Lo so , non so scrivere versi , non so scrivere d’amore
In queste sere di passioni il mio animo ,anela all’immagine della vita
che volevo vivere. Ed egli mi baciò , fanciulla .
Osai per versi carsi. E compresi la follia del verso in varie circostanze
Inizia a scrivere in luoghi ameni e inenarrabili spazi circoscritti in me stesso.
Fusi le parole nel mio spirito ed accecato dall'ira piansi disperata questo amore mai colto. Per giorni obliqui tra intrigati inimmaginabili fili tesi verso la realtà .
Andai verso quello che credevo china sulla mia macchina da scrivere.
Vinsi e piansi poi spari nel narrare che mi apparve all’ombra d'un ulivo.
Nell’orrore di un gioco linguistico , vidi ed ammirai le belle spighe di grano danzare nel vento. Rividi le belle città , visitate . Tutte erano innanzi a me come tetre figure . Fuggire. Scrivere ,seduta in un angolo a sognare.
E non so cosa c’è ,oltre questo muro d’ipocrisie.
Cosa c’è dentro la pancia di questa balena immaginaria.
Mentre nuoto in questo mare .
Mentre faccio l’amore, trema la terra .
Mentre viaggio con la mente ,in questo spazio di versi liberi .
Pulsano le vene .
Dentro questi versi , ittici e fallici , fatti all’uncinetto.
Mi costruisco l’ impressione di un emozione solitaria.
Ma questa è la mia poesia libertina ,
la quale di solito sgambetta
sopra un palco come una marionetta.
Ed io la chiamo la vezzeggio gli dico andiamo ed oltre vado.
Sono forse incinta di altre atmosfere e sferiche sentenze.
Sono meste ancelle queste parole.
Oh credevo di vincere la paura in me
Io personaggio io donna o uomo
Io sogno o realtà di me stessa.
Ed io recito la mia parte in questa rappresentazione
Mi trascendo nella logica della mia fantasia.
Nei versi continuo a vivere.
Ed mio mondo ruota intorno al mio estro creativo .
Sono diretta verso la luna , la quale si specchia su un mare morto.
Litri di birra e allora bevo , compatiscimi invisibile lettore
lasciami m’ubriachi di bellezza ,anche quando ho i postumi
di questo delirium tremens di versi solitari.
Scrivo di notte, sotto un mare di stelle.
Sogno altri mondi popolati d’ invincibili draghi
I quali mi accompagnano per mondi ultraterreni
Io vivo nel mio sognare
Io vivo nel mio fantasticare
Ed oltre non so andare se non verso quello che spero .
Fossi io una lettera
Fossi io questa macchina che scrive e sforna versi inutili
Cantilene
Vocalizzi
Ballo con loro , tarantelle
In giro, giro tondo quando è bello il mondo
Quando è bello senza guerra
Senza portare i propri cari al cimitero
Quando in bilico, balla la bara sulla spalla
Porterò un fiore
Porterò questo disonore che in me si fa poesia
Seduta, rimango a guardare il mondo
Vedo le case basse distese sulle coste
Vedo il mare , la lingua del drago
Vedo l’angelo combattere contro un demone spietato.
Rimango in bilico sopra un tasto .
Scrivo per fuggire dalle mie paure
Per far conoscere la sorte che in molti attendono
Oramai sono ad un passo dall’essere una parola
fatta di carne ed ossa
Sere silenziose , sere senza nome .
A testa bassa.
Sotto questo cielo.
Gonfio di pioggia.
Merito di vivere.
Di cantare il male ed il bene.
Merito di essere me stesso.
My song .
My signorina.
Continuo a scrivere di voi e di tanti altri
Fra perduta gente vago rassegnata in minigonna
Versai litri di pianto .
Bevvi cicuta ed amaro del capo.
Scura e mesta nella mia stanza all’ultimo piano di questo palazzo.
Osservai ogni cosa e tutto il resto era amore ,
Scrivere per restare in vita per essere me stesa.
Tra stoffe pregiate
Abiti di parole , compongo nell’angolo
dimenticato della mia esistenza.
E volo con la mia macchina da scrivere verso altri mondi
verso una dimensione che avvolge il mio trasformarsi in parole
Volo con la mia macchina da scrivere verso altre esistenze
Seduta nella mia stanza all’ultimo piano di questo palazzo.
Perché questa è la mia poesia ,
Perché lo vista nascere e crescere sotto un sole cocente d’estate .
Lo vista maturare a settembre.
Lo vista portare in spalla da quattro negroni
al camposanto a novembre .
Lo vista rilucere a dicembre come un bimbo felice
tra le braccia di sua madre.
Lo vista crescere tra i tasti della mia macchina da scrivere.
E sono cresciuta ed ho creduto che l’amore fosse una parola
Libera di andare dove voleva.
Ho creduto narrando sarei giunta in altre terre
Attraverso viaggi immaginari
Avrei girato il mondo , ma ho girato solo
intorno al mio tavolo di lavoro
Dove siedo e scrivo la mia vita.
Sono sempre chiù pazza
Sono sempre più incazzata
Giro armata e litigo con tutti
Con tutti discuto delle mie debolezze
Con il resto dell’umanità , rimango legata
ad un discorso disciolto in un bicchiere di vino.
Sono sempre chiù pazza
E gioco con la mia vita e con i miei versi,
emersi dentro un dialogo futurista.
