Pubblicato il 24/10/2019 11:15:04
Interpretazione personale di un celebre passo di Saffo, poetessa greca di Lesbo. Egli mi apparve pallido, simile a un re sul trono, quando, fuggente, assorto… mi chiese: “Dove sei?” Allora, ci incontrammo, lasciandoci cadere, quando, un pensier di morte, percorse i sensi miei. Mai lo vedeste esangue, simile a un dio sul trono, quando ruggente e solo, mi chiese: “Cosa fai!?” Allora... molle, di un sudor di gelo, colpita a morte, come erba che langue, io mi rividi, a quella cena, esangue, come fil d’ombra. Egli rifulge, per le vie del cielo, nobile e fiero dandomi la mano. Lo rivedrò nelle fiorite spoglie. Felici e sempre per le vie del Sole. ** Soltanto in pochi esametri, è la rievocazione di “Ille me paruit” della poetessa Saffo. **
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