I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Nello stesso mondo
La pelle si accende salendo a fatica sulle scale dei ricordi duri quelli che mi forgiavano nascostamente. Gli echi di una partita a carte scoperte in cui non veniva perdonato nulla, mi avvolgono. Si, ormai ne sono sicura noi viviamo ancora nello stesso mondo ma tu adagiata su oggetti ed aria io ricomposta in acqua e carne. Nella tua borsa di finta pelle sformata dagli anni tra carte antiche ormai inutili, tre paia di occhiali conservati con cura profumano di speranze, ritorni impossibili. Li provo e deformano tutto passato presente e futuro...
Id: 52843 Data: 29/03/2019 09:48:12
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Le regole della Croce
Le regole della croce conoscono il vento dell’infanzia gli odori teneri dei bambini il buio secco della dispensa sicura e quello strano del pozzo che custodisce la luna. Ti ho sognata sai, tu eri l’angelo che porgeva il fiele per farmi guarire me lo mettevi sugli occhi, nelle orecchie ovunque. I tuoi esempi erano gesti teneri e parole dure non raffinate erano semi in un sacco grano da sbriciolare per saperne cogliere nutrimento ed energia. Da bimba vi tuffavo le mani alcuni li assaggiavo, incollavano la lingua suggerivano prudenze, parole sottili silenzi da inghiottire. Poi strada facendo li ho tutti dimenticati.
Id: 52804 Data: 26/03/2019 12:41:07
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Confini
Sai, c’è una strana luce a mezzanotte. Sull’erba fredda i passi scricchiolano il misterioso canto della pace. Nella strada che si curva diventando sterrato confini... io non riesco a dividere il pane coi topi i nemici non si possono amare, solo blandire. Il pane anche se è secco, lo butto nell’immondizia come certi discorsi, troppo profumati adesive trappole mortali. ma tu stammi vicino in questo tempo sospeso e dimmi che c’è ancora memoria delle nostre voci...
Id: 52789 Data: 25/03/2019 10:00:15
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A mezza estate
Tra agosto e settembre c'è un'aria tremula al mattino le assenze sono più vive e già si odono spari. Settembre è ancora futuro e l'uomo ancor più minaccioso perché invisibile... La mia età ha cerchi concentrici giri d'ape inferocita.
Id: 50357 Data: 01/09/2018 14:49:32
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La soglia
Nel gioco di sguardi un attimo impareggiabile un solo istante in cui colori-pensiero invadono la soglia. Mi vedi? Sono a un passo dall’uscita sono il profilo scuro in controluce nella sala vuota. Oltre i tendaggi che chiudono saluti e sorrisi divento statica immagine, sfinge con l’occhio fisso che si abbaglia di vuoto e musiche lontane. La fedeltà alla gioia ha le ombre del crepuscolo i palmi sugli occhi un buio necessario Chissà se domani vedrò di nuovo, nitidamente colori, germogli e fiori…
Id: 49004 Data: 23/05/2018 20:30:06
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Ricuciture
Sono malata di niente. Una terrificante nostalgia vaneggia a quaranta gradi e sull’acqua grande, arrossa come un tramonto rappreso sui pioppi L’argine si sgretola ogni giorno per ricucirsi di notte. La sonorità del fiume è un punto esclamativo che si trasforma in domanda. Un sorriso ora potrebbe valere più di ogni altra cosa…
Id: 48747 Data: 06/05/2018 12:09:26
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L’inganno