Sono contenta di fare la mia parte
Sono stata giudicata , non sana di mente
Sono autocosciente dentro la mia conoscenza.
Sono ad un passo dal salvarmi
Avrei potuto essere me stessa
Fumo una sigaretta dopo l’altra.
Getto un amo dentro un lago
Un ricordo tiro su, questo cielo è sempre meno blu.
Un ricordo , ruota intorno alle mie fantasie.
Sono pronto a recitare questi versi in pubblico
Sono stata visitata da un psicologo
Sono stata dichiarata poeta
Forse pazza .
Forse incapace di creare , storie serie.
Mi sono ritrovata a leggere ,questi versi per strada.
Sono stata me stessa , adesso sono i miei versi
Ho gridato, cantato, tra le pagine dei mie giorni.
Ho preso appunti
Ho scritto tanto.
Ho scritto di me stessa e di tanti altri come me.
Per rimanere viva ,dentro un mio dialogo globale.
Sono fregata amico
Non ci sono uscite secondarie
Lo so , non so scrivere versi
Sono poco socievole
Incompresa
Sospesa tra l’essere e l’avere
Sono questi versi
Sono oggi e domani
Sono pronta a vivere a volte ad amare
Ad essere ed avere
Sogno giorni migliori , dopo questo presente.
E quando sarò vecchia , vorrei essere chiamata signora.
Ma so, sarò definita una perdente , amico mio
Sarò chiamato signora degli errori ortografici
Signora di questi discorsi senza senso
Di questa mesta bellezza .
Ma tu dammi una carezza
Un po’ di dolcezza per continuare a scrivere
Un bacio, una stretta di mano
Stammi vicino non abbondonarmi
Perché io non so scrivere versi con un fucile sotto la pancia
Non so scrivere ti amo e non so dire ti amo
La sera mi porta dove ogni scrivere è un linguaggio di questo scrivere
E sono scivolata dentro un discorso ideale
Ieri sono stato al camposanto
Sono stato a trovare mia madre e mio padre
Sona stata chiamata pazza
Perché canto le mie canzoni
Con molto facilità e sono felice di essere un poeta
Sono stata chiamata pazza e canto le mie canzoni con ambizione
E in mezzo a questo inferno ,sorrido e passeggio
Seguo la papera che galleggia
Mi arrangio
Viaggio nella mia logica
Attraverso questo ritmo , diventa poi una rima
Poi un verso che sboccia nella notte oscura.
Nello scrivere e vivere, nel fingere nell’interpretare se stessi
Nel fissare lo sguardo oltre quello che amiamo e desideriamo
Oltre questo scrivere e vivere
Oltre questo rimare , dire , esprimere.
Ballare sotto le bombe ,sotto il braccio con la propria sorte
Nera e chiara . Magra e grassa.
Insieme a tante parole lesse ,trovate per caso nel cestino.
Per scrivere e far finta , perché tutto il resto è ipocrisia
Come scrivere e vivere, ridere e morire.
II
Scrivere di sera , mentre tutti sono a casa
Davanti alla televisione
Mentre il modo si ferma per un attimo a pensare cosa è diventato
Scrivere mentre tuo marito ti pensa.
Mentre si fa sesso
Mentre un popolo lotta per sopravvivere
Scrivere per ricordare di essere liberi
Cosa è l’amore ?
Cosa è Dio ?
Cosa è l’amicizia ?
Quale è il significato di questo lungo viaggio nelle parole
Cosa è scrivere , seguendo la propria sorte
Cosa è la morte ,l’ora prossima ad essere sestesi
Perché nu strummolo si muove sopra una discesa
mentre la sera ,scende
Sale lungo un muro nu secchio chino di parolacce.
Scrivere ,questa scorreggia , avere il coraggio di essere se stessi
Credere nello scrivere per continuare a vivere
Danzare ,aspettare il mattino, l’alba risorgerà
Ritornerà l’amore ritornerà la bella stagione
Signora delle parole , senti cosa hanno da dirti questi dannati
In questa sera ,scura come questo scrivere
Scendi mi dici
Scendo ,aspettami
Ti aspetto
Non mi muovo
E importante andare oltre quello, abbiamo detto
Non andare in guerra
Ma sarò chiamata disertore
Sono stato poeta
Sono stata rinchiuso dentro un campo .
Internata sono stato un soldato
Ho letto diverse frase ,scritta su un muro
Sono questa follia
Fraseggio e verseggio
Viaggio verso questo amore
Verso questa libertà
Verso dopo verso , seguo la tempesta.
III
Scrivere è cantare
Danzare ,cercare di essere migliore
Scrivere è creare
Fare un figlio ,
Vederlo nascere.
Crescere , scoprire ,altre definizioni di questo narrare.
Lo scrivere m’accompagna per giorni diversi
Scrivere è credere di capire quello
che ho sempre sperato di credere.
E nuotare dentro un mare di amori
E stare per giorni in attesa , affacciata ad un finestra
In attesa qualcuno passi ,ti saluti
E vivere a testa giù
E andare sempre più su.
E salutare il tuo vicino di casa
E andare a lavoro
E pregare con tanti altri ,dentro una piccola chiesa
Dentro una moschea
Dentro una sinagoga
Dentro un templio in questo tempo che scorre e diviene scrittura
Dentro questa immagine di te e di me
Nell’irrefrenabile voglia di scrivere e vivere .
Per continuare ad amare ,senza avere più paura.
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