Pubblicato il 04/04/2019 20:00:15
L’ombra calava, quasi investiva il passo obliquo che andava tra pozzanghere ghiacciate. Il fiato caldo valse sulla stanchezza sudata al giorno che piegava foglie inumidite alla settima levata. C’era ancora tanta strada tra il tramonto e l’aurora, il pioppeto chiaro e il cielo di fuoco. Finché non avvenne che la cima del colle rifinisse il soliloquio, l’ampia valle di sotto, il fiume scorrere fragore. Per lasciare un pensiero nella notte: L’acqua non ghiaccia quando si muove
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