Sarò una piccola poesia,
nutrimento della vita umana.
Recherò lettere e parole, gli occhi
diventerò di chi non può vedere
e orecchie per chi non può ascoltare.
Mi diffonderò col vento, la pioggia
ed il sole, aspetterò che il seme
custodito nella materna zolla
germogli per dare robusta pianta.
Sarò la poesia che Dio ci ha dato
per diffondere il lamento sommesso
dei boschi offesi, dei mari inquinati,
la rabbia ignorata degli esclusi.
I singhiozzi negati agli abusati
vi porterò fino a bagnarvi il cuore,
diradare le nubi dell’errore.
Farò tesoro di parole e penna
e con la giusta consapevolezza
potrò varcare ogni transenna
spalancherò dinanzi a voi sul mondo
uno spiraglio d’un chiarore vero.
Farò emergere dal buio fondo
verità imbrigliate nella nebbia.
Inventandomi un colore novello
vi traccerò la scia d’un aquilone
sarò il vento che l’eleverà
spezzando lo spago che l’imprigiona.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Giulia Bellucci, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.