Alla mia amata Eli Lei si fidava. Ha appoggiato tranquilla il suo musino triste nella mia mano, e si è addormentata. L’ago non ha infierito con altro dolore, Tre farmaci, per tre stadi di coscienza. Il calmante, poi l’anestesia e il farmaco letale hanno bloccato il suo cuore. Quel cuore gioioso e pieno di vita che mi aveva scelto, diciotto anni prima, si è arrestato, ad occhi aperti. Lei si fidava, seguiva la mia ombra, il cenno della mia mano che invitava, la voce che guidava. E io che non mi sapevo memoria, ora mi sento pioggia, e scivolo nelle cose incompiute e negli anniversari. Ho scavato il giardino, ho rotto radici e ho atteso che il suo gelo ne confermasse la morte. Era freddo il suo corpo biondo che si ribellava alle cure, serrati i suoi denti sull’ultimo gemito. Spento all’ultima carezza il suo mugolio felice, così strano che sembrava il ronfare di un gatto. Spenti nella cecità gli occhi adoranti e lo sguardo triste se la sgridavo. Lontane le corse pazze in campagna inseguendo lepri e fagiani. Lei si fidava e io ho deciso, di non lasciarle più gridare il dolore, di fermare il sangue che l’abbandonava e di piangere la sua impotenza a muoversi. Di coprire di terra fertile il suo piccolo corpo. Di piangere la necessaria crudezza del sentirmi Dio per un istante. E vorrei sapere se mi ha perdonata, se nell’altra dimensione mi aspetterà e riconoscerà. Lei si fidava, e io l’ho tradita e vivo. Come l’erba che ha paura ma sa che si ergerà ancora dopo essere schiacciata. Vivo come si vive dopo i grandi dolori che umiliano e addolciscono… 30 marzo 2018
Id: 48249 Data: 31/03/2018 19:46:44
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Indecisioni e deliri
Li vedi? Sono fermi all’orizzonte sostano sotto alla grande ombra: credono ancora. Un solo uomo saprà guidare una sola bandiera dovrà sventolare ma non sarà quella dell'amore. A sinistra un uomo nudo chiuso in se stesso a destra scritte mimetiche sui confini: mortificazione e speranza disperazione e illusioni. In alto chi si sbraccia sopra tutti è lontano non viene veduto non viene ascoltato Figli di coscienze buie ascoltano ordini, marciano uniti grande truppa. Gli altri tacciono, forse salvi. Le stelle ci abbandonano ai deliri incendiano ridendo i nostri sogni.
Id: 47847 Data: 12/03/2018 16:01:17
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Duetto
Svolgo la mia vita a due voci ma quando parlo è un duetto inudibile. Lei così pura e pudica a volte insorge e mi rigenera. Quello che è certo è che lei resta a volte sospesa su un filo e canta il suo strepito così grande e armonioso che sembra di mille voci ma io non so mai se è timore o gioia…
Id: 47348 Data: 18/02/2018 20:37:13
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La casa di fronte
La casa di fronte non mi ferisce più appoggiata a uno scaffale vuoto trema una tenda sollevata a metà la catena che regge un cartello oscuro è lunga e distante, illeggibili numeri e date o memorie felici. Le iniziali di un nome, a mezza altezza non trovano spazio per dispiegarsi. Dentro orbite scure, nel suo tempo di sale luci e suoni sfocati. Distante sull'asfalto un segnale di stop illividisce al ghiaccio. Occhi e lingua pietrificati sostano al sicuro vive sogni in libertà il corpo da guidare e la mano che sfiorava una gabbia. La casa di fronte ha la faccia giusta del dismesso su una scala di legno vasi di fiori secchi dondolano con un brusio d'insetto. Al pomeriggio la sua ombra cade su di me offusca il mio giardino assolato proponendomi silenzi aridi ma a dieci metri la gioia è vicina corre col cane e i bambini. Al mio cancello a volte, arrivano momenti felici come petali al vento io li vedo, li raccolgo e ricordo ritrovando voci che ricompongo piano, in un’altra atmosfera...
