Pubblicato il 20/06/2019 15:45:21
io quando penso alle persone penso alle mani trasformate in lunghi fili sottili, mani di ragno che li imbozzolano in una trama di luce che si espande e illumina anche gli altri, diventa fonte di gioia o pania, né i fili si spezzano per la lontananza o il tempo e quelli dell'uno si intrecciano a quelli dell'altro e quando vibrano al vento vi dondolano piccoli angeli incorporei, inesistenti direi, a volte così belli da far male. Io vedo questo, questo tessuto mirabile, capisci? E non importa se le persone muoiono o tradiscono o se ne vanno altrove, non importa niente: il legame è creato e resta, il filo esiste, si fa sottile, così sottile io non so dirti quanto, ma esiste e resiste. Questa tela, questo disegno astratto, ci tiene al mondo, senza di esso non saremmo nulla, la gravità non ci tratterrebbe al suolo: scompariremmo nel vuoto siderale, inghiottiti nel buio, poveri piccoli ossimori condannati all'inesistenza.
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