare, certo non ci sono stato perciò questo è già ricordo. Si o no, volendo dire che non so: prigione è rifugiarsi nella memoria. Vero che ricordarti non è verità. Guardarmi attraverso non mi dà splendore. Come posso afferrarmi se neppure sono qui? I poeti pensano male per questo resto ad aspettarti alla porta di casa. Questi versi non potranno ritrovarti qualunque sia il tuo nome non ti siederai qui accanto a guardare la piazza Mi diverte sapermi solo. Carpi, 19 settembre 2021
Id: 64093 Data: 20/09/2021 22:52:01
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Mica serio
Nulla di serio di cui parlare, magari ci fosse. Camminando a ritroso non ci ritroveremo. Anche gli specchi sono figura del tempo e la pace dei sensi è un’invenzione. Ascolterò una conferenza o un talk show passero da una parola all’altra le trapasserò come fiato. L’enigma di ciò che resta. Mi interessa la natura dei giorni quello che non si può capire, mi basta la filigrana delle cose.
Id: 63997 Data: 11/09/2021 22:19:07
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Non fidarti
E ti guardano con il loro volto duro pieno di rancore sotto il gelo dell’umiliazione siamo fratelli senza una parola mi siedo. Ecco perché non voglio ricordare, questa la chiamano notte e così che la chiamo anch’io. C’è uno spazio di indifferenza e si trova nel tempo indistinto, è una possibilità, chiamala chance se vuoi l’importante è passare. Nessuna discussione è improbabile con un bicchiere di vino in meno nel sangue e nessun diktat da seguire, guardati dalle persone serie.
Id: 63900 Data: 30/08/2021 22:33:50
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Di quella tazza di the
Di quella tazza di the bevuta con grande rispetto senza diciture di diversa dimensione, senza spiegazione; azione e pensiero dolcezza senza malinconia, (dura scrivere parole con questa attenzione) tenere le aspirazioni abbastanza lontane per vivere questo momento. La luce dell’alba si è fatta giorno e poi sera, si ripete la notte e il giorno e il testimone severo, silenzioso è ancora li recita il suo mantra. Occorre restare lontani, molto lontani, per testimoniare questo tempo: guardare negli occhi, ascoltare e non parlare. Difficile della parola fare verso senza perdere di vista la stella polare. A nord bisogna andare a nord.
Id: 63862 Data: 23/08/2021 21:55:46
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Di interruzioni e incidenti
Claudio si è interrotto non respira più l’aria di prima ascolta la musica delle balere senza noia, senza responsabilità. Com’è difficile stare qui, in questo tempo difficile, improbabile, privo di malinconia. La sera un’iniezione di gin o whisky per sprofondare in un riso breve, ottuso, triste. La malattia è stare qui con questa vita sospesa senza paura, senza possibilità. E’ dolce essere un poeta almeno c’è un posto dove stare al mondo. Sedere alla scrivania e non sapere che fare sbirciare con facebook dentro alle finestre delle case degli altri, sempre in posa. E’ di nuovo sera nessuno aspetta ritorni improbabili. La vita nuda non lascia spazio neppure alla disperazione. Abbiamo perso l’abitudine alla vita tutto è della nostra misura né troppo piccolo né troppo grande non abbiamo una casa. Parole scritte con l’ottusa speranza che questo mondo possa tornare ad essere un luogo umano, ospitale, una casa con le porte sempre aperte. Giovedì, 19 agosto 2021
Id: 63830 Data: 19/08/2021 23:09:59
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La responsabilità delle cose
Tracciano le stelle cadenti un cruciverba appena un passo sotto il firmamento occhi grandi come lune a guardarle mentre il sangue brucia le ferite, necessario lavarlo, bendare, curare con il semplice, trovare uno spazio: accusare o fuggire. Sarà necessario andarsene in un modo o nell’altro troppo lontani dal Natale non ci arriveremo. Si avvicina il tempo fragile la solitudine sarà prateria cammineremo nella terra dal colore di luna sotto un cielo senza stelle.
Id: 63824 Data: 18/08/2021 22:21:39
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Stanco ma pieno di fiducia, gli alberi mi ascoltano
Stanco di questa umanità impaurita sorrisi per rassicurare: mai una parola franca. Io per me dico amico; un bicchiere di vino dalla caraffa bevuto nel bicchiere in compagnia senza calici di stelle, senza ipocrisia… Il rispetto non cambia la vita non muta sostanza come gli alberi che non rispondono al sorriso e alla rabbia neanche il camminare solitario muterà il mondo ma gli alberi no, non cambieranno, buon per me: mi diranno la via di casa.
Id: 63772 Data: 10/08/2021 22:46:38
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Di quello che capita
Gli uomini vedono solo ciò che si muove, e lo ascoltano anche. Il silenzio è un mondo non umano: troppo poco, comunque troppo, per darsi un futuro. Lei si stende sul letto si gira verso il muro dietro la schiena lo sa, che ci sei. Così ti escono versi stonati? Si, non mi ricordo la musica, ma le parole si, quelle si.
Id: 63752 Data: 08/08/2021 23:29:45
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La notte più buia
Sono fradicio di questo tempo le luci le ombre da esplorare le occasioni nascoste sotto un sasso un’atmosfera una tomba. Poca vita respira fradicia del suo trascinarsi si bagna alle fonti del cielo chiuso. Oculatamente evitare gli ostacoli camminando sul filo di una lama il caffè nella tazzina gli occhi bassi passare oltre passare oltre guardare le ombre che cadono sulla terra. Resteranno uomini inaspettatamente soli nella gabbia di un’eccezione pietrificata. L'archeologia è la strada! Bagneremo le pietre con l’acqua che tutto può, troveremo un futuro prima che il cielo fosse ombra.
Id: 63726 Data: 02/08/2021 21:39:26
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Proprio qui e proprio ora
Tempi di paura la spada nel fosso cernire la differenza. Né appigli né dogmi nudo corpo indifeso stare. Occorre camminare con attenzione ogni passo è un inciampo ogni uomo è un fantasma ripete senza il plasma nelle parole, nessuno ha detto e la catena non porta da nessuna parte. E’ iniziato il viaggio da soli come sempre per minimizzare le perdite. Oltre ogni fine e il ripetersi degli inizi non ci occorre la speranza alla frontiera qualcuno è già passato.
Id: 63707 Data: 30/07/2021 17:43:23
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Capita che...
Ci si può stare assieme alla vita quasi a carpirne l’immunità separare il buono dal cattivo ricercarne la congruenza un senso intimo il motivo del suo rigenerarsi. Le indicazioni non portano da nessuna parte ed ascoltare non è scuola, non insegna. E la luna è uno specchio non chiedetele risposte ma fate domande se volete. Qualcosa si ribella sotto la crosta delle cose e la luce non è questione di opinione. Fosse tutto quanto basta sarebbe cosa grandiosa perfetta ci riempirebbe ritroveremmo il senso del dirci le cose. La luce delle strade è ottusa e noi non siamo da meno potessi non essere che altrove capirei la qualità della speranza. Le stringhe delle mie scarpe consumate un pochino a tirarle e tirarle a fermare il piede dentro la scarpa, forse anch’io tirato, tritato, quasi al punto di rottura capita, si, capita, che non voglio stare nel mondo si, capita, di non voler stare dove ci si trova capita, capita, di tirare da soli i lacci per una tu, o una lei succede che vai al lavoro per 30 o quarant’anni succede che ti piace il profumo del nuovo, dell’appena comprato e ti succede di tirar la stringa lasciando il pungiglione alle vespe che devono tornare al nido capita di sentirsi come le mucche al pascolo capita di stringersi i lacci e non voler spezzare la catena. sera 5 luglio 2021
Id: 63644 Data: 17/07/2021 22:42:15
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Con dimestichezza
Con dimestichezza ma senza capirne granchè mi muovo nello spazio dei giorni non mi sembra possibile ma l’impossibile (tale quale mi appare) esiste una stella di luce e un acciarino magico ecco le possibilità basta la scintilla di una stella. Sera 14 luglio 2021
Id: 63643 Data: 17/07/2021 21:58:36
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Solerzia
La solerzia è necessaria la solerzia del muoversi trascinare le cellule vive sotto il sole; ho salvato un altro giorno affinché vacillando non cada nel baratro; tenere la posizione è la risposta come avessi mai chiesto; levando al cielo gli scudi mi perdonerete se son passato per caso; non sono disperato, no, non molto. Domani sarà rugiada sui prati
Id: 63543 Data: 30/06/2021 23:40:09
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La fibra delle cose
Nessuna occasione perduta nessuna strada che avrei potuto percorrere, ricordo mi sono fermato perché avevo paura giusto il tempo per conoscerla e se n’era andata (pure lei), la strada è meraviglia e la casa del ritorno non è sulla mappa.
Id: 63452 Data: 16/06/2021 22:47:28
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Primavera
E mi sveglio tutte le notti di questa primavera di paura, disperazione della speranza, quanta barbarie è ancora a venire.
Id: 63381 Data: 07/06/2021 17:40:51
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La vita è...
La vita è una ricerca, un continuo prendere fiato. Accompagnato lì, le acque non fanno rumore, sussulto che viene dal fondo. Ho fatto così poche esperienze che mi vengono i brividi; non ho capito granché di questo mondo. Guardo senza stancarmi e mi dispiaccio dover stare nascosto in una tana fra le pieghe di qualche rapporto. E’ l’età questa delle rinunce, dello smettere di cui non ti dispiace ed è povera la vita, quasi trasparente, sta tutta sul palmo di una mano. Si perdonano in fretta i peccati del corpo, poche parole ma chiare. Il disegno di uno spazio circondato dal mare che non aspetta ma resta ed è meglio tacere di quasi tutto: della vita e delle pene, di ciò che è lontano, delle profondità del mare, ciò che si sa ciò che non si conosce ciò che non so se esista. Porto Caleri, 29 maggio 2021
Id: 63322 Data: 31/05/2021 07:42:00
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svegliarsi...
svegliarsi per un giorno da eroe mentre la risacca del mare fa il suo lavoro e le parole non ascoltano cosa su cosa e la terra beve il gusto di guardarsi allo specchio come le lune, le tante lune nel cielo e le stelle che non riescono a spiegare perché siamo qui e neppure dove; la vertigine non è un incidente e il mare è abbastanza profondo per potercisi abbandonare, le conseguenze comunque ci saranno magari a Tokyo o Melbourne. Le case sono nate per finire è un debito andare verso un dove. un mondo senza specchi senza un senso, senza occasioni.
Id: 63304 Data: 28/05/2021 22:35:19
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Mai, per sempre
Per quanto avrà a durare tutto questo? Le domande di un giorno e le risposte: una vale l’altra. Attraverso la strada in silenzio, aspetterò il tuo tempo, testimone la strada e questi giorni di risposte inutili. Muoversi a passi veloci prima che sia sera a questi giorni non potrò dare confini.
Id: 63264 Data: 23/05/2021 23:04:21
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Il gusto
Le matrici bianche tavole imbandite nel Giardino delle Esperidi lucidalabbra invenduti e sempre un ritmo che rassicura. Occorre non dire le cose come stanno la estraniazione che ne consegue è feroce e ci perdi il gusto di mangiare. Meglio mangiare in pace, e da soli, pensare alle rose in giardino. C’è un’armonia che non lascia scampo ed è dolce lasciarsi andare ad essa.
Id: 63167 Data: 13/05/2021 22:54:58
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Quando dormivo sotto le stelle
Quando dormivo sotto le stelle la mia leggenda la possedevo io e la stoffa non è liscia come la tua pelle, lo so. Non occorre il tanto, basta il poco e ricamarci su: come ci fosse stato Clint Eastwood nelle tue scarpe e Socrate a pensare i tuoi pensieri. E la più bella delle donne di strada non ti merita e neppure tu lei. Molto di quello che pensi non lo scriverai nemmeno e non è un peccato ci son abbastanza voci che parlano e un po' di confusione in meno non farà male. Beviamo il nostro bicchiere e quando è vuoto riempiamolo di nuovo.
Id: 63115 Data: 09/05/2021 11:49:12
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Lì
Né buio né luce; immobile non guardi non conosci la disperazione del chiedere; una domanda senza disperazione non maturerà risposte di cui ci nutrirci; sarà la via per il cielo. Nemmeno ci siamo mai trovati, neppure ci ritroveremo.
Id: 63091 Data: 06/05/2021 22:11:01
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Lo sai
Mi guardo e mi ascolto da un limite all’altro la terra senza opportunità il silenzio che fa il paio con il vuoto assordante pieno di grida e canti il cielo è cieco la terra è muta l’immensità del vuoto senza medietà l’accordo muta in nota sincrona se aspetti sarà sera di ciò sono certo e poi sarà mattino e le ore in cui gli uomini non sapranno dove andare.
Id: 63052 Data: 02/05/2021 12:04:57
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Nessun testimone
Nessuno può sentire il ronzio del lampione, non ci sono testimoni sulla piazza forse morire è quando sulla piazza non c’è nessuno quando nessuno distingue l’uno dai molti e le luci né si spengono né accendono comunque c’è abbastanza silenzio questo venerdì, una notte qualunque, senza niente da ascoltare.
Id: 62967 Data: 23/04/2021 23:14:51
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Eccedere come ho sempre fatto
Non saper tacere, eccesso di qualcosa, occulta si nasconde la vita. Equilibrista su un filo invisibile espressione di fiducia o di incoscienza forse. Passare è lacerazione disfarsi e ricomporsi in altro, altrove i fiumi scorrono. L’esperienza non migliora la vita e la comodità è non dover nulla a nessuno. Baciarsi sulle labbra la scintilla si fa fiamma. Pensare che le cose possano passare da sole è l’incoscienza degli impotenti; come in trasparenza vedo il gioco la battaglia tra me e io, non hanno nome le isole della speranza candidamente occorre eccitarsi uscire per strada vivere la donna come un fascio d’erba come il luogo delle speranze questo letto è un’isola nel mare dell’eternità. Non cerco un porto sicuro.
Id: 62896 Data: 15/04/2021 23:28:40
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Cantos
Origliare dietro alle porte non è una buona soluzione né lo è ascoltare senza saper ripetere, i ritmi nascono da altri ritmi la musica che deve essere conosciuta prima di essere scritta. Agli sponsali degli eretici non va più nessuno né a nord, non più a nord. Sembrano matrioske, tutti uguali i virologi e la casa sul lago non è un rifugio sicuro. Non è il tempo di lottare questo, e i giullari del sud picchiano con forza alla porta, nascete, rinascete, che il bisogno è grande e l’immaginifico sta sulla punta della penna. Occorre scrivere i canti, anticiparne il pensiero prima che diventi didascalia di un testo vuoto. Siamo nati e abbiamo scritto sotto l’inchiostro della penna criptato ciò che dovevamo dire ciò che dire si può non si può aspettare. Occorre un testo nuovo di immaginifici profumi e il canto fuggirà prima dell’alba per ritornare al tramonto, non scriverò i miei capolavori tra le mura di questa casa sarà dolce coricarsi sotto le stelle senza paura altrove. Mancano parole di entusiasmo….
Id: 62858 Data: 12/04/2021 15:43:46
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E nel tenerci per mano
E’ nel tenerci per mano che neghiamo la verità, soffriamo, afferriamo, discutiamo sul domani un verso apprensivo ci allontana un po' dal nulla non ci darà speranza ma illusione forse. Sera 4 aprile 2021 Pasqua
Id: 62804 Data: 06/04/2021 15:48:36
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Le direzioni
Le direzioni e le strade insperate, non è detto che tutto sia finito né che nessuno troverà la bussola perduta, smettere di sperare occorre abbattere le torri che arrivano fino al cielo per dirimere senza esprimere le controversie, fare il meno possibile occorre soprattutto quand’è mattino, non pensare al riposo e riposare davvero, succhiare il nettare da un passato non scritto è la ricetta del non sapere perché.
Id: 62761 Data: 02/04/2021 21:28:42
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forse...
forse son solo le luci e le ombre della sera ciò che vedo e non capisco, camminano i cani per il sentiero in mezzo ai campi non ci sono strade come di notte i sogni si fermano solo un attimo quanto basta per un ricordo breve si, questa quiete è altro non sa il profumo della linfa degli alberi ma è un accordo che apre a una sinfonia sereno anche oggi senza pioggia con il vento e la terra sotto i piedi, camminando, altrove, mi piacerebbe ritrovarti
Id: 62659 Data: 24/03/2021 22:54:20
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La via per il cielo
Sembra tutto possa già essere stato detto, cambiare espressione del volto non muta i pensieri. Giocasta ebbe un destino infausto, forse l’ha voluto, si fa quel che si può, tale è il senso delle opere immortali. I se e i ma sono questione da vecchi nessun ha ben vissuto, forse… nessuno ha vissuto, e basta. Oggi il pomeriggio sarà pomeriggio di domenica, campo sterile dove nulla cresce. Siamo movimento restare fermi è cambiamento la via per sparire… poi. Lo spazio vuoto non si riempie, non è mai esistito. domenica 21 marzo 2021
Id: 62609 Data: 21/03/2021 10:37:07
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Nessuna storia
La mia storia non è la mia vittoria, ogni morte è una sconfitta; e non sono le cose a fare il mondo, non sono i decimali che fanno l’unità, non è la vita che fa la morte; se prima dell’uno è lo zero allora si dice, io sono nel tempo; non uccide il tempo ucciderono i giorni conoscere una verità umana è essere soli la solitudine è fonte di forza capacità di resistere o di surfare? Le stelle non esistono, riposo nella luce di nessuna attesa accoccolato sotto l’albero più antico origine dell’idea delle cose… sono a casa mia.
Id: 62523 Data: 14/03/2021 16:27:49
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La sanguisuga singhiozza
La sanguisuga singhiozza mangiato troppo o commossa chi lo può dire? Non sono sufficienti le descrizioni né la freccia deve essere lanciata troppo lontano, anche il pensiero può restare solo. Non sfidare chi ti legge è questione di scaramanzia come ogni volta che si è amati troppo si rischia la vita o la morte, dipende… Sera 11 marzo 2021
Id: 62500 Data: 12/03/2021 17:36:28
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Forsizie
Il giallo delle forsizie e cavalieri dell’apocalisse a colonizzare il tramonto il giallo non è questione di odio è questione di speranza che non c’è non c’è più non direte neppure una preghiera sui corpi le tombe le speranze nessuna operazione valchiria neppure per provare, saggiare il nemico asini che volano, è questione di attualità forma di scrittura non automatica pensata (anche se male) il led è meglio del neon non offre possibilità di spegnersi né di durare in eterno la città sogna.
Id: 62433 Data: 05/03/2021 23:28:18
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Cose
Questo ritmo e queste cose un mondo che risuona sotto il peso dei giorni, mi ricordo di averti riconosciuta ballavi allora il ricordo consolida il mondo. Il senso del dormire e quello del vivere la linea di un’identità riconosciuta. Non aspetto la tua danza ora, ma il tuo bacio, potrei… (I still love you) riconoscerti per ciò che eri dato che quello ancora tu sia. Forse la tua pelle ancora mi cerca, e non sono i neuroni, né qualche remota ghiandola: dovremo parlare a lungo.
Id: 62396 Data: 02/03/2021 19:03:58
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Oh cara speranza...
Poesia educazione dei troppi, disillusi, pieni di speranza. Cosa sarebbe la vita a guardarla negli occhi? La nebbia ad altezza d’uomo e terra dura sotto i passi, se camminar ci fosse… Seminerò la terra lasciando alla luce e alle tenebre l’attesa intanto io giocherò le mie carte su questo tavolo truccato i dolci suoni del mattatoio rimandano l’assolutamente altro di una dimensione non umana. Sabato 20 febbraio 2021
Id: 62281 Data: 20/02/2021 15:40:20
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Di notte e di giorno, ma soprattutto di sera
Notte, notte, notte giorno, giorno, giorno sera, sera, sera stacca il biglietto se vuoi si potrebbe andare al cinema o raccontarsi bugie previste per l’apericena, un bagno di ipocrisia e la felicità capovolta come i bicchieri non conserva lo shining né si riconosce la puzza di cadavere con le mascherine mi hanno detto di pensare…. che sarà domani.
Id: 62226 Data: 15/02/2021 18:44:44
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Solo se...
Solo se… solo se lo puoi dire, aprire una finestra sull’impossibilità oceano nel tappo di una bottiglia. Le occasioni non esistono e la speranza è il gioco del dopo. Sinché mi sarai accanto non sarà mai e la luna resterà sola sarà vuota l’aspirazione non vorrai essere felice, alla deriva per intanto.
Id: 62177 Data: 10/02/2021 22:53:43
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Alternanze
Rumore dello spezzarsi si può essere sterili in due è più facile che fallire da soli; c’è qualcosa che aspetta in silenzio non si dedica, non si profonde per nessuno; nel silenzio del bosco parla una voce compassionevole non ascolta le altre voci; seduto in cucina a mangiare una mela ascolto il rumore delle mandibole mi ritorna il senso di dove sono partito; prendere la porta di casa cercare un nuovo indirizzo sarà facile non farmi trovare; di nuovo le stelle, la luna, il caffè con la moka…
Id: 62121 Data: 05/02/2021 22:16:28
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Nessun recapito
La casa è un posto dove abitare con sé stessi la strada è l’altrove solitario senza di me non mi posso fermare non riconosco la terra e il vento altri giocano, io guardo, mentre il vuoto si specchia nel pieno sono giuste le parole che non ne richiedono altre.
Id: 61958 Data: 26/01/2021 10:11:01
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Altrove dove?
Altrove dove? La luna nel pozzo e le stelle sul comodino accensione non equivoca aspettative negate; dirigersi dove non c’è nessuno, il deserto simbolo di una vita piena e abitare dove non c’è domani incapace di ogni equivoco senza conoscere il mio nome.
Id: 61943 Data: 24/01/2021 19:07:17
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Il tempo che ormai...
Il tempo ormai, zeppo di occasioni si è fatto sera fra coscienza e consapevolezza lo iato di un’eternità dove il possibile è tutto e non abita da nessuna parte è necessario restare soli aspettare che parli, che qualcuno parli a me come abitare in una casa sul baratro della disperazione la solitudine delle profondità impossibilità di una vita qualunque ci nega.
Id: 61780 Data: 14/01/2021 17:26:48
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Nutrirsi di sogni
Nutrirsi di sogni e non temere il vero ahimè speranza non mi hai abbandonato; se salgo un gradino, appena un passo, oltre la nebbia un sole che nonostante la luna e le maree è più lontano dell’abisso del mare. Se mi aspetti stanne certa non ci sarò troppa energia perché possa amarmi troppe stelle in questa notte per restare fuori. Perché giocare ai dadi se la faccia è una sola? Un punto, due punti…. somma totale zero. Potrò arrabbiarmi senza parlarne a nessuno le stelle… universi in procinto di manifestarsi, non faranno senza di me.
Id: 61677 Data: 07/01/2021 16:39:58
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Del portare e altri accadimenti
Porteremo le aspirazioni con noi anche su un’astronave uno spazio profondo non troppo lontano per trovarcelo dentro come il vuoto inabitato, la casa spazzata dal vento con le finestre aperte la porterai con te mentre altri abiteranno il domani.
