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Dentro il Respiro
Erano Spirali di rugiada Ad annunciare un'alba Incrinata di luce. Tra nascondini di foglie Era L'assolo cristallino dell'usignolo, Ed Erano le nostre mani intrecciate: Vele ammainate dopo marosi di schiuma, A cantare All'unisono La Primavera. Ed io, perduta Ero Goccia brillante Nell'oceano del Poi.
Id: 53442 Data: 16/05/2019 10:56:50
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Del Sublime
Perduto ogni pensiero dinnanzi alla Rinascita: la struggente bellezza delle audaci gemme, l'incedere dei fili d'erba stretti alle tremule viole, l'azzurrarsi del cielo. Oh fosse possibile trattenere questi frammenti d'incanto. Ma la loro forma, inevitabilmente, Sfugge e sbiadisce fino a dissolversi. È del Sublime, l'essenza.
Id: 52900 Data: 02/04/2019 17:22:54
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Il risveglio nel buio
Sprofondando nell'umida terra di zolle spezzate, culle Il seme di speme gravido sortilegio nel buio di recondite radici insinua la presa Tepore solido che inverda di luce le inclinazioni del vuoto.
Id: 52716 Data: 21/03/2019 16:29:03
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Non è un sonetto!
Feci un sogno l'altra notte tarda alle porte degli Inferi eravamo chiedevam clemenza a Dante ed al Petrarca ma neppure licenza ottenevamo. Un fiume scuro e una sinistra barca Caronte traghettava a un lido ignoto di vil poeti, mischia nutrita e parca avea il sonetto disonorato in toto. Col cuore in preda al turbamento del Caronte, il ghigno spaventava ognun pregava in un sol momento: Signor mio, mi inchino al tuo cospetto se errando tu forse sospettava lo stragiuro cotal non è un sonetto!
Id: 52550 Data: 08/03/2019 09:35:55
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Del comporre il Sonetto, la paura
Fosse anche la nebbia ciò che tocco rada, argentea seta esaurita a celar sangue ad ogni rintocco Sognar vorrei che là fosse vita. Pur nel comporre un mero sonetto di lingua, la spada taglia la voce di chi esporre vuol, poveretto il vago fluir del rivo alla foce. Quando i cuori sono in tumulto, vergando con garbo e sottovoce poco manca ti raggiunga un insulto. E scende la nebbia, qui, portavoce di preziosi e raffinati dipinti pavoni, sì, eppur chiusi in recinti.
Id: 52240 Data: 13/02/2019 14:07:14
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Avevo ancora bisogno di latte
Alle spose bambine Virgulti, da aride terre strappati d'insanguinate carni, luridi slanci nelle morbide brecce affondati. Inondano rivi e ruscelli la curva di sconosciute carezze -sfiorite corolle- spogliati gli innocenti bisogni ombre ruggiscono dietro il tramonto suture di un cielo avaro di sogni.
Id: 52149 Data: 06/02/2019 17:33:05
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La voce dei Triangoli Viola#GiornoMemoria
Era guardare lontano Oltre il muro, i cancelli le idee Oltre gli occhi armati e il respiro di ghiaccio Oltre il freddo che indurisce le dita consunte Verso l'inchino dell'erba di cristalli lucenti, adornata Nella meraviglia del bosco quando le vesti del sonno, abbandona e svela il seme della mia preghiera. E finalmente il calore Il volo in uno sbuffo di fumo il silenzio, la pace. E di me non avrai che un pigiama lacero e due scarpe bagnate Il cammino della mia Integrità.
Id: 52031 Data: 26/01/2019 14:10:02
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A tutti Voi
Vorrei conoscervi tutti imbellettati ed illusi poeti maledetti nell'incollare parole Amati o scontati, scontrosi peregrini di cuore leggeri nel dipingere sogni testardi nel levigare il dolore. Vorrei scoprire sui volti, un cipiglio un ammicco un sorriso d'intesa vorrei che il mondo diviso da lingue, odio ed oblii gustasse il trapasso di cieli feriti il dolce di un tocco ad occhi socchiusi una libera via ardita, sconnessa ed effimera che noi tutti chiamiamo Poesia.
Id: 51634 Data: 22/12/2018 23:44:04
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Novellar
Dice bene il nostro poeta Tosco tanti dilettanti han la penna in mano che vuoi, la democrazia ha un suo costo ma l'animo che non sanguina è pur vano. E poi per dare solo un'opinione quando leggo Turra, Amina e Cantatore beh devo dir che pur non essendo in rima i loro versi fan battere il mio cuore. E molti altri potrei qui elencare che con parole han aperto mondi che mai avrei potuto visitare perché occultati nei segreti più profondi. A volte mi sovvien che a poetare pur io dal sommo Dante sia lontana Lo immagino vicino che mi guarda e sbuffando rima: Ecco una panzana!
