Pubblicato il 02/11/2019 18:14:41
Io sono, e lo sono per caso, o io sono, perché ho voluto che fossi? Ogni mattina ti riproponi interrogativo muto, come questo sforzo del vivere, che si deposita grave. Rammenti, che sono in balia di forze cieche, o sottomesso a necessità che non conosco, casuali, come gli incontri, inesorabili, come il destino, che sollecitano e non sollevano dalla responsabilità del vivere. Tormenti, mentre la vita cambia direzione, si discosta da ciò che mi ha reso tale, ribaltando i piani di illusorie dimensioni. Così, alla fine, in questo andamento basculante che trascina e risucchia per sollevarmi di nuovo, lecco le mie ferite, persuaso che debba bastarmi il sentirmi Io.
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