Nei tempi lontani del globo, in una zona indefinita, boscosa e delimitata da qualche corso d’acqua si era popolata una tribù di scimpanzé assai evoluta.
Probabilmente una situazione climatica favorevole, aveva permesso a questi esemplari , di sfruttare un comprensorio territoriale ameno e di porvi, le basi, per una supposizione di lunga vita in comune.
Job, un orango robusto, e dotato di carattere predominante, era stato nominato, all’unanimità, capo del gruppo e si dava un gran da fare per apportare migliorie e rendere sempre più agevole la vita del villaggio, nonostante le inevitabili lamentele di qualcuno e soprattutto la gelosia di Red, anima nera di quel collettivo.
Red era un personaggio contorto mentalmente, pretendeva il consenso delle femmine e amava essere al centro dell’attenzione, non disdegnando qualche oscura pratica stregonica, che metteva in pratica nelle solitarie notti in cui la luna appariva come tagliata della sua interezza.
Le femmine del branco svezzavano i piccoli, allattandoli per svariato tempo e procurandosi moine fra loro, infatti si spiluccavano al sole, rendendo il loro manto più morbido e vaporoso.
Non tutte avevano partorito, alcune giovanissime girovagavano nel branco, arrampicandosi sulle liane degli alberi e improntando delle vistose acrobazie, che intrigavano i maschi in cerca d’una compagna per procreare.
La vita del villaggio scorreva pacata, ma sembra debba sempre esistere, ovunque, qualcuno che potremmo definire” guastafeste” e, nel caso specifico, si tratta di Red, che ha in mente di togliere l’autorità a Job, con l’aiuto di altre scimmie, che cercherà di istigare a nuova nomina, per un valido capogruppo della ciurma e, cercando in un’imboscata, di uccidere Job.
Nelle notti di luna Red si batte fortemente il petto, per raffermare il suo io e la potenza che ne consegua e cerca di adoprarsi, in stratagemmi mentali ,per portare, dalla sua sua parte, la maggior parte di maschi mastodontici, che possano dargli manforte nel piano che pensa di attuare, a danno di Job, per poi prendere il suo posto nella tribù.
Red si procura una notevole quantità di frutti e riesce anche a catturare degli insetti ed è assai attento al segnale di animali amici, quando si presenti un pericolo imminente nelle vicinanze, per mettersi in allarme, ed eventualmente trovare un riparo sicuro da qualche feroce fiera, male intenzionata.
Job ormai è invecchiato, ed è molto tempo che si trova alla guida del branco ed ha anche gestito con cura la prole, che ha avuto da qualche femmina del gruppo. Forse è passato il suo momento di gloria ed è ora che venga detronato, lasciando l’eredità del potere a un maschio giovane e forte.
Questo è l’assillante pensiero che frulla nella testa di Red, che ormai, quasi giornalmente , si esibisce in prove di forza per mostrare la sua possenza.
Ma è in un’oscura notte quando l’orango si aggira nei pressi della tana d’una femmina, che improvvisamente rimane impigliato in una trappola lasciata da qualche umano, e precipita in una profonda buca, ferendosi seriamente e lanciando degli inutili guaiti….infatti non saranno ascoltati da altri membri del gruppo, nonostante Red aumenti il tono delle sue grida.
Nel frattempo una iena randagia e affamata, che transitava nei dintorni, inizia a ringhiare intorno a quella probabile preda, cercando di aguzzare il più possibile la mente ed escogitare un sistema veloce, per poterla azzannare quanto prima.
Una colonia di uccelli assiste allarmata alla cruenta scena, che potrebbe trasformarsi in un dramma, per la povera scimmia, intrappolata in quel losco tranello, senza vie d’uscita. I volatili dopo essersi compattati in fitto stormo raggiungono velocemente il villaggio di scimmie e iniziano a starnazzare, con forza, sul cielo della comunità per allertarne gli abitanti. Questi ultimi, compreso il segnale di pericolo, si riuniscono in gruppo e tenendo presente il tracciato segnato dagli uccelli, riescono a raggiungere il luogo ove Red, continua a dar vita dolorosi lamenti. In un batter d’occhio Job, a capo degli altri gorilla, organizza un cerchio intorno alla iena, e con guaiti disumani la atterrisce, riuscendo a metterla in fuga.
Con dei fasci di liane, assestate tra loro, si cala all’interno della buca ove si trova, dolorante, il malcapitato Red e con un’inaudita forza, trascinandolo con sé, lo tira fuori dal tranello e lo corica su una barella improntata al momento, dalle altre scimmie,con dei rami secchi, riconducendo, lo sventurato, al villaggio, ove le femmine si prenderanno cura di lui.
Trascorrono dei giorni e Red, lentamente, riprende le forze…le stesse che lo avevano abbandonato nel momento del pericolo e la voglia di acquisire il potere , nel branco,diviene più che mai, la sua ragione di vita, soprattutto adesso che Job aveva riaffermato lo scettro e la sua capacità organizzativa nel gruppo.
E in una notte silenziosa e solitaria, Red chiede il favore degli spiriti demoniaci, per poter oscurare l’anima di Job e indebolire la sua emergente personalità, così sarà più semplice , sopraffarlo e diventare la nuova guida del collettivo di scimmie. Red, però, non si accorge di essere osservato da una delle femmine mentre compie questo rito propiziatorio. Ciakra, comprende subito le intenzioni di Red e, messa in guardia dalla mossa scorretta dell’orango, cerca di trovare una soluzione attuabile per salvare la vita di Job, al quale è legata da un sentimento di profonda amicizia.
Ella è in possesso di un talismano antico, assai prezioso, col quale si potrà mettere in contatto con esseri alieni d’universo molto evoluti e potenti e, ai quali, potrà chiedere un solo desiderio, perché suo padre, un anziano gorilla, in tempi remoti li aveva aiutati a rimettere in sesto un’astronave danneggiata, a seguito della quale erano riusciti a far ritorno nella loro lontanissima galassia.
Ciakra, dopo qualche tentativo fallito, riesce a contattare Igor, importante personaggio nel clan della comunità extraterrestre e cercando in tutti i modi, di farsi capire, fa presente che ha bisogno del loro aiuto per salvaguardare la vita di un amico a lei molto caro.
Igor, compresa la situazione, proietta intorno al corpo di Job, uno schermo trasparente di amianto impenetrabile, così rimarrà illeso, di fronte a qualsiasi attacco di violenza sul suo corpo.
Job ha delle strane sensazioni, l’indomani, si sente molto più sciolto, nei movimenti, e pieno di rinnovata energia, ma ciò, non basta, purtroppo, a salvarlo da un morbo maligno che ha attaccato ferocemente il suo corpo e lentamente lo sta dilaniando, eliminando anche l’effetto dello scudo d’amianto che era stato procurato apposta per rendere inefficaci attacchi di malintenzionati.
Ed è a questo punto che Igor, decide di riapprodare sul suolo terrestre per colonizzarne una parte di territorio e avvalersi della collaborazione di quella tribù di scimmie, dotate di ottima forza fisica, per costruire un villaggio innovativo e farvi sopravvivere buona parte dei suoi consanguinei.
Il progetto di Igor riesce alla perfezione, si stabilisce con buona parte dei suoi seguaci nel territorio delle scimmie, cercando di farle evolvere e riappacifando fra loro tutti gli orango in competizione.
Sembrerebbe incredibile, ma col trascorrere di innumerevoli lustri questi animali, e i nuovi ospiti del collettivo, si tramuteranno in ominidi, per dare il via a inedite generazioni di esseri, che diveranno sempre più imprevedibili….
@Silvia De Angelis
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