Id: 47251 Data: 15/02/2018 22:34:21
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Destino
Dipinta incastrata dall’estroso pittore allineata in una prospettiva statica mi ritrovo spalmata, assurda e compressa come un colore strizzato in un tubetto. In attesa di un rimescolamento liberatorio sono quadro immobile posso solo guardare senza aspettative. Nessun volo solitario o in coppie di colombe mi sfiora: esse sfidano nuvole e uragani tubano volandosi intorno in alto poiché l’amore eleva mentre io ristretta nella cornice sento solo atomi di insofferenza che si aggregano. Alzo una mano e raschio la superficie che si tende flessibile come un albero ancorato a profondissime radici. Forse un giorno troverò l’impulso gemello e coraggioso oh, non in terra, nelle certificate certezze ma raccolto e connesso in un raggio anomalo sfuggito dal grande occhio misericordioso dell’incomprensibile Dio che ascolta sempre o quasi tendendo mani invisibili che nessuno riconosce in tempo nel tempo… 8/8/2014
Id: 47150 Data: 12/02/2018 14:16:36
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La locanda
Mi piaceva giocare... per ritrovare ossigeno c'erano eterne scommesse vinte e poi demolite, da pareti grigie da pietre impastate poco alla volta e c'erano mani, mille mani sporche di smanie che tracciavano curve. Di pezzi anatomici imprigionati si apprezzavano solo prepotenti particolari il calore, il taglio. Ora alle spalle, si sbriciolano sguardi si fondono in disegni vorticosi solo abbozzati natiche in movimento, figure clandestine torture ancora vive. In piazza all'incrocio di anni inceneriti seduti alla locanda del mordi e fuggi uomini, fisionomie quasi uguali. Alcuni indossano camicie a scacchi altri solo sigari e fumo. C’è solidarietà alla locanda è garantito un menù a prezzo fisso costi adeguati, nessuna sorpresa orgasmi brevi sconsigliata per riposi d'asceta o per guizzi improvvisi fuori dal corpo... 9/10/2014
Id: 47114 Data: 10/02/2018 18:46:53
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Frastuono
Ha costruito bene l’interno, la vita. Gradini di marmo conducono senza fretta a una stanza grande. Tra scrivanie e archivi alle finestre splendono luci. In gabbia, a volte, un uccello rosso pulsa deformando voci quando ricordo, quando confusa prendo il quaderni sbagliato per gli appunti quello ad anelli quello senza gli angeli. Il cuore matto dal rumore aritmico danza felice, come un cane slegato. Da tempo è libero gioca senza catena e non distingue mai gli amici dai nemici se la chiave d’ingresso gira e arrivano ospiti ingrati, senza bussare. Loro ammirano l’albero vecchio e finto pieno di decori scintillanti bevono alla mia salute, ridono discorrono brevemente col mio tempo strano e malgrado tutto ha uno sguardo allegro Il frastuono...
Id: 46418 Data: 10/01/2018 21:32:48
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Tentazioni
Un rombo di sottofondo si impone dentro le vene vibra una cascata un piccolo rifiuto sovrasta per un attimo la sua aggregazione di gocce gelide ma l'acqua scorre, ed è vertigine. il mondo oscilla, tra il passato e l’oggi sul ponte di vecchie assi che si modificano sotto i piedi La grande voragine attira, e sembra sorridermi come il peccato il suo eterno senso immorale che resiste e torce i visceri impossibile camminarvi a lungo. Tra pareti grigie e l’abisso verde cupo se ne vanno scintille e certezze dai miei occhi al cielo. È tremenda la consapevolezza d’essere deboli. * Voce Rodolfo Lettore
Id: 44577 Data: 11/10/2017 12:26:22
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Ossidazione
Una gomma strana che nessun dolore annuncia rispettando la par condicio destra e sinistra toglie un poco di rosso a labbra l'ocra alle mani e luce all’incarnato mi vuole evanescente e bianca tatuata e inguardabile. Sono un pioppo d’argine che svetta scarno di foglie fiammanti oscillo al freddo diversa e già smemorata di sguardi curiosi che si impigliano su me come pungenti unghie di gatto Coriandoli dalle mani risalgono braccia si uniscono discutono accordandosi per ambigui decori lasciano addosso sentieri, mancamenti azzurrini improvvisi vuoti come neri buchi stellari Sfuggo così da perfezioni, sogni colorati e mi allontano dagli altri a piccoli balzi distanze e assenze sempre più