Id: 50907 Data: 16/10/2018 11:09:21
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Quando lo specchio cambia colore
Accade quando nella mattutina foschia il crespino stringe la rosa fantasmi, dell'estivo rigoglio spogliati e le foglie d'acero piegate dall'irruente pioggia d'autunno, cedono mentre la farfalla monarca cade a terra e ad ali socchiuse in un frammento di sogno striscia lenti cerchi di morte. Siamo così svaniti i profumi di sole smarrita l'illusione d'eterno diventiamo nude case d'inverno.
Id: 50823 Data: 09/10/2018 10:59:05
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Parfum d’été
Meraviglia additando un pullular di rondini dall'incipiente migrar Ardite mentre la speme della focosa estate piano sfuma in saltuari spasmi d'autunno: Mestizia di accesi colori spogliata. E fu mare, cielo e lacrimar di sogni e più nulla Più nulla.
Id: 50360 Data: 01/09/2018 17:09:11
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Tra polvere di stelle
Fine polvere era e sulle dita il brillio di particelle d'infinito tra le linee dolorose della vita. Sottile quasi assente mentre nel riflesso dell'alba sull'impudente abbraccio del glicine trionfava la rosa. Si posava sui petali, radiosi nell'incanto del giorno o da lì veniva essenza donata al sopito desio celeste suggello dimenticato tra polvere di stelle e solitudine.
Id: 49277 Data: 12/06/2018 17:35:48
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Necesse Habere
E sia muto il vivere. Gli angoli che toccano la sfera del pensiero. Il lento sopravvivere dei cardini al cigolio tardivo degli eventi. La luce che diffonde simulacri affioranti al perpetuarsi delle forme. E il vuoto, che anelo come spazio in cui il nulla ha ancora tutto da inventare.
Id: 49107 Data: 02/06/2018 17:20:42
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Uragani in punta di cuore
Erano gocce di scarlatto torpore scorrevoli tra le dita mentre un colpo di fucile sfiorava l'orecchio. Nel manto del giorno lo strappo, cucito nel quadro di cielo ne conosceva il sapore. Dietro la rima dell'occhio più nulla e una macchia di rosso vermiglio al posto del cuore.
Id: 49046 Data: 28/05/2018 12:57:50
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CoNtRoVeNtO
Era ieri quando una lucciola racchiusa nel palmo indicava il sentiero del Poi, delle tenebre, palpitante cometa. E soffia. Se il collo traslato del falco che dall'alto punta la preda ferisse col becco il mio cuore, il Grecale non sperderebbe quel grumo di stelle sui capelli raccolti. Sarà il volto affilato alla Luna ad intuire i tempi del suo veleggiare. Nel silenzio Controvento.
Id: 48878 Data: 14/05/2018 18:14:22
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C’è un mondo di Mezzo?
Avevo ancora le dita e il fango cantava nelle notti e nei giorni più bui quando nei tunnel sommersi è il ritorno di acque ad avere la mia anima che si perde - il vento il ricordo del vento - muto E un martello ritma Oscuro. E nemmeno gli occhi I miei occhi scorgono un brandello di fuga sull'orlo sfregiato della mia vita. Quando il mondo dei ricchi avido, sogna quanto mi costa la sua vergogna.
Id: 48780 Data: 08/05/2018 14:00:53
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Quando il sogno incontra...
E il tempo dipinge storie sui veli della memoria parabole di rondini nei cieli di primavera. Svuoterò le mie tasche dai sassolini dei ricordi. Nella bottiglia dei silenzi custodirò messaggi di vento con suggelli d'amore e tra la spuma dei marosi, sarà la voce prigioniera, a urlare nella gola. Allora camminerò nuda sul rosario delle stelle appesa ai fili invisibili delle similitudini. Quando il sogno incontra l'amaro del vero Non chiudere gli occhi.
Id: 48678 Data: 01/05/2018 11:12:09
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E il respiro è dell’aria
Forse, solo l'essenza del vento sa disperdere i confini della pelle quando assaggia l'amaro delle solitudini.
