Pubblicato il 13/03/2019 17:36:24
Nel sogno sei così sfumata, come in un blur di photoshop sarà che al risveglio fatico a ricordare ma ricordo l' incanto. Allora, nei disegni di domani ti dipingo una vagina purpurea tra le gambe con pennellate feroci e marcate e poi sto a guardarla e penso che non ne sono degno perchè non è origine o nascita ma meta e desiderio di possessione. Desiderio di entrarci in quel buio profondo che ho disegnato tra le pieghe di venirti dentro ad abitare e non volerne più uscire, o non riuscirci più. Ma non c'è lo stesso incanto, così prendo e sfumo tutto con un blur di photoshop. E d' improvviso il mio corpo è il tuo corpo e il tuo il mio il mio sesso è il tuo e il tuo il mio è ancora incanto non importa più cosa c'è tra le gambe. Sei tu che vieni ad abitare. immagine Alvin Booth 
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