Id: 44542 Data: 08/10/2017 15:12:43
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Intrico
Nella spiaggia incolore il tuo pelo copre l'intrico d'ossa carne rinsecchita ritorni d'inverni freddi il tuo odore intorno calpestato come la tua solitudine a lato il grande fiume scorre non sa il tormento l'assenza e il suo conforto inutile Cose sotterranee non dovrebbero tornare in superficie smuovendo l'acqua si rimodellano istinti la libertà terribile della coscienza. Il male ha un fascino irresistibile
Id: 43188 Data: 16/06/2017 12:09:56
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Natura morta
Il violino mostra l’esterno pancia lucida e corde tese ristagnano su un alto re. Ascolto un brusio d’abisso sul bisso che si illumina La luce brilla anche sugli acini. La vanità è sazia nei fianchi il desiderio può placarsi. L’ultimo dono d’una conchiglia rara è un residuo di pelle fina. Sul bisso mele giallognole hanno occhi chiusi. accenti circonflessi come foglie immobili cadono su gherigli vuoti… lo sfondo è cupo si accentuano chiaro-scuri nel triangolo scaleno dell’inguine. Con l’aiuto dei pugni chiusi cancello impronte inquiete pseudonimi, censori d’eros e altre prospettive sulla grandezza della memoria Di chi potrei fidarmi ora? non dei corpi non del mio corpo…
Id: 43098 Data: 07/06/2017 14:54:41
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Che forma?
Che forma avrà l’universo? Un cerchio armonioso o un appuntito triangolo? Un rassicurante quadrato o un accogliente ottagono? È dentro quelle strane alchimie di morte e vita di stelle e pianeti senza inizio e fine che viaggiano risa e pensieri lacrime ed estasi amorose? Chi mi presenterà il conto per questi giorni di speranza che ancora vivo? la memoria è piena di asterischi il corpo bello senza sapienza... Oh, mio Dio, Ti offro le mie paure Le preghiere che non so dire quel singhiozzo profondo e silenzioso che arriva se penso al futuro. Hanno dita di ghiaccio le carezze d’inverno…
Id: 43031 Data: 01/06/2017 19:23:05
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Falsi di vetro
Il mio rifugio nella geografia dei vivi è così chiaro e solitario che a volte accolgo lieta lo strepito dell' argine ventoso dove si sferza la realtà e seccano foglie e fiori . Nulla si ferma a lungo tra le braccia ombre di grandi alberi danzano geometrie imperfette. In distanza la casa ha pareti di vetro qualcosa si muove all' interno ma fatti cento passi cade l'illusione e corpi falsi brillano lamiera.
Id: 42985 Data: 29/05/2017 12:20:50
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Anni
La verità si rovescia dall'alto e come da una brocca d'acqua trabocca di necessità vitali. I tuoi anni dedicati piccole api raggruppate sul pavimento attorno alla regina uccisi da vapori velenosi… Cercavano un luogo sicuro ma nulla può crescere sul marmo o in vie di intenso passaggio...
Id: 42943 Data: 26/05/2017 14:01:51
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Acque superiori
Rifulgono di sole onde e colline fatte di nubi Il paesaggio alto
sull'orizzonte è di un altro mondo acque superiori. Mi è familiare il sollevarsi di vapori l'assenza di case la fuga di ogni contorno il conforto dei dettagli elusi.
Id: 42927 Data: 25/05/2017 09:19:28
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Sei la porta
Sei la porta dalle maniglie d’acciaio e nubi che apro con guanti scuri... Una ringhiera mi protegge dal salto sui riflessi che spezzano l’estesa fiumana dell’adesso che oscilla e si infrange sugli scogli in una ballata triste, spento di poesia io non posso fare nulla per te.
Id: 42879 Data: 21/05/2017 11:38:31
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Varchi
Non escono parole la tua porta è chiusa.
Io sono un sussurro mentre cupo, il tuo sguardo ha le facili coordinate della solitudine.
Qualcuno divora il tuo mondo Dimmi, dove vai quando varchi il silenzioso sotterraneo della fuga?