Id: 48599 Data: 25/04/2018 19:30:28
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Mosaico di donna
E le nuvole si rincorrono nel loro beato candore, non osservano il mondo mentre omaggiano il sole. Ti guardi allo specchio, un groppo alla gola e scopri il tuo seno violato da una cicatrice scura. Non riesci a sfiorarlo, inventi la scusa che tu, il dolore, purtroppo lo senti. La forte nausea ti fa piegare come un fazzoletto al vento che odora di mare. Non ti riconosci, ricopri quel corpo diventato un estraneo, la scorsa estate, di colpo. Ma sai che così non può continuare non ti accorgi nemmeno che cominci a pregare. È la fame d'aria che ti fa reagire questo nero nel cuore deve finire. Apri l'armadio, scegli il vestito piú bello un pò di rossetto e sistemi il cappello. Poi ti cerchi allo specchio, aggiusti il sorriso Sei bella sì, come un angelo assiso. E tu, le ali le hai: sei una donna E come artista provetta sai sistemare i pezzi della tua vita E dar loro una forma quasi perfetta: Un mosaico, dorato e lucente che perfino le nuvole ammirano attente.
Id: 48539 Data: 20/04/2018 19:03:06
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La seduzione dell’amore disonesto
Scalfisci la buccia Incidi con l'unghia e spremi il suo succo. Se il cuore ancora non sanguina sarà un colpo di vento a destare memorie ferite. Milioni di atomi Scivolando, arditi, Scompiglieranno di nuovo i capelli. Pure il refolo Tronfio dei primaverili vagiti Sorprenderà le vergini gemme. Vedi quel boccio tremante? Cede alla seduzione del volteggio si stacca abbozzando una debole danza si unisce alla terra E muore.
Id: 48458 Data: 14/04/2018 13:43:56
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E sia
Che sia la poesia a tracciare solchi profondi negli animi induriti e dolenti per nuove sementi e primavere. Che il miracolo delle parole diffonda profumi di gelsomini e tramonti di farfalle infuocate. Che sia la musica a vibrare le corde di un cuore muto troppo esausto per suonare sinfonie E canti d'acque cristalline. Che sia l'amore a tormentare le notti di immani solitudini Scroscio di gocce di luce, riverberi dell' impalpabile. Che sia l'uomo a cambiare il suo cuore di bestia con un cuore Danzante libertà, ignavo di possesso, Tra le braccia di una donna con occhi di fiaba Superba cerva sui monti innevati dell'amore. Che sia la donna Generosa e feconda a celare con cura e mistero Il prezioso germoglio nel ventre Zaffiro risplendente, volo incantato verso il futuro. Che sia Dio ad illuminare la strada ad un mondo cieco Parole di pace che scuotino gli animi Lucciole brillanti nelle notti di inizio estate Promesse di una terra mutata paradiso di gioia e speranza. Che sia e sia magia della vita.
Id: 48383 Data: 09/04/2018 15:13:18
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Eppur si vede
Eppure hai due gocce di luce nell'incavo degli occhi. Mentre sfogli le dita Nella luna riflessa Intravedi l'anima liquida di un rosso vermiglio. È un attimo. Muta, sanguina Si disperde E nutre di amaro la terra.
Id: 48307 Data: 05/04/2018 16:29:00
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Epistola al Bambino di guerra
Minuscolo scheletro ti muovi furtivo tra bombe, fumo e desolazione in spalla un fucile pesante lo sguardo duro di chi non ha compassione. Ma dentro il tuo animo scuro c'è ancora un bambino che piange un cuore pauroso e insicuro che finge di essere grande. Vorrei tanto pulire i tuoi occhi grossi di polvere e sangue rappreso ridarti il piacere di una risata e un briciolo della tua infanzia rubata. Vorrei che di notte, almeno nei sogni, potessi sentire profumo di rose il vento che muove i tuoi riccioli neri lo schiocco di un bacio che aggiusta le cose. Maledico quelle facce di pietra guide malvage di questo sistema che annientano vite, infanzia e futuro e spargono odio come cancrena. Vorrei tanto strapparti a quella vita d'inferno Ma sono qui, su un foglio di carta, a dedicarti amare parole, Solo sussurri in un mondo distratto Per dare voce e sangue al tuo cuore: Parole che tu, non leggerai mai. E mentre in piedi su un mucchio di sassi racconti ai soldati quanti tu ne hai uccisi Io vorrei tanto, Bambino di guerra, che tu potessi sparare sorrisi.
