Pubblicato il 01/02/2019 16:44:39
I larici e le foglie in sovrappiù. Imperfetto. Questo dirsi umano, quasi... ripetere una preghiera, senza mittente, senza destinatario. La stanza vuota paradosso di un fiume senza letto, di un mare senza profondità. Le esperienze generano il vuoto sotto le ali, ali che mi guardo senza esperienza di aver mai volato. I giochi riempiono i ricordi, innegabilmente qualcosa è stato, ma il dio dell’impermanenza ti chiama: -Nessuno!- Non è il mio nome Vedo le onde dei ricordi infrangersi… sul battuto di sabbia ritornare poi ritmicamente indietro inutilmente. Alla fine della malinconia qualcuno, inutilmente.
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