Pubblicato il 26/01/2019 13:14:57
PASQUA A DACHAU. Cristo per noi non è morto. Anche a noi cinge il capo Un recinto di spine. Non è risorto Il Signore negli occhi spietati dei latrati dei cani tedeschi. Teschi non vedo, ma ovunque scheletri. Feretri e canti per noi sono la cenere e i pianti dei dannati, i fucili urlanti come penne dai comandi disperati. Divenne in noi colpa la colpa di altri. La nostra polpa, le nostre viscere non nutriranno il ricordo dei cari, ma solo la terra. In questa serra di sangue Non crescono fiori, ma dolori e malattia. E dell’umana follia E dei suoi quadri insanguinati, Siamo le ultime vittime, gli ultimi silenzi disperati.
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