LA BEFANA SPAZIALE
Ogni storia è una fiaba ed ogni fiaba nasconde in se una morale nel suo narrare . Era l’anno 2042 la terra era sul crollo di un collasso economico , l’anno nuovo iniziò in modo molto particolare. La Befana, la curva vecchina dal naso ad uncino che la notte del sei gennaio porta i doni ai bambini di tutto il mondo , era improvvisamente scomparsa. Nessuno sapeva dove fosse andata, e i bambini di tutto il mondo erano disperati. Piangevano e chiedevano spiegazioni , pretendevano i doni promessi. Volevano la calza, colma di dolciumi e giocattoli.
Alla televisione la notizia iniziò a circolare su tutte le emittenti televisive nazionali ed internazionali . La gente disperata , soprattutto negozianti e ristoratori a causa dei loro affari . Si misero alla ricerca della befana. Chi provò a cercala , sotto il proprio letto di casa , chi dentro il camino, chi sotto la macchina da cucire. Chi gridava sopra i monti innevati, nell’eco del vento il nome della befana. Ci fu una mobilitazione mondiale. Presidenti , re e regine , tutti i capi di stato erano visibilmente preoccupati.
Giunse cosi il cinque gennaio e della befana non si aveva alcuna notizia . Un freddo polare fece annichilire i rami di mandarino e di arancio dei giardini. I poveretti che dormivano sotto i portici delle città si rannicchiarono dentro un doloroso ricordo . Il pomeriggio freddo e solitario , una bambina di nome Sofia stava giocando nel suo giardino quando vide qualcosa di strano nel cielo. Era una luce brillante che si avvicinava sempre più. Sofia si nascose dietro un cespuglio per vedere meglio.
Un luce intensa apparve all’ improvviso si posò su un prato vicino, e da essa scese dal cavallo di una scopa, una figura alta e slanciata. Era la Befana!
Sofia non poteva credere ai suoi occhi , aveva davanti a se la sua beniamina cosi corse ad abbracciarla. La Befana la salutò con un sorriso.
"Ciao, Sofia ," disse. "Sono contenta di vederti."
"Dove sei stata?" chiese Sofia . "Tutti ti cercano."
"Sono stata in viaggio," rispose la Befana.
"Ho visitato molti pianeti diversi."
"Pianeti diversi?" ripeté Sofia, incredula.
"Sì," disse la Befana. "Esiste un intero universo là fuori, pieno di bambini di diverse etnie . Ho pensato che fosse giusto portare i miei doni anche a loro."
Veramente hai visitato altri pianeti
Ho dormito e pranzato con tanti genitori
Abbiamo cantato insieme .
Veramente non ci posso credere .
Perché non mi porti con te.
Non posso , no, quest’anno cara Sofia.
Forse il prossimo anno ,mi organizzo e verrai con me.
Mi aiuterai a portare i doni ai bambini del pianeta Zorba
E a quelli del pianeta Asura.
Si , si lo voglio. Sarebbe per me un esperienza unica.
Sofia era affascinata dalla storia della Befana. Le chiese di raccontarle tutto quello che aveva visto e fatto.
La Befana raccontò a Sofia di aver incontrato bambini di tutte le razze e di tutte le culture. Aveva visto bambini che vivevano in case di pietra e bambini che vivevano in case di plastica. Aveva visto bambini che giocavano con giocattoli semplici e bambini che giocavano con giocattoli tecnologici.
Aveva visto uomini e robot ragionare tra loro.
Aveva incontrato , diversi babbi natali di diversi pianeti.
Aveva assistito a tanti concerti di fine anno.
Ed aveva pattinato sopra un pista di ghiaccio tridimensionale sul pianeta Crystal.
Sofia , ascoltò con attenzione.
Era come se stesse sognando.
"È stato un viaggio meraviglioso," disse la Befana alla fine del racconto. "Ho imparato molto dai bambini che ho incontrato."
Ho imparato cosa significa amare e vivere nell’innocenza di razze diverse . Ho provato ad essere , come una di loro. Sono stata accolta come una madre , come una sorella mai come una befana o peggio una strega.
"Anch'io ho imparato molto," disse Sofia . " la tua storia mi ha aperto la porta per altre dimensioni possibili , mi ha messo addosso la voglia di viaggiare e di visitare luoghi lontani , di conoscere altri pianeti ed altre razze ."
La Befana sorrise. "È stato un piacere," disse.
Sofia ti prometto che il prossimo anno ti porterò con me.
Poi, la Befana si chinò e mise una mano sulla testa di Sofia.
"Ciao Sofia continua a sognare ci vediamo il prossimo anno " disse.
E, con un battito di ciglia, la Befana svanì nel nulla.
Sofia rimase a lungo a guardare il punto in cui la Befana era scomparsa. Poi, si alzò e tornò a casa.
Quella notte, Sofia andò a letto felice e contenta. Sapeva che la Befana sarebbe ritornata l'anno prossimo, e avrebbe mantenuta la sua promessa , sarebbe andata con lei in giro per l’universo sconosciuto a cavallo della sua formidabile scopa a portare i doni a tutti i bambini del mondo anche quelli che vivevano su altri pianeti. Perché sognare è facile basta socchiudere gli occhi e desiderare di vivere un'altra vita.
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