Pubblicato il 20/12/2023 09:16:21
IL CAPPOTTO
La coppia si era parata davanti alla vetrina del negozio. La signora guardava con insistenza il cappotto color cammello appeso all’angolo, lui il talloncino col prezzo appuntato sul velluto in basso. -Mi è sempre piaciuto il cappotto color cammello- affermò lei. -E allora entriamo- incoraggiò lui. -Ma non sarà troppo costoso? - osservò lei titubante. -Entriamo lo stesso- concluse lui. Entrarono. La negoziante andò loro incontro esibendo un sorriso. Piuttosto massiccia, la mascella larga, i capelli a caschetto, gli occhiali con lenti macroscopiche, una fila di rughe che evidenziavano l’età. -Vorrei vedere quel cappotto- disse la cliente indicandolo. -Glielo prendo subito- rispose pronta la negoziante- è molto bello- proseguì mettendo il piede sulla pedana rialzata e flettendo il busto di lato per afferrare il soprabito. La signora, che si era tolta il giaccone, lo indossò. -Venga qua, venga a vedersi- la proprietaria accompagnò la cliente davanti allo specchio accostato al muro tra due scaffali. La donna si osservò con espressione fissa, quasi immobile e un po’ intimidita. -Le sta molto bene. È perfetto su di lei- flautò la venditrice- vede come è ben sciancrato? Quelle cuciture la segnano bene e le danno slancio. La signora si voltò per incrociare lo sguardo del marito e cercarne l’approvazione. -Sì, ti sta bene- convenne lui impalato e quasi in sovrapposizione con un manichino. La moglie si rigirò verso lo specchio sembrando rincuorata. -Anche a me piace. Il cappotto mi piace, ma il prezzo… il prezzo… -Adesso ve lo dico subito e potete approfittare del Black Friday per lo sconto. -Non ti preoccupare -fece il marito rassicurante- un cappotto ti vuole. La moglie si tranquillizzò. L’esercente prese la calcolatrice, impose la percentuale di sconto e mostrò il totale al marito. Che non ebbe reazioni e portò rapido la mano alla tasca posteriore dei pantaloni. -Eh, anche voi siete della mia generazione- fece sospirosa la negoziante mentre piegava il cappotto- Si vede dal garbo e dalla partecipazione reciproca. Sapeste la differenza con i più giovani! Nelle coppie dei quarantenni, tante volte si riscontra indifferenza per l’altro. Non una parola per dare al partner conferme sulla scelta di un capo d’abbigliamento. -Ah! - la moglie si concentrò su quel che diceva la negoziante. - Quando arrivano i clienti, mi soffermo a considerare il loro comportamento che si rispecchia anche in quello di certe mie conoscenze e amicizie. Io sono single, non ho figli e mi piace parlare con la gente, ma non è sempre facile perché si incassano tante delusioni. Adesso tutti vivono di smartphone e anch’io, nonostante l’età, mi sono messa a comunicare con questo mezzo. Ma spesso non ottengo risposte. Per esempio, i figli di alcune mie amiche, che io considero nipoti, non mi rispondono quando io mando dei messaggi con WhatsApp, oppure rispondono per monosillabi. -Ah, - fece la cliente attivando improvvisa risentimenti repressi- se è per questo, le scorrettezze si riscontrano anche tra i meno giovani. Si figuri che una persona, una cinquantenne che io credevo amica, non mi ha mandato neppure un messaggio di condoglianze quando è morta mia madre. E dire che bastava digitare una parola. -Dai, Caterina, non ricominciare con questa storia! - sobbalzò il marito che si era animato di colpo notando il viso imporporato della moglie. Lei gli rispose con uno sguardo che chiedeva comprensione. -Se c’è una cosa che non sopporto- proseguì infervorandosi- è quando le persone non rispondono dimostrando mancanza di rispetto. Voglio pensare, per essere obiettiva, che forse le nuove generazioni, avendo una percezione diversa del tempo, non abbiano ancora la giusta consapevolezza dell'attenzione che l'altro si aspetterebbe. Alla nostra età, invece, si avvertono le urgenze. -Sa, signora, -incalzò la negoziante che aveva trovato un’alleata- è che vogliono comportarsi come pare a loro. Il mio ex compagno, più giovane di me di dieci anni, che poi io ho mandato a quel paese, mi disse una volta: -Io non voglio che uno mi dica che cosa devo fare e che cosa non devo fare. Voglio esprimermi per quel che sono e sento-. Se tutti seguissimo questo modo di ragionare, mi dica lei come ci ridurremmo! A quante cose, invece, ci dobbiamo piegare per civile convivenza! Il marito guardava impaziente la lenta preparazione della busta contenente l’acquisto, mentre la signora, sollecitata da Caterina, continuava a blaterare sul comportamento della gente. -Adesso non c’è tempo, ma io vorrei tanto elencarle tutte le manchevolezze di cui sono stata vittima in questo periodo- la moglie ormai scivolava inarrestabile lungo la china. -Appunto non c’è tempo – fece Renato- vedo che la confezione è già pronta e siamo in orario di chiusura. Perciò… -Soltanto un’ultima cosa, signora, - la moglie non poté trattenersi con la negoziante che, come lei, teneva gli occhi spalancati in un’espressione leggermente esaltata- giusto per completare l’opera di informazione e lo sfogo. La persona che credevo amica, quella cinquantenne, quando le ho chiesto, incontrandola, se avesse ricevuto i messaggi in cui chiedevo ragione del suo comportamento, mi ha risposto, mentendo, di non aver ricevuto nulla. - Va bene, va bene! Abbiamo capito! La gente non ha tempo, si stufa e non risponde: dobbiamo accettare- fece Renato strattonando la moglie e, rivolgendosi all’esercente: -Arrivederci! -Arrivederci- ripeté la moglie. -Arrivederci! Spero che ritorniate, così vi offro il caffè la prossima volta- glissò l’esercente per concludere in modo affabile. “Ci mancherebbe- pensò il marito accompagnando con una mano il giro della porta sul cardine, e trascinando con l’altra la moglie- una volta basta… e avanza”.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 4 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Teresa Cassani, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|