Biciclo di vita
Stava sola, appoggiata alla ringhiera
l' anziana col cappotto tutto chiuso,
le nubi sempre, scrutava di sera;
la gatta le strusciava ai piedi il muso.
Stava dritto come asta di bandiera
tutto pareva tranne che confuso,
batteva il pollice sulla tastiera
fiutava l'aria col naso camuso
il ragazzino, dai lunghi capelli
che via sfrecciava al centro della strada
e senza mani la bici guidava.
Ella, scendendo le scale, tremava.
Precaria vita, che pare che cada!
Curvano il suolo, degli anni, i fardelli.
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