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Confessioni Di Una Giovane Scrittrice

di Domenico De Ferraro
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Pubblicato il 14/10/2023 19:26:07

 

 

 

 

 

 

Lo so , non so scrivere versi , non so scrivere d’amore

In  queste sere di passioni il mio animo ,anela all’immagine della vita

che volevo vivere. Ed egli  mi  baciò , fanciulla .

Osai per versi carsi. E compresi la follia del verso in varie circostanze

Inizia a scrivere in luoghi  ameni e inenarrabili spazi circoscritti in me stesso.

Fusi le parole nel mio spirito ed  accecato dall'ira piansi disperata questo amore mai colto. Per giorni obliqui tra intrigati inimmaginabili fili tesi verso la realtà .

Andai verso quello che credevo china sulla mia macchina da scrivere.

Vinsi e piansi poi spari nel narrare che mi apparve all’ombra d'un ulivo.

Nell’orrore di un gioco linguistico , vidi ed ammirai le  belle spighe di grano  danzare nel vento. Rividi le belle città , visitate .  Tutte erano innanzi a me come  tetre figure . Fuggire. Scrivere ,seduta in un angolo a sognare.

E non so cosa c’è ,oltre questo muro d’ipocrisie.

Cosa c’è dentro la pancia di questa balena immaginaria.

Mentre  nuoto in questo mare .

Mentre faccio  l’amore, trema la terra .

Mentre viaggio con la mente ,in  questo spazio di versi liberi .

Pulsano le vene .

Dentro questi versi , ittici  e fallici , fatti all’uncinetto.

Mi costruisco l’ impressione di un emozione solitaria.

 

Ma questa è  la mia poesia libertina ,

la quale  di solito sgambetta

sopra un palco come una marionetta.

Ed io la chiamo la vezzeggio gli dico andiamo ed oltre vado.

Sono forse incinta di altre atmosfere e sferiche sentenze.

Sono meste ancelle queste parole.

 

Oh credevo di vincere la paura in me

Io personaggio  io donna o uomo

Io sogno o realtà di me stessa.

Ed io recito la mia parte  in questa rappresentazione

Mi trascendo nella logica della  mia fantasia.

Nei versi continuo a vivere. 

Ed mio mondo ruota intorno al mio estro creativo .

Sono diretta verso  la luna , la quale si specchia su un  mare morto.

 

Litri di  birra e allora  bevo , compatiscimi invisibile lettore

lasciami m’ubriachi  di bellezza ,anche quando ho i postumi

di questo delirium tremens di versi solitari.

Scrivo di notte,  sotto un mare di stelle.

Sogno  altri mondi popolati d’ invincibili draghi

I quali mi accompagnano per mondi ultraterreni

Io vivo nel mio sognare

Io vivo nel mio fantasticare

Ed oltre non so andare se non verso quello che spero .

Fossi io una lettera

Fossi io questa macchina che scrive e sforna versi inutili

Cantilene

Vocalizzi

Ballo con loro , tarantelle

In giro, giro tondo quando è bello il mondo

Quando è bello senza guerra

Senza portare i propri cari al cimitero

Quando in bilico,  balla la bara sulla spalla

Porterò  un fiore

Porterò  questo disonore che in me si fa poesia

Seduta, rimango a guardare il mondo

Vedo le case basse  distese sulle coste

Vedo il mare , la lingua del drago

Vedo l’angelo  combattere contro un demone spietato.

Rimango in bilico sopra un tasto .

Scrivo per fuggire dalle mie paure

Per far conoscere la sorte che in molti attendono

Oramai sono ad un passo dall’essere una parola

fatta di carne ed ossa

 

 

Sere silenziose  , sere senza nome .

A testa bassa.

Sotto questo cielo.

Gonfio di pioggia.

Merito di vivere.

Di cantare il male ed il bene.

Merito di essere me stesso.

My song .

My signorina.

Continuo a scrivere di voi e di tanti altri

Fra perduta gente vago rassegnata in minigonna

Versai litri di pianto .

Bevvi cicuta ed  amaro del capo.

Scura e mesta nella mia stanza all’ultimo piano di questo palazzo.

Osservai  ogni cosa e tutto il resto era  amore  ,

Scrivere per restare in vita per essere me stesa.

Tra stoffe pregiate

Abiti di  parole , compongo nell’angolo

dimenticato della mia esistenza.

E volo con la mia macchina da scrivere verso altri mondi

verso una dimensione che avvolge il mio trasformarsi in parole

Volo con la mia macchina da scrivere verso altre esistenze

Seduta nella mia stanza all’ultimo piano di questo palazzo.

 

Perché questa è la mia poesia ,

Perché lo  vista  nascere e crescere sotto un sole cocente d’estate .

Lo  vista  maturare a settembre.

Lo vista   portare  in spalla da quattro negroni

al camposanto a novembre .

Lo vista  rilucere a dicembre  come un bimbo felice

tra le braccia di sua madre.

Lo vista crescere tra i tasti della mia macchina da scrivere.

E sono cresciuta ed ho creduto che l’amore fosse una parola

Libera di andare dove voleva.

Ho creduto narrando sarei giunta in  altre terre

Attraverso  viaggi immaginari

Avrei girato il mondo , ma ho girato solo  

intorno al  mio tavolo di lavoro

Dove siedo e scrivo la mia vita.

 

 

 

Sono sempre chiù  pazza

Sono sempre più incazzata

Giro armata e litigo   con tutti

Con tutti discuto  delle mie debolezze

Con il resto dell’umanità , rimango legata

ad un discorso disciolto in un bicchiere di  vino.

 

Sono sempre chiù pazza

E gioco con la  mia vita e con i miei  versi,

emersi dentro un dialogo futurista.

