Feci un sogno l'altra notte tarda
alle porte degli Inferi eravamo
chiedevam clemenza a Dante ed al Petrarca
ma neppure licenza ottenevamo.
Un fiume scuro e una sinistra barca
Caronte traghettava a un lido ignoto
di vil poeti, mischia nutrita e parca
avea il sonetto disonorato in toto.
Col cuore in preda al turbamento
del Caronte, il ghigno spaventava
ognun pregava in un sol momento:
Signor mio, mi inchino al tuo cospetto
se errando tu forse sospettava
lo stragiuro cotal non è un sonetto!
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