Le regole della croce
conoscono il vento dell’infanzia
gli odori teneri dei bambini
il buio secco della dispensa sicura
e quello strano del pozzo
che custodisce la luna.
Ti ho sognata sai, tu eri l’angelo
che porgeva il fiele per farmi guarire
me lo mettevi sugli occhi, nelle orecchie
ovunque.
I tuoi esempi erano gesti teneri
e parole dure non raffinate
erano semi in un sacco
grano da sbriciolare per saperne cogliere
nutrimento ed energia.
Da bimba vi tuffavo le mani
alcuni li assaggiavo, incollavano la lingua
suggerivano prudenze, parole sottili
silenzi da inghiottire. Poi strada facendo
li ho tutti dimenticati.
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