Id: 48234 Data: 30/03/2018 18:35:33
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Se meraviglia è
La cercavo con gli occhi al cielo, in un tremolio indistinto di grigio plumbeo, Quella goccia di pioggia. Sapeva cadere bene Lei Dritta verso terra Rapida Risoluta. Uno schiaffo contro la mia guancia, Il richiamo alla vita. Della nuda e raggelata terra Inventava acquerelli per nuove primavere.
Id: 47838 Data: 12/03/2018 13:28:51
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L’inverno del cuore
Trafigge il candore. Da un buco, ardito, un pettirosso saltella lieve sul ramo imbiancato Nella bruma, puro e assoluto il silenzio del bosso. Fiocchi di neve si posano piano, ondeggianti e stringono in un freddo abbraccio le gemme infanti. Ma non abbandona l'albero i tenui germogli li nutre con onde di linfa E con fibre tenaci li avvolge. Quando lo sparo ti ha scosso Tu cosa hai pensato Quando il terrore ti ha invaso Quando il metallo ha scoppiato il tuo cuore hai forse intravisto in fondo ai suoi occhi una scintilla di luce un piccolo lampo d'amore? Lungo è l'elenco dei bimbi uccisi Minuscole gemme dall'albero stesso, recisi. Nel groviglio di odio e follia dove finisce il calore del sole? Qui oggi è inverno ma l'inverno tetro e profondo È quello del cuore.
Id: 47611 Data: 01/03/2018 14:38:37
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Quando le madri cantavano#poesiapoeti
Neve, voleva essere sotto i piedi, soffice con lo scricchiolio nel pressarla con le mani. Era un rito, riempirne il bicchiere fino all'orlo con la saba. Il freddo e la dolcezza nella gola insieme, il brivido che avvolge. Ricordi quegli inverni? Le bucce d'arancia sulla stufa i geloni doloranti e le braci dentro il letto. Ci infilavamo sotto come il pane da infornare. Ancora gelo e calore, un matrimonio. I contrasti che si spingono nel cuore. Sono i fossi che creano i confini le siepi, i cancelli e le bandiere Ma il manto della neve li ricopre, Quanto l'ala della chioccia accoglie i suoi pulcini. Lo sai che ho spazzato via, le foglie Ormai, non so più, da quanto tempo. Ho fatto il bucato anche alla luna perché tutto sia puro e risplendente Perché il biancore illumini i tuoi occhi Perché siano ripulite le tue pene. Come un passero che lascia nella Neve Le impronte delle zampe e non del becco Perché non trova mai un altro seme. A mia madre
Id: 47484 Data: 23/02/2018 18:39:11
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Figli del vento
Se gocciola una lacrima dal tronco Sapresti quale foglia sta tremando? Quando conti il numero dei cerchi È l'albero che racconta le sue vite. Gli anni di piogge cristalline gonfi di radici voluttuose E di cieli chiusi e aridi tramonti piegato nella chioma con foglie inaridite a mani giunte nell'odore di incenso della terra. Puoi solo immaginare la sua voce. Se un punto si muove su una retta che ruota intorno alla sua origine si genera una spirale logaritmica e hai la congiunzione, Meraviglia di figura, tra Matematica e Creazione. Se canta la Sezione Aurea della chiocciola Ed acclama il vortice dell'uragano e la Galassia, La Sapienza dell'Uno senza tempo: chi sei tu, da negarlo effimero ed instabile Figlio del vento.
Id: 47409 Data: 20/02/2018 21:09:24
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Assonanza del cuore
Cuore, tum tum tum Carne fremente muscolo nobile contratto in confini geometrici. Ti espandi senza timori nei cieli infiniti degli animi ardenti, come il volo dell'aquila plana su correnti d'altura. Infili coi sogni collane di rose, ti nutri di essenze ed ambrosie preziose. Ma impetuoso travolgi come un violento uragano che distrugge ed annienta quando il vuoto è sovrano. Col tuo ritmo pulsante il Rosso Liquore apre e chiude le fragili valvole, i sogni d'amore.
Id: 47231 Data: 15/02/2018 11:48:39
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E la vita scorre...
Quando lacrima il seme, ti aspetti che brilli una goccia di luce, nell'umida terra? Lo spazio racchiuso in un granello di sale respira e innalza il verde germoglio: quanto impetuoso, il ruscello scrolla il torpore del sasso. È là. Dove l'ape Regina intona la danza su minuscole celle con un filo di voce. Le case d'oro dell'ambra dei fiori. Mentre si desta dal sonno profondo, la bruma, nell'incanto del Vero, abbracciata da un natale di foglie che magenta anche il cielo.
