Mi parla il melo
che nell’infanzia mi osservava
dal sua alto ed imperioso cielo
Mi parla il fico
che appena io uscivo di casa
mi sembrava mi chiamasse
a sua delizia
Mi parla il pesco
del succo della vita
che mi accompagnava ai campi
Mi parla il pero
che aspettavo il giallo maturo
invece del verde acerbo
Mi parla il caco
che essendo vicino al fico
nella scelta oltre il sapore
vi era il colore
Mi parla il nespolo
del suo frutto prelibato
che oggigiorno l’han scordato
Mi parla la vigna
coi suoi grappoli abbondanti
e mangiavo anche l’asprigna
Mi parlano le fragole
abbondanti sempre nei campi
quando poi io arrivavo sembrava
accennassero ad un sorriso
...ed è qui il valore della vita
che natura è esistita ...
ne ho la prova è garantito
...e l’insieme dei sapori
con tutti quei colori
era come se un orchestra
si riunisse nel giardino
a suonare la sinfonia
della vita in sintonia
Quando tutto sembra un sogno
invece era solo il mio regno
Mentre entravo nel domani
con le rondini invecchiate
....e intanto io crescevo
con un piede nel passato
e con l’altro oltre il muro
.... lo chiamavano futuro
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