Pubblicato il 27/09/2010 10:04:23
E dire una bugia agita il vento dove la finestra è chiusa da un tempo immobile e fermo. Dovrà inventare favole così potenti da sollevare polvere dalle macerie e sovrascrivere il presente. L’ipotesi di lotta corpo a corpo con i custodi del passato è circostanza indifferente se si prescinde dal coraggio di volare -aprendo quei battenti- Intanto resta muta ad ascoltare le sillabe di un vecchio gufo -dall’albero di melograno di fronte al davanzale- Unica concessione al movimento il canto sul proscenio -forse è solo un lamento- e lacrime di argilla secca che nella caduta lenta seccano il suo respiro trasformandola in pietra.
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