Seduto in una panchina a playa San Juan de Tenerife,
attraverso lo scorri mano in acciaio del parapetto in sasso,
osservo i due oceani d’acqua e aria.
Col pensiero io mi tuffo
in un mondo quasi uguale
dove esistono squali e pescecani e
qualcuno tende all’ali e
con pinne spiccan salti
che gli sembra di volare.
I delfini intelligenti e
le balene di nostra specie
ogni tanto a respirare vengono in superficie.
Ed intanto lì nell’acqua,
come anche in aria
continuano a sbranarsi per potersi alimentare.
L’egoismo in acqua ed aria è
lo stesso ed il respiro è ansimante.
La paura è giornaliera nell’attesa che venga sera.
Anche l’aria che mi sfiora,
qui seduto nella panchina
è intrisa di acqua e sale
dove c’è dentro il bene e il male.
Mentre in Africa i bambini di
un lamento sono inclini
è inattesa già la vita
prima che venga concepita
È la vita che ci assale mentre intorno
tutto è acqua e sale
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