Specialmente di notte il vento scuote
Le imposte e gli alberi lungo la via,
Mentre le auto stridono con le ruote
sull'asfalto frenando ai crocevia
E lo sguardo si perde sulla scia
Brillante di stelle diafane e immote,
Languida eco della lieve follia
Dei sensi accesi in alcove remote.
E tu, Luna, che d'una donna hai il volto,
Sei della memoria solo un riflesso
Sopra le guglie svettanti dei pini?
Io non lo so, mentre torno ai gradini
Di casa, ai muri dipinti di gesso,
Al caotico mio porto sepolto.
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