Id: 61632 Data: 04/01/2021 23:11:10
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Ipotesi
Di tutte le ipotesi personalmente dimenticate all’oscuro dentro le cose come la falena persa nel giorno; al piano di sopra stanno ballando le scarpe come seghe sdentate non evitano l’attrito spostandolo fuori; lo spazio dopo le feste è troppo grande, deserto, come le strade; c’è chi non ha espressione per dire né denaro da spendere; il conto dei lavori arriva nella solitudine spendere tanto non aumenta il vuoto, lo mostra; parlarsi da lontano con la nebbia in mezzo, il corpo vibra del cigolio dell’altalena ieri…
Id: 61576 Data: 31/12/2020 18:45:38
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Per fortuna che la vita è e non è paragone
Per la vita che è paragone è abitudine sgocciolare il tonno (di buona marca), per la vita che non è paragone abitare la casa senza porte da soli le luci dei fari al led denunciano l’impossibilità di fermarsi (gli occhi cancellano ogni espressione) e giocare a carte si può da soli o con sé stessi ma la partita già iniziata ripresa più volte non si concluderà uscirò per trovare i bar chiusi sarà impossibile darmela buca dovrò tornare e trovare un modo per uscire, incredibile sarebbe ritrovarmi non saprei dove tornare.
Id: 61513 Data: 27/12/2020 10:14:18
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Wet with rain
Wet with rain after a summer shower* ed è dolce la malinconia eravamo il respiro dei bambini siamo le luci della sera l’arco delle montagne che chiude lo sguardo siamo la chiave, la risposta una monade che si chiude un orco e una falena, sacrifichiamo la nostra speranza sull’altare degli dei oscuri, lasciaci abitare questo tempo per sempre Dio del mondo specchio della speranza tempo che non uccide è doloroso essere figli coscienza del nascere dal nulla e dal dolore di una donna. Soli in mezzo alla strada bagnata sotto un cielo coperto di pioggia. *Van Morrison In the garden Casa mia 25 dicembre 2020 su un pezzo di carta
Id: 61498 Data: 25/12/2020 22:10:35
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E la terra del gioco dei passi
E’ la terra del gioco dei passi dove pochi sono uno e le attese si specchiano nel domani; orizzonte neutro immobili le onde del mare imago di pietra; le dita indicano senza toccare i tasti la nota è lontana dal sapersi la terra ha confini netti; di qua e di là del cielo stellato non ancora nudi gli amanti una foto dilazione, diluizione del desiderio; giocava con le perle scintillanti l’inverno la brina che non c’è più sui rami. 22 dicembre 2020
Id: 61459 Data: 22/12/2020 23:22:24
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Il mio posto sotto le stelle
Il mio posto sotto le stelle? Occorre una sana ottusità poetica per non vedere i vermi che attendono. Quell’incrinatura nello sguardo sul mattino di Aushwitz, la solitudine di Irene Nemirovsky. Siamo soli sotto le stelle mai esistiti non esistiamo né esisteremo. Tutti i ricordi riconducono altrove Domenica 13 dicembre 2020
Id: 61323 Data: 13/12/2020 12:17:37
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Ci sono...
Ci sono cose soffici mettersi piano l’orologio ascoltare la pelle che ascolta senza pensare di farne qualcosa. Ci sono attimi che la vita ti parla: poco tanto quasi niente resta la sua lingua il problema; non è facile parlare la lingua delle foglie né capire ascoltando il silenzio e poi… se ti ritroverò in fondo alla strada certo non avrò per me risposte sarà l’ultimo perché. Finita il 7/12/2020
Id: 61251 Data: 07/12/2020 18:49:11
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La parola non può dare voce al silenzio
occorre averne meno aspettare con cura aspettare che le grida cessino uscire per strada camminare con calma (occasione per essere diversi) beatitudine del non aspettare nulla come dentro ci fosse nessuno abitare il deserto e non essere più soli. Sera 3 dicembre 2020
Id: 61207 Data: 03/12/2020 22:59:01
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Siediti e leggi il giornale
Siediti e leggi il giornale passano alla rinfusa i sentimenti; se eccesso si può dire abita dappertutto; la casa è un dentro, bisogna abituarsi; sulla piazza si può restare soli necessario armarsi di speranza, aspettare il domani; eppure gli insetti dormono aspettando l’estate, non c’è ragione, lo sappiamo.
Id: 61172 Data: 01/12/2020 19:26:04
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7 novembre 2020 Parte seconda
E queste sere non sai cosa fare è faticoso giocare a scacchi da solo e fra me e io c’è uno spazio grande come le sei corsie dell’autostrada soprattutto non mi appaga essere criptico e trovo noiosa la malinconia. Se finisci tutte le cartucce devi poi difenderti a mani nude e a tempo indeterminato, a volte arrivano i rinforzi. Siete i benvenuti con il vostro spazio e la mascherina; chissà se la cura riuscirà a non uccidere?
Id: 61082 Data: 25/11/2020 08:38:51
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7 novembre 2020
Non averne abbastanza inutile lucidare la suola delle scarpe capita di non dover camminare e stare sopra le suole è comunque preferibile il pomeriggio è tempo che passa breve la luce si accende troppo presto appena il buio accenna a venire e io non mi posso riposare in quella che sembra una pausa perché negare quello che sento è illusione, sono l’unico testimone di me stesso.
Id: 61010 Data: 18/11/2020 22:03:57
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Ripetere
...mentre altri accettano risposte non fare domande le carte appoggiate sul tavolo manca un appoggio alle ore se sei trasparente il tempo non ti passa attraverso l’alba… non si ripete.
Id: 60912 Data: 11/11/2020 22:36:27
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Poco importante
Non è molto importante ma il tempo passa conta poco ma è la mia misura gli interstizi fra le cose rischiano di diventare casa ed è uno spazio quello che mi rappresenta impossibile l’ordine dei versi se gli preferisci le cose e finisce che quello che ti aspetti non è andato via, ti aspetta dietro l’angolo cerchi di non mirare alla vita tutta seduto accanto al mistero quadro d’insieme non sfocato. Ti piacerebbe dare un nome alle cose? Non saresti il primo ma sarebbe… prerogativa unica è escluso essere criptici non prevedere l’abitudine che arriva gradita per chi sbaglia.
Id: 60828 Data: 03/11/2020 17:04:39
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17 e 3 minuti
Alle 17 e 3 minuti (ora legale) il mondo si assomiglia guardo da questa finestra ciò che altri avrebbero voluto vedere(forse) non abito i miei pensieri l’occasione per guardare con gli occhi è cosa rara come mi facessi da parte non sono io ad ascoltare non è necessaria la paura se non hai deciso dove andare.
Id: 60735 Data: 27/10/2020 17:17:35
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Se ti lasciassero esistere
Se ti lasciassero esistere, ti lasciassero ascoltare i tuoi muscoli, il rumore delle corde tese se potessi guardare ciò che ricevi ascoltare le parole senza dover rispondere sai che la vita non ti prenderebbe alle spalle, restare per strada fino a tardi sarebbe innocente potresti guardare ciò che vedi.
Id: 60623 Data: 17/10/2020 16:55:22
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Vero
Vero è che visitar le case non porta genuinità perché le basse meduse aspettano oltre le porte e lo spostare le sedie (fragore immenso nella solitudine delle parole che ripetono senza ascoltarsi) dice una parola che riesci a udire che incontra mani e occhi si ferma e tace. Intanto mi piace ascoltar la luna e non sentirmi umano, neanche un po', davvero.
Id: 60600 Data: 14/10/2020 22:16:19
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Ho gli anni...
Ho gli anni sommati di mio padre mia madre le mie sorelle ho la somma e di più ho i miei, ho quello che abbiamo preso lasciato perso ho gli anni che sono tempo passato semplicemente; non sono scritti, ho gli anni che ho aspettato, che ottengo debito e credito da riscuotere; ho la quieta speranza le tante tu e i tanti io passati, e delusi, pieni di attesa; tigre nel canneto e orso nella tana; sono i ponti i luoghi di passaggio sono soprattutto l’andare dove qualcosa rimane sempre; ho gli anni di un luogo, un campo base abbandonato, resta l’amore non riscosso.
Id: 60573 Data: 12/10/2020 22:49:15
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Esito di un ricordo
Tutte le nuvole nel cielo fuori da questa stanza guardare alla finestra come non accorgersi del mondo dentro, mentre il mio corpo vive io sono l’esito di un ricordo.
Id: 60562 Data: 12/10/2020 10:40:19
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Il suono puro
Il suono puro è un inizio il presente è un dove un quando tempo di qualcosa. La voce chiama le destinazioni che ho visto nel sogno. Potessi per strada incontrare un pensiero non mio potrei parlarci toccare il mondo. Discretamente, disperatamente, continuo a incontrarmi.
Id: 60503 Data: 08/10/2020 23:07:11
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Nulla mi toglie
Nulla mi toglie i semi della pazzia oggi vivere è abitare altrove le lische di pesce ad indicare la strada dove il mangiato non è mai finito e potrebbe essere una fortuna sai, sono versi quelli che ho scritto e lasciano una lunga scia.
Id: 60380 Data: 29/09/2020 22:43:11
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Significati
Non è dal mattino neppure dalla sera ci fosse una discontinuità. Se alla domanda succedesse la risposta o viceversa sarebbe un ordine un’aspettativa indecorosamente sarei tranquillo potrei meritarmi un po' di riposo. Pulsano immortali invece le colonne del sempre ora un senso potrebbe palpitare, ci fosse tempo per darsi un’occasione un ordine smetterebbe l’erba di crescere con il suo rumore.
Id: 60357 Data: 28/09/2020 21:04:25
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Dove sono stato?
Dove sono stato? Dove andrò? Chi ha abitato questi giorni? Sei passato per casa ieri? Chi non abita la porta neppure abita più quel ricovero, quello spazio che protegge. Ripetono le note parole senza musica, c’è uno spazio dove ascoltare, dove parleremo? Il tuo compito è accompagnare non ti invidio. Il mio compito è aspettare ne succedono di cose intanto. Nessun testimone qui è ammesso; siamo l’inarticolato parlare, una lingua senza grammatica, una parola senza sinonimi. Abitiamo altrove, e tu, non hai casa. A mia madre perché ne ho una
Id: 60338 Data: 26/09/2020 21:56:47
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Se il ritorno fosse escluso
Se il ritorno fosse escluso cosa ci resterebbe? Nel ricordo un gioco disperato dove il falso si fa vero e l’evidenza non ha nulla da nascondere. Ascoltandoci ci guardiamo stelle di molti universi. Se il vero fossero le bugie potrei vedere attraverso il mondo. Certo il caos è funzionale alle risposte passano di li le emozioni che bastano. Una parola filtra.
Id: 60251 Data: 18/09/2020 22:53:06
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Dove sono
Sono esattamente dove sono e la sera non mi lascia solo e il giorno non riposa come neanche io faccio nessun vessillo aspetta al passaggio, alla frontiera, (frontiera ci fosse) separare il complesso dal semplice, il facile dal difficile… Gli arcobaleni sempre più spesso testimoniano la bellezza incidentalmente prodotta, a volte, per dimenticanza…
Id: 60183 Data: 12/09/2020 23:01:41
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Apprezzo le buone parole
Apprezzo le buone parole forse più in là c’è qualcosa da ascoltare la musica della casa con le finestre chiuse evoca uno spazio dentro protetto forse dialogo sommesso fra me e lo specchio luccicano le labbra preparate al bacio virtuale se tale fosse virtù calerebbero le possibilità di non rinascere le onde del mare confortano le anime semplici mentre il mare profondo è il terrore del pensiero diafano. Una terra senza eroi per chi sfiora il becco dell’aquila, per chi non ha atteso nulla, nulla del tutto.
Id: 60114 Data: 07/09/2020 23:05:55
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Eccezione alla regola
Respiro nella sera riesco a nuocere a me stesso vedo le ferite senza sentire dolore; è aspro il sapore della dignità delle luci e delle acque dei porti, sento ottusamente il tutto, colgo la parola che nasconde. Otto passi più in là il mondo si disvela senza sbalzi di umore non per ora, non qui. Esco a fumare: la pipa è vuota, la sigaretta già finita, l’asfalto troppo pulito. Mi sembra tu non esca mai lavori senza cercare, sei nata così confermi te stessa ad ogni passo, respiro mai greve. Resterò appoggiato al muro un’immagine che mi piace di me stesso. Notte, 2 settembre 2020 con il covid sempre lì, a un passo, e la terra che sembra non trovare più sé stessa, e gli uomini assenti a sé stessi già alle 7 di mattina, e nessuno sa più perché né dove si trovi l’uscita di emergenza (se ce n’è una). Vi prego, ci sono tutti i motivi per disperare ma non ne vale troppo la pena, sarebbe prendere le cose molto più sul serio di quello che meritano e si sarebbe davvero cattivi allora.
Id: 60043 Data: 02/09/2020 22:31:29
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Non potrà più lestate
Non potrà più l’estate fiaccare la stanchezza così profonda e vera, così com’è se riuscirai davvero a guardarmi negli occhi la luce e la luna resteranno là dove sono sempre state.
Id: 59949 Data: 26/08/2020 22:24:18
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Senza rimpianti
Senza rimpiangere la terra o il cielo si muoverà il mio passo non nasconderò il mio canto: lascerò alle parole semplici la magia del nascondere e dello svelare, una terra dove camminare in avanti, con lo sguardo guardare ad incontrare gli occhi, il sempre uguale, l’ascolto di un suono continuo; il silenzio è dovuto, guarderò senza voltarmi indietro.
Id: 59945 Data: 26/08/2020 19:17:36
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La prua verso il nulla
La prua verso il nulla e la terra dietro le spalle una navigazione lenta, lasciare la terra dei simboli verso la terra del prima di cui non ho memoria, se intendere è non intendere inganno non intendere nemmeno, non chiedere all’acqua di essere limpida non chiedere alla terra né al cielo, guardare di sbieco per vedere più in là, dove approdo non è atteso non è benvenuta la speranza, dare di ramazza occorre grondare con dolcezza sudore.
Id: 59902 Data: 22/08/2020 19:34:11
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Serendipity
Se la morte è l’ultimo conto da pagare e il sapore del sangue ti rimane sulle labbra anche se non è il tuo, c’è un nuovo spettatore alla partita e nessun verbo criptato, buona cosa essermi innamorato o averlo voluto di caduta non si parla nessuno decifrerà la mia scrittura.
Id: 59847 Data: 17/08/2020 23:13:05
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Il furore
Il furore si paga gratis soprattutto perché non dà risposte; la feccia dell’umanità e tutto il resto; bambini che imparano ad aspettare dilazionare la loro vita mentre la morte annota il suo credito e la luna, le stelle, la malinconia, fanno il resto. Sai che l’amore sotto un cielo stellato è migliore anestesia? e ricevere il Pulitzer sarà occasione di scandalo per chi non ha attese; la luna non si specchia nel pozzo fitta è la nebbia.
Id: 59781 Data: 11/08/2020 10:30:16
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Trafiggere
Trafiggere la natura delle cose come esistessero occorre fermarle annotare un sogno con il lapis; resterà un ricordo, per un po'.
Id: 59664 Data: 31/07/2020 18:43:08
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La foto di un uomo
La foto di un uomo non è cosa con cui giocare, lui, è tanto serio con sé stesso l’aria chiusa nel palloncino dopo un po' puzza merita rispetto l’ipocrisia l’io sono imperterrito, volesse Dio la notte più buia di un cielo senza stelle dove neppure la parola ci può specchiare nessuna speranza per il canto del gallo dolcemente ci piacerebbe restare senza attese. Giovedì 23 luglio 2020 solo un po' dopo
Id: 59565 Data: 23/07/2020 16:33:46
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Sguardo appena verso il petto
E’ la testa china lo sguardo appena verso il petto pudica superbia coraggio di tacere parlando, un esploratore in avanscoperta poche munizioni zaino leggero, la forza di nascondersi e nicchiare la vita passata lontano dai lampioni distante dai messaggi espliciti su vie abbastanza pulite tanto quanto occorre per capire l’impossibilità di specchiarsi. Giovedì 23 luglio 2020
Id: 59564 Data: 23/07/2020 16:31:35
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Del sole giallo ed altri accadimenti
Ho scritto le mie poesie l’inutilità davanti agli occhi; le vetrate delle cattedrali sempre il verde e il rosso, giallo il sole; dell’uomo le aspirazioni frustrate umiliazioni di chi umilia disperati ma pieni di fiducia; ho camminato nel fresco della sera c’era una donna con me, il suo sapore: il buio della siepe; ho aspirato a tanto e a poco, e degli uomini gli occhi ho visto diventare vuoti e la parola perdersi nel silenzio da cui era uscita: un amore vero che sgorga da chissà dove; Non più solitario, sempre solo, ho anestesia quanto basta, non mi importa di quella luce spenta ad ogni ritorno.
Id: 59479 Data: 15/07/2020 23:44:34
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Poeta rozzo
Ho tagliato l’erba perché volevo rivedere la terra con tagliaerba no, col decespugliatore furioso sulle foglie d’erba e steli mi si confà parecchio il bruciare bere birra come benzina al motore sudare e aspettare che appassisca senza dolore; quello che aspetto è l’autobus giallo la macchina che si ferma davanti casa e la bici appoggiata al muretto dove l’amico aspetta per cercare insieme una parola sincera.
Id: 59352 Data: 06/07/2020 23:04:34
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Un progetto
un motivo per accudire il mondo il lustrascarpe chinarsi e alzarsi per ricevere il proprio prezzo le luci al neon fanno male agli occhi gli occhiali polarizzati inadatti al lavoro d’ufficio gli affetti stabili si baciano sulla soglia di casa mentre l’amore sui prati (che nessuno fa più) non ha futuro le comode strade non portano altrove i ricordi come sulla foglia d’erba rugiada si fanno nebbia del mattino per andare e tornare con il sole e la luna. Gli anni per capire che volere di più è SOLO volere qualcosa, guardare nel baratro dove se butti la monetina ti ritorna un sospiro. Il sangue feconda la terra per nuovi alberi e frutti senza attese questa volta.
Id: 59351 Data: 06/07/2020 23:02:28
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Poesia delle 10 e 59 in punto
Ciao, vuoi chattare? Le dighe hanno pareti robuste pare impossibile possano rompersi eppure tracimano ovunque. Una persona ben costruita separa il vuoto fuori dal vuoto dentro. I passerotti fanno cip cip non hanno nome. Allo specchio esistiamo esiti dell’assuefazione, darsi per scontati finché si può, poi, le strade si popoleranno il rumore degli sguardi non sarà uno specchio ripeterà la sua preghiera a un dio lontano sfileremo insieme contro i fantasmi una sequela di eventi nella stanza vuota.
Id: 59289 Data: 01/07/2020 23:27:38
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Pare tutto questo dovrà avere una fine
Il mondo fuori e il mondo dentro, la casa delle illusioni non è lontana. Ci sorprende il ripetere non ci sono alternative al passaggio. Le strade in genere sono tempestate di croci, si muove nel dolore o per sfinimento. Sorta di immobile movimento ciò che è appena successo, con lo sguardo devo ostentare indifferenza al passaggio degli dei. 27 – 6 - 2020
Id: 59235 Data: 27/06/2020 23:21:22
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Naturalezza
Se su questa terra due eguali? E l’impossibilità di ripetere? Forse una descrizione inappropriata è all’origine della cosa. Se tutto passa e sarà così per la luna e le stelle, i pianeti. Se tu stai parlando e dopo dovrai tacere impossibile un metro al discorso, forse è… l’inabilità a stare nel tempo, a recitare senza copione, dove certo hai naturalezza ma ti manca il fiato. Se taci (forse) l’alba ti rimarrà ad aspettare
Id: 59197 Data: 24/06/2020 16:07:37
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Giocare alla guerra
Giocare alla guerra e perderla magari, magra ironia, operare in ambiente asettico l’alibi delle luci che accecano, nascoste le carte dentro il mazzo serve il mazziere senza volto, vento caldo, quel senso di nessun senso sarà un’estate non dissimile e diversa dalle altre, qualcuno sopravviverà ricordando nel sogno un mondo che sembrava nuovo.
Id: 59143 Data: 21/06/2020 00:27:48
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E io sarei poeta?
Se le cilecche pagassero sarei ricco, centrare l’obiettivo o non sparare un colpo non arrivarci è la natura del non provarci nemmeno, colpevole si, già condannato a vivere da lontano, stando non si parla, si ascolta e la polvere non brucia e la colazione ha il sapore dei biscotti inzuppati e l’altro non è tu come io non so dirmi e mi esaspero e non faccio esperienza se, se, se…. la macchina è cambiata e anche chi ci sale ma non hai un perché, forse ci sei tu, in fondo alla strada uguale, probabilmente diversa accidenti alla mia incostanza! In posa come tutti, nella foga ho dimenticato perché sono qui.
Id: 59023 Data: 12/06/2020 23:22:47
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Strade
Strade lastricate aspetti di un lucido marciapiede quello che c’è prima e quello che ritornerà se ritornare si può. Le margherite fanno un unico prato i ricordi dell’infanzia sono strada sconnessa da adulto. Per strade senza significato trovo una parola da dire che non è ricordo. Non aspetto non ti aspetto non aspetti, abituati ad agire. Le margherite sono quello che non so leggere alla fine, tu, il sinistro mistero, che sa di raucedine e di bava timido gioco senza fine. Da adulto poi diventi vecchio, così dicono, aspetti molteplici e una semplice visione io sono il disordine di questi versi.
Id: 58907 Data: 04/06/2020 22:58:39
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E io abito qui
E io abito qui dove non c’è un porto mi capita di rialzarmi (e finora ci sono sempre riuscito). Gli occhi di Medusa non accennano speranze mentre nei tre sguardi di Ecate c’è forse una possibilità. I salvagenti sono ormai inutili. Perché attraccare se non ci sono correnti? Disperdersi è forse meglio che perire?
Id: 58850 Data: 01/06/2020 23:08:43
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Passare per Firenze
Passare per Firenze dopo il coronavirus a passeggio tra mille ambizioni restare non posso, nemmeno io. Mi commuovono l’urne de forti non dovevamo conoscere solo ricordare questa catastrofe mentre la Cina è lontanissima, due vie più in là a due passi dal ieri. Eravate anche voi alla stazione mentre deserto è il passaggio oltreconfine angoscia, salvarsi il culo insieme ai congiunti, le carte da gioco sul tavolo verde. La pentola bolle da sola siamo usciti, vi lascio la mia speranza mi basta fare l’amore in una camera d’albergo sui prati è troppo mi manca l’età, la purezza, e poi… chiudono presto i bar.
Id: 58803 Data: 29/05/2020 23:41:32
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Thats enought
Le ottusità e i giochi di parole il tuo nome non significa se non sei qui non chiama la parola questo corpo che è vita altrove giacere, camminare avere immagine di sé, si può portare su di sé tutta l’umana sofferenza? Cercata, subita, avuta; si vive nel chiaroscuro e qualcuno come me cerca battaglia vuole mescere sangue e sudore finché il corpo può il limite mi bastasse, mi bastasse… Notte 22 maggio 2020
Id: 58700 Data: 22/05/2020 23:49:47
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Para luhar
Non c’è dolcezza nelle ore ma la vita non è male anche il dolore racchiuso nelle ossa e la ferita antica di per sé non bastano da sole non fanno malinconia solitario mai solo dall’alba al tramonto sono miei questi giorni e son le ore dei miei passi come non ti ho conosciuta non mi è dato conoscere il futuro vicini non possiamo toccarci. L’impossibilità di toccarsi è un’impossibilità metafisica che si reifica in questo tempo, poi c’è l’impossibilità primordiale: l’impossibilità di dire. Notte 22 maggio 2020
Id: 58699 Data: 22/05/2020 23:47:45
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Non, no, non
Riprendere da dove si è terminato dalle astratte rime dal come e dal dove si è arrivati e perché non no non l’acquitrino deserto e le luci sulla laguna le stelle vicino alla cometa non fanno non no non la questione non è meteora non un ponte un passaggio non la luna non no non la scia non è un passaggio traccia un istante di tempo refuso non no non fiducia figlia di un mondo insicuro equilibrista sul filo sotto il mondo è fermo non no non le gocce dell’oceano o di una pozzanghera sono casa senza luogo. 14 maggio 2020
Id: 58685 Data: 21/05/2020 22:50:39
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What is she like?
