Pubblicato il 21