Id: 47168 Data: 13/02/2018 08:45:07
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Incontro sull’orlo del giorno
Galleggiando in quegli occhi brillanti Immobili d'Ebano tinti, puro stupore della fragranza del pane, Il tuo corpo freme, nei muscoli tesi mentre vela, il gelo, il fiato caldo delle umide nari in una nuvola bianca, che si disperde. E mi disperdo Avvinta Straniera ma a casa. Nelle labbra, curva di luna, ho il sapore del vento. Ad un tratto, il salto, Spiccato come un bacio lanciato lontano. La tua corsa verso l'ignoto, Cerva possente. E Io Sola a contenere la forza di un Attimo Perduto per Sempre.
Id: 47088 Data: 09/02/2018 07:44:57
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La fanciulla che versa i profumi
È l'alba gocce di luce seducono i petali turgidi nel grande giardino di rose. Il "tempo balsamico" è giunto Silenzio neppure un alito spira di vento per rubare l'essenza e portarla lontano. Mani esperte svestono i fiori. Inebriate dalla dolce fragranza pure le uccelle indugiano ai voli. Con le ceste odorose e un sorriso di luna distilli e separi il sottile dal grossolano. Etereo l'olio essenziale raggiunge piano il tuo animico mondo fino all'arcano. Chi carezzera' la tua pelle dorata con l'aroma prezioso? Per fumum Delizia Il tuo corpo sinuoso.
Id: 46950 Data: 02/02/2018 18:00:18
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Solo una preghiera
Davanti a te col cuore genuflesso conto i granelli di parole nella bocca, per comporre una preghiera d'acqua pura incenso salato che si innalzi dall' altare, un sacrificio di labbra che aneli il Tuo perdono. Toccherò una ad una le lingue che rigurgitano assenzio e gli occhi assetati di livore. Quando la lucertola smeraldo metti in fuga rigetta la sua coda, che segui con lo sguardo e lei ti inganna da abile madonna. Come notte velata son le tenebre del cuore. Quando l'eclissi di luna fa tremare il pettirosso e dissimula la nebbia le dita contorte delle piante. Eppure scorre dentro i rami scarni il sogno segreto del germoglio gene fecondo di vibranti chiome, sacra primavera che risorge. E così sai, Padre mio che non dimentico il tuo Nome.
Id: 46889 Data: 30/01/2018 08:12:54
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Profondo Bianco
Quando stringono le albe ad occhi chiusi, plasmi i sogni del futuro. Nel silenzio dei torpori le Muse, dalle dita arcobaleno, distillano fili di latte nel cavo delle mani. Se il bianco della neve ti accecasse non sarebbe solo un punto di colore Nel cangiante delle perle Giapponesi non si scorge l'ombra del silice. Quando la smania
degli argentei sospiri si rivolge, una volta che è ammaestrata, alle corde di un cuore che lo ispiri sarò sempre poetessa fortunata.
Id: 46452 Data: 12/01/2018 08:13:52
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Profondo Blu
Gli abissi dei silenzi son profondi, Come turbini dell'onda più maestosa, che nell'apice dello slancio si arrende e indietro, sempre, ha memoria di tornare. Così il cuore che spasima, nell' impeto fremente Si abbandona perché, vorrebbe solo Veleggiare.
Id: 46400 Data: 10/01/2018 09:50:56
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Inganni della Luna
Se potessi regalarti le parole che di notte mi muovono le labbra, Tu sapresti che il mio animo Celeste come zucchero filato della Luna Incanta con dolcezza di illusioni, Ma si scioglie e scende nella gola come porta dei segreti che non vedi. Oh se conoscessi quel profondo Baceresti i miei occhi con mestizia perché quel poco d'amore che sai dare ha il sapore di sterile primizia.
Id: 46312 Data: 07/01/2018 12:45:56
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La geometria dei numeri relativi
Mentre bacia la nebbia, Io canto l' umido argento di lacrime dense, Ombre. Nel sonno inverno. Per il seme deposto in succovive culle Nel buio, Madri radici Abbracciano il cerchio del tutto che unisce la Terra. Chi siamo noi? Solo forme decise in agguato di guerra.
Id: 46202 Data: 04/01/2018 17:08:51
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Scheletri nella nebbia
Ti prego dimmi che è solo un brutto sogno! Nebbia fitta risale da turbini agitati
umori liquefatti di animi abusati. Affronti trattenuti e sogni deturpati si innalzano in sembianti amari e delicati. Cieche rimembranze e parabole d'aurore disperdono sostanze: un velo incolore. Opachi barlumi dal gusto nettarino dolcezza invocata da un cuore sibillino. Tesoro È morto il tuo fratellino.