Id: 42871 Data: 20/05/2017 12:56:59
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Amara visibilità
1/12/16 -incendio alla raffineria di Sannazzaro (pv) Bruciano orizzonti e autunno. rifulgono nebbia ali, idrocarburi giorni d' amara visibilità . Per un’ora sfrigolando impotenza luminosa la raffineria abita in mille case. In strada lampeggia la paura cercano conferme donne e uomini calcolando distanze e fraternità. Tra i comignoli sale una sconcertante offerta forme di falco ossigeno ucciso fiamme rotonde, sfide ignote e larghezze di veleni. Nell'azzurro soffiano capelli neri la terra accoglie la fine mostruosa del catrame. Il fumo è protagonista la valle in attesa di pace. Scintilla il calendario e solo il fiume che scorre coi ricordi si fa beffe di nubi colme di ceneri infide, basse e oscure…
Id: 40504 Data: 04/12/2016 10:04:44
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Riflessi dalba
Una felpa appoggiata sulla poltrona vuoto guscio d’azzurro sembra emanare aiuto ha conservato l’abbandono impotente di chi venuto a noia non conta più. Fissata in un fianco Una etichetta pungente la descrive varie composizioni, vaga alchimia seriale chimica d’anima Una lama di luce si posa incerta un piccolo riflesso d’alba divide il ritratto di un istante perduto immagine felice del tempo che inesorabile muore in circolo. Vorrei urlare sui riflessi, sulle divisioni e sulle ore di un nuovo giorno uguale a sempre…
Id: 40480 Data: 02/12/2016 13:20:32
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Quel piangersi addosso
Quel piangersi addosso non lo sopporto più. Stringono una maschera tra le mani quando si dirigono tese, con scarsi sorrisi verso grigiastri vapori ...
Chi sono? Donne che alzano bandiera bianca ma hanno guanti di pizzo, e ombre da assecondare. Mete da raggiungere, trattative di vanesio trasgredire e libertà da legami. Camminano su un ponte d’assi fragili. A volte, spinte cadono in acqua a volte si tuffano e il pianto diventa mare.
Id: 40384 Data: 25/11/2016 10:46:17
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Anomalie
Mi è familiare quel blocco duttile di statue raffigurazione di un evento rimasto a metà i due santi per eccellenza reggono amorosi un telo dentro un bambino appena nato così sorridente, così benevolmente fiducioso. Tutti lo hanno deposto nella culla ma loro no, lo ammirano quasi se lo contendono non si decidono a lasciarlo. Poco più in là sbuffi di fiato ristagnano sopra il bue e l’asino In questa grotta tutto resta a metà senza slanci a conclusioni ovvie è un presepe anomalo fermo su tenere interruzioni. E la stella luccica appena appena... appoggiata alle rocce la lunga scala disposta a lato è una possibilità per toccarla scaldarsi o rimuoverla.
Id: 40375 Data: 24/11/2016 16:08:58
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Tanka n.1
Strada di fango Inciampo di radici piene di sabbia soffocano creature nel verde senza tempo.
Id: 40152 Data: 08/11/2016 13:34:33
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Senryu
Dedicata a nonsoniente Parola dolce addomestica serpi. Schizzo di luce.
Id: 40130 Data: 06/11/2016 16:50:00
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Impasti viola scuro
Salivano fragili ombre dai gelsi. Era l’infanzia dei nidi e dei misteri pigolanti viola scuro io impastavo argilla dimenticandomi del tempo Tra il sudore acre e gioioso alcune donne spigolavano grano io pensieri d’eternità…
Id: 36960 Data: 21/03/2016 13:49:15
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Il Santo #SaveAshrafFayadh
La sete di poesia piange paradigmi d’uomo vibra tracce d’anima la sua preghiera nella spoliazione l’odore lungo della paura scuote uomini spenti annientati dall’indolenza statica dei divieti Cresce sulle sconfitte la parola e crea il Santo il mondo guarda le sue sbarre e lo ama Dei giovani la sete di lealtà d’uomini offuscati l’odore lungo di giuramenti brutali. Appartiene ai giovani la sete di giustizia alla storia immortale il nome dei santi Ashraf, Raif, Waleed e molti altri… Sulla strada di un mezzogiorno abbagliante piume di colombe insanguinate da credo feroci. Nel vento tracce, solo tracce d’uomini veri.
