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Raccolta di poesie di Paolo Cardillo
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

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non voglio sentire il tuo nome-Alzheimer

NON VOGLIO SENTIRE IL TUO NOME(Alzheimer)
Nefasta, sei tu per me ,”o belva vorace”.
Subdola e lenta ,
penetri a corrodere
il suo corpo,
succhiandolo in ogni suo vigore.
Nefasta, sei tu per me, ”o belva ingannatrice”.
Nera come la notte,
oscuri il suo sorriso,
privandolo di ogni sua emozione.
Nefasta, sei tu per me, ”o belva spietata”.
Ti nutri di corteccia cerebrale,
e mutili alla mente le sue membra,
lasciando solo il respiro,
come musica sofferta.
Nefasta, sei tu per me, ”o belva ripugnante”,
quando il suo passo incerto,
oscura di rancore la mia mente,
e il solo sfogo alla mia sofferenza,
è quello di avvinghiarmi all’emozione.
Nefasta, sei tu per me, ”o belva infame”,
quando accarezzo la sua mano tremula,
e sono ora io che
inciampo nel silenzio delle parole,
mentre solo i suoi occhi ,
bussano a risvegliare lo sgomento
del mio sguardo.
Nefasta, sei tu per noi, ”belva ormai sazia”,
quando alla sola pronuncia del tuo nome,
quando nel turbinio dei tuoi pensieri,
si apriranno anche le porte della tua prigione.
Insensibile,
io sono ora per te,” o belva agonizzante”,
ora che porti via con te,
tutto il mio dolore.
Ed è questa ormai l’ora,
che non voglio più sentire il tuo nome.



Id: 53969 Data: 30/06/2019 11:27:29

*

Un giorno anonimo

UN GIORNO ANONIMO

Un giorno anonimo ,
in una stanza asettica d’ospedale,
“ la Morte”, spavalda, mi si avvicinò ,
chiedendomi di lasciargli quel ragazzo.
Ma come!
“Non vedi quanto è bello,
e come è giovane ,”
io le risposi con tono amaro e un po' sprezzante.
“Vattene altrove,
lasciagli godere ancora ,
quei giorni che è giusto lui possieda”.
Allora ti lascio una possibilità,
mi confidò , irritata, “la Morte”.
Mi assento qualche istante,
ma al mio ritorno,
mi dovrai dimostrare,
che hai fatto tutto per non consegnarlo a me.
Lo sai non lascio mai decidere gli eventi,
se scelgo di portarlo via con me ,
lo porto via, senza tentennamenti.
Più tardi “la Morte” ritornò,
e mi disse con mestizia.
“”Vedo che hai fatto ciò che dovevi,
per strapparlo a me,””
e un poco raddolcita,
se ne andò via,
altrove.

Id: 53968 Data: 30/06/2019 11:12:30