Id: 46167 Data: 03/01/2018 14:56:31
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Squarcio
Sopprimi il palpito Vertigine di sangue Nera In fondo al cuore. Oblio assoluto Graffia il trionfo. Quiete che manca. Assenza Scia che si perde Intatta.
Id: 46080 Data: 31/12/2017 16:00:59
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La danza dei bambini bendati
Danza, in punta di piedi accarezzi la terra negli occhi quel volto triste di bimbo votato alla guerra. Gli spari, le bombe e la fame violentano i giochi, le risa, le gesta più umane. Mi chiamo Ahmed, ho 10 anni bambino soldato di Aleppo. Il fucile di notte non è un'armatura e gli schizzi di sangue dei bimbi uccisi, li lavo con cura. Sono gli occhi morenti di mamma a cullarmi e dirmi di non avere paura. Ho 12 anni, un mattino qualunque cercavo gigli nella radura. Un soldato, si sa è un cavaliere, non avevo paura. Ricordo l'atroce dolore nel grembo violato l'urlo strozzato in gola Il tanfo animale mi tormenta ancora. Ricordo il giglio straziato nel mio pugno chiuso. Io ero quel giglio, ma da quel giorno non so nemmeno chi sono. Mi chiamo Youssef avevo 8 anni. Fuggito da un gioco tremendo che chiamano guerra. Ho sentito l' odore del mare su un grande barcone. Non pensavo che il freddo dell'acqua segnasse la mia direzione. Solo il freddo del cuore non muore. Dolore come pane raffermo che impasti di nuovo al suono del cuore e sforni una dolce speranza Sono Gesù il Figlio di Dio venerato come bambino indifeso o uomo morto ad un croce appeso. Ma per chi ha conoscenza sono Re del Governo di Dio e fra breve sul mio bianco cavallo cancellero' malvagita', lacrime morte, dolore e giudichero' ogni fallo. Tu danza la terra ti ascolta un nuovo mondo inonda di luce la strada del tempo. Dio lo ha promesso per certo si avvera e io non ti mento.
Id: 45957 Data: 26/12/2017 11:51:17
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L’infanzia perduta di Vanja
Quando il gioco chiamava, noi partivamo coi pantaloncini corti e le tasche piene nella bocca fantasie di scoperte nella mano un sassolino tondo. Aeree farfalle coloravano i prati seguendo la loro danza ci inchinavamo ai fiori il polline d'oro incipriava i visi ridenti, come luminose fate suggevamo il grembo dolce dai capolini rosa dei trifogli. Quando le biciclette erano le nostre gambe e le ginocchia sbucciate odoravano d'alcool e fieno. Chi si ferma è perduto! Il sentore di lana bagnata delle tane dei topi
coi cuccioli imberbi difesi dalla fame dei gatti, l'uva che cambiava colore fino a settembre. Quando le estati avvampavano e le magliette lanciate sui ciliegi arrossati erano le nostre bandiere. Seduceva l'acqua cristallina dei fossi specchio profondo di arboscelli ondeggianti, mentre le giunchiglie rivestite di sole ci lanciavano baci. Il tempo era fermo allo zenith non rotolavano i giorni, il passato era ieri e il futuro un'altra avventura. Toccavamo con mano l'eterno l'incanto di un presente sospeso. Quando non sentivo freddo al cuore e nulla era un peso.
Id: 45878 Data: 22/12/2017 10:04:14
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Tra le braccia della Galassia
Scintille di stelle nel cielo nero, l'Immenso negli occhi fatica a entrare con le mani a conca bevo il respiro meraviglie su velluto come monete d'oro. Di lamponi l'essenza pervade il cosmo. Vibra come corde d'arpa, da angeli pizzicate il ruach di Yahweh si spande in geometrie assolute energie ricomposte in pianeti e soli. La notte sospende gli affanni del cuore. Aleggia muto un richiamo: eco d'amore. Infiniti palpiti, incantati voli congiunta e fluttuante emozione e vuoto. L'universo abbraccia non sono sola. Disegno eterno, confine ignoto.
Id: 45793 Data: 18/12/2017 13:04:51
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Poesia ( Acrostico)
P ura O ccupazione, E ssenzialmente S ublima I dee e sentimenti dell' A nimo umano.
