Pubblicato il 03/08/2019 10:47:04
liberare vorrei, un’orma d’ossa che odori ancora dal peristilio di terra rinverdita e sottocute un tempo celestiale nettare d’ogni cellula. che spreco non ci affligga né ristagni sussurro alla bocca del sonno -la vena irragionevole sorda, straborda anche all’elice piatta del lago.
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