Respirate, respirate, come me
il mare profondo è paradosso
quello che manca in tanto pieno
è il vuoto
mancano gli unicorni
una botola per il centro liquido della terra
un’imprecazione
tu sola che mi ascolti
o forse lo fai con il lato sinistro,
perché scrivere romanzi?
Avere milioni di lettori
dare in affitto le proprie pene
a un modico prezzo,
pensieri al macero
nei mercatini dell’usato.
Presso le fonti delle cascate
come in un ologramma cinese
le luci false si accendono
e le porte sono chiuse
a chi le guarda la vita è sufficiente
trova i cavallucci marini
nel bicchiere di sanbitter.
Respirate, respirate, vi prego
la sera arriva
o forse è già arrivata
le frenesie si irrigidiscono nella loro solitudine
lei chatta con chissà chi
o naviga su Pinterest
e non c’è dolore
se non ti aspetti
che il postino suoni alla porta
o
passi il treno;
meglio essere solitari per scelta
che soli per mandato.
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