Id: 45721 Data: 15/12/2017 09:01:30
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Omaggio al maestro Ezio Bosso
Danzando la bacchetta, dei musici, uno ad uno, gli strumenti infiamma: usignoli, il cui canto obbedisce al tuo invito, vento domato si inchina al Vate ardito. Tu veemente Musa d'amore e patimenti accendi il cuore. Gioia assoluta esplode dentro. Incanta e ci cattura. Impallidisce la sedia a rotelle dinanzi a tanta energia vitale. Timida attende il ritorno del guerrier fatale. Maestro, suoni il piano con purezza di diamante. Io, al cospetto tuo, sono un cembalo rimbombante.
Id: 45670 Data: 13/12/2017 21:59:19
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Profondo Rosso
Decanta il vino. Oscuri frammenti affondano piano in un mare rubino. La luce attraversa il nettare limpido di vermiglio colore. Un profumo intenso avvolge il mellifluo sapore. Fosse così anche per l'animo umano. Che foschi pensieri lascino chiare le acque del cuore. In botti di legno ciliegio sedimentino odio, rabbia e rancore. Ritrovarsi, a un tratto, leggeri sentir nello spirito presagi di nuovo vigore. Una goccia d'ambrosia indugia, sorpresa, sul voluttuoso labbro. Ne vuoi ancora?
Id: 45536 Data: 07/12/2017 13:55:35
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Domina invicta
Tornerai al crepuscolo d'ombre silenzi di ghiaccio abiteranno la notte. Tornerai a graffiare gli intenti. Di acerbe primavere i palpiti sommessi sanguineranno ancora. Fuggirò oltre la luna e le stelle: comete di luce tracceranno la scia fino al punto più nero dell'infinito. Danzerò, fluttuando nel vuoto e i miei occhi scintilleranno argento. Diventerò stella a perpetuare orbite esatte fuori dal tempo. Ho strappato le radici di assenzio seminate nel cuore. Secoli bui dipanati come filo di lana. Non saranno spezzati i gambi dei tulipani d'aprile.
Id: 45488 Data: 05/12/2017 11:16:11
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Haiku (Dicembre)
Solo nuvole disperse come nebbia inconsistente.
Id: 45453 Data: 03/12/2017 12:32:46
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Ode ai bambini mai nati
Ti svegli così un giorno, una notte non sai. Galleggi in un liquido caldo Ti muovi leggera sospesa in un sogno che ormai ti nutre e ti cambia. I suoni e la luce attutiti e gentili ti spiegano un mondo che indaghi curiosa: stupende galassie nel cielo stellato arcobaleni dipinti brezze di venti che accarezzano i prati gocce di pioggia rugiade avvolgenti risa di bimbi oceani immensi. Attenta carpisci e ricordi ogni cosa. Chissà chi ti aspetta chi sogna il tuo viso chi ascolta ogni minimo tocco chi ti accende il sorriso. E' lei che ti pensa è lei che ti culla è lei che progetta la vita futura con te e per te, sua dolce creatura. La senti vicina
calda e sicura vorresti abbracciarla, ma aspetti che il tempo maturi il tuo corpo piccino. Ma oggi si stende su un letto di ghiaccio allarga le gambe, il suo battito è strano. Un brivido percorre il tuo cuore, entra un artiglio freddo e inumano. Senti strappare il tuo piccolo braccio poi la gambina, in un dolore infinito. In un secondo il sangue ricopre quello che resta di un corpo tradito, non sai perchè, non hai capito. Un sibilo lieve come una piccola fiamma si libera e si estingue piano, ma nel tuo cuore rimbomba forte quel dolce nome: Mamma.
Id: 45431 Data: 02/12/2017 11:25:49
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Arcobaleno
Colore di un'anima stanca: tenue pastello di sempre. Accendi del rosso più puro la tela del cuore. Ricopre con velo di fiaba un sogno da sempre segreto. Neppure lo sboccio di un fiore, sapeva sì tanto d'amore.
Id: 45310 Data: 25/11/2017 10:16:32
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Il canto del fiume
Fiume amico. Ti guardo scorrere dal ponte con stretto nelle mani il mio legnetto. Trovato chissà dove, in un vetusto bosco, una forma amica. Mi accompagna ormai da ore, pulsa del mio sangue, è bagnato col mio sudore. Poi all'improvviso un sogno: chissà se la tua acqua lo potrà fecondare, se il tuo profondo lo farà germogliare. Lo lancio giù come un gioco di alchimia. Ma il legnetto fugge con le acque, e il mio dolore, fino a perdersi lontano. Fiume mi hai ingannata. Sei come il tempo, tu, che crudele porta via pezzi di vita, immagini care e note, e ci lascia così a guardarci le mani asciutte e vuote.