Sono contenta di fare la mia parte

Sono stata giudicata , non   sana di mente

Sono autocosciente   dentro  la mia conoscenza.

Sono   ad un passo dal salvarmi

Avrei potuto  essere me stessa

Fumo una sigaretta dopo l’altra.

Getto un amo dentro un  lago

Un ricordo tiro su, questo cielo è sempre meno blu.

Un ricordo , ruota intorno alle mie fantasie.

Sono pronto a recitare questi versi in pubblico

Sono stata visitata  da un psicologo

Sono stata  dichiarata poeta

Forse pazza .

Forse incapace di creare , storie serie.

Mi sono ritrovata  a leggere ,questi versi per strada.

Sono stata  me stessa , adesso sono i miei versi

Ho gridato,  cantato,  tra le pagine dei mie giorni.

Ho preso  appunti

Ho scritto tanto.

Ho scritto di me stessa  e di tanti altri come me.

Per rimanere  viva  ,dentro un  mio dialogo globale.

Sono fregata  amico

Non ci sono uscite secondarie

Lo so , non so scrivere versi

Sono poco socievole

Incompresa

Sospesa  tra l’essere e l’avere

Sono questi versi

Sono oggi e domani

Sono pronta  a vivere  a volte ad amare 

Ad essere ed  avere

Sogno  giorni migliori , dopo  questo presente.

 

E quando sarò vecchia , vorrei essere  chiamata  signora.

Ma so, sarò definita una  perdente , amico mio

Sarò chiamato signora  degli errori ortografici

Signora  di questi discorsi senza senso

Di questa  mesta  bellezza .

Ma tu dammi una carezza

Un po’ di dolcezza per continuare a scrivere

Un bacio, una stretta di mano

Stammi vicino non abbondonarmi  

Perché io non so scrivere versi con un fucile sotto la pancia

Non so scrivere ti amo e non so dire ti amo

 

La sera mi porta dove ogni scrivere è un linguaggio di questo scrivere

E sono scivolata dentro  un discorso ideale

Ieri sono  stato al camposanto

Sono stato  a trovare  mia madre e  mio padre

Sona  stata  chiamata pazza

Perché  canto le mie canzoni

Con molto facilità e sono felice di essere un poeta

Sono stata chiamata pazza e canto le mie canzoni con  ambizione

E in mezzo a questo inferno ,sorrido e passeggio

Seguo  la papera che galleggia

Mi arrangio

Viaggio nella mia  logica

Attraverso  questo ritmo ,  diventa  poi una rima

Poi un verso che sboccia nella notte oscura.

Nello scrivere e vivere, nel fingere nell’interpretare se stessi

Nel fissare lo sguardo oltre quello che amiamo e desideriamo

Oltre questo scrivere e vivere

Oltre questo rimare , dire , esprimere.

Ballare  sotto  le bombe ,sotto il braccio con la propria sorte

Nera e chiara .  Magra e grassa.

Insieme a tante parole lesse ,trovate per caso nel cestino.

Per scrivere e far finta , perché tutto il resto è ipocrisia

Come scrivere e vivere, ridere e morire.

 

 

                                             

 

                                               II

 

 

Scrivere di sera ,  mentre tutti sono a casa

Davanti alla televisione

Mentre il modo si ferma per un attimo a pensare cosa  è diventato

Scrivere mentre tuo marito ti pensa.

Mentre si fa sesso

Mentre un popolo  lotta per sopravvivere

Scrivere per ricordare di essere  liberi

Cosa è l’amore ?

Cosa è Dio ?

Cosa è l’amicizia ?

Quale è il significato di questo lungo viaggio nelle parole

Cosa è  scrivere , seguendo la  propria sorte

Cosa è la morte ,l’ora prossima ad essere sestesi

Perché nu strummolo si muove sopra una discesa

mentre la sera ,scende

Sale  lungo un muro nu secchio chino di parolacce.

Scrivere ,questa scorreggia , avere il coraggio di essere se  stessi

Credere nello  scrivere per continuare a vivere

Danzare ,aspettare il mattino, l’alba risorgerà

Ritornerà l’amore ritornerà la  bella stagione

Signora delle parole , senti cosa hanno da dirti questi dannati

In questa sera ,scura come questo scrivere

Scendi mi dici

Scendo ,aspettami

Ti aspetto

Non mi muovo

E importante andare oltre quello,  abbiamo detto

Non andare in  guerra

Ma sarò  chiamata  disertore

Sono stato poeta

Sono stata rinchiuso dentro un campo .

Internata  sono  stato un soldato

Ho letto diverse frase ,scritta su un muro

Sono questa follia

Fraseggio e verseggio

Viaggio verso questo amore

Verso questa libertà

Verso dopo verso , seguo la tempesta.

 

 

 

                                             III

 

Scrivere è  cantare

Danzare ,cercare di essere migliore

Scrivere è creare

Fare un figlio ,

Vederlo nascere.

Crescere , scoprire ,altre definizioni di questo narrare.

Lo scrivere m’accompagna per giorni diversi

Scrivere è credere di capire quello

che ho sempre  sperato di credere.

E nuotare dentro un mare di amori

E stare per giorni in attesa , affacciata ad un finestra

In attesa qualcuno  passi ,ti saluti

E vivere a testa giù

E andare sempre più su.

E salutare il tuo vicino di casa

E andare a lavoro

E pregare con tanti altri ,dentro una  piccola chiesa

Dentro una moschea

Dentro una sinagoga

Dentro un templio in questo tempo che scorre e diviene scrittura

Dentro questa immagine di te e di me

Nell’irrefrenabile voglia di scrivere e vivere .

Per continuare ad amare ,senza avere più paura.

 

 


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