Pubblicato il 29/09/2010 11:05:09
I tuoi occhi celesti sperduti contro le pareti male imbiancate, quell’ odore acre di farmaco e di puzzo di piscio e di sangue. La tua bocca rovesciata, le mani che vorrebbero strappare le ferite e gli ultimi tubi di vita dal naso, da quella triste stanza di ospedale. Il lento mormorio di un respiro affannoso, dopo anni e anni di cosa.. Cos’è mai la vita, papà? Oggi, stanotte, in questo infinito momento, cosa resta della tua vita ? (Hai già smesso di ricordarti chi siamo)
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