Ricordo quelle sere
in cui poggiavo la mia testa
sul tuo petto.
Erano momenti magici
i miei pensieri di rondini,
di nuvole chiare e sole splendente
che mi procurava la tua vicinanza.
Ti guardavo negli occhi
raccontandoti i miei concetti,
i miei desideri, le mie gioie,
le mie ansie e tu ad ascoltarmi
condividendo le mie parole
donandomi la gioia celeste
dello zenit.
Oggi vorrei
fermare il tempo
a quell’eco di parole
in cui ogni brezza ci sussurrava
la dolcezza del sentimento
olezzante del profumo
dei fiori del giardino
mentre l’acqua del ruscello
gorgogliava
il sogno in cui specchiarci.
Grazia Denaro
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