......vivo ingannato dall'irrealtà della materia, distratto da quotidianità vuote, da sentimenti vacui, da persone insignificanti per il mio esistere, deturpanti per il mio cammino verso la gnosi cosmica, di cui respiro l'antica appartenenza.
Sono insolubile a questa chimica di bassa lega, immobile a questo livello vibrazionale lento e primitivo, dentro al quale m'hai gettato e di cui non riconosco affinità.
L'intimo bisogno d'ignoranza e la particolare inclinazione all'autolesionismo della maggior parte dello scibile umano, mi emargina, creando in me, un degrado progressivo della compassione e della comprensione.
Mi dissocio dalle barriere architettoniche di menti ignave, schegge residuali della protostoria e vivo il mio dolore immenso, che sgorga inutilmente dai miei errori, incapace d'insegnare ad altri, come evitarli.
Sono sconfortato dalla mia difficoltà nel trasmettere e comunicare i concetti più elementari, dei valori essenziali della Vita e che dovrebbero governare noi stessi, senza il bisogno di dogmi o credo religiosi; basterebbe un percorso ontologico per raggiungere l'archetipico significato di bene e male.
Mi osservo percorrere piccoli, ma inesorabili passi, sul sentiero della Conoscenza e più m'avvicino, più la mia figura si riduce, sino a sparire all'orizzonte, fagocitato da questa grandezza di cui non intravedo fine.
M'hai sussurrato di avvertire l'uomo, ma non l'ho mai mezzo salvato; ho subìto, nel suo rispondermi, la tracotanza, la boria, l'arroganza e quello "sguardo di sufficienza" di chi può dimostrarti la propria infallibilità, squalificandomi al pubblico ludibrio.
Adesso basta! Mi arrendo al gioco dei Tuoi incliti enigmi che frullano le mie carte del destino ed ora, dimmi chi sono e soprattutto, dove sto andando!
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