Neve. Cosi cadesti in fondo al giorno
di capodanno, un giorno indifferente
senza musica e fuochi d'artificio
senza pranzo di gala, senza niente.
Dietro ai sacchi di sabbia, nelle fosse
stavamo stesi in fila, ad uno ad uno
passandoci la fiasca: ti ricordi?
Dalle colline marchigiane uno,
pareva il più guardingo, sconcertato,
e sapeva soltanto raccontare
della vendemmia a casa sua, al paese
appeso alla collina, sopra il mare.
Di quel profumo grato e senza tempo
sapeva anche il Verdicchio nella fiasca
giunta, non si sa come, a noi, sepolti
nella trincea, bianchi di neve. Nasca
la pace, l'amicizia. Un sentimento
caldo e dolente ci sbrinava il cuore,
Ma il vino è già finito, gelo e neve
ricoprono gli Alpini, nel Cadore.
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