A cosa assomigliava? Ne ricordo un particolare lei me lo disse che la sua voce di bambina non sarebbe cambiata. 14 maggio 2020
Id: 58609 Data: 16/05/2020 22:36:38
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Pare
Pare non sappiamo aspettare manca il principio di realtà dicono ma consolarsi succhiando il dito o una sigaretta non è gran cosa non vendono più le sigarette al mentolo occorre capire che è amara la vita e il latte si inacidisce anche se scopi e getti la maschera principalmente la vita non è facile, gran cosa la pietà. 14 maggio 2020
Id: 58608 Data: 16/05/2020 22:33:59
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Avrà una fine questa guerra?
Avrà una fine questa guerra? Le bombe sulle teste vuote, si può aggiungere nulla al nulla? Il petrolio che cresce o sale e le acciaierie che lavorano si e no. Al semaforo mi guardi dalla macchina a fianco selezioni armi letali in un video game e non hai nulla da dire, chi abita qui dentro? Un vestito di media fattura e i cantieri sulla strada operai innocui con la mascherina, c’è qualcuno nella stanza in fondo al corridoio? Le luci sono state accese ancora in troppi per strada, vogliamo sentire le sirene delle fabbriche qualcuno ci dica la parola per non sprofondare nel baratro un mito ricorsivo basterebbe avremmo qualcosa da ripetere qualcosa da studiare per passare in fretta davanti allo specchio, un autoritratto ci guarda.
Id: 58545 Data: 12/05/2020 22:58:30
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Somebody else
La solitudine è davvero immensa e stare su questa terra è davvero una condanna vedere i fili del telefono le reti cariche di pesce e i cagnolini al parco le leggende antiche e quelle moderne lontano dalla vita possiamo stare e ci restiamo per lo più il belletto sul viso i pensieri alla moda nel cuore e giocare a far finta di stare in compagnia stare in posa con la canna da pesca in mano e nell’altra gli avanzi del non consumato odio i consuntivi sono pieno di difetti e… mi mancano i numeri
Id: 58510 Data: 10/05/2020 22:26:13
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I miei amici (pochi) e le partite di bigliardo
Le asperità del terreno non si possono risolvere, nascondere forse nel buio della notte dove tutte le vacche sono uguali (se incautamente le lasci pascolare). Tu sei ciò che il cielo aspettava da sempre: nascere dalla terra e sotto il sole per tornare poi alla zolla causa motivi estranei, esterni non conoscono ciò che sono stati i giorni che pure sono stati e il verso quando ti manca, sgorga poi copioso e ti sembra di rinascere, la forza dell’aver detto, dei giorni di cui non resterà nulla, nulla, neppure un fiore, una croce, come la memoria dei libri invenduti. Le aspirazioni convergono verso il nulla ma non si è mai soli.
Id: 58457 Data: 07/05/2020 22:58:02
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Conoscevo una ragazza
Conoscevo una ragazza un anno più vecchia di me che lavorava e diceva di essere felice si era fatta un diploma al serale forse le piacevo, lei a me non so, perché di imperfezioni e sviste del destino eravamo pieni e nulla è mai del tutto come vogliamo. Trovo sia scandaloso mettere la solitudine in minuscole latte per il the per non guardarci negli occhi. Tutto questo è stato scritto mentre nel mondo imperversava la morte e la smania di fare. Povera umanità cieca come un gattino appena nato.
Id: 58456 Data: 07/05/2020 21:48:44
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La mia migliore amica
La mia migliore amica non può uscire di casa da da mangiare al gatto l’acqua ai fiori ricorda le vetrine dei negozi quando tutto stava in una mano ed era semplice guardarsi allo specchio giocare con i desideri come una partita a carte fra me e io. Ora la mia migliore amica guarda fuori dalla finestra, allo specchio non si vede più ormai è andato il riflesso del mondo.
Id: 58431 Data: 05/05/2020 23:09:48
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Canto inutile
Non contano gli alberi con i loro rami se io sono luce non contano non contano le primavere se torneranno non contano non conta questa luce tersa né il grigiore di ieri non contano il come né il perché e se anche tutto contasse certo se ne potrebbe fare a meno certo si può fare a meno certo aggiungere è più facile come la spesa sul carrello come qualcuno che ti aspetta a casa certo si può bastarsi con poco restare soli certo senza il campanello che suoni con il telefono spento certo si può non essere malinconici né tristi, bastarsi, altro è vedere.
Id: 58417 Data: 04/05/2020 23:52:05
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Stupide relazioni sentimentali
Stupide relazioni sentimentali alla luce di un sole spento la luce fuori dentro pioggia vento uno spazio immenso tra di noi solitudini chiuse a chiave operation no learning cercare di afferrare l’angoscia per gettarla lontano come serpente e veleno nei denti mani ad afferrare intenti disperati nella loro casa cassaforte senza l’uomo muore l’uomo che è corpo lo spirito è una scelta e la luce del giorno ci separa.
Id: 58334 Data: 29/04/2020 23:17:32
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Lo stupore del non potersi amare
E’ sconnesso indissolubile, senza profumo il vero, fuori della porta di casa accendi una sigaretta scoprirsi così diversi da sè da abbisognare di una nuova legge almeno fino a domani sconnesso, passeggere per caso sotto il tuo balcone non ti posso amare un’impossibilità più grande del desiderio e del tempo non ci saranno due mozziconi per terra davanti al portone e le luci non aspetteranno accese tutta la notte avrai un’altra pelle dove non sarò io è impossibile, identico, ma non ci incontreremo.
Id: 58245 Data: 24/04/2020 23:21:31
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Le solitudini si passano accanto
Le solitudini si passano accanto l’ombra della sera identica alla luce del mattino angosce figlie di grasse paure una birra sul tavolo della cucina.
Id: 58190 Data: 21/04/2020 23:03:12
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Basterà la passione per vivere
Basterà la passione per vivere le pecore e l’erba dei prati senza la falsità del passaggio le sere, le attese, non basterà la passione le parole dette per caso o per effetto su chi ascolta se guardarsi è difetto ascoltarsi accumula inutilità le pecore i lupi gli orsi sono dove noi eravamo e l’ultimo uomo su questa terra non sarai tu non sarò io si è ballato e cantato son cose di millenni e io son qui che ascolto è facile per un momento figurarsi fuori non basterà la passione, non basterà ripetere, i passaporti già vistati, la speranza figlia dell’angoscia e l’inutilità delle ore senza vita se non porterò con me tutte le ore vuote l’angoscia delle corse a occhi chiusi restare con il bicchiere di vino le macchie, la sporcizia seduti accanto al baratro gli occhi dell’illusione la miseria e il puzzo che mi dice cosa sono è dell’uomo stare con la vita la morte non è attesa non il tempo di una partita a scacchi le nuvole si muovono nel cielo seguo con lo sguardo il vuoto e il pieno l’asperità del vento tu, non figurarti non figurarmi non mi chiedere conto non chiedere perdono non chiedere perché la parola te la posso dire le parole le puoi ascoltare puoi stare qui andare forse gioco a carte con le attese aspettative dove l’angoscia finisce sulla sponda del fiume; nessun Caronte con il suo battello donna Proserpina solo i fiori di biancospino il loro profumo non dissimile dal vuoto e dal pieno dal non tempo non luogo ce n’è abbastanza da aspettare ce n’è abbastanza di sabbia e polvere prima di arrivare alla stanza vuota dove figurarsi un soggiorno un ritorno un’epopea come quelle dei grandi vorrei vederli qui a fare i conti con questo tempo grandi eroi uomini di pensiero dei tempi andati dove il nemico lo conoscevi e il tempo era tutto nel ieri qualcuno forse non tu saresti stato il domani, vorrei vedervi chiedervi conto di quello che avete rimandato morti in pace forse perché il tutto era troppo chiederei conto a chi non ha voluto sapere mi faccio carico di tutto il dolore umano tutto da quando sono da quando siete, da quando siamo stati i miei amici su wsapp non darò amicizie su facebook è tempo di lasciare gli ormeggi non è tempo per gli approdi volgere la prua verso il mare aperto occorre chiusi gli autogrill e i benzinai occorre viaggiare senza dare una direzione alle aspirazioni se fossero troppo forse è meglio il carburante nel serbatoio vuoto viaggerò d’inerzia alzerò le vele non c’è bonaccia, certo non c’è scordatevi la colazione il tempo non è nel mio cuore ritorno nella stanza vuota al centro restare s’impone e viaggiare dove il vento comanda la direzione scelta dalle stelle non figuratevi vi prego nuove creature boschi verdi tempi andati proprio qui dove è pieno di tempo non sarà domani gli occhi e il respiro lasciate l’appiglio ogni cupola ogni libro camminate perché dovete non ditemi non chiedete non aspettate che sia sera se la sera è lenta a venire non l’aspetterò non sarai li non ci saremo puoi stare devi andare resta. 12 aprile 2020
Id: 58018 Data: 13/04/2020 10:59:41
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Il vuoto che sta fuori
Ho noia di questa pagina vuota mettere dentro il vuoto che sta fuori davvero non si può. Lo stupore per l’inatteso il treno corre in galleria meno veloce però conosce i pericoli del mondo che finisce, illudersi con cautela. La disperazione non vede gli occhi che la guardano: non servono parole buone. Cercare consolazione nella parola di un uomo disperatamente solo che gioca a continuare il mondo. La luna sarà grandissima stasera, la pace dei campi non nutrirà la sofferenza delle strade vuote. Martedì 7 aprile 2020
Id: 57896 Data: 07/04/2020 18:24:41
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Non pensare al domani
Non pensare al domani, lo saremo davvero, non continueremo, non sarà come prima. Sarà diverso tornare a casa dopo averla abitata così a lungo, una casa non ci sarà al nostro ritorno, non scenderemo in piazza non usciremo sui balconi non come ora, non come adesso. Chi accarezzerà i prati con gli occhi, con occhi nuovi guarderà le strade non avrà atteso come in un bozzolo di vita sospesa del ieri non sarà domani vivrà come oggi. Sarà, la nebbia sulla strada.
Id: 57665 Data: 27/03/2020 22:51:43
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E un fatto
E’ un fatto che io non abbia fatto granchè incredibile io sia qui. La disperazione è l’occhio del ciclone dove irrevocabile è adesso; tacere è non battere di ciglio, le chiese deserte il nuovo distanziamento rituale disperati con le mani vuote, trovare qualcosa da fare in mezzo ai non fare molto meritevoli mai stati così fragili e soli, disperato ogni pertugio ogni falla ogni porta, esasperati strade senza ricordo, a novembre pensavo i miei versi proiettati nel domani come i cavalli del motore il colore del frigorifero il giallo della cucina. Per vivere bisogna defecare mangiare bere dormire scopare (qualche volta) come la vita non fosse ottusa. Due non serve a dimenticare e se tre, quattro, otto e poi avanti così non accrescono il nulla meno otto non si può vedere, 125 l’accesso alla mostra è contingentato crescerà l’erba negli stadi non basterà nascondere la paura sotto epiteti e sguardi da Clint Eastwood, Liv Tyler è un po' invecchiata e non sarà ad aspettarti a missione compiuta, le repliche saranno il problema della tv finchè noi continueremo a ripeterci. Il fresco delle sere e le colline importano poco una vespa si è posata sul davanzale. Notte del 9 marzo 2020
Id: 57316 Data: 10/03/2020 00:01:29
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Del dio delle donne insaziabili e della pazzia
Ci ha guidati il vino, per un tratto di strada ridevamo allora, cantavamo, insulti e botte (a volte) e non era un gioco; si moriva con qualcuno accanto ed era silenzio senza rimpianto per giorni, ci fermavamo, con il bicchiere in mano (le ombre o le tazzette delle osterie) odorava acre quando si versava scendeva nella gola vivo e sporco come l’umana natura che ricorda l’essere nati per marcire e rinascere poi per un attimo di splendore sotto e nel sole di luglio nella nebbia di novembre nel gelo di gennaio e nel vento di marzo. Maturava in noi come il bisogno di lavorare, fottere e amare anche quello di riposare poi, come ogni cosa che deve essere per stare, come il vino riposa nella botte. Poi Lysios ci ha lasciati, è salpata la sua nave, non può abitare nei limpidi calici che feriscono senza guarire, ora, questo mondo non conosce il riposo dell’aver vissuto; si muove, come una giostra inceppata che nessuno vuol riparare. Nessun uomo sulla terra.
Id: 57172 Data: 03/03/2020 10:38:14
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Queste sere
Queste sere dove non puoi uscire bisogna stare con la propria solitudine senza conoscerne altre ed è dolce vivere il bisogno che io ho di me.
Id: 57024 Data: 25/02/2020 21:32:04
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Frida
Frida l’immagine e il ricordo torna solo quello che conosco, io sono, io sono il nulla, il nulla può essere io, sono il ricordo senza foto da postare o appoggiare sul comodino. Pochi spazi di poesia automatica fra un detto e fatto nessuna distanza, neppure tu che l’ascolti noterai un riflesso argentino, resterà per i posteri, non me ne importa nulla se tutto si conclude, se un abbraccio spezzerà le reni e il cuore. L’autobus impenna sulle sue condizioni improbabili non importano le gomme lisce e neppure il ruvido del vestito di alpacca che si bagnerà di sangue. Svegliarsi e guardarsi allo specchio proprio sopra il letto disegnare per non dare spazio al domani e se tu mi seguirai non me ne importerà un granché, sono raggio di luce, il colore delle case e la luce nel deserto, mi muovo anche adesso e le mie sopracciglia crescono folte.
Id: 56727 Data: 12/02/2020 21:47:49
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Il limite
Se il limite si perde nel mare profondo parola che non tocca, non tocca, parola potente dalle nebbie dell’io sono, l’emozione la ricorda.
Id: 56726 Data: 12/02/2020 21:29:28
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Per ogni momento...
Per ogni momento un pensiero una botola un varco, qualcosa da capire. Se io mi penso nei miei pensieri trovo altre ragioni come guardarti negli occhi non guardarti non trovarti. La luce sui vetri uno specchio impossibile andare oltre. Eppure è un perdersi e la strada pare non aver fine.
Id: 56220 Data: 19/01/2020 22:13:17
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Bianchi di una lunga storia...
Bianchi di una lunga storia i letti d’ospedale. e la paura di morire, come in una gabbia. L’incoscienza davanti agli occhi, attese; calzini da lavare, scodelle nel lavandino, minestra e prosciutto per cena; momenti impagabili sempre con la guardia alzata accenti rossi e blu dalle labbra screpolate e le mani insanguinate senza sapere perché. I giorni sono passati non è più tempo.
Id: 56219 Data: 19/01/2020 22:11:59
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La mia poesia per i giorni di festa
La mia poesia per i giorni di festa e i giorni qualunque e io che faccio esperienza dello stare al mondo: onda che si infrange sullo scoglio, terra e acque, generazione di poeti, nessun tempio nessuna musa. L’ orizzonte lontano indecifrabili i segni, descrivere il mio mondo, quando io ti conosco da tempo, oltre, quando ne sapevamo quanto adesso con più fiducia però, ancora certo non capivamo che il mondo è tutto dentro, volevamo senza saperlo, da dove partissero i sogni, pensavamo che l’ombra fosse di noi stessi che non ci seguisse non per caso, obliquamente non sapevamo di vedere per questo il mondo ci appariva discosto un po' più in là raggiungibile domani. Un passo indietro per andare avanti, eppure ogni passo ti porta più in là, anche di traverso, anche girando in cerchio, non sei più tu neppure io.
Id: 55961 Data: 01/01/2020 22:39:18
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Di foto e partite di bigliardo
La condizione umana è tutto ciò che ci aspetta dialogando, esibendo parole nascondere le proprie carte mentre l’alba mai stridula respira con i nostri respiri, indifferente vedi la luce occasioni ad ogni passo quando niente è ciò che vorremmo, sei ancora foto sulla retina girarla non occorre i primi piani non hanno niente da dire, le foto dell’album di famiglia sono lontane come il mio mal di schiena e io non sono vecchio neanche quando mi sei accanto, la macchina assorbe un po' le asperità del terreno ricordo la palla sul tavolo da bigliardo operazione senza ritorno sera che non aspettava una fine aspettavamo sorti migliori, ora aspettare non mi tocca, tu dormi in questo letto con tutte le statue che ci guardano, sono indifferente, potrei scrivere poesie migliori spremendo il sangue fuori dalle vene e il sudore dai pori non mi darebbero più di quello che ho, premio immeritato l’eternità inattesa no Monday none Friday nessuno.
Id: 55905 Data: 27/12/2019 22:39:12
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Anche se vedo oltre
Anche se vedo oltre sono qui il peso di questo corpo se mi chiedo chi sono io rispondo tante piccole cose e nulla che io possa fare, telefono a casa odoro le viole ormai senza profumo i gelsomini che sono un ricordo e tu che non mi aspetti più in fondo alla strada l’orizzonte sgombro senza confine e il nulla che non cerca più di nascondersi alle mie spalle le attese, rivalse, mi guardo di spalle solo io sullo sfondo dell’orizzonte. Con tutte le scarpe che ho portato ti fossi vicino. Con il loro look fascisti ai fori imperiali, sono tutti morti preda di un movimento che non poteva non fermarsi. Lorena in fondo alla piazza dove non è mai stata lei che mi aspetta nel ricordo di un sogno prima che la mia attesa si facesse adesso. Code all’entrata di una mostra per un’epopea ancora da scrivere che nessuno scriverà. Con la roba sporca in valigia tornerò sono memoria vivente di chi non c’è stato mi è testimone la carta igienica gli avanzi di cucina e i piatti sporchi che nessuno vuol lavare. Gianna ricorda tempi migliori con il suo cane a camminare sull’argine. Ci saranno nuove mostre temporanee forse per vedere i ritratti del Parmigianino non sarà il caso di chiedere a Ashbery se siamo moderni, con i lavori stradali e i templi ancora da edificare resterò sempre io: un artista profondamente scorretto. Sarà una nicchia resteremo fuori dalla porta di casa.
Id: 55867 Data: 23/12/2019 23:59:04
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Essere moderni
Essere moderni oggi contemporaneo di me stesso come gettato nel mondo e caduto in piedi, miracolosamente come tutti. Le strade sono rigorosamente sempre aperte per me che mi muovo a cavallo di un sogno, adattamento spontaneo alla classe del veicolo, non sono più scorribande, navigazioni direi con la banalità di chi è ancora qui spostarsi di un passo non dà alcuna garanzia neppure stare fermi d’altronde nuove connessioni spontanee per quelle recise. Non ci sono certezze eppure ogni passo è più in là lo testimonia Bucefalo quando i sodalizi esistevano e le nozze lo erano e basta. Oggi, certo è camminare certo che resisterò certamente sarò sullo sfondo di qualche ricordo.
Id: 55866 Data: 23/12/2019 23:55:47
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Quasi banale
Quasi banale quasi quasi semplice quasi fare esperienza quasi bastante leggere e scrivere quasi fosse nulla, e le case passano sotto i miei occhi abitare quasi un compromesso necessità costruita essere altri uomini uomini bastasse qualcosa naturalezza possibile esperienza di aria bucata ora la casa mi lascia solo dove mai? Dove io non posso è questo vuoto questo muoversi nelle parole come fossero altro da me come fossero cose da usare come ne fossi diverso. Sapessi davvero scrivere dire le cose come fossero, sono, saranno; saper scrivere, eternità.
Id: 55791 Data: 16/12/2019 21:36:36
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La poesia
La poesia accompagna la vita il suo lavoro è parola la sua morte è esercizio di vita. La parola è camminare (nei giorni) e la vita è camminare già prima nella terra della morte. E’ nella vita che hai mosso i tuoi passi troppi o troppo pochi esercizio di morte e l’anima è chiusa nel corpo troppo vuota o troppo piena per la terra o per il cielo e l’anima è esule sempre esule il suo posto è altrove e l’anima è dentro come nel corpo in una gabbia natura dell’essere altrove, cosa ci ha fatto persona? Cosa il dono della vita? Furono giorni e furono ore, tempo, i minuti sempre troppo pochi sempre troppi densità dello stare al mondo i giorni non bastano mai il tempo non è nostro, vive in noi, ti fu dato tempo insufficiente per le strade da percorrere, e la strada che poteva portarti altrove ti ha portato qui. Occorre guardare oltre aspettare forse, forse è il tempo mai bastante, a volte troppo, il tempo che resterà, malgrado tutto, malgrado noi. sera 4 dicembre 2019 per Camilla
Id: 55683 Data: 08/12/2019 08:58:58
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Innegabilmente, magari, forse
Innegabilmente solo l’uomo può salvarsi innegabilmente la catastrofe non è questione di roulette sotto le stelle che cambieranno in un battere di ciglia, questione di milioni di anni ci fosse tempo… ma non c’è, non c’è occasioni per muoversi radicarsi in un bulbo di giacinto fiori che sorrideranno fors’anche la forsizia la calma ginestra resteranno senza testimoniare non è loro compito sarà il circolo di un passaggio movimento rotondo che non lascia scampo nella sua dolcezza il futuro sarà la fine e la terra continuerà a girare, continuerà il canto degli uccelli resterà, resterà come adesso, un nuovo accordo, una nuova eternità.
Id: 55556 Data: 27/11/2019 22:19:07
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Ti incontrassi
1 Non crescerà l’erba giorni senza sole dentro mura fredde del dolore di una protezione giocatori di carte in una nuvola di fumo asperità di un dentro non levigato protetto, difeso mai visto un automatismo uscire per strada funzione del corpo funamboli della mente gioco ad alto rischio corpo senz’anima pensare, pensarsi nella nebbia a tentoni con gli occhi chiusi. 2 Operazioni guardate di sbieco trucco per ingannare l’occhio lentamente girare attorno al becco dell’aquila camminare per strada con gli occhi di tutti solo in un mondo di fantasmi lucido guardare il cielo forma di beatitudine, compassione camminare senza disperazione non toccarli! non ci sono non c’è euforia nella gioia se tornassi a casa, ti trovassi ti passerei oltre ti ho già incontrata. A colei che senza volerlo e senza saperlo mi ha spinto a camminare con le mie gambe dentro questa meraviglia. Notte 24 novembre 2019
Id: 55520 Data: 24/11/2019 23:08:18
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Angusti squarci di luce
Angusti squarci di luce aprirsi alle aspettative del mondo non sono io, piccolo sicuro e forte senza missioni da compiere sbadatamente malauguratamente senza giochi: una parola franca, la cercate davvero? Operazioni al neon giochi di ipocrisia è una vita che si avvita su sé stessa mentre io poco devoto al compito sempre più leggero ogni tanto respiro boccate di cielo. E’ bello, non sono un eroe, non ho pagato il conto, ritto sulla plancia della nave con la mia maschera in mano a ridere mentre Rachmaninov intona la sua speranza, si, non ci sono stati e non ci saranno tempi di grandezza, ci sono belle cose da respirare, indifferente alle stonature che non conosco mi alzo dal letto sudato come una farfalla godendo senza aver goduto, lo sciacquone del water inessenziale come te.
