Pubblicato il 05/12/2019 15:14:52
Qual assillo depone al cor serpi di nevi inviolate, al solleone strisciavi e piangevi… Ti sovviene l’inverno ti trafigge un brivido disperso il quaderno di aperte vocali arido… Straziato, senti il solo palpitar sulle frasche, -non fa nido l’usignolo- il ronzio delle mosche… E ti brucian le tempie, per ogni fuga pensata c’è vuoto che riempie di grilli la tua giornata... E già si specchia la luna e già pigolano le stelle, di notte fa versi la rana e migrano ali di farfalle.
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