Prima mi mostrasti paesaggi aperti
e raggiungibili traghettando fiumi
città reali
ma ideali nel loro verde respiro
ora non aprirmi agli occhi
la tua casa scrostata e vecchia
muffita
quest'appartamento stanco
per rivoli d'acqua fin sulle pareti
(tu vecchia
attraversando il fiume
giovane invece
dentro le stantie mura)
queste stanze disertate
anche dal mobilio caro
E dimmi che sai bene
come bocca non serva
solo a profferir parole
quell'ingorgo di vocali
agglutinarsi di strette vedute
su di un mondo che si chiude
si restringe
come inghiottitoio occluso
per troppità di suoni
incollati alla rètina
Dimmi del passeggiare a mano
per orti nuovi e nuove aiuole
in quel paesaggio aperto
invece
(tratta dalla raccolta inedita
"Il mestiere e altri accidenti")
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