Id: 55434 Data: 18/11/2019 22:45:20
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Ci vennero date…
Ci vennero date molte speranze ma poche possibilità. Dormire ascoltando il colore del buio erede di una terra scura. Un figlio strano gioca con l’indecenza chiede e bussa per entrare piange… gioca alle biglie ma in cuor suo non accetta il risultato non ora non mai la sconfitta non confina con la vita. Uno e solo senza diciture né sottotitoli senza elencarsi da soli il ranking droga su piatti di plastica per un fantasma riutilizzato. Amare limpidamente senza fare passi indietro recitare la parte di un altro abitare fuori dalla casa, non ventri non terre. Il vagabondo con la lampada in mano. notte 16 – 11 - 2019
Id: 55401 Data: 16/11/2019 23:21:41
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Ci saranno abitudini vecchie di anni
Un bicchiere di vino o più e le stanze da girare un museo la tua casa le braccia e le gambe scomposte la funzione del vivere adempiuta e i tanti casi, stare in bilico poeta fragile fra la storia e la speranza il gioco delle carte e il gioco della vita, la vita, dove ha avuto inizio l’attesa? dove il credito di speranza? L’ottuso cumulo di ricordi. Se mi giro per fare una piroetta, se qualcuno cade, e non sono io dentro una scatola i casi si succedono un’indicazione chiara? Chi giocherà le mie carte? Ancora in macchina per andare sempre dentro la mia storia dove un uomo diverso vive esperienze sempre uguali. Cancellare non è necessario, nonostante il ricordo, la lavagna è pulita posso scrivere per dimenticare, domani sarà nuovo ci saranno abitudini vecchie di anni chi abiterà la casa? 10 novembre 2019
Id: 55326 Data: 10/11/2019 21:47:25
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Esco ben coperto...
Esco ben coperto assorbire l’umidità fino alle ossa accordare la propria natura con la pioggia i propri occhi con il buio immagini e parole da dentro ascolto senza capire, sono io istanze inascoltate ordini a volte non ubbidire, sarebbe semplice cavalcare un’onda fino al battuto della spiaggia ma… nuoto sott’acqua appena sotto quanto basta per essere visto paura di restare solo, penso che l’aria non mi può sorreggere per volare nella libertà del cielo, l’acqua frustra il mio andare fino alla terra dove a fatica mi alzo sguardo sotto i piedi e occhi al cielo cammino dritto corro se riesco, ho occasioni ho occasioni l’umano dentro e fuori, se incontrare è un rebus non ci sono pezzi da aggiungere, la vita andare in giostra senza sorridere e guardare, guidavo nella nebbia con la radio a basso volume la disperazione della necessità di andare e gli occhi che mi guardano da fuori mentre dentro l’universo intero mi parla è forse questo il mondo condiviso? Non bastano i pezzi per costruire occorre un occhio che ascolta e fa le sorgenti sono dove tornare un’interruzione sole immobile parole a bocca aperta diciture in chiaro su un fotogramma sospeso, le parole oscure hanno dato luce e ancora la danno un funambolo non scende dal filo occorre dura la terra per camminare in alto. Tutto si è fermato niente andrà mai in pezzi e i fili non si possono tirare più di quanto siano già tesi la biancheria non si asciugherà la porterò zuppo dentro e fuori come se l’anima mi colasse dalle scarpe su tutti i passi, ricordati che dovrai parlare e sarà la fine.
Id: 55251 Data: 03/11/2019 22:27:51
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Non hai chiesto ciò che hai avuto
Non hai chiesto ciò che hai avuto non hai risposto alle domande l’acqua del mare non viene dalla terra e l’oceano è troppo profondo i pensieri aprono alla disperazione del troppo e vicino è solo una parola tu guardi uno schermo e non sei ciò che volevo e non sei ciò che eri se lo sei mai stata i cani ricordano quel poco che permette di amare mentre noi, eccessi incompiuti portiamo il peso dei giorni da ricordare le acque vanno al mare verso la foce il fango si accumula i giorni dei vecchi non sono leggeri (per nessuno) ricordare di aver ricordato senza memoria cresce il peso della vita mia madre sa che il mio riso è disperazione conosce senza il fantasma di un molo cui legare gli ormeggi gioca il vento a togliere ai rami le foglie mentre il sole appena oltre le nubi scalda appena la terra commiato prima dell’inverno che inverosimile arriva. Pregherai per chi hai ucciso
Id: 55228 Data: 03/11/2019 00:43:34
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Titolazione delloro
Incompiuto nella sua leggerezza senza un dove cui aspirare oceani e acque dolore a fiotti seduto a guardare le escoriazioni sulle mani liquido il suono dei giorni alberi senza fronde le cose ancora non nate sono aspettative incompiute (almeno per ora) il domani, sarà ricordi menzogne autoprodotte il sorriso delle cose un po' di traverso le consolazioni sono solo a saperle sopportare e la voce what a wonderful world ci sarà una cura nelle parole del tabaccaio indiano? tempi di reazione rallentati per una birra rossa di Kilkenny e l’acciarino nella tua tasca che potrebbe portare luce alle nubi e le nubi sino a toccare terra faranno solo quel colle appaiando il bosco al mio silenzio, non è bastato il vento tra i capelli a scompigliare, sparigliare e non ce la fai a piangere adesso qualunque cosa trovassi sotto il cielo tra le stelle saranno riedizioni di opere senza autore mentre le notti di settembre sono diventate ottobre e novembre poi povero uomo con la lampada in mano a guardarsi per convenzione, muri che separano i fili d’erba guardare più lontano illusione di attraversare la strada percorrere i giorni da cosa a cosa dolcemente, indecifrabile, il mondo.
Id: 55216 Data: 01/11/2019 23:19:59
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La menzogna
Dove hai visto sorgere il sole tramonterà. Hai mentito ricordando, hai recitato una parte già scritta senza conoscerla ti potevi sedere ma hai scelto di stare in piedi. E ogni azione potrebbe essere… migliore, diversa, il tarlo dell’aver sbagliato: poter fare altro essere altrove. Sapessimo cos’è la vita potremmo viverla per paragone e non avremmo rimorsi.
Id: 55196 Data: 31/10/2019 23:34:52
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Spezzettato
Spezzettato, disomogeneo. Nella vita ho vissuto ma… soprattutto ho sognato, scritto l’indecifrabile ai miei occhi mistero che voi potete capire. Lesinare la speranza bruciare però il carburante fino all’ultima goccia, giocare quasi mai sporco mentre tu, per chissà quale io nell’aria e sotto la pelle giochi a guardare ciò che non senti. Se passano, mi guardano, senza pensare.
Id: 55118 Data: 27/10/2019 00:58:37
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Qualcuno non dorme questa notte
Qualcuno non dorme questa notte decidiamo noi inizio e fine di una storia ma essere in mezzo è altra cosa succede di parlare da soli ma non è grave solo, trovare il segno un’interpunzione arbitraria lasciarsi vivere sui sassi di fiume occasioni ce ne saranno, inaspettata la malattia dell’attesa giocoforza muoversi per restare accanto a sé.
Id: 55042 Data: 20/10/2019 21:30:08
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Per voi che...
Per voi che… se non mi conoscete non mi vedete entrare da fuori sono passato di qui la vita ogni giorno mi lascia dove mi ha trovato conosco l’incertezza, conosco l’amore e mi dispero non mi lasciano indifferente le ombre lunghe della sera né la frenesia del mattino da lontano a un passo da te ti guardo.
Id: 55034 Data: 20/10/2019 12:44:34
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Con la velocità
Con la velocità dell’aver sempre abitato un luogo lo sciopero dei treni che non tardano più una stazione di provincia luogo privilegiato del dovunque la casa è dove abitano i ricordi la strada ogni centimetro di speranza altrove è terra di nessuno dove andare senza bandiera e nome la verità… non essere mai stati qui.
Id: 54970 Data: 14/10/2019 21:55:47
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La pazzia del cavallo bianco
Le stelle sono tornate questa sera le vedo proprio qui come il cielo fosse in questa stanza come quando non sarò più qui dovrò smettere con questa abitudine che non è vita nascondersi no sparire neppure altrove recitare senza repliche dimenticare il copione inventato al momento la pazzia del cavallo bianco la dolcezza delle briglie sciolte senza chiedere senza rispondere il vento non ha smesso di soffiare per un momento mai.
Id: 54969 Data: 14/10/2019 21:54:21
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Altrove
Io pseudonimo di un altrove se nessun dove ti ospita la terra si riempie di erbacce ciclamini nel cuore se c’era il sole portavo un cappello e se pioveva camminavo sotto le nubi sotto il cielo qui sulla terra ed era tutto in un batuffolo di cotone nei lacci delle scarpe e anche se gli occhi hanno visto ho accettato di non capire non è stato importante, una precarietà che mi ha sempre sorpreso.
Id: 54934 Data: 10/10/2019 23:11:54
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Non contano...
Non contano le misteriose condizioni della vita con lo sguardo del non è necessario, del va bene così disgusto del corpo che non resiste al piacere nostalgia dell’anima. 1 ottobre 2019 sera
Id: 54862 Data: 02/10/2019 22:12:03
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Luccicare
Svegliarsi senza domande libero come non fossi qui, ascoltare senza pensare come un ritorno di vita nativa, senza dimensione un quadro senza cornice, incontrare occhi e non parlare solo senza necessità senza volontà come ora fosse adesso.
Id: 54852 Data: 01/10/2019 22:46:48
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Sono qualcosa nei tuoi ricordi
Sono qualcosa nei tuoi ricordi, colui che abita sotto il cielo stellato di una notte indimenticabile un quadro di Chagall.
Id: 54776 Data: 23/09/2019 22:21:58
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La condizione umana
Troppo poco o troppo, mai niente in troppi per il senso dell’uno. Seduto a guardare la luce sul balcone e le luci della strada specchi che rimandano una sola parte e specchi che non riflettono una terra sotto i piedi e un cielo sopra i capelli guardare da dentro e guardare da fuori oppure non guardare gli alberi stanno zitti paesaggio che non ascolta osservate il focolare c’è un freddo di indifferenza anche la benzina finirà conviene stare fermi ascoltare anche se non basta qualcuno pulirà il pavimento poi e tutto sarà stato inutile. 23 settembre 2019
Id: 54775 Data: 23/09/2019 21:51:45
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La mia vita umile e semplice
La mia vita umile e semplice vorrei altrove vorrei parole da ascoltare e se mi va un bicchiere per bere vorrei potermi alzare un mattino senza oggi un giorno senza domani non chiedo accanto nessuno anche mi accontenterei amato da lontano senza attesa di ritorni senza attendere il telefono che suoni né alcuno alla stazione mangerei solo sono bastate le lacrime fin qui spese un cimitero la mia storia per questo non ne voglio alcuna ha senso il gasolio bruciato dalla mia macchina? L’odore dei freni e della gomma bruciata? per guardare disperazioni parallele alla mia mentre gli attimi immensi sono tutti nel ricordo.
Id: 54705 Data: 17/09/2019 22:07:34
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Posso guardare, lo so!
A volte è più bello l’anno del vicino l’anno dell’assente e del lontano deve ancora venire ho aspirazioni eccessive per stare al mondo potrebbero essere poco queste cose incapaci di riposarsi al sole eppure questo è il mese giusto ma esiste un tempo che non è tempo per nessuno le giostre hanno girato poi le luci si sono spente quel momento è come fosse sempre stato qui non son stati bei momenti gioia poca che non fosse cosa mia piacere quasi nulla non importa ora si riposano al sole incapaci di figurarsi un domani. 15 settembre 2019 notte
Id: 54684 Data: 15/09/2019 20:49:37
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Dove il vento soffia
E capita di rimanere dove il vento soffia e capita la disperazione della piazza capita il luogo dove sei rimasto cercare il tempo compresso accanto al tempo sospeso ed un amico che è rimasto là non è compresa la pietà nel vivere camminare al fianco di sé stessi guardare un attimo sbadatamente i tuoi occhi e per fortuna non ritrovarmi un orizzonte una terra che tocca il cielo fonti a cui attingere e io che oggi sono ottima compagnia di me stesso. 9 settembre 2019 notte
Id: 54645 Data: 09/09/2019 22:58:45
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Per strada ieri
In giro per strada ieri lo sono anche adesso non riesco a stare fra le mura di questa casa non riesco a stare ogni muro è protezione e ostacolo, di ogni spazio sento il limite entro e devo uscire mi dà qualcosa ma non mi dà tutto, cerco una terra senza orizzonti un cielo che tocchi la terra ovunque, forse mi piace sentirmi avvolto senza coperte, forse girerei nudo per non dovermi mostrare, per strada mi ritrovo con gli altri poeti ma sono solo ovunque, la solitudine non è una scelta come aspettare l’autobus e lasciarlo passare, neppure Mona Lisa è un ritratto per questo non ha un alfabeto, e io non scrivo su carte facili non luccica e non scrive la mia penna se una fine si può dire l’inchiostro è finito. Pomeriggio 6 settembre 2019
Id: 54626 Data: 06/09/2019 21:50:16
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Nato nellanno della tigre
E’ evanescente dirmi ciò che sono simile o diverso ascolto le ore di un mondo di pietra luci indispensabili di un cimitero da domani continuerò a guardare, cercherò edizioni migliori di libri che mi sopravviveranno, respirerò, lo sguardo altrove e la bocca in una smorfia che è disgusto e stupore ci sarà gioia vera a volte non deciderò di vivere altrove, abiterò in nessun dove destino atroce la speranza una linea che cresce verso il nulla rispettare senza convinzione i limiti sotto il sole innocuo di settembre.
Id: 54609 Data: 04/09/2019 21:47:33
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1 settembre 2019
1 settembre 2019 A metà fra il cielo e le stelle a un passo dal riuscire a parlarsi evocando uno scontro mai avuto scientemente ammettere un no mai pronunciato con due mani stringere l’occhio dell’uragano. e poi continuare, continuare, a sciogliere nodi per star meglio o solo per sopravvivere agli uragani senza opporre tenuta. Ascoltare e dire una parola che non si possa prevedere, stupire perché è necessario o perché non posso farne a meno. Forse… occorre presenza di spirito e uno sguardo che navighi altrove occorre aver passeggiato al tuo fianco e con molte altre occorre aver visto di spalle l’amico che se ne andava sulla vespa 125 e aver preso il proprio aprilia under 21 per tornare a casa. Il vento è mutato quando vado a scuola in scooter oggi di spalle sono cambiato e mi sento vecchio perché lo sono diventato.
Id: 54578 Data: 01/09/2019 22:06:37
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E esplicativo stare al mondo
E’ esplicativo stare al mondo impossibile conoscere confini dati inoppugnabilmente umani lucertole che se ne fregano ad arrampicarsi sui muri uomo gatto uomo cane pochi lupi, non ne hanno la tenacia. Tenaglie e forbici per stringere e tagliare unire e separare giocoforza stare uniti giocoforza separarsi. Le ballate le cantano le stelle (o erano i poeti?), homo faber assassino degli dei ctoni padre degli dei celesti fratello padre e lucidalabbra espediente per stare al calduccio, può essere semplice la vita? Canne, vino o birra? Preferisco il rosso, a ognuno il suo.
Id: 54557 Data: 30/08/2019 23:34:03
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Raucedine e rancore
Raucedine e rancore nessuna dissacrazione nessun dispositivo assoluto rifiuto nessun si, nessun umano ammesso su questa terra. Le navi partono e ritornano piene di certezze occorre dubitare in silenzio essere certi per non durare negare la strada percorsa camminare continuare a parlare rispondere secondo il tono atteso di un verbo sterile dove tu non sei io e certamente io non sono tu maschera dove non mi posso specchiare tu.
Id: 54522 Data: 27/08/2019 22:16:40
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Se ci parlassimo
Se ci parlassimo e la parola non fosse minaccia, se dicessimo senza ripetere, senza che paura ne venisse del mostrarci nudi e soli, senza speranza, non temessimo risorsa altrui. Memoria del limite sostieni la parola mia e tua. Non dire il mio nome perché io non voglio ricordarti e nemmeno vederti. Ora non dire il mio nome, gettalo fra i sassi ma non calpestarlo, qualcuno potrebbe raccoglierlo e non avere memoria di a chi apparteneva, che poi non importa tanto, potrà pronunciarlo come fossi io. Lo metterà insieme al fruscio delle foglie, al canto di quella donna che non ha mai cantato per me. sera 26 agosto 2019
Id: 54514 Data: 26/08/2019 21:33:20
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Meglio che nulla
Meglio che nulla la tua ombra: una goccia d’acqua nel deserto. E’ stato amore ma l’impossibile non rende fertile la terra, le lacrime non consolano neanche quando finiscono, la luce non illumina quanto non vedo. Indegni della felicità per verdetto divino o per disposizione umana (che poi è lo stesso). Chi ha fatto cosa? Umani per sorte o per caso, natura dell’aspettare, indecifrabile incapacità di chiudere il cerchio.
Id: 54477 Data: 21/08/2019 23:28:51
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Il cancello
Il cancello resta chiuso agli occhi del tuo volto stampato oltre, nessuna chance una permanenza insperata, un inesperto prudente modo di stare al mondo, al sicuro nella gabbia dove fuori i sicomori crescono accanto agli ossimori accostare la disperazione alla rabbia non fa al caso; vale la pena? Chiudere i battenti non ti permetterà di sbattere la porta.
Id: 54460 Data: 19/08/2019 22:35:37
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Non ancora, non per ora
Non ancora, non per ora Non ancora, non per ora, sarà dura domani fors’anche per qualcuno, sarò io in groppa alla fortuna a leggere almanacchi aspirando fumo di sigarette indiane sarò… irriducibile ai giorni, mi dovrò sopportare neanche una bestemmia al cielo vuoto assoluta sopportazione incrocerò quello che posso le dita gli sguardi ciò che mi sarà dato non incrocerò destini di libertà. Molto disponibile, ma nel cuore non ascolterò nessuno, lo guarderò negli occhi.
Id: 54459 Data: 19/08/2019 22:32:41
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Brutto affare avermi incontrato
Brutto affare avermi incontrato, poteva capitarvi di meglio; sono a cena fuori udon e sushimi onnivoro come un orso il vino però è scadente qui obliquamente guardo listarelle di disperazione svolazzare fra i piatti liberi senza una missione da compiere la grappa cinese non basterà.
Id: 54403 Data: 12/08/2019 21:20:59
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12 agosto 2019
L’accendino, i colori delle pietre è grondare sudore. Le occasioni mancate asincronie assolute o parziali, indiscutibilmente la prosa è incompleta un collare che stringe il dubbio che parlare sia inutile, non propizio certo. L’accendino continua a funzionare anche se smetti di fumare. Molto facile compiacersi ora, deliziarsi di un nulla edonistico. Occorre occupare la posizione cosicché il mondo non cada nel baratro, la disperazione ne restarà fuori.
Id: 54402 Data: 12/08/2019 21:17:19
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Metafisica
Si sveglia da un eterno sonno che l’aspettava, i petali sono caduti, la luce si ferma la liscia pietra del fiume, il sasso, non sa. Le asperità del terreno fotografano l’essere, ci accordiamo sul tempo. Signore! Vorrei che lei mi ricordasse, anzi, la prego, di non ricordare, non distolga lo sguardo. Non spostare il cestino della frutta.
Id: 54378 Data: 09/08/2019 23:36:33
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Unbelievables
Fatti fottere stronzo, aspetta on line pensavi passasse di qui la fortuna ma la roulette non gira non ti aspetta l’ultimo bus erotomanie con grasse fantasie occhi di un magico in posa attori a quarantacinque gradi (novanta è di troppo) la rugiada a sorpresa se ti aspetti l’attimo di eterno non lo vivrai forse sappi che lo ricorderai. Comunque la mia miglior amica è rimasta sola erede di un suo destino da completare e io destini multipli ho incrociato con il mio e mi ritrovo a scrivere poesie senza tema di attese non so definire né lo voglio i confini sono ciò che non so dare alla terra che forse per me. Allora ti guarderò allo specchio (lo scudo è infranto) mai dritta negli occhi come medusa. Se tu non ci fossi neppure ci sarei. Notte 2 giugno 2019
Id: 54326 Data: 02/08/2019 22:42:48
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Lattine di birra
Lattine di birra sui cassonetti parole gratuite appena sull’orlo del baratro sarà inutile la plastica negli oceani la raccolta differenziata il furgoncino giallo per i più evoluti (come noi) battagliare con i ratti del compostatore riprenderò a scavare buche e manderò a farsi fottere l’humus ci fosse una maniglia su ogni cosa saprei dove metterla troverei il filo. Sera 19 luglio 2019
Id: 54210 Data: 19/07/2019 23:11:17
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take a look at me now
E cerco nelle parole degli altri qualcosa che sia anche mio vorrei non tirassi fuori tanto spesso Il lucidalabbra vorrei il tuo profilo dritto in fronte alla luce fare tutto ciò che è banale perché tu viva di più mi chiedo perché dispiacersi di qualcosa se i muri di questa stanza mi sopravviveranno altri canteranno al suono di questo piano e non ci saran occhi a guardare le requie dureranno un istante nessuno crederà fermeranno l’onda pietrificata del tempo pioverà dal cielo la luna, la terra del medesimo colore durante non leggere i bigliettini dei biscotti della fortuna perché io vorrei immobile questo posto per sempre mentre tutto si fa elegia nel ricordo e capisci che nessun momento è stato inutile neppure per te. Fragile come la consapevolezza Il ricordo. Quand’eri ragazzo conoscevi questa terra ed era tua come lo è di chi ci posa i piedi sopra I bambini sono sempre gli stessi, possono fare i bambini se glielo lasciamo fare Sera 19 luglio 2019
Id: 54209 Data: 19/07/2019 22:54:06
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La differenza delle onde del mare
E’ nella nostra alterità la differenza delle onde del mare inventata e discussa, giustificata (come fosse necessario); è sentirsi cosa diverso e solo riscontro dell’esistenza, cassa di risonanza per un cembalo che non suona.