Id: 45040 Data: 11/11/2017 15:51:47
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Incanto
I tuoi occhi nei miei, nelle mani che perse si cercano ancora. I miei occhi nei tuoi, il profondo dolore nascosto si perde lontano. Come volo d'uccello è l'incanto, si posa e si desta e scopre le carte del cuore. Nel momento di luce più limpida, si spande in un raggio di puro candore.
Id: 44985 Data: 08/11/2017 10:29:25
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Inafferrabile
Inafferrabile, come il vento che accarezza le foglie d'autunno e diventa musica lieve. Come il fiume che attraversa terre senza confini che, per un attimo fugace, vi si specchiano maestose. Come la magia del sole che, brillante e radiosa, veste di nuova vita ogni forma. Ma inafferrabile e passeggera, svanisce con l' ombra che pennella di scuro la sera. Inafferrabile gioia. Ti insinui a tratti e colori la vita di piccoli scatti che ripongo gelosa nell' album dei sogni. Ma inafferrabile fuggi e nemmeno le catene dei ricordi ti possono trattenere.
Id: 44893 Data: 02/11/2017 13:36:44
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Il poeta
Lasciate ai poeti la loro malinconia: non costringeteli nella gabbia del vostro rigore. Hanno fame di libertà e di sogno e come fanciulli ricercano l'amore: verità troppo lontana. Non alitate su di loro la freddezza delle vostre bocche. Essi non sono cresciuti mai: lasciateli piangere perché possa esistere qualcuno che pianga per voi.
Id: 44866 Data: 31/10/2017 09:05:32
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Le bombe nel cuore
Le nuvole raccontano di luoghi lontani. Il mare è uno specchio, si increspa appena. Lo strappo che hai dentro è il paese che lasci il rimbombo dei colpi, la distruzione, la pena. Quel barcone sinistro con tanti corpi ammassati racconta di vite e ricordi straziati La sete, gli odori, il sole che brucia, abbracci il tuo bimbo e la paura nel cuore si muta in fiducia. Gli sussurri il futuro che speri: l'Italia, sognata da poco e ti sembra più chiaro il tuo viaggio verso l'ignoto. Un gabbiano curioso stride, la terra è vicina. Amorevoli braccia raccolgono i corpi sfiniti. Ti senti cullata. Le grida e i lamenti risuonano ancora. La tua traversata è appena iniziata.
Id: 44821 Data: 28/10/2017 16:09:56
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Marea
Dolce marea che incanti: flusso di moti riflusso di pena. Sussurri il brillio che lambisce ogni fibra del cuore. Ti penso e m' immergo nel volo lontano, immobile, di un bianco gabbiano. Stride e mi sveglia, suono dolce che mi prende per mano.
Id: 44790 Data: 26/10/2017 10:41:45
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Ode alle donne derubate della vita
Sabato 25 novembre Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne 2017. I suoi occhi ti guardano, del colore del mare, un dolce connubio in cui vorresti annegare. Regina, ti senti in un giorno sì bello col vestito più bianco mentre infila l'anello. Dimentichi tutto senti solo il tuo cuore che palpita forte e ti nutre d'amore. Quanti sogni di bimba nella luce del sole quanta gioia perfetta, è il tuo giorno migliore. Tu l'avresti mai detto tu avresti pensato che quell'occhio la vita ti avrebbe rubato? Una lama tagliente entra cruda nel petto, caldo il fiotto di sangue che ti lascia di getto. Poi colpisce ancora tu non riesci a reagire è soltanto un mostro che ti vuole finire. Come agnella scannata, immolata alla vita, la tua gioia si è persa la tua gioia è finita. Con gli occhi socchiusi, nella bocca un non detto, intravedi nell'ombra quel lugubre spettro: in ginocchio nel sangue, brandendo il coltello tu hai la certezza che era solo un fardello che non era un sogno non era la vita non era nulla di nulla solo una storia finita. Odio e violenza ricopron di fiori un amore malato ricolmo di errori, e tu ora lo sai tu ora hai il coraggio di lasciare la vita con il giusto messaggio. Io ti guardo riversa, con gli occhi sbarrati, la tua vita fuggita tanti sogni bruciati. Ti rivedo bambina felice e innocente non mi sfugge il tuo sogno sarà sempre presente.
Id: 44759 Data: 24/10/2017 08:00:11
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