Id: 35796 Data: 15/01/2016 14:49:08
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E-le-menti
Abbracci di tempo tra radici e terra una comunione totale così forte da sentirsi soli.
Id: 35311 Data: 09/12/2015 15:36:58
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Folla
Nel bosco cadono con un tonfo sordo ricci si aprono con sorrisi a metà cedono spine e frutti lucenti di circostanza. Il bosco si anima di suoni gioiosi mutando colore ma ogni albero resta nel suo spazio solo l’ombra ondeggia verso l’altro…
Id: 34949 Data: 12/11/2015 09:18:36
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Drammi postumi, primo novembre
Sulla pallida seta di un fungo riposa l’ultima vanessa di novembre. In una strana intesa vibrano fragilità e rinascita. Nel sentiero d’autunno orme profonde litigano con tenaci fili d’erba. Come fantasmi vegetali in superficie risalgono anime dimenticate. Con quanta parzialità agisco! Con alcuni uso infinita crudeltà e li uccido più volte cercando di scordarli e sono loro i più amati i miei specchi ingialliti dal tempo. La malinconia suggerisce drammi postumi di amori vissuti. Di altri, resuscitano solo leggere e tiepide forme... 2/11/15
Id: 34847 Data: 03/11/2015 11:19:30
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Invidia buona
Col fiato corto artiglio stracci bagnati e lavo polvere tracce di cemento. Posate tutte le pietre grigie allineate all’accoglienza. Un battito in meno quando compare un’ombra poi nella luce due occhi ridono.
Le donne di una volta la sete di sapere l’invidia buona…
Id: 34345 Data: 20/09/2015 14:20:54
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Mitosi
immagine di Patricia Ariel Senza battere ciglio guardando oltre lenti enormi sfregiate e sporche oltre amplessi di fuoco oltre le cantine tra odori di muffe vinose dove santi si travestono da poeti e demoni si immobilizzano in bisturi da chirurgo per espianti feroci, capitoli di pace e guerra si replicano oscure mitosi. Riconciliarsi con l’immagine asessuata è utopia…
Id: 33356 Data: 30/06/2015 17:59:34
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Convinzioni
Qui manca qualcosa, s’è tagliato un confine… S’è smarrito in un gemito un angolo tagliato troppo in fretta un numero s’è mutato nel suo multiplo negandosi all’origine esclusiva ilare genialità riproduttiva. Voragini olezzanti sfavillano candore specchi deformati reclamano incipit e io taglierei le unghie a tigri albine ma una sommossa di cicale sfregia musiche mi confonde, ritmando deliri.
Id: 33243 Data: 24/06/2015 10:15:14
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La mia poesia
Ho dentro risa brevi e fanciullesche con voci d’altri tremiti e lacrimazioni di tepori antichi questa è la mia poesia convertita a un sole sfolgorante neve un sorriso a tutti e a nessuno nessi in capitoli eventi inafferrabili riaccese sensazioni in possessivi a iosa papiri indecifrabili arrotolati sulla strada dove pioppi gocciano schiume nel bosco di disseccanti insetti passi di sabbia e gesti falliti per felicità in commediole. Ecco, questa è la mia poesia convertita a un sole sfolgorante neve.