Id: 54136 Data: 13/07/2019 22:29:56
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La natura del tempo e l’amore
Se ne sta andando né ritornerà, se è vero che l’ellissi è il disegno più improbabile, e le primavere si possono contare non meno degli inverni, se la natura delle cose è non potersi toccare, e quando mi guardi, comunque tu mi guardi, non mi puoi vedere; allora, sarà il tempo a condannarci, beffardo ci camminerà accanto, non io ne saprò fare qualcosa, forse il mondo ne farà cose utili: valori etici e finanze, mentre io dovrò ucciderti per amarti, e sulla soglia l’eternità chiederà il mio sacrificio, non potrò passare. 9 luglio 2019 ore 6 del mattino
Id: 54075 Data: 09/07/2019 09:24:33
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Non so che farmene
Non so che farmene di ciò che ho ed è quasi nulla, non so che farmene di ciò che sono ed è veramente poco, mi resta solo il tempo, mi resta il tempo che non aspetta la solitudine di chi non si può raccontare. Sguardo bifronte occhio muto le occhiaie di un riposo non goduto o goduto troppo la fatica che non ristora. Sono i battelli d’aria nel cielo che ho visto stamattina, l’immortalità non conosce gli anni né gli eoni, niente mi parla se non cerco consolazione e l’estate non è più “stagione dei densi climi”* sopravvivere uccidendo la propria resilienza, brucia il fuoco dell’inferno. Non conoscevano gli eroi questa terra, questo cielo, lucevano le armature sotto un sole diverso bruciava la terra sulle ferite e il sudore era acre resistenza alla morte. Non è tempo di uomini questo non abbiamo del liquido la proprietà di lenire né di dissetare, non tratti da qualcosa non gettati da una mano non dal nulla al nulla eccessi privi di significato. * Da Estiva di Vincenzo Cardarelli
Id: 54049 Data: 06/07/2019 17:42:36
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Mi piego verso la terra
Mi piego verso la terra Mi piego verso la terra finché mi riesce animo da contadino, accarezzano le spighe le punte delle mie dita saranno grano, farina, pane; mentre io, fatica, sarò carburante per l’eternità, ora che sento, ora che sento col cuore quanto mi parla non ho speranza di capire non io.
Id: 53950 Data: 28/06/2019 16:48:20
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L’amore è una cosa
L’amore è una cosa, una cosa indicibile, se le stelle brillano o no, se, una mattina qualcosa, irrimediabilmente si spezza e il dedalo dei giorni si fa una via dritta da qua all’altrove dove non sai ciò che arriva ma sai che è buono, dove non sai nulla dove non ti sai più riconoscere, le tante cose dette le tante ore spese sembrano inutili. Chissà dove sei? Cosa fai? Cosa dirai? Cercherai… cercherai forse di uccidermi, non lascerai a un altro l’eternità; il tempo non è per sempre, e il profumo di gelsomino resterà nel giardino dimenticato mentre noi, saremo altrove. Tanti debiti per questa poesia, bella o brutta che sia; su tutti Charles Bukowki e Juan Ramon Jimenez
Id: 53898 Data: 23/06/2019 10:00:28
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Ho condiviso con Lorena
Ho condiviso con Lorena quasi nulla mentre lei ascoltava e io ripetevo, ci lasciavamo messaggi sotto la porta quando lei mi diceva ciò che ero ripetendo il rosa delle sue lunghe gambe, ciò che non ho mai trovato non l’avevo neppure perduto, era ostinazione la stanza vuota prima, dopo e durante mai il vuoto si regge sulle sue gambe. A volte ti desidero ancora.
Id: 53818 Data: 15/06/2019 20:26:32
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15 giugno 2019
15 giugno 2019 Il tempo passa a fatica eppure passa, il tempo ti lascia indietro perché non sei mai li quando accade, i messaggi, i simboli sono la mia stessa voce eppure dove passo, dove passo resta un tempo inabile inutilizzato come bossolo di un proiettile ancora in canna rimane li dove potrebbe… potenza del non aver ucciso lascia le espressioni infinitamente mai morte di quello che ho pensato, scrivo me stesso una vita pensata dove tu sei un pretesto riflesso del mio stare al mondo. Forse voi usate le parole senza accortezza, tutto ciò che lasciano non è ciò che lasciate eppure non siamo padroni di ogni terra dove abbiamo posato il piede. Il tempo aveva iniziato a morire sui banchi di scuola la lezione era già il ricordo e la malinconia un veleno infinito: se tu mi avessi ascoltato, se fossi passato attraverso i muri sarei stato un canto un passaggio di verità essere è rinunciare lasciare a terra le catene altro da me.
Id: 53817 Data: 15/06/2019 20:10:45
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Stare nel mondo
Un mondo che un tempo ha avuto un valore e un senso anch’io ero pieno di significati che stavano ovunque in me un senso per i miei piedi, le mie mani e tutto il resto un senso per i miei pensieri condivisi (pensavo) lo stesso gioco di godere nel soffrire soffrire nel godere e odiare nell’amare (circa) vedevamo una strada che aveva un cuore vedevamo un senso in fondo alla strada vedevamo una strada almeno. Giocano i bambini con i sassi disegnano sull’asfalto, è da tanto che non gioco un ‘eternità che non disegno i folletti non passano di qui gioco a carte con i ricordi su canzoni usa e getta non ascolto più Miles Davis riconosco a malapena Van Morrison. Gli anni trovano il modo di dimenticare il rimorso e la vita ti sembra un prato meraviglia terra inabitata, come posso dire tu conosco il volto tu, io e le luci stroboscopiche. La spuma del mare restituisca la memoria a chi ha scoperto la solitudine! Pollo e patatine per cena. Dioniso scherza con Ares è deciso a prenderle meglio berne un bicchiere, so da che parte stare vado a prenderle anch’io. A Giovanni Boccaccio vero amico dell’uomo. Noventa 10 del mese del solstizio d’estate 2019
Id: 53808 Data: 14/06/2019 23:19:00
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Le ballate che i ragazzi scrivono col carboncino
Le ballate che i ragazzi scrivono col carboncino con l’inchiostro o con lo spray sono lì a testimoniare che nulla hanno capito (e nemmeno io) ma la vita preme ti guida e ti dirige, riprodurti e/o bruciare l’energia per finire in fretta. Chi chiede cosa, e chi siamo? Chi chiede chi siamo? Un fuoco brucia le attese, la tua e la mia latitanza di cui nessuno si è accorto: un‘immensità di stelle. Dimentichiamo le nostre origini beviamo l’acqua di Lete, e se non dimenticassimo nulla? Chissà dove abiteremo?
Id: 53736 Data: 07/06/2019 18:17:10
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La notte ha strascichi di stelle
La notte ha strascichi di stelle le risposte non aspettano domande se indifferenza è la parola occorre pronunciarla. Con il fresco della sera non ci sono decisioni da prendere e aspettare è la copia di sé il male è il colore giallo della birra, solidale. Non importa cosa ho detto: inutile il verbo dove la cosa esiste non cerca un significato non chiede è necessaria. Ispirata dal film "Takara la notte che ho nuotato" e dal pensiero tutto di "Meister Eckhart"
Id: 53677 Data: 02/06/2019 22:46:50
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Non la storia di un amore, la vita
Non è stata una mattina non è stato il lavoro di un giorno, forse, forse potevo farne a meno eppure non ho potuto, eri lì eppure non c’eri, sembrava.. non sembrava un bel nulla. Davvero non ci sei: a luci spente nessun mondo, solo il mio; sono rimasto senza voler darmi un senso, non ho aspettato, non ho aspettato, in tanti nel cuore, in tanti. Senza l’angolo mancante che quadra i giorni conosco la strada inevitabile non conoscerti più, inevitabile; ti guarderò negli occhi ma non parlerò.
Id: 53622 Data: 29/05/2019 21:03:53
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Mentre
Comunità di poeti a scrivere con la pioggia stasera. Cesare attraversò il Rubicone Romano Bacchin* morì passeggiando sulla spiaggia a Rimini il mio amico Gianluca guarda i sassi del Brenta ho zappato l’orto per seminare i fagiolini che in questo preciso momento stanno crescendo. Birra gelata, sigaro Garibaldi, non vivrò per sempre, mentre leggo Saramago (ma quante mani ho?) cercando di imparare l’uso della punteggiatura. Ascolto parole senza senso che dico a me stesso non c’è confusione da ricucire, ho perso l’ago, mi assilla che sono contemporaneo forse mai di nessuno. Le stelle non brillano per via della pioggia, non me ne cruccio se chi amo sacrifica l’infelicità ad altari di dei ignoti pure a loro. I fagiolini si danno un gran daffare a crescere mentre io gioco a lasciarmi andare tanto andare è inevitabile; il tempo… mi sa che non esiste, anche se, probabilmente… mangerò fagiolini prima delle ferie. *G. R. Bacchin mio professore di Filosofia teoretica all’università di Padova Sera 27 maggio 2019
Id: 53594 Data: 27/05/2019 22:50:16
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Guidare a occhi chiusi
Guidare a occhi chiusi come la strada ti guidasse il gelo dei prati è un luogo comune, l’acidità della comunità dei poeti: dono immeritato la lirica; il sole sfiora il prato gelato, ci provo a sfiorare il tuo sorriso. Necessario riprendere la strada a oriente si deve andare sul carretto a forza di braccia a forza a forza di una strada tracciata down by law, a denti stretti fingere di inerpicarsi per i sentieri, superare passi (da far na pippa al Gran San Bernardo), e colline di media altitudine, arrivare alla stanza vuota da cui si era partiti e rimettersi a spazzare il pavimento come ieri.
Id: 53558 Data: 24/05/2019 22:34:16
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Ok, io sto arrivando (Parresia)
Trama ripetuta recita senza copione necessaria impossibilità del non autentico, abituato a non mentire sono qui e non c’è nulla da vedere, passate oltre! Se solitario non è mai solo, se necessario è inutile: il sole nell’acqua del bicchiere.
Id: 53528 Data: 22/05/2019 22:18:10
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Stampata in faccia
Stampata in faccia l’aria da orario di chiusura imparata quando ancora una fine c’era, ne ho il necessario ricordo da portare per strada, da non dire, né vecchio né giovane guardo mucchi indistinguibili di ragioni di vita, tautologie autoreferenziali acquistabili a poco prezzo al mercato delle idee comuni. La spuma dell’oceano vive della sua inutile, necessaria, dolcezza.
Id: 53513 Data: 21/05/2019 22:13:45
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Tempo inabitato
Tempo inabitato strada senza pietre miliari colonnine sos scollegate. Dove sono i fantasmi delle giornate ben spese? Tu ad osservare qualcuno che pensa di vedere arrampica le proprie parole sui fogli le appoggia sul cheesecake credendo all’illusione del tempo che si muove, da solo devio la rotta aspiro con la cannuccia quintessenze d’infinito a un buon prezzo prototipi invenduti, ermeticamente piene di buchi le speranze confidate ad un quasi amico, quasi ti stringesse troppo la cintura i pensieri nella pancia sono una dissenteria dannosa per il lavoro. Uomo dalla rotta mai definita dovevi veder Argo morire e ripartire da Itaca immortale a prua un tempo nuovo e nessuno da cui tornare.
Id: 53438 Data: 15/05/2019 22:25:04
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Cosè questo pararsi innanzi?
Cos’è questo pararsi innanzi? Mettersi di fronte? Gli uccelli continuano a cantare il mondo appare indifferente e lo è, le lucciole e le falene l’aspetto indicibile dei lombrichi un uccello dai mille colori lucidarsi le labbra con il burro cacao e la pazienza che non è mai troppo poca, vivere in un mondo incantato ascoltare le descrizioni e ripeterle come una poesia una litania o una preghiera crederci non è importante se guardi di nuovo le stelle come hanno fatto tanti quasi tutti, endecasillabi sciolti le ricette del mio medico di base arrivano al dunque sembra, l’orgasmo non procurato dice l’indicibile senso di immaturità, pazienza e basta se tu aspetti la fine dei giorni un viaggio che chissà da dove è partito se viaggio può dirsi quello che passa per mete supera ostacoli (o ci passa sotto). Si impara di più dalle vittorie o dalle sconfitte? May be non si impara. Se la strada ci pulisce il cuore gli occhi che hai incontrato sono quanto basta.
Id: 53371 Data: 10/05/2019 13:19:42
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Lansia non ho più
L’ansia non ho più scrivere le parole che arrivano alla coscienza, i cani rispondono alla chiamata com’è inevitabile vivere e aspettare com’è che non ho ancora capito e mi sono abituato? Com’è che discorro tra me e me? E com’è che reagisco alla vostra chiamata sputando parole che declinano con voi anestesia malcelata? I cani pisciano per strada ma quando cacano bisogna raccoglierla, nessuna città è casa mia eppure ci cammino guardo le case e le mirabili opere dell’uomo dove vivono pensieri più o meno confortanti "parole che fanno cose"*, l’accendersi dei lampioni una pizza semifredda con prosciutto e salamino, ho lasciato la chiave sotto lo zerbino dirimpetto al verbo umano responso permanente pizia dei poveri bugiardo patologico compulsivo giocatore di bigliardo con la cicca lì che aspetta una boccata che non sarà l’ultima, boccia, boccino sulla spiaggia di Cesenatico mi disambigua il pensiero di Marino Moretti, torno verso il posto che chiamo casa a cui appartenevo quando l’ape produceva il miele che succhiavano le mosche e l’esperta formica portava la briciola che le avrebbe salvato l’inverno, le luci dei lampioni si accendono di nuovo sull’inesperta vicenda di una vita che è recita senza copione. *L. Wittgenstein
Id: 53316 Data: 05/05/2019 22:15:50
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Definizione
- ALLA LUCE DEL GIORNO
Sapersi progetto incompiuto natura da farsi spiega il sole sulle rotaie il luccichio dei lucci in primavera progetto a disfarsi dove non è definito l’altro non detta la destinazione men che meno il percorso luccicare rimane dove di un imprecisato presente si dice un passato evanescente un futuro immeritato la cattura della volpe è meglio che ammazzarla le lucertole però dai muri senza coda traccia che non è rimasta qualcosa restasse! in uno spazio multiplo tempo senza dimensione spazio precisato senza rispetto per le cose. 2. CAPOVERSO E ASPETTARE Occasioni definite dal colore della forsizia spesso non durano fino a Pasqua e tu tracci un fiore sul muro col carboncino durerà ben oltre le aspettative non una destinazione visiva attesa ma io ci son passato e chi avrà tempo troverà pane per i suoi denti e potrà mordere le succitate code di lucertole la tv oltre il muro della cucina non compresa nei versi di Pound ascolto la radio in macchina (pure quella non compresa) diciture sottotitolate in parola sciolte senza rima alcuna assonanze speciali con immagini modificabili magma.
Id: 53260 Data: 01/05/2019 16:18:21
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Its raining again/It isnt raining jet
La strada è deserta malauguratamente improvvisamente non proverò a mutar con la parola le cose piegarle alla mia volontà sarà limpido il verso e se non sarà sufficiente l’onestà mi sarà di mercede per quello di cui non potrò sarò amico dell’uomo e per Lui avrò una parola franca, schietta, come il vino di un tempo quando le labbra rosse erano sollievo a una fatica bestiale ma pienamente umana quando il giorno restituiva il frutto del proprio lavoro. Sono la vite è mio il tralcio non potrò che dire parole malinteso che sarà d’inciampo vera vita dell’uomo dove negarsi è dirsi davvero dove la parola (prossima allo zero) sarà silenzio necessario e l’ebrezza sarà mercede di vita vissuta dove contraddirsi sarà negazione necessaria di un fascio di ricordi esposto e denudato sulla magna piazza o sarà il ritorno dello specchio troppo limpido quasi opaco sarà là dove negarsi è necessario. Non puoi guardarmi che allo specchio.
Id: 53247 Data: 30/04/2019 17:56:42
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Shakerare il caffè non è la risposta giusta
Shakerare il caffè non è la risposta giusta comunque siano i giorni lo devi prendere così al massimo un cucchiaino di zucchero anche se non è nero abbastanza ti ci devi tuffare insieme allo zucchero illuderti di restare sempre tu basterà a disilluderti sulle prospettive delle stelle e preferirai una canzone pop che stare a guardarti. I lucci prendevano il sole un tempo in questi giorni di primavera, in un‘ansa del fiume capitava il tuo pensiero si fermasse e quell’acqua per una volta non era lo specchio rotto di un giorno di sole; anche questo giorno che non è stato che non potrà mai venire non è che un indizio di una meta che confessarmi sparirebbe, non sentire alcun male nessun turbamento (e perché mai?) impossibile sciogliersi come neve come l’eternità fosse una finestra aperta sul sole.
Id: 53213 Data: 28/04/2019 10:39:59
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Tell me, do you remember?
Dal suono dell’alba al vuoto del tramonto ottuso il giorno se sguazzare non fosse non fosse la disposizione elementare se non ricevessimo ordini da ogni papilla dell’universo se si potesse davvero dimenticare l’imprinting fondamentale disatteso con la colpa del primo amore giocare a carte senza numeri e colori un dorso che non tradisce nessun domani la ferocia del nido e la necessità senza probabilità senza un luogo delle illusioni l’idrocoltura delle aspirazioni più alte steli senza sostanza uteri artificiali in corsia. Ginuflessi, ginuflessi sopra un comodo cuscino piegati sotto il peso della storia agitati dal vento dei campi magnetici i cieli stellati sopra di noi e le mucche nere nella notte senza luna, indiscutibilmente la legge è cieca, servire il proprio padrone.
Id: 53152 Data: 22/04/2019 22:58:00
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Di me non dicono niente
Di me non dicono niente o almeno non lo danno a vedere a volte con lo specchio vedo da dietro la mia testa non è perché non ho capelli è solo perché, di solito, lì non mi penso circa come esistessi solo per davanti sottodimensionato inaspettatamente, le occasioni non decollano quasi mai io non mi chiamo mai né quasi sempre le stelle dell’oriente forse di Bollywood, forse anche loro inseguono un pensiero forte come Shankaracharya non fosse mai esistito e non si parlasse prima di pensare come la risposta arrivasse un po' prima un po' dopo, forse della domanda ma questo non importa a Sara l’importante è crederci e questo vale anche per me. I miei colli dove certo qualcuno ha combattuto certo qualcuno e di sicuro io per non darmi per vinto per non restare da solo per i corridoi e passare con le mani vuote davanti alla cassa se non ti senti solo allora sì che lo sei per davvero, se non hai coraggio di sederti al bar allora certo non ci sei meglio uscire fuori ritrovare braccia e gambe collegarli insieme al cervello sentirsi come un mosaico con tutti i pezzi molti demoni nel cuore in attesa preferibile uscire e camminare potrebbe passare per davvero qualcuno tu prima di un’altra una donna non è certo sufficiente ma definitivamente è meglio così non si apriranno porte per possibili ritorni mi darai del cretino con gli esiti più improbabili inaspettati anche per me. Dicevo dei Colli Euganei molto più elevati dei Berici, non mi ricordo più, è stato solo che ho sperato.
Id: 53114 Data: 19/04/2019 19:18:06
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Dacci dentro ancora, dai!
Brucia nell’inferno dei vivi l’ultima goccia di carburante spinta a propulsore estraneo non uomo sei già oltre la collina sei dove la collina non conosce l’incontro con la terra deciderai per una solitudine non colpevole affranto con le mosche sul soffitto occorreranno molte bottiglie sul pavimento per fare ordine nella tua vita dovrà scrostarsi la pittura e non solo aspirare alla stanza vuota meglio che correre senza andare da nessuna parte fast and furious soffitti aperti alla pioggia e al sole decideranno chi non marcirà e dalle talee fioriranno gialle forsizie dove i bossoli accatastati aspettano un collezionista vintage We belong togheter dove il cavatore prepara il proprio marmo il riflesso di una sconosciuta disperazione lapidario il canto del profeta bardo celts soffierà sul fuoco delle braci spente inutile porterà fuoco nuovo la luce foriera di passaggi sui barconi dall’Africa 35 euro in calo discendente come se calo non bastasse scatole di tonno in porzioni da uno chi vuole entrare e chi esce ma mai troppo reca con sé la speranza degli altri non può chiudere la porta l’oceano con i suoi buchi e l’Adriatico in tempesta Enea e Antenore bonaccioni un po' profughi scateneranno guerre per non sentirsi più soli con tutta sta gente perché Alessandro si è rivolto a oriente? la sua apnea personale non gli bastava cavalcare e pensare vanno bene se non hai mal di schiena e lui sembra stesse bene finché non si è fermato e la gastrite ha avuto il sopravvento la lezione è non ascoltare morire correndo come un lupo non scrivere poesie non ascoltare parole farle scrivere e poi non leggerle essere soli senza saperlo muovere guerre agli spettri.
Id: 53045 Data: 13/04/2019 14:52:06
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Lalgoritmo
Potessi cantare come i grandi ignorare le luci della sera cantare le twin towers ascoltare il canto delle balene e non commuovermi non sentire oltre i nitriti del cavallo di Nietzsche come i gechi ombre sui muri macchie di indefinita impudicizia coordinate umane non valide maschera di bronzo campana gioco orgasmo non goduto aspettativa di vita media respiri valutati con un gioco a usura pieno di carburante al discount dei confratelli la miscela perfetta per Enola Gay spazza la compassione dalla storia. Incommensurabile umano a 15 minuti -Su Hiroshima sereno, con visibilità dieci miglia sulla quota di tredicimila piedi". L’umanità non potrà perire in un giorno di sole, un uomo reclamerà l’eredità; basterà, per trarre a pietà il Signore. Per Claude Eatherly non siamo perduti. Oggi è primavera.
Id: 53029 Data: 12/04/2019 17:55:09
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Platone va giù bene col prosecco
Vuota la sala delle prediche hanno dimenticato il motore immobile, c’è la luccicante disperazione della frutta nei centri commerciali, il movimento forza dei carrelli spinti a braccia; ho comprato un’opera frutto di umano ingegno scritta giustappunto per riparare la lavatrice, anche perché se mi hai tirato un bidone il web perdonerà il tuo bisogno di libertà, perciò desidero scusarmi senza conoscerti o forse devo scusarti per qualcosa? Per intanto gioco con gli occhiali scuri a poker raminato ma non conoscerò il colore dei tuoi occhi. Devo interrompere le strade senza convenienza; ci sono diciture in cirillico sul tonno non di marca: tu, o un’altra? Risposte senza domande alla tv la morte non reca simboli.
Id: 53015 Data: 11/04/2019 16:13:49
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Cammini
Cammini piedi sicuri sul selciato il mandato di vivere viene ascoltato incomprensibile da decifrare la lingua delle cose liquido il suono del piano. Have I told you lately? Ma se son sempre stato zitto. E non tacciono le balene ora che è primavera l’ultimo accordo dell’oceano il canto di un dolore antico il prezzo dell’essere nati. Irreprensibile la speranza. Non resta che guardarci negli occhi.
Id: 52936 Data: 05/04/2019 16:53:53
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Scafatamente
Respirate, respirate, come me il mare profondo è paradosso quello che manca in tanto pieno è il vuoto mancano gli unicorni una botola per il centro liquido della terra un’imprecazione tu sola che mi ascolti o forse lo fai con il lato sinistro, perché scrivere romanzi? Avere milioni di lettori dare in affitto le proprie pene a un modico prezzo, pensieri al macero nei mercatini dell’usato. Presso le fonti delle cascate come in un ologramma cinese le luci false si accendono e le porte sono chiuse a chi le guarda la vita è sufficiente trova i cavallucci marini nel bicchiere di sanbitter. Respirate, respirate, vi prego la sera arriva o forse è già arrivata le frenesie si irrigidiscono nella loro solitudine lei chatta con chissà chi o naviga su Pinterest e non c’è dolore se non ti aspetti che il postino suoni alla porta o passi il treno; meglio essere solitari per scelta che soli per mandato.
