chiudi | stampa

Raccolta di poesie di Mauro Modafferi
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Il re dei bugiardi

Nulla è tutto.

Come il colore, confina l'immagine nel suo contorno.

Io voglio, spero e vivo, il tratto di ciò che infastidisce l'etica.

E non v'è scopo nel desiderio, solo voglia senza speranza.

L'infida certezza di un preciso peso,dichiara nella cassa il valor dell'oro.

Contabilmente, la ragion vostra ne attesta conflitti e puttane.

Ed io, divino dissente, rido del vostro no, poiché nulla è tutto;

e tutto è mio.       


Id: 10478 Data: 15/10/2011 05:01:53

*

Poesia d’odio

Poesia d'odio.


Piangi tutto, li nel nel buio di uno strazio senza fondo.

Erta, la spina nel fianco ti infilza e trapassa senza morte.

Tu!... tu Sei meno di un uomo.

Sei l'ubriaco che guida in contromano,

il cocainomane che devasta una famiglia,

l'irresponsabile che uccide senza premeditazione.

Un rigurgito sarà l'insignificante fine della tua vita.

Ma non ora e non oggi; c'è ancora tanto da soffrire.

Il diavolo lentamente depositerà larve nella putrescente tua coscienza.

Si nutrirà ogni giorno della tua vita, e per l'eternità, della tua anima.

Ti lascerà il flebile desiderio d'una redenzione, ma nell'ultimo rantolo

vedrai distintamente le fiamme del suo inferno, e li, proprio li capirai,

che Dio non ti ha mai perdonato.


Id: 9756 Data: 25/08/2011 03:55:55

*

l’ultima dimora

Casa, incomparabile casa,

Sopita nel calar della notte stanca,

rifletti,inestimabili,beatitudini,

Sunteggi l'interminabile tempo;

Sei robusta, sei vigorosa, dimora

Che sempre continuerai ad esistere,

Nel lento filar del mondo,

profumerai di storia antica.


Dispensami serenità,

ora che impassibile,

esacerba il gelo.



Id: 5364 Data: 23/09/2010 02:16:24

*

la risposta del figlio

Ho distrutto la fatica d'una esistenza
e privo di rammarico sono ripartito,

ho sperperato i denari con scommesse perse
motivando con fermezza ogni mia scelta,

ho sudato nel gioco delle donne
e le partite non mi hanno mai dissennato la mente,

sono stato una quercia,
ma dall'ombra gentile

ho disdegnato il disprezzo degli altri,
senza per questo sembrare ignorante.

ho pensato, ragionato e visto,
arrivando al credo tuttavia con riserva

ho pranzato di passioni e cenato con i sogni,
non superando mai il mio limite ventrale

Sono stato riflessivo,
ma con logica e morale

ho l'audacia della prima linea,
e la saggezza di un fazzoletto bianco

non privandomi dell'umana incertezza
so essere bonario ed esperto,

nella vittoria e nella sconfitta,
tratto la resa senza presunzioni

ho allenato la calma con il caos,
per dare gli ordini se necessario.

Ora che l'allievo ha superato il maestro,
ora che il futuro più non temo,
non posso fare altro che ringraziarti,
padre.

















Id: 5362 Data: 22/09/2010 21:20:15

*

meravigliosa felicità

Velocemente rivivo libero dalle abitudini.

Peregrinando nuovi cammini, rinnovo la realtà del mondo.

Avvicendando i primordi con rinnovati ideali, azzardo l'incognita di nuove vesti.

Incorrendo in esperienze sconosciute conferisco con l'estraneo.

Piango, e negli occhi miei lucidi vedo il bianco delle cose.

Rischio la tranquillità con l'incertezza d'un futuro immaginario.

Sognando l'io del domani, parto alla ricerca d'una meravigliosa felicità.

Id: 5340 Data: 20/09/2010 02:47:20

*

Amanti antichi

Amanti antichi



Desiderai quel bacio
sotto il ciliegio d'un posto ardito.

Sillabe a soffiar nel vento,
l'inespresso vociar d'amore.

Non v'èra accordo,
e Giunone,
cupida di principi,
negò le grazie parentali.

Spendemmo il fiato lungo il giardino,
e scappamo senza nulla cosa.

Tradendo il patrio familiare ti negasti giovinetta.

Per chi sceglie un liberto contro Vesta,
infausta è la sentenza.

Attenti allo scrutar delle guardie,
fuggimmo con le stelle ripostandoci nel giorno.

I praefectus inondarono il Vico.

Il manumissio testamento più non mi serviva,
l'onta sacrilega sentenziò la nostre vite di accuse ed inganni.

Ma Vesta e Giano preservarono i cuori,
e Fortuna, fece tremare la terra.



Fummo amanti tutta una vita,
E Pregando gli Dei di capire l'amore.
Barattamo la felicità terrena,
con l'infero eterno del dolore.





Id: 5317 Data: 17/09/2010 23:51:18

*

Bang!

Bang!

E Nell’intimo,
cosciente cambio il volto delle eventualità,
scolpendo l'anima consapevolmente.

Nell'iride saturo,
inedite visioni fermano il principio d'un eterno istante.

Vedo gli assenti.
Vedo me,
vedo te;
ma l'occhio inganna.

Ceco di rabbia ammetto nel pianto di volere la vita.
La mia vita,
la tua vita;
ma l'occhio inganna.

Non v'è rimedio al mal d'amore?.
C'è una proposta,
c'è l'attesa,
c'è una speranza;
ma l'occhio inganna.

Un no, nel lento chieder tregua,
ferisce l'amante negato.
“Perdonami!”
“Ti perdono”;
ma l'occhio inganna.

Due schianti nel vento svelano l'arcano.
Due corpi nel fango perdono la vita.


Id: 5314 Data: 17/09/2010 02:20:13