Pubblicato il 15/05/2019 16:45:16
Fu il rosa tenue del cielo ad incantarci in quella mattina d’inizio primavera, quel frusciare di spighe che l’alito di vento sprigionava tra il rifulgere del sole che unì nell’abbraccio le nostre essenze. Fu quel navigare in simbiosi colmo di parole suadenti tra il cielo dei nostri sguardi con le mani nelle mani come chicchi di frumento posti sotto un caldo manto che agì come rintocco di campane a festa. Nella bellezza della natura sentimmo come se ogni cosa per noi fosse stata creata apposta in quel momento i fiori, la primavera, il firmamento: gioia e fine coesi in una sola melodia. Grazia Denaro
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