Id: 52935 Data: 05/04/2019 16:46:47
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E dicono sia impossibile
E dicono sia impossibile e accidenti lo è deprecabile essere tratti dalla terra per ascoltare ogni disperazione detta da altri prima dicono sia impossibile stare in due essere ascoltare parlare e tacere, i giorni non è che siano tanti o pochi, smania per gli altri parole ascoltate, stavo bene sopra quel colle solo con un piatto di fagioli ma non era abbastanza, mi mancava la noia di quei giorni in due quando tutto finisce e aspetti i passi di un’altra sul selciato era troppo piccola quell’immensità del piatto di fagioli, mi mancava l’odore acre del vino nelle osterie di un tempo la cicca spenta nel caffè il puzzo di piscio nei vespasiani, cerco di guadagnare un po' di riguardo per me stesso ascolto il rumore e i passi pubblicità di installazioni improbabili accanto alla mostra su Tintoretto non chiedo risposte e nemmeno faccio domande inaspettatamente qualcuno.
Id: 52856 Data: 29/03/2019 15:57:10
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Imparare
Le metodiche stellate apprese durante le notti di luna piena non appagano abbastanza se sei solo, nel contempo dovresti ascoltare parole esperte già dette più e più volte inebetito dalle preghiere koan e mantra a tua scelta, inizierà una nuova attesa per lo più silenziosa ma i giorni non hanno fine, le ore dei semafori gialli aspetteranno ciascuna la successiva e dire non potrà che essere inutile, la magia della notte non potrà che regalarci spietati giorni nuovi ma per un attimo saremo alle porte dell’alba.
Id: 52855 Data: 29/03/2019 15:55:14
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Meditazioni sulla strada comunale
1. Disastri E’ un antico mistero quando le domande non si formulavano ancora; perché se questa è paura il mio amore che si ferma, si ferma ai tuoi occhi, allora è certo, certo mi mancherai, se questa è paura di stare solo matrice di me e di te cammineremo con il nostro vessillo verso la terra di nessuno, intanto preparami da mangiare! i cocci che non esistono sulla terra niente da raccogliere. 2. Troverò la strada Meglio non seminare non riconoscersi nemmeno, se nella vita accidentalmente si incappa meglio seguirla, seguirla senza parlare sarà notte di stelle.
Id: 52746 Data: 22/03/2019 23:09:22
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Fiducia
Volti pieni di fiducia aspirare il profumo delle nubi credere nel domani sorridere per riscuotere un sorriso: come i cani di Pavlov. Meglio la barba incolta la macchina sporca e vecchiotta, un sorriso che sta in piedi da solo e non si appoggia da nessuna parte. Però… dura rimorchiare con la macchina così sporca se non sei di questo mondo loro non ti ameranno dire ai giorni di aspettarti. Perché questa corsa? Recitare senza copione nemmeno un canovaccio, dire ai giorni "aspettami" e non presentarsi a riscuotere lasciare agli altri il tesoro restare a guardare aspettando che si consumi tigre solitaria affamata se sono solo aspetterò un’alba da capogiro e non mi farà alcun effetto.
Id: 52719 Data: 21/03/2019 18:15:56
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Guarda più in là!
Guarda più in là! I gechi non si arrampicano sui muri e se lo fanno poco importa; ascolto il tuo dolore, sono quell’umano indifeso che ci appartiene; sono la schiuma del mare sono il silenzio che non ha dignità, che se vai a terra non ti resta che difendere le palle e il volto aspettando che l’altro si stanchi per poi censire i danni; sono la schiuma delle onde un sovrappiù non inutile sono quello che ti ascolta e di nuovo è come cadere paura della voglia di buttarsi; sono la schiuma delle onde le ortiche e i papaveri nello stesso prato dove è meglio non aspettarsi nulla, sotto la terra i tesori la terra sotto il mare; sono la schiuma delle onde non nascondo segreti: la verità è del muro bianco illeggibile. Fermare il tempo che passa E’ l’andare inutile il problema, il muoversi senza risorse, senza risposte. E’ lo stesso istinto che ti dice di rialzarti quando vai al tappeto che ti impone di chiedere sempre, di porre domande i cui termini sono sempre sbagliati. Non ci sono risposte alle domande con cui siamo nati, il mondo non le conosce.
Id: 52648 Data: 15/03/2019 15:50:06
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Ellitticamente
Ellitticamente si muove l’attesa né per me né per voi aspetta né ripete sé stessa è l’amara sentenza che il giudice è chiamato ad emettere: non c’è uomo su questa terra nello spazio dell’adesso.
Id: 52615 Data: 12/03/2019 17:22:46
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Il mattino si è fatto sera
Il mattino si è fatto sera se ogni ora non fosse ricordo se dovessi tornare perché non prima? La conchiglia un adesso una vecchia canzone vento che si fa nube ho orecchie per ascoltare petto in fuori e pancia in dentro, poco possono pensieri non replicabili speranza che non raccolgo, disperata la tromba di Miles Davis esplora il vuoto camminare al buio come in un sogno senza trovare un muro, una porta in TV replicano “Cortesie per gli ospiti” mi allungo, tocco i tuoi piedi un monolite adesso. Chop this wood carry water what’s the sound of one hand clapping?
Id: 52545 Data: 07/03/2019 20:00:07
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Non sta piovendo, perchè?
Non sta piovendo, perché? Non ne abbiamo abbastanza e forse non sapremmo dire. Ci fai l’abitudine a non avere risposta all’indecifrabile codice umano: se cammino senza aspettare non semino l’attesa; se senza intenzione parlo, parola, da sola si fa intenzione; se il pericolo è lontano vicino mi tocca la paura; se la solitudine cerchi non altro che solitario puoi stare; figlio dei secoli peso immane per un mondo che posso toccare solo con le mani.
Id: 52435 Data: 27/02/2019 20:56:56
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Era nei sermoni delle chiese
Era nei sermoni delle chiese noi e voi: ci sarà un premio un senso alle sofferenze, un giorno, pagare il conto per un debito mai contratto, voler esperire che nulla ci è dovuto, chiedere sempre il prezzo da pagare come non essere mai a casa propria, trovare un senso già scritto senza guardare negli occhi di chi ci porge il pane. Non ringrazio per questo sole per il caldo della stufa per la minestra e il bicchiere di vino. In silenzio con il sole e le stelle, senza un ieri, senza un domani senza chiedere mi succede di amare.
Id: 52364 Data: 23/02/2019 15:52:05
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Eternità
Non sottointendo alcuno spazio, tutto qui, dato già ora. I fiori nel giardino che sarà e gli alberi con fiori e foglie sono potenza dell’oggi. Le ceneri del fuoco di sterpaglie dove ieri non c’è mai stato. La cesoia un’eternità affilata da non potersi toccare. Sorrido, senza motivo di aspettare senza altrove. Guardare, con gli occhi velati di lacrime un amore senza dove né quando.
Id: 52347 Data: 22/02/2019 16:27:22
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Se una mattina
Se una mattina mi succedesse anche che non passasse il treno non sarebbe strano non mi sentirei a casa non meno di adesso. La luce delle stelle non di meno non di più sempre non abbastanza per trovare i calzini per trovare quello che ho lasciato la sera. Dei mai più non capirei la ragione, ma non mi chiederei perché. Se non mi potessi trovare, di me e di te abbastanza indifferente, scenderei a fare colazione: caffè latte di riso e biscotti secchi. 12 febbraio 2019
Id: 52244 Data: 13/02/2019 21:26:47
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Vorrei tu fossi qui con me
Vorrei tu fossi qui con me ma ho perso il conto, tu o tante altre. Insieme alle ore ho bruciato l’incenso sugli altari dell’attesa parla il tempo una lingua non mia: figlio bastardo, confine posto da me. Specchio delle cose alabastro punto indefinito spazio senza pietà indecifrabile sentenza: non posso passare io. Chop this wood carry water back to the source. 5 febbraio 2019
Id: 52148 Data: 06/02/2019 17:06:23
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Inutilmente
I larici e le foglie in sovrappiù. Imperfetto. Questo dirsi umano, quasi... ripetere una preghiera, senza mittente, senza destinatario. La stanza vuota paradosso di un fiume senza letto, di un mare senza profondità. Le esperienze generano il vuoto sotto le ali, ali che mi guardo senza esperienza di aver mai volato. I giochi riempiono i ricordi, innegabilmente qualcosa è stato, ma il dio dell’impermanenza ti chiama: -Nessuno!- Non è il mio nome Vedo le onde dei ricordi infrangersi… sul battuto di sabbia ritornare poi ritmicamente indietro inutilmente. Alla fine della malinconia qualcuno, inutilmente.
Id: 52102 Data: 01/02/2019 16:44:39
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A bruno Bettelheim
Capire un giorno che sopravvivere è salvarsi l’anima. Vita e anima, libertà e destino, fanno un solo uomo.
Id: 52040 Data: 27/01/2019 09:38:17
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Enciclopedia delle attese
Queste donne e questi uomini che camminano per la strada leggeri del loro immane fardello. Come vivere? Quando l’acqua non disseta e il pane non sfama. Come placare l’inquietudine sotto il corallo degli occhi? Ci si potrebbe ferire, potrebbe non esserci cura, potrebbe… Potremmo uscire dall’ordinaria follia passare per la cruna dell’ago, essere là. Passa lasciandoci indietro, il vento gelido di questi giorni, mentre, un tabaccaio indiano sorride in fondo alla strada
Id: 52038 Data: 27/01/2019 09:07:38
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Non esistono giorni festivi...
Non esistono giorni festivi né feste comandate. Il problema è lo spazio tra i giorni, sono i giorni comuni. Tornare a casa con gli occhi pesti non conosce l’onore della sconfitta. Le casupole di periferia non raccontano mai una felicità sovrabbondante o forse non c’è casa che l’abbia conosciuta; sono stati e sono giorni, forse… mai per davvero. Sulle facciate cresce l’edera indifferente ai nostri ricordi vive. Una sola espressione del volto non tradisce la confusione too much information. Esperire il suono del credersi tanti, oppure uno. Io immobile in mezzo alla piazza, forse spostato, seduto su una panchina scomoda come la vecchiaia mi tiro su, torno a casa. Passano i bambini, senza giocare; passare, trovare un passaggio, molto meglio che andarci da soli. Forse il sole che non si vede dicono non abbia occhi, e piove, it’s always raining it’s raining again. La luna e le stelle: “Mio Dio è pieno di stelle”, citare e guardare da un’altra parte non c’è altro da fare.
Id: 51930 Data: 20/01/2019 09:42:35
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Nella mente di Dio
Nella mente di Dio era già scritto un progetto imperscrutabile ai nostri occhi data, giorno, ora, minuto, e il secondo persino di ogni cadenza della tua vita; c’era anche l’attimo della tua morte scritto li. Non ci è dato conoscere neppure nella tua mente, cosa vivevi e pensavi, non sappiamo. Ti abbiamo visto perderti con noi nei giorni: navigare su acque profonde camminare sulle secche della vita, camminare sulla terra, con noi. I tuoi piedi hanno calcato queste strade, le ore hanno segnato il passare dei giorni, e le labbra si son fatte secche gli occhi stanchi, la vita si è fatta piccola, piccina davvero: erano finiti i sogni, restavano i giorni. Ma noi non sappiamo, eppure, abbiamo visto i sorrisi, il pudore che li tratteneva sotto la pelle, sei stato con noi. La tua vita, davvero è stata un dono (anche) per noi.
Id: 51804 Data: 10/01/2019 09:07:48
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Un metro perfetto
Un metro perfetto per dire il mio nome voi lo conoscete di certo, io no. Cercherò... scalzo camminerò sui cocci di bottiglia non avrò speranze (attese), avrò lacere vesti, brucerò con i fuochi, aspetterò alla fine dell’umanità. Sorriderò, troverò... l’incrinatura nello specchio sarà come un ricordo dimenticato, guarderò nei miei occhi, specchierò la malinconia, non saranno giorni, ora. Per Roberto
Id: 51746 Data: 04/01/2019 19:17:50
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Necessario
Pagare sempre il conto per essere vivi è necessario, dire qualcosa fissare i confini, occorre, trovare un dove, limite che avvelena la casa dell’aspirazione, indebitarsi con sé stessi Mai essere uomini coincide con la vita. 17 dicembre 2018 pomeriggio
Id: 51586 Data: 17/12/2018 16:30:36
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Che la luce resti accesa
Necessario che la luce resti accesa, domani respirerò la luce, vedrò il canto degli uccelli, ascolterò il profumo delle rose senza più ombre con un solo nome le cose saranno eternità.
Id: 51569 Data: 15/12/2018 10:33:47
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Parallelo
Quale ottuso senso può esserci se ti svegli al mattino ancora buio e non sai perché si succedono gli istanti? Nessun spettatore a guardarli: sulla cima di quel monte limpida solitudine da ascoltare, una vita senza il rumore delle parole; non entra lo sguardo ottuso nello spazio fra qui e ora. Il coltello continua a tagliare, il martello a battere, là da qualche parte.
Id: 51532 Data: 10/12/2018 22:25:33
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Stare in piedi da soli
Stare in piedi da soli non si può appoggiati a un bastone a un bicchiere di vino forse sarebbe meglio chiedere aiuto ma meglio ancora che qualcuno risponda spezzando il muro di giorni assurdi spezzando una solitudine che ti guarda di spalle guardare negli occhi lettere d’amore mai spedite.
Id: 51473 Data: 04/12/2018 18:41:10
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Ritus - irritus
Quali risposte puoi dare, se ripetere parola non è rispondere alla domanda del mio inconscio stare in piedi.
Id: 51422 Data: 30/11/2018 23:19:34
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E inutile aspettare
Succede che non è mai successo, succede che non avevo capito e le parole cadono nel vuoto, incapaci di rialzarsi come i tralci di vite cadono sulla terra e non daranno frutto, non sono stati scelti nella potatura la terra raccoglie tutti i fallimenti (più giù non si può andare), aspetta, senza guardarti negli occhi. Forse non c’era la stessa attesa nelle tue parole, dette, dette abbastanza senza un’aspirazione un di più dove andare anche la pioggia cade, cade sulla terra per lo più ritorna al cielo ma la terra ritorna, ritorna sempre, come prima. Saranno prati, anche bagnati dalle nostre lacrime, poco, poco di più. E’ senz’altro inutile, inutile aspettare perché il domani è solo da guardare.
Id: 51421 Data: 30/11/2018 22:51:18
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XXX Hard core
Neanche per dire se vedo che è quasi sera come essere già nel futuro. Non dare un nome alla tua casa con il vuoto retorico delle finestre dove tutto sembra pieno, una casa sono muri è un posto da abitare un’occasione, di questa storia senza peso dove le ombre sono i giorni che scompaiono dietro di me, nessun peso ruga sotto gli occhi meno di domani più di ieri. Le cicatrici si rimarginano nessun taglio indelebile dove il suo nome è tempo. Se ne esci potrai capire avrai poco da ascoltare. non basterà sedersi sul ciglio della strada. I lettori di storie parallele dicono che si incontreranno.
Id: 51340 Data: 21/11/2018 17:00:28
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Potesse il cielo
Potesse il cielo parlare la lingua degli uomini, e gli uomini la lingua della terra, ognuno sarebbe al suo posto, solo le passioni ci muoverebbero, e non saremmo, non saremmo più soli.
Id: 51138 Data: 03/11/2018 22:47:20
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Un sacchetto di ricordi
Hai comprato un sacchetto di ricordi a buon prezzo che vuoi condividere; non fossi già solo tanto quanto basta ne condividerei qualcuno, non fosse che le luci dell’alba ogni giorno trovano qualcuno in meno, trovano qualcuno in più. Lei, non riesce a vedere la solitudine sotto la pelle, gli alberi che guardano al cielo, la disperazione dell’essere a metà, eppure sa che la ricetta non è sapersi accontentare. Occorre sapersi disperare della propria storia e non ricordare quasi nulla.
Id: 51136 Data: 03/11/2018 22:44:07
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Per non conoscermi
La notte cammino per strada sotto il bianco della via lattea dove, per non conoscermi, parlo con me stesso (perché) nel silenzio potrebbe scivolare, cadere nel baratro, questo equilibrista, che cammina sul filo tra me e io; (ma) non succederà, finché le luci di una casa, mi porteranno… malinconia.
Id: 51077 Data: 29/10/2018 18:40:23
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A volte
A volte vuoi essere ciò che sei, ti piacerebbe che il colore del tramonto fosse il tuo colore, nessuna distanza niente detto diverso da ciò che è. Aspettare, non è di questo tempo per te che conosci versi leggeri e profondi. Tu conosci quell’andare che incontra il cielo e le cose, vicino quanto lontano, la, dove la notte incontra il giorno, dove l’acqua è voce non la memoria dei giorni non la parola che dice, ma il verbo che ascolta. Non riso non pianto, ho gli occhi delle cose, lo sguardo del mondo.
Id: 51023 Data: 24/10/2018 19:35:17
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La parola
Tempo di parole traslucide impeccabilmente trasparenti. Se dici che mi ami… perchè mi colpisci alla schiena? E’ necessario che una parola ponga fine all’incertezza: argine a fermare la piena. L’osservazione impeccabile della rugiada non basterà! se parola è senza speranza e non mi disseta. Forse… occorre, camminare per luoghi franchi, occorre, ripetere e ripetere, per una parola definitiva piena… di possibilità. Mi sussurra e mi ripete, ti ascolto!
Id: 50947 Data: 19/10/2018 22:20:36
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Riflessioni del sabato sera
Il sabato sera è così: comete di versi, aspettare, guardare crescere il prato. Di tante faville una sera così conserva l’attesa: un petardo senza miccia dove non basta drogarsi di inesperte malinconie per riuscire a non vedere, oltre la soglia: la porta. E guardare ai prati zuppi di rugiada che saranno domani dove… non necessariamente, non necessariamente. Sera di matte veglie l’ora, rispondi e parla! perché? se essere giovani è vivere, maturi è sperare, ma dei vecchi è la disperazione dei sorrisi tirati, dall’attaccatura dei capelli dove non ci son più. Ora chi si trova, non necessariamente, non necessariamente, come me, dentro uno spazio da sé ritagliato non una nicchia ma una grotta, inaspettatamente lasciata dalla vita; spazio per parlare ed ascoltarsi; onde su ombre: distendo le gambe sul divano. Sera del 13 ottobre 2018
Id: 50888 Data: 13/10/2018 22:07:43
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A Diogene con la sua lampada
Profumo di viola, odore poco maschile per me, che leggevo storie d’amore aspettando di salire sul quadrato. Nessuno ascolta il silenzio delle foglie, che cadono. Vi siete mai svegliati su una panchina con un infinito desiderio di amare? Conoscete la solitudine delle strade, la dolcezza di un sorriso? I brandelli di luccichio di un coltello tratto dalla carne? Il calore di un sole nuovo su un prato di rugiada? Per questo, e per nessun altro motivo, il mio canto.
Id: 50846 Data: 10/10/2018 21:16:05
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Tempo incantato
Tempo incantato che non conosci non bastano le sere, le attese, a dipingere i ricordi. Il domani non è mai dato venire dal tutto e andare verso il nulla, una parola gentile.
Id: 50817 Data: 08/10/2018 21:53:09
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Inetto
Essere senza qualità, nessun denominativo. Mai alla luce del sole; ogni giorno chiedere il diritto di stare al mondo. Dimenticare la vita su una sedia per anni. A tante donne e uomini che non posso che amare.
Id: 50729 Data: 29/09/2018 21:28:48
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Dove si sta bene
Illuminati palazzi di ghiaccio luccichio di alberi di cristallo strade di un mondo che non parla e non ascolta. Anestetico in pillole, il silenzio di una nera solitudine.
Id: 50728 Data: 29/09/2018 21:11:28
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Era lei
Era lei la prima non so perché neppure quella che venne dopo e neppure delle altre; mi dovreste raccontare qualcosa perché sono senza parole. Stare in questa umanità che non si dice e non si ascolta trarre dalle cose attese illusioni. Un’alba ascolta silenzi mai pronunciati; mentre ascoltavo restavo in silenzio.
Id: 50629 Data: 19/09/2018 16:15:11
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Interrogati ancora
Interrogati ancora figlio della disperazione; tornare a casa più vecchio dopo un altro giorno di lavoro, sai che non ti aspettano, tutti hanno paura di morire senza aver vissuto abbastanza e poi abbastanza non basta. Non ci sarai il giorno della tua morte scoprirai un momento prima che sei vivo. A tutti quelli che hanno il coraggio di stare al mondo
Id: 50603 Data: 17/09/2018 22:29:00
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Viandante sotto le stelle
Sotto un milione di stelle cammino; distanza, essere già la, vertigine. Quello che rimane, se guardo la notte. Senza centro, ora esisto. Di un altrove già qui, di un oggi senza domani.
Id: 50600 Data: 17/09/2018 21:28:12
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Quante cose
Quante cose, non dovrebbero occorrere a e nella mia vita. Tu, dolcissima, che odori di tempo e di cose, il profumo del pane caldo, una tazza di caffè buono, bevuto in pace (citazione da Virgilio Giotti) un abbraccio senza riserve (rara cosa, un amico c’è) ciò che la vita è ciò che la vita può dare, i giorni.
Id: 50540 Data: 13/09/2018 08:11:16
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Dovesse cedere il mio verso
Dovesse cedere il mio verso non mi saresti accanto camminerei parlando a me stesso come smarrito nelle mie parole. L’autobus aspetta alla fermata non riparte, non lo vedo. Dovessero passare i giorni come passano i treni alle stazioni di provincia senza fermarsi, senza aspettare, non marcheremmo la vita come il piscio di cane, non ci sarebbe tempo e neppure c’è.
Id: 50488 Data: 09/09/2018 09:30:57
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Lasciatemi amare
Lasciatemi amare un tenero stelo d’erba, l’alba della vita, una foglia appena staccata dal ramo, il termine delle cose. Che abbia a conoscere un amore che non sia figlio della paura, che non conosca muri, siepi e steccati. Lasciami amare i tuoi occhi come non fossero i tuoi. Lasciami amare l’alba, come non fosse altro, altro da me; lasciatemi amare, che non conosca cosa, altro che il mio amore.
Id: 50478 Data: 08/09/2018 17:48:22
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A dire
Tanti anni a dire quello che in parola non ha nome, parole taciute, frastuono. Dalla voce un responso che non dice ma rimanda: niente passa, niente resta. Esplorare da qui l’altrove. Guardare il mondo traslucido; benedetta acqua di silenzio, chiave, volto indescrivibile, nome esatto delle cose. A Juan Ramòn Jiménez
Id: 50417 Data: 04/09/2018 21:57:04
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No name
Ti chiama la notte e forse ne potrebbe fare a meno. Ma tu no! quel richiamo parla una parola vita che sa di strade sporche gabbiani alla deriva su un mare di disillusioni, forse… potevano aspettare, io no di tutto quello che potevo fare e che ho fatto… Se mi capita di sentire il suono come terra sotto i passi, a volte la musica dei silenzi, un passo senza suono come camminare sulle nuvole. La vita si dà, con pudore se non cerchi di parlarle se guardi appena sotto i suoi occhi raccontarla, come dire i miei giorni.
Id: 50364 Data: 01/09/2018 22:41:10
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1 Squarcia limmenso
Squarcia l’immenso che non è di casa l’infinito si fa goccia zero definizione per l’impossibile, paese senza case. Se me l’avessi detto che il legno non arde a queste latitudini, prezzo molto alto per le tue e non per le mie fortune (latitudine zero), pietra senza paragone raschiare il fondo del barile. Resisterà l’alba al tuo risveglio? Forse no, dopo il buio della notte, svegliarsi, non ritrovarsi. sabato 25 agosto 2018
Id: 50324 Data: 29/08/2018 23:59:55
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Squarcia limmenso
Squarcia l’immenso che non ha il nome di una casa il sasso pietra d’inciampo ingiunzione di confine rotola lasciando prescrizioni a bocca asciutta ricostruirti di acqua e sabbia, ha un senso se vuoi continuare a lavorarci un hobby divertente per le ore che virano a specchiarti senza pietà se guardi basso avrai quasi l’impressione di poterlo dimenticare. Di una vita che manca sempre qualcosa: il cielo.
