Pubblicato il 17/09/2010 23:51:18
Amanti antichi
Desiderai quel bacio sotto il ciliegio d'un posto ardito.
Sillabe a soffiar nel vento, l'inespresso vociar d'amore.
Non v'èra accordo, e Giunone, cupida di principi, negò le grazie parentali.
Spendemmo il fiato lungo il giardino, e scappamo senza nulla cosa.
Tradendo il patrio familiare ti negasti giovinetta.
Per chi sceglie un liberto contro Vesta, infausta è la sentenza.
Attenti allo scrutar delle guardie, fuggimmo con le stelle ripostandoci nel giorno.
I praefectus inondarono il Vico.
Il manumissio testamento più non mi serviva, l'onta sacrilega sentenziò la nostre vite di accuse ed inganni.
Ma Vesta e Giano preservarono i cuori, e Fortuna, fece tremare la terra.
Fummo amanti tutta una vita, E Pregando gli Dei di capire l'amore. Barattamo la felicità terrena, con l'infero eterno del dolore.
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