Id: 32382 Data: 09/05/2015 18:40:33
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Risvegli
Ci siamo stretti le gambe per ore ed ore ma ora pare mancare l’appoggio caldo ora che mille medaglie vinte alla fiera della gioventù al confine d'una povera vanità brillano di rosso sul petto. Noi ormai silenziosi nemmeno ci guardiamo nel casolare il tetto di paglia giallastra brucia al sole, senza fumo. Finestre basse accolgono disegni d’edera vene attorcigliate a mani dure e inerti è così strano guardare sotto lenti nere il silenzio passetto lieve, che come un gatto veloce, fugge nella siepe scura nei desideri di ritorni improbabili. Cado verso il risveglio su labbra che tremano, bandiere piene di stelle opache. Ti ucciderò a metà capitolo, questa notte leggendoti per l'ultima volta tra i fiori gialli di primavera e gli stucchi gessati del pozzo quando impregnati di rugiada si sfarinano nell’alito di un delirio. Il senso del troppo pieno ci sconvolge un amore monogamo ora ci è impossibile... Immagine di Francesca Woodmann
Id: 32318 Data: 06/05/2015 15:59:01
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Paradosso
Sono apparentemente viva in sospensione su un atomo di te che mutando senza avviso decide la mia sorte e mi avvelena… Fessure scure abissi di me in una mappa fragile nel petto. Qualcuno abita a casa mia col mio volto giovane e capelli grigi un’ombra di antico sospetto che gira la chiave al mondo. Invano cammino tra blog e siti lasciando esigue tracce l’immortalità è paradosso un gatto vivo o morto percorrendo un punto di vista…
Id: 31928 Data: 14/04/2015 13:34:36
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Certezze
Mi fermo, le mani aperte di brividi si sfarina la pelle. Germogliando duri d’inganni ci guardiamo con un sorriso di neve il cielo d’aprile gocciando dolori dai colori odorosi ci parla di primavere puntuali di obblighi a rinascite sempre più brevi…
Id: 31840 Data: 09/04/2015 14:36:45
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Ritratto distanti
Siamo imprigionati in un cristallo che ci raffredda nell’apoteosi d’argento esaliamo un soffio di luce attimi perduti un istante dove sorridiamo dissimili già separati. Tra noi moltitudini di volti fissi…
Id: 31802 Data: 07/04/2015 12:41:09
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Nel web
Deposito una sillaba dolce sulla bocca del tuo mistero un diverso essermi riflessa vita. Case immobili squadrati designer scintillanti pixel osservano anonimi sottolineo mi piace poi esco dalla tua scia il mondo che vorrei io lo porto dentro...
Id: 31791 Data: 06/04/2015 13:01:42
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Squarci nel velo
Scultura Cristo velato - Giuseppe Sanmartino - 1753 C’è un’ora in cui si grida l’abbandono schernito da canne d’aceto un ‘ora in cui passaggi di luce attraversano la linea oscura del dolore Tra il velo squarciato della mente una vita in fremito riconosce il tremito della vita in fiamme…
Id: 31752 Data: 03/04/2015 14:35:16
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Lentezze
Con un processo lento la grazia colpisce si aprono cancelli si salgono scale la vita è scritta tra un gotico percorso nei muri del silenzio interiore. Una voce potente si leva: chi mi sta parlando dal pozzo?
Id: 31685 Data: 30/03/2015 15:09:23
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Viaggi di luce
Mi abiti sulle dita, nella pelle ti porto sempre con me se parto per un viaggio di luce seduta sul mio silenzio con mani che stringono fili d’erba mentre scivolo toccando un batticuore e la mia via esplode dopo essere implosa. Nel mio mondo abitano donne smarrite e sotterranee dallo smodato dolore uterino.
Id: 31578 Data: 25/03/2015 11:47:07
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Posture
Il tuo braccio di cenere ha conservato una postura strana e vuota in bilico nel tempo statico che sfuma tra le tende della dimenticanza. Zanzare in caccia mi seguono fastidiose certi pensieri hanno luci spente Da una sigaretta espiro fumo, lieve che le disorienta la punta infuocata ha bruciato a lungo esala scie di tenue corposità assumendo forme circolari…
Id: 31541 Data: 23/03/2015 16:50:03
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Giardinaggio
Nel giardino un cuore elettrico ribalta con le sue lame potenti una terra compatta che piange stridula vedendo grigi sassi schizzare via. L’abitudine a compatte barriere protettive è infranta. Nella sorpresa di ritornare fragile e ancora fertile l’anima si sfarina…
Id: 31489 Data: 20/03/2015 17:24:09
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Attimi imperfetti
La memoria soffia su fiori notturni nulla cancella in attimi d'ombra ripropone passaggi di passato sfumati ad acquerello...
Id: 31488 Data: 20/03/2015 17:05:27
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