Id: 50262 Data: 25/08/2018 09:35:07
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Poesia di parole
Nei luoghi che ci furono casa non mi riconoscerai di certo vago ormai tra speranza e attesa, osservo le parole, le scruto da ogni parte do da bere ai gerani. Mentre gli uomini e le donne che passano per la strada non vedono che me, questo, che mostro in tutto il mio silenzio, mi rivesto di apparenze quando sono solo. Non è che non abbia niente da dire, no, non è la parola, è il suo inquieto dire, sempre troppo o troppo poco o una medietà che non è la mia: fittizio, inespressivo, maschera. D’altronde il silenzio non lo capite, e scrivere per approssimazione non mi basta.
Id: 50217 Data: 21/08/2018 12:11:31
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Dove non passa luomo
Dove non passa l’uomo è il silenzio. Notti di stelle cadenti non viste. Vertigine Luoghi dove non ci sono: una solitudine inascoltata.
Id: 50160 Data: 16/08/2018 15:34:35
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Agarthi
L'erba, le pietre del sentiero, ancora ricordano, il torrente a Saanen canta ancora la nostra canzone. Arrivare, con uno zaino pieno di speranze e la valigia dei ricordi vuota, non ti so dire tutta la bellezza certo... non poteva essere diversamente. Canta la mia voce il torrente, e noi che non abbiamo mai smesso di cantare, di camminare pieni di errori, praticamente perfetti, siamo tornati. A glas af wine with a friend that must be what paradise is like.
Id: 50095 Data: 10/08/2018 22:43:17
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Come lacqua
Come l’acqua che va al mare non chiede alle cose di essere fiume; come la terra al cielo non chiede ragione del sole e della pioggia; come le stelle del cielo non chiedono ragione alla notte allora anch’io, se non chiedo, allora… mi succede di capire: guardo l’alba come da mille occhi, trovo nel silenzio un luogo dove abitare, non incontro parole.
Id: 50059 Data: 08/08/2018 17:36:42
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Maybe sufferance
1. E’ un giorno con il dolore di un amico, accanto è quello che siamo: voluto, dovuto, trovato; l’eredità di noi e l’eredità del mondo; esistono le colpe ma il dolore è vero. 2. Urla un furore nel cuore nessuna musica ad accompagnarlo thumos demone di noi che ci possiede che abitiamo in noi, quando le lacrime e il sangue, il sudore e il piscio ci fanno carne e vita inizio e termine, un filo teso dove il limite è dato, ma taciuto.
Id: 50002 Data: 05/08/2018 18:23:51
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Scene di passaggio
Sono solo scene di passaggio tentativi di decifrare la vita breve dell’alba e del tramonto per non sparire aspettare è pur sempre un restare non conta chi va. L’alba è senza sforzo, scivola il tramonto non aspettare non dirmi, immenso è il giorno.
Id: 49996 Data: 05/08/2018 12:01:25
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Se la vita
Se la vita non dovesse essere mai negata, se i no circoscritti e definiti potessero non essere una negazione, come se per ciascuno di essi qualcuno non morisse. Per me che nella mia casa circoscrivo spazi vuoti, non rispondo. Per tutte le donne e gli uomini dimenticati
Id: 49950 Data: 01/08/2018 22:10:09
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Una, due, tre...stelle
Non tutti gli angoli si possono arrotondare non riesco di tutte le emozioni fare poesia. C’è qualcosa che sfugge se lo guardi: l’acqua del mare non incontra l’orizzonte, lo so, anche il verde della terra è alberi e speranza, oppure…gli occhi degli uomini hanno altro da dire oltre la maschera. Tu sai parlare ma certo è meglio ascoltare almeno quando gli altri prendon fiato e mentre pensano ad altro c’è spazio per un nuovo discorso non mio, non tuo. All’orizzonte… forse davvero, le acque possono incontrare il cielo.
Id: 49900 Data: 29/07/2018 12:16:14
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Civiltà dello spritz
Le persone sorridono disperate, guardo passando come se… aspettassi un di più, un ancora non arriverà né oggi né domani, la casa è disabitata non vale aspettare sulla soglia, ci sono i giorni, massicciamente pieni allegri solari disperati. Forse non passerò di qui domani.
Id: 49874 Data: 27/07/2018 11:14:35
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Scrivere poesie
Scrivere poesie può essere un diletto dritto negli occhi non guardi la vita giocare come con le parole senza speranza, senza attendere nulla; altro è vivere dove le parole e i silenzi son come stiletti rigirati nella carne a un colpo ne segue un altro e ti rialzi sempre come un vecchio pugile suonato stonato solo. Non è l’imperativo categorico di Kant né del tuo allenatore è il DNA la vita che ci prova sempre la sua morfina è speranza. Se capissi di aver sbagliato tutto sarebbe fieramente impossibile non ho fatto ciò che ho potuto ho compiuto adempiuto anche solo le azioni umane non umane impossibili. E mi dici che ci sarai complimenti per la fiducia le strofe che intanto potremo scrivere saranno tempo vuoto e tu mi vorrai più bene intanto senza conoscermi. Forse sarebbe meglio sprangare le porte o uscire in giardino non aver parola per nessuno dove le stelle continuano a ardere indecifrabili per fortuna abbastanza lontane per non potere che sognarle. Sai, non pensavo di poter scrivere versi così lunghi, li pensavo per i grandi ma ci riesco anch’io i poeti valgono per il peso di parole sempre uguali mescere un vino tagliato, forse piacerà una parola o due senza condizioni né regole di ingaggio tratta non senza dolore da vita tutta. Miraggi non sono desiderati, vi stancherò con i miei versi o forse più probabile mi sfinirò da solo sotto le stelle di una notte come questa o di un pomeriggio di domenica dove sei a corto di speranze, sapessi davvero perché ho scritto compiuto iniziato e mai finito qualcosa. Forse tu che ascolti bevi le mie parole come fossero la vita che ascolto nel cuore degli uomini, sono solo quel poco che filtra, sono il mare profondo. Non disperate di scrivere, ne vale la pena. Scritta e vissuta non solo oggi
Id: 49850 Data: 24/07/2018 18:12:14
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Di tante cause
Di tante cause per cui combattere mi resta poco resto io solo, poca cosa, e, se gli anni impietosi bruciano i ricordi (quasi tutti) mi appago del silenzio che non so scrivere, allora, il rombo del torrente e la dolcezza delle quiete acque di Yeats ritornano con la stessa voce, che, per quanto l’ascolti, non è la mia, eppure… mi parla, quando l’ascolto, sale fino al cielo e ritorna nei miei occhi, pianto.
Id: 49822 Data: 22/07/2018 21:47:16
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Le ricordano le ore
Le ricordano le ore dove essere transitati non cede posto al presente, non eco dal passato, distanza che si fa roccia. Il rombo del torrente fa tutt’uno il tempo dell’ora, giorni spesi senza indifferenza. Batte ore di pietra l’orologio, pieni come armature tutto a misura dell’’essere può saziarmi questo luogo e questo ora.
Id: 49815 Data: 22/07/2018 11:25:32
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Coordinate umane
Meridiani e paralleli su carta, è più facile scriverti chi sono per convenzione non ti lascerò aspettare a rischio di non incontrarti. Oh, si, sorridi anche tu, mi aspetti, recitando la tua parte. Se ci trovassimo invece… sotto l’albero antico il pino della scuola iniziammo allora: non devo e non puoi. Se ripartissimo da quel momento: posso e devo, lascio e resto; ora che le attese son diventate malinconia. Magari abbiamo imparato che è meglio il rischio della paura.
Id: 49742 Data: 16/07/2018 21:53:14
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La lezione
Ho iniziato a imparare che il segreto è dimenticare, che la verità si beve a piccoli sorsi la pace non vive come l’albero, rami verso il cielo. Il segreto è muovere le mani, camminare tanto, non saziare mai il proprio cuore se ne può sopravvivere come di ogni cosa poco seccare il cuore un po' alla volta che possa durare gli anni di una vita. Mi guardo… con un bicchiere di vino in mano, il sigaro nell’altra (non dovesse bastare) fare l’occhiolino; è troppo ma è sufficiente.
Id: 49687 Data: 12/07/2018 16:55:23
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Rondini
Ad ali di terre e di acque guarda il mattino, parla di un mare lontano e profondo che conosco, quando prima e dopo non avevo e non avrò paura non più io lascerò la speranza per essere davvero.
Id: 49647 Data: 09/07/2018 18:08:28
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Senza nome
Brutale (fino in fondo) tanto quanto lo si può essere dolce come le sere di malinconia aspettando un treno per Acapulco che purtroppo… non passa di qui. Agendo non si trovano strade e neppure guardando, pensando, scopando neppure. La casa dello sguardo non ha mai spento le sue luci e non sono immobili le ombre che hanno lasciato gli uomini migrati più in là; forse loro hanno creduto semplicemente sperato, forse… ma non sono qui non potranno vendere ulteriori depositi, senza cauzione. Tu, stai guardando oltre le case è un atto dovuto, compito di un’intera vita. Passano le parole su carrozze d’argento, chi siamo per giudicarle? A noi le hanno portate mentre l’incompletezza ci intimava di usarle. Non so per chi un processo intentato, forse, la disperazione.
Id: 49617 Data: 06/07/2018 23:43:13
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Sono io...
Sono io la terra, benedico il mio nome sono io le strade che ho camminato, non ci son luoghi. Batte la pioggia suona la sua musica, qualcuno aspetta denso nella sua attesa. Quelle case dureranno per essere ricordate: ciò che è, non ripaga il cambiamento. Non paga il tempo le ore non godute mentre la passione ripara le speranze.
Id: 49578 Data: 04/07/2018 21:31:32
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Con i lucernari aperti
Con i lucernari aperti passano le stelle, vita limpida da un chiaro di luna. I ricordi se ne vogliono andare, s’accalcano alla porta. Vuoto mentre passano le stelle, in silenzio.
Id: 49547 Data: 02/07/2018 22:30:22
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Ciò che mi spetta
Spetta a me il fardello di questo tempo che ritorna senza parlarmi. Tu l’hai detto che la vita non ha memoria, dovrei io, scegliere i colori dei giorni? ornare di cornice la tela? Già lo faccio, per errore e appena so, che la mia vita non è uno sbaglio.
Id: 49546 Data: 02/07/2018 21:55:22
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Il tempo dellora
Maledizione del limite il tempo dell’ora (che) impossibile non circoscrive (ma) mistifica.
Id: 49506 Data: 29/06/2018 21:13:01
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Parlano
Si rivolgono a se stessi mentre parlano con me, han voce di cosa le parole degli uomini. Acqua che scorre e un male senza dolore respirato poi. Penso tu non ci sia dietro allo specchio sei un’assenza che non ferisce. Non occorre ritrovarsi per essere felici occorre che la stella del mattino non conosca lo sguardo occorre ancora di più e molto di meno e le stelle riprenderanno a brillare sulla strada di casa. ore 14 e 10 del 28 giugno 2018
Id: 49489 Data: 28/06/2018 22:47:34
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Il sale della terra
Pietra che rotola o che cade dolore fino ai nervi terra cadere cadere senza aspettare brucia fino in fondo la forsizia lasciva della siepe sei suppellettile senza luogo occorre sperare darsi un progetto, occorre per non logorare ulteriormente quel poco che rimane, occorre andare fino in fondo a quell’inutilità occorre starci fino al mattino non dare ascolto non guardare girare senza intento non aspettare nessuno non aspettarsi nemmeno occorre perdersi dimenticare un fascio di ricordi sulla panchina ci passera un cane a pisciarci su e sarà meraviglia sarai lontano, attraversa tutta la notte sarà fango, sarà sempre non necessario inutile come il fardello che conosci, ti dirai… aspetta e sarai già lontano. Per tutti i riscatti possibili e per tutti coloro che lo aspettano
Id: 49464 Data: 26/06/2018 21:41:37
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Da soli
Fossero dolcezza questi giorni senza domande né risposte, senza brutalità: vita che senza mediare non annuncia. Fosse acqua che risale al cielo, come tornare al silenzio che conosce senza guardare. Fosse solo amore tutto questo, fossimo soli e nudi, fragili, senza paura. Non ci fosse, non ci fosse nessuno, non fossimo che noi… dentro di noi.
Id: 49448 Data: 25/06/2018 15:18:15
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Cè solo luomo
C’è solo l’uomo non troppo né troppo poco, occorre camminare per i corridoi degli ospedali medici blindati nei loro camici mentre uomini nudi nella loro immensa miseria ti guardano negli occhi c’è tutta la dimensione dell’umano chiusa dentro due limiti c’è l’esplosione e lo spegnersi di una luce il brillare di un diamante dentro una scatola senza coperchio e levando il capo uscimmo a riveder le stelle.
Id: 49407 Data: 22/06/2018 18:21:12
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To wait / to remember
Fosse anche un passo indietro il meglio dell’attesa fosse il premio guardarti da lontano arrivare da qualche dove mentre io resto al sicuro nel mio ieri. Resta la domanda cosa fai? se, certo, non, mi, pensi; e perché dovresti? La vita non da alibi all’aspettare, non ti conosce, solo i poeti, seduti da qualche parte ricordano. Questo io lo chiamo DONO.
Id: 49406 Data: 22/06/2018 18:20:02
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Di ogni addio
D’un fiato leggero si schiude il mattino, uno spiraglio che diventa immenso. Ci sarà, un respiro di silenzio passerà, come uno sguardo le gocce di acqua salata saranno sciabordio mentre la casa dove abita il tepore di una donna sarà il ricordo di ogni addio. Sarà come non esserci mai stato sarà un nuovo ventre, la strada, che ti accoglierà indifferente.
Id: 49383 Data: 21/06/2018 12:06:56
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Passare accanto
Passare accanto, al crudo dolore che è fossa, che è passione là, dove morte e vita giocano alle carte truccate, quando gli va rovesciando il banco e le attese. Finché si da la vita aspetta ci fosse una risposta! un progetto, un dono, sia giusto dare, o meglio ricevere quando restano entrambi, nel tempo dell’aspettare dove appare e scompare, l’altro da me: simbolo, parola forte, specchio.
Id: 49337 Data: 17/06/2018 22:49:43
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Forse perchè...
Forse perché non si sa più perché e neppure si vuol saperlo, nei brevi attimi di una vita diffusa, che non odora mai di ieri, dove tu, sei sostituibile, senza disappunto, a tutto c’è rimedio fitte maglie, frequenza indistinguibile nessun odore colore anelito, non ti serve un funerale, non sei mai nato.
Id: 49320 Data: 15/06/2018 22:51:56
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Requie
Requie donde la strada è chiusa dove il campo infinito conosce il suo LIMITE aspettano gli armenti quasi un passaggio, un segnale. Requie, reliquie, ricordo, attesa, attributo di sospensione. Squarcia la nebbia uomo indifeso paura che muta in speranza la, vicino a qui, la visione è indifesa, pace senza alternative. Gli strumenti precisi non atti a misurare la passione delle cose. Tu, è troppo, troppo per dire.
Id: 49286 Data: 13/06/2018 13:59:45
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Camminare per i campi
Camminare per i campi ascolto stamattina l’eco memoria del mondo rimbalza il rumore dei passi ascolta le parole che sono del fosso e della rugiada io stretto a questa vita senza nome gioco con un mazzo di carte segnate, mi agita la paura la terra immobile mi insegna ad aspettare.
Id: 49268 Data: 12/06/2018 11:49:10
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Il tocco dei giorni
Il tocco dei giorni sulla mia pelle il racconto dell’estate che deve iniziare aspetto le attese accanto ai pini e alle felci dove germinano i ricordi di gelo il tocco dell’acqua mentre ascolto la natura senza pena è la pietà la memoria degli uomini.
Id: 49236 Data: 10/06/2018 08:43:41
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Giorni così
Giorni che guardi una solitudine che pare innocua figlia di una pena che non sai. Aspetti.. Ti lasciassero tacere, lasciar chiusa la ferita non inquinare il limpido cristallino del vuoto. martedì 29 maggio 2018
Id: 49235 Data: 10/06/2018 08:04:46
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La mattina aspetta
La mattina aspetta io ho finito le attese cadono i cieli gli dei eteronimi passano tra gli uomini in trasparenza senza guardarsi negli occhi né padri né figli chissà se ci sarà ancora, ora di cena.
Id: 49182 Data: 06/06/2018 21:18:43
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Cocci di vecchie storie
Cocci di vecchie storie raccolti nell’anticamera dei ricordi rendiconti mai scritti, eternità a episodi. Senza speranza aspettano al bar argonauti mai partiti sognano chiome leonine premi e lussuria di cui pentirsi iradiddio. Porto franco il bar, non chiuderà per questa sera. martedì 29 maggio 2018
Id: 49176 Data: 06/06/2018 14:18:40
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Essere felici, la solitudine ed altri accadimenti.
Sono nato senza un nome altri me l’hanno dato non ne ho alcuno il vento continua a passare l’edera cresce solo sul muro dietro casa gli uomini passano e restano a guardare non ricambio lo sguardo mi giro e guardo altrove spezzo il cerchio delle parole l’alba non si dice con un nome si ripete quel ritmo già sentito mentre continuo a vivere girato da un’altra parte.
Id: 49118 Data: 03/06/2018 11:40:16
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Per Arianna e tutti i suoi amici
Dall’alba al tramonto è la vita dell’uomo non fa per lui ricordare il silenzio del sonno dall’alba un inaspettato addio un giorno non concluso... ma per chi resta vale ricordare, far della morte vita, stare qui. Scivola dolcemente un giorno sotto questo sole, non aspettare domani! a ringraziare per i tramonti, la grazia del vento tra le foglie, i suoni della notte, il tocco gentile della speranza, confidare nella giustizia dell’Altissimo che ci rende gioia per amore; tutto questo sei tu, impagabile vita. Arianna è morta a 16 anni insieme a suo padre in un incidente stradale; sua madre, suo fratello e i suoi amici sono nella disperazione. Se i miei versi possono valere a qualcosa, sono per loro.
Id: 49090 Data: 31/05/2018 21:49:09
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Di tutto quel...
Di tutto quel peso immane che è vita di sasso pietra di fiume non levigata porta passaggio attesa non luogo uno, non numero. Di tutto questo io faccio parola specchio per gli uomini. Lunedì 28 maggio 2018, mattina.
Id: 49060 Data: 29/05/2018 11:58:32
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Con le parole
A volte ti capita di non riuscire a dire la poesia con le parole della disperazione. Il tocco dell’alba come mano di donna ti ritrova tra le lenzuola disperazione silenziosa che ti cerca argine dove la dolcezza appena basta per vivere. Reggere il cuore di una sorpresa.
Id: 49043 Data: 28/05/2018 08:29:21
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Se questa sera fosse
Se questa sera fosse dove sono io non ci parleremmo nemmeno metafora dei fiori e dell’erba se questa sera fosse stata già prima cadere non potrebbe riparare alla domanda dello stare in piedi, paradosso del vuoto aria tutt’attorno alberi che parlano lingue non diverse dal comune idioma li guardo da lontano spazzare l’orizzonte d’aria che è fruscio cadere senza risposta alla domanda che è metafora della sera.
Id: 49024 Data: 25/05/2018 21:27:08
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Voi lo chiamate amore
Voi lo chiamate amore io strategia, tecnica dello stare al mondo voi lo chiamate amore io lo chiamo riposo, dormire accanto voi lo chiamate amore io la chiamo speranza, vivere come non ci fossi, sicuro che tornerai voi lo chiamate amore io la chiamo attesa, guardare allo spazio vuoto dove non tornerai voi lo chiamate amore io lo chiamo domani, dimenticare l’oggi voi lo chiamate amore io la chiamo donna, eternamente diversa, eternamente io. Aspettare il raccolto Trarmi dal guardare il buio senza fondo come fosse l’ultimo giorno.
Id: 49000 Data: 23/05/2018 18:49:22
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Sedersi lungo la strada
Sedersi lungo la strada che neppure si conosce osservare i grilli e le formiche, i cani che passano conoscere il piccolo spazio che si dovrà lasciare trascorrere i giorni senza ricordare alcuna data non chiedersi neppure dove andare, è un andare e basta che si deve commentare per ripetere, per dargli spessore per tentare di nuovo di scrivere una storia perché la memoria è un’abitudine cui è difficile rinunciare. 17 maggio 2018
Id: 48952 Data: 20/05/2018 22:25:45
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Vorrei non fossi qui
Vorrei non fossi qui anche se sarei da solo (duttili rime passando per Alfonsine) vorrei saperti lontano (tempo che tace rapirti la speranza) dove? Lontano da dove? Esecrabili utili malintesi spazio che separa le vite tanto quanto basta per vederle.
Id: 48951 Data: 20/05/2018 22:11:51
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Passano le stelle
Passano le stelle sopra perfezioni e perversioni dimenticate. Dovendomi dare al vento necessario ricordare: che sono vento, anch'io.
Id: 48910 Data: 17/05/2018 18:20:48
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La distanza del vento
Il vento aspetta a soffiare questa mattina, la distanza che è speranza non accende parole quando non possono riparare i distacchi. Aspettano le cose, l’urto di un passaggio, un varco, già ora! Quest’attimo immobile, ciò che sono, la solitudine.
Id: 48883 Data: 15/05/2018 21:02:27
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Mio
Hai conquistato il mondo, forse… sono diventate tue le cose, per un prezzo sempre iniquo, mai quantificato, ancora da pagare. La brutalità che nascondi con le tue mani è nel tuo sguardo ed è il prezzo che paghi con te stesso.
Id: 48845 Data: 12/05/2018 22:11:44
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8 maggio 2018
Forse non sia ammesso che questo è un uomo, forse siamo in troppi su questa terra tanto da non riconoscerci ugualmente umani, così diversi, da poter dire: non è come me, si merita la sua infelicità, diversa dalla mia. E io a definirmi giusto, mentre vivo i miei giorni senza sole con il frigo pieno e un deserto nel cuore.
Id: 48795 Data: 09/05/2018 12:57:38
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Tutte le storie del mondo
Tutte le cose da dire non valgono quello che noi siamo non valgono un brandello di vita vera. Tutto quello che possiamo pensare, tutti i cieli che possiamo scoprire, il cinema dentro di noi, non sono come: svegliarsi alle 6 e 15, guardare la sveglia e sapere, sapere! che c’è un altro giorno, e forse altri da vivere.
Id: 48760 Data: 07/05/2018 08:41:22
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Gli scarponi davanti alla porta
Gli scarponi davanti alla porta, non vale la pena, avere storie da raccontare. La terra non ricorda, eppure ti ho arata con il vomere della memoria. I giorni, a volte troppo lenti o troppo veloci, hanno avuto il nostro amore, e l’hanno scordato. La terra e i giorni, uno spazio e un tempo che ci conteneva e che ci ha tradito. Ha bordi affilati, la vita
Id: 48746 Data: 06/05/2018 10:21:48
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Sotto questa pelle
Sotto questa pelle tante persone quante sono le mie storie: - Sei tanto dolce - mi dice, - sei un fetente e fai schifo - un’altra, - così tenero e caro - una terza, - ma che razza di uomo sei? - La quarta. Sotto questa pelle una decisione impone il più forte, chi vince ha ragione, ingiustamente. Mi immortala un ricordo che sbiadisce nella memoria di un altro.
