Pubblicato il 30/06/2019 11:12:30
UN GIORNO ANONIMO
Un giorno anonimo , in una stanza asettica d’ospedale, “ la Morte”, spavalda, mi si avvicinò , chiedendomi di lasciargli quel ragazzo. Ma come! “Non vedi quanto è bello, e come è giovane ,” io le risposi con tono amaro e un po' sprezzante. “Vattene altrove, lasciagli godere ancora , quei giorni che è giusto lui possieda”. Allora ti lascio una possibilità, mi confidò , irritata, “la Morte”. Mi assento qualche istante, ma al mio ritorno, mi dovrai dimostrare, che hai fatto tutto per non consegnarlo a me. Lo sai non lascio mai decidere gli eventi, se scelgo di portarlo via con me , lo porto via, senza tentennamenti. Più tardi “la Morte” ritornò, e mi disse con mestizia. “”Vedo che hai fatto ciò che dovevi, per strapparlo a me,”” e un poco raddolcita, se ne andò via, altrove.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Paolo Cardillo, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|