Id: 48733 Data: 05/05/2018 09:43:33
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Se
Se non fosse che io sono sempre stato, come la terra, ad aspettare. Forse perché ti aspettavo e aspetto. Forse perché è della sera, questa solitudine che provo guardando i tuoi occhi. Forse non è mia questa strada. Forse perché cammino solo. (Sotto i piedi solo sassi e terra e avanzi di un’eternità che non si dice nel senso comune) Forse perché il verso ci mostra nudi senza speranza. Forse siamo miserabili, poco per davvero. Ma la sera e la terra ci sono testimoni, forse… solo per questo noi siamo.
Id: 48682 Data: 01/05/2018 14:17:43
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Ti devo un verso
Ti devo un verso Papà ti devo tutto quello che ho da ricordare assieme ora che è solo mia la valigia dei ricordi ti devo un verso per le notti in ospedale quello che non ci siamo saputi dire ti devo un verso per come ci siamo trascinati nella vita ti devo un verso per mia madre che non ha saputo ascoltare il tuo pianto senza parole ti devo un verso per mia sorella che non abbiamo mai capito e che forse è morta per questo ti devo un verso per ogni bicchiere di vino che non abbiamo bevuto insieme e che ora bevo da solo. Alzo il bicchiere, alla salute di chi? Una poesia mediocre, ma è per te.
Id: 48669 Data: 30/04/2018 16:48:54
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Ecco le case
Ecco le case, per separare le indifferenze. Tutti a guardare senza sentire. Passano gli uomini accanto ai sanatori dello spirito dove non c’è lista di attesa. Un verso onesto non viene ricordato, gioca il vento con le foglie mentre io guardo passare il treno dei giorni delicati. Riprendo a camminare, in fretta.
Id: 48635 Data: 27/04/2018 22:16:36
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Considera
Considera la sera mentre muore sui cocci aguzzi delle colline. Considera la terra mentre beve indifferente il sangue che cola. Considera l’uomo che ha cura di aspettare, il testimone.
Id: 48618 Data: 27/04/2018 08:39:32
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Il nome della terra
La banalità della vita che passa per la strada senza aspettare che la terra dica il suo nome mentre le luci automatiche illuminano illusioni condivise. Seduto a guardare i treni che passano, dove la vita non mi conosce e l’illusione del tempo aspetta una stagione nuova. Ritto sulla soglia di casa in compagnia dell’illusione del tempo passato e la terra che aspetta ancora.
Id: 48547 Data: 21/04/2018 11:57:23
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Dove le parole...
Dove le parole possono non bastare ed aggiungerne altre non serve, per questo non ne chiedo ancora, ne ho abbastanza, preferisco sproloquiare in versi, dove nessuno mi chiede ciò che non so (e forse non saprò mai) dire lasciando le attese (per le quali non ho più tempo) a chi tempo ne ha anche solo per dire no ai giorni. Per me i cieli possono bastare per riempire i miei occhi e colmare il mio cuore di grazia.
Id: 48546 Data: 21/04/2018 11:13:19
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Pelle su pelle
Pelle su pelle, (insufficienza di) speranze (luce di) attese.
Id: 48532 Data: 19/04/2018 22:13:52
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Forse è da noi, forse è da me
Forse è da noi, creare un dio, per le nostre colpe e meriti, che da soli, ci arrabattiamo a costruire, sentirci sporchi e puliti, punizioni e premi, Forse è da noi, creare un dio che ci meriti, per l’impossibilità di stare, assieme, alla nostra, impossibilità. Forse non è da me, guardare un dio già dato, che mi odia e ama per le mie colpe e meriti, sentirmi come non sono. Forse è da me, creare un dio impossibile, trarlo dagli anfratti, della mia impossibilità, forse è da me, la vertigine, che provo, quando mi guardo.
Id: 48506 Data: 18/04/2018 12:27:03
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Per la verità ci vogliono le palle
Per la verità ci vogliono le palle, devi bere litri di vino, ucciderti con tante sigarette sbraitare dietro alla luna, lasciarti morire per una donna. Occorre… Saper sperare e disperare ogni attesa. Occorre non leggere quasi nulla e ascoltare ancor meno, non ascoltarsi nemmeno. E quando senti di avere qualcosa da dire bere un bicchiere di vino. E ricordati quando pensi alla luna e alle stelle come sono morti in tanti di quelli che hai conosciuto, non ci sono speranze, non ci sono bei ricordi; dritto in faccia alla vita, devi guardare. E se non ti bastano le morti, ricordati che sei banale: un povero cretino in posa, ogni volta che cerchi di commuoverti. E ricordati degli amici che sono andati e di cui non sai dire. E ricordati di aspettare sapendo che non c’è nulla da aspettare come quando sul water ti prende la stitichezza. E ricordati, che con o senza una causa tutti sono morti invano e non c’è destino e non luna, non stelle e cieli con o senza sole a cui impetrare le tue preghiere come non ci sono preghiere da dire e Claudio che non vede e Gianluca che non vede e non capisce ma vive e tutti quelli che sono inutili, (praticamente tutti), anche quelli che pensano di valere di servire a qualcosa. I nomi diventano ricordi, ricordati che nessun libro è la verità e men che meno tu, libro senza pagine, eppure vai, eppure vai, senza risposte, senza la forza di una convenzione; eroe inutile testimone silenzioso.
Id: 48467 Data: 14/04/2018 22:41:16
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Un click
Senza domani attendere al passo la natura solitaria della nostra oscenità parlare da soli, ci fosse qualcuno ascoltare il canto degli uccelli.
Id: 48430 Data: 11/04/2018 17:49:00
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I giorni della vita
Ci sono giorni di festa e giorni comuni, tanti giorni da passare spesso, per vivere una vita. C’è tempo, per sbagliare e ripetere di nuovo i propri errori; ci è dato farne finché vogliamo. A guardar bene non si fa mai la cosa giusta. Penso d’altronde, se non ci è dato, dalle nostre cellule o dalla vita, essere secondo la massima suprema, cosa mai possiamo fare? Che se è impossibile imparare perché la terra si muove né ritornare sui propri passi perché il tempo non ritorna non vi torneremo.
Id: 48387 Data: 09/04/2018 18:34:14
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Non fa per me
Tutta la vita a scrivere poesia, parole sole, versi perfetti che non toccano la vita. Non fa per me. Scrivo ciò che neppure so e non so dire a parole o gesti. Scrivo senza sapere, cosa scrivo e dove vado. Sono di una generazione fedele son passate le occasioni senza poterle cogliere le strade (ormai cambiate) sono gli unici testimoni (per chi le vuol ascoltare). Tra il sole e la nebbia camminiamo (non sempre) se il tempo ci passa innanzi. Arriverà la pensione mentre ci convinciamo di volerci bene collezionando egoismi e drogandoci di buon umore. Preferisco il mio bicchiere di vino, rifiuto i calici dove non posso fallire Versi troppo bagnati o troppo asciutti senza attese all’ombra di una storia.
Id: 48355 Data: 07/04/2018 21:24:12
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Cercando la strada
Cercando la strada dove tutto è notte sordo al verbo ripetuto, la, dove l’orologio batte ore stonate. Trarmi d’impaccio. Possibilità (è) quando taccio, parla per me MERAVIGLIA.
Id: 48342 Data: 07/04/2018 12:23:56
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Vento nuovo di primavera
Vento nuovo di primavera, case dai finestrini, e muri e piazze. Si chiamano paura i luoghi degli uomini il vento tra le mie dita.
Id: 48285 Data: 03/04/2018 15:30:14
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Vivere
Sappi che non ti conosco, ti negai e ti nego. Sappi che il tempo, non rimargina le ferite (non tutte). Non puoi ricordare, ciò che non hai vissuto
Id: 48284 Data: 03/04/2018 15:28:49
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La terra promessa
La terra promessa, lapidi di cimitero per una cantante morta a 33 anni per un Dio morto in croce. Lo stesso dolore La croce delle promesse non mantenute (un’età, una vita) è la parola che inchioda l’eccesso, comunque il nulla, mai una birra piccola.
Id: 48237 Data: 30/03/2018 19:29:01
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Ascolta
Ascolta! Di pietra la parola che ferisce, di mille colori rosso sangue, zampilla sulla mia e tua indifferenza. Abbiamo brindato con anestesia per i sentimenti, terra promessa che nessuno vuole, ascolta!
Id: 48236 Data: 30/03/2018 19:00:31
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Il fattore X
Prova ad acquistarlo, te ne venderemo ancora, uguale ma diverso, ti darà un piacere ripetibile. Troverai te stesso, tutto ciò che ti fa sentire al sicuro, uno come tutti, un ovetto senza sorpresa, senza disperazione. Provane un altro!
Id: 48206 Data: 29/03/2018 08:51:01
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Nato con quattro ruote
Stenta a riprendere a bollire la pasta, aggiungo sale. La verità è nel viaggio e io non voglio arrivare. A L. F. Celine
Id: 48205 Data: 29/03/2018 08:44:51
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Passi
Ho camminato saltellando, sui sassi: equilibrista della malinconia. Ho percorso le strade, attraversato i paesi, uomo in mezzo alla piazza. Ho atteso la solitudine, le ho dato il tempo di guardarmi attraverso l’uscio socchiuso. Non l’occhio di un colpevole, dietro le sbarre della prigione, ha visto, non io, non riconosco colpa ai miei giorni. Eppure non li ho cercati, e non mi hanno accolto, neppure ospite inatteso ma, indesiderato. Ho attraversato a piedi il delirio dei miei giorni e con cantico di preghiera ho detto le mie attese. Forse, ho aspettato sempre me stesso.
Id: 48159 Data: 26/03/2018 12:02:45
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Quelli che mi han conosciuto
Quelli che mi han conosciuto hanno sempre pensato: “ disadattato, strano”, quelli che mi hanno parlato l’hanno fatto senza notarmi. Quanto è preziosa la vita nelle sue forme oscure, come camicie stese al sole che si muovono al vento e ripetono in silenzio, Io sono qui.
Id: 48148 Data: 25/03/2018 18:54:41
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Lunedì
Cerca di capire, Che hanno nome le cose Anche di lunedì, almeno fino al sabato, poi arriva un altro tempo, chiamalo tu, come vuoi, io lo chiamo tempo di domenica. E’ meglio stare soli, non nominare è meglio, potrebbe trapelare la disperazione. Meglio non dire, il significato delle parole, giocarci come stracci, da non buttare via, però, lavarle e usarle di nuovo per pulire il vetro opaco che ci separa dalle cose. Da ripetersi il lunedì, prima dei pasti (soprattutto in compagnia).
Id: 48130 Data: 24/03/2018 15:36:16
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Mentre ascoltavo pensavo ai fatti miei
Sillogismo imperfetto la vita da scrivere rosso sangue. Forse Platone, che era stato schiavo, come noi, l’aveva capito. Fosse incontrarlo, vorrei berci un bicchiere insieme, alla casa del vino rosso sopra la collina di sassi, dove Diotima ci aspetta con la brocca in mano. Senza esasperarci, lasceremo le porte aperte alla distanza che ci conosce, mostra e separa dal mondo la fuori.
Id: 48129 Data: 24/03/2018 15:34:11
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Come il vento
Come il vento carezza la solitudine dell’acqua, la primavera sulle mie primavere, lascio i giorni al tempo e il mio cuore al silenzio, che lo raccoglie.
Id: 48065 Data: 21/03/2018 14:58:57
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Le luci
Le luci Sento le luci Da una distanza abissale Se mi parlano E non distolgo lo sguardo Devo bestemmiare, sproloquiare. Ritorno a casa Nessuna pausa Dove le attese del tempo giocano con l’adesso. Rompo tutti i mobili, dove niente mi parla di nessuno Un perché non richiesto Risponde
Id: 48035 Data: 20/03/2018 16:20:23
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Smodato stare al mondo
Smodato stare al mondo dove la speranza buca la distanza dalle cose, ordito senza trama, luci della ribalta. Io aspetto quel dirsi che non aspetta Solo un’attesa per dire dove L’orologio che batte stonato sul muro delle scale cadendo assieme a pezzi di coscienza. Innocente, dove l’attesa non paga il conto Guardate! Non ci son più fratelli
Id: 48034 Data: 20/03/2018 16:07:00
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A Biagio Marin
Un amico mi ha chiesto di portare in strofe, per una canzone, Biagio Marin. Gli accordi sono belli, ma, la laguna di Grado, eh si,, caro mio, è lontana dalla mia nebbia un oceano troppo profondo, sole, lontano, lui guarda lontano, dove la mia indifferenza, la mia pigrizia indifesa di uomo che non ha paese, non un ceppo a cui legare i suoi versi non può sperare. Grazie Biagio, ti rileggerò con gioia, per riporti poi al tuo posto nello scaffale.
Id: 47992 Data: 18/03/2018 16:29:47
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Credo ci resti poco
Credo ci resti poco Sono partiti i battelli della speranza Nessuno è tornato La primavera apre a nuovi giorni Qui Non c’è nulla da aspettare. Dalla stanza Han portato via tutti i mobili, le pareti mi rimandano l’eco delle ombre lasciate dai mobili, sul muro. Pietrificato in un presente senza domani Il futuro è altrove Profumo di incenso a 2 euro e 30 a pacchetto Credo me lo fumerò, guardando le pareti.
Id: 47991 Data: 18/03/2018 16:28:22
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Tempo di attesa...dicesi speranza
Tempo di chiudere! Il bar. Non è che mi manchi, ancora un bicchiere nemmeno un cicchetto, le porte a vetri, caleidoscopio di riflessi. Mi fai malinconia, così senza trucco mi vien voglia di guardarmi allo specchio, risorsa disperata che mi rimanda un altro, non io io, le luci, poi, ancora io sulla superstrada. Se almeno ci fosse un barlume di attesa se mi sperassi, se ti sperassi.
Id: 47951 Data: 16/03/2018 19:59:36
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Il gap
Non ascoltare! Il buio raccoglie lo sprofondare delle parole nell’inerzia. (ciò che è) Detto, (è) legge, non media, non può perire. È nella distanza la verità delle cose
Id: 47949 Data: 16/03/2018 19:30:38
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As you are
As you are Maggio, non ricordo dove sei andata, ad aprile ti aspettavo e oggi non so perché, sei qui. Non bisogna rispondere alle domande di cui non conosciamo la risposta, perciò… Così come sei, con quel grumo di cambiamenti di risposte che non mi hai mai dato ma che ho letto tra le pieghe dei giorni vissuti insieme. La vita parla, basta restare in silenzio e scrivere poesie, dopo.
Id: 47824 Data: 11/03/2018 15:38:50
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Amore
Dovrò camminare per questa strada, che lo voglia o no, non dovrò aspettare nel tempo dell’ora, perché la strada non attende. Guarderò le strade che incrocio, strade che non posso; guarderò le case, vuote, senza attesa. Io per me ti aspetterò dove l’attesa finisce e la speranza ripara le ferite inevitabili. Come non odiare, chi si ama?
Id: 47795 Data: 10/03/2018 08:48:40
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Per vie deserte
Camminare per vie deserte il sabato mattina dove altri non ti aspettano, dove non c’è alcun domani nessuna domenica da dire. Stare in questo ora, di questa strada da soli.
Id: 47794 Data: 10/03/2018 08:29:30
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Dove
Dove si aspettano segni certi di un destino impossibile Imputridire nei ricordi parola che ripete aspetta in prosa un segno certo oltre la malinconia nebbia nebbia nebbia pescare nel lago gelato l’assurdità il dove è il vostro centro giù dove la gastrite uccide, scivolare nella melma aggrapparsi, tanto mi basta.
Id: 47721 Data: 06/03/2018 19:38:39
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No
No, non mi lascerò oggi trascinare dai versi non le parole non i segni a parlare non la lingua degli uomini non un riflesso dell’eternità immobile e assurda non quell’umanità addolorata o gaudente che ripete solo il suo nome NON MI INTERESSA. Vi aspetterò in silenzio.
Id: 47715 Data: 06/03/2018 10:53:58
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A mio trisnonno
Non è dato ricordare, poca la memoria dei piccoli: tratti dal nulla, a galleggiare finché si può, attaccarsi con le unghie e i denti alla poca vita, e chiederle il diritto per ciò che è già dato, all’indifferenza degli uomini e delle cose chiedere una dignità non compresa nel prezzo. Nulla è già compreso, che non vada oltre la tua vita: sono qui a scrivere di te.
Id: 47684 Data: 04/03/2018 19:28:25
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La notte
Le stelle aspettano, la luce fioca del cielo, le notti a separare, i nostri giorni. Ma non sarebbe il sonno, a permetterci di vivere, ma l’impossibilità di mettere insieme tutto questo. Non il sonno, ma... il cielo della notte, a ridare senso ai giorni, non le parole, ma i silenzi, non ciò che vedo, ma gli sguardi, non tu, ma chiunque, non ciò che vivo, ma la speranza. Non il giorno, ma la notte, non ciò che tocco e vedo, ma la maschera dei giorni dove io e io solo posto e tratto dal mio nulla testimonio il nulla di ogni cosa, e tutto mi è fratello e sorella tutto porta la mia pena. Tu ed io, come niente.
Id: 47663 Data: 03/03/2018 19:23:19
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Parole
Parole che si accartocciano nel buio di un sole smisurato
Id: 47662 Data: 03/03/2018 19:13:44
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I latrati dei cani
I latrati dei cani penso ai lamenti del cuore uomini drogati di oscene asprezze siedono sul fondo del mare a immaginare il cielo. E tu, dovresti Indicare la strada? Perché grande è il cielo sotto cui dimorano le cose e non conosci le stelle tu che dimori in una soffitta dove il battito delle ore è solo finzione e dove l’asprezza (che tu conosci) non conosce altro che il vuoto cerchio della tua futilità.
Id: 47640 Data: 02/03/2018 13:11:35
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Pettegolezzi
Pettegolezzi, mio malgrado splendide lune da cercare nel pozzo succhiare bastoncini di liquirizia scoraggiato non getto la spugna c’è qualcosa, qualcosa di più. Alda Merini e Dino Campana, urlano dai loro letti di manicomio, chi resta e chi va, ma fa paura passare accanto all’orlo del baratro, per noi, case comode, morbide pantofole e le lettere che scrivi bagnate di sangue sono per il terrore che pago vivendo ogni giorno, il terrore e la luce dell’essere vivi. I manicomi non sono pieni forse c’è conforto a sperare qui.
Id: 47587 Data: 28/02/2018 21:47:16
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Tutti a crogiolarsi
Tutti a crogiolarsi di una convenzione come avesse senso dire: non conosco le cose. E allora mi muovo perché così non ci penso e invento altre maschere per non vedere, che tu, non mi stai ascoltando e magari è meglio. Forse passerai, come passa, la malinconia.
Id: 47517 Data: 25/02/2018 16:19:35
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A L. Wittgenstein
Non vermi, non aquile e colombe il mondo è una metafora e la prudenza consiglia di non dare nomi a chi non è nostro figlio.
Id: 47331 Data: 18/02/2018 11:52:47
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Le strade ci conoscono
Le strade ci conoscono, e noi le conosciamo, non un palmo ci rammenta i nomi che abbiamo dato al tempo, non noi siamo passati non siamo dove siamo stati; ci congratuliamo con i nostri omonimi i tanti io di un ieri prossimo, congetture fissative. Passiamo per le strade, ci inghiottono i colori, ci parla lo spessore traslucido delle cose e non restiamo, non restiamo ciò che siamo non siamo ciò che eravamo. E’ delirio creare i propri dei è delirio non vedersi allo specchio è delirio l’eternità. Non mi troverete alle porte dell’alba, guardatevi alle spalle.
Id: 47315 Data: 17/02/2018 19:27:00
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Donna
Donna Esco per la mia strada, giusto per vagabondare, giusto per guardare, la mia casa da fuori. Mi specchio, succede che mi specchio nei miei passi. Guardo, il ricordo dei tuoi passi, ricordo… Caso inatteso la tua partenza, che neppure sapevi andasti oltre a incrociare altre vite. . Hai aspettato come me. Oblio non è dimenticare. Cercasti le stagioni incrociando nuove vite: carne, sangue, e parole inutili a sé stesse, anche tu hai dato e avuto non è stato inutile non è bastato. L’ombra non ti ha trovata ad aspettare. Non è stata manchevole alcuna cosa, Guardavano le case, ascoltavano i silenzi dei fossi, dove l’ombra non aspetta se è ombra di donna. Si, qualcosa non ci è bastato
Id: 47213 Data: 14/02/2018 17:51:56
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Non cè tempo
Non c’è tempo, aspettare non è nella natura delle cose, eppure… il mio sigaro non si consuma nell’ora, e io che non sono penso che non ci sono state occasioni né per me né per te e quando non conosco speranze, non trovo il filo non cerco di vedere né aspetto le cose e la loro magia non mi ricordo e non sono ricordato e io non parlo per ascoltare e io che pesco i lucci d’oro trovo i sassi su cui posare i miei passi sopra le acque profonde. Non conosco i cieli, cammino sulla terra che fu di uomini come me, senza speranza, eterni, seppure nessuno ne ricorda il nome e nessuno ne serberà memoria. Eterni, loro malgrado. Conosco la pace, mio malgrado.
Id: 47129 Data: 11/02/2018 10:59:01
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Caserma Toigo
Caserma Toigo Aspetta che senta ancora le parole Dei morti senza sepoltura I muri Che hanno sentito Ripetono anche i miei versi Sussurri Non c’è sepoltura Per la troppa umanità La pizza alla “Bella Napoli” è ancora nei piatti, presente che non c’è mai stato. Torniamo a casa, spazi pieni ci aspettano, le Cinquecento, Opel Ascona, bus gialli… E tu alla finestra, in fondo alla primavera.
Id: 47113 Data: 10/02/2018 17:51:01
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Poche volte
Poche volte Poche volte un urlo, spezza la pace degli eunuchi, poche volte un urlo, fa cadere le posate dalle mani, poche volte un urlo, blocca la digestione. Poche volte la vita è rotta dalla sua monotonia, poche volte la speranza trova il suo tempo. Poeti come me sono poeti dei giorni, non conosciamo arcani segreti, spingiamo in silenzio i carrelli della spesa, non guardiamo se ci guardano ma guardiamo, guardiamo, negli occhi la speranza, mia e tua, vediamo i passi frettolosi sul selciato ascoltiamo le luci e le case tocchiamo la solitudine inudibile l’urlo che viene proclamato dal silenzio sotto il fitto tessuto delle parole.
Id: 47102 Data: 09/02/2018 22:21:40
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Hai dimenticato
Hai dimenticato i saperi antichi, quelli che hanno fatto degli uomini una terra (figli della paura), e della terra un valore, e della terra un non nome (genera, protegge e accoglie), dove il nome era la speranza, essere per sempre non noi. E la donna non è la terra Che genera protegge e accoglie, perché la terra non ha nome, non conosce leggi né confini (quali mai sarebbero?) la donna è il limite, come noi.
Id: 47028 Data: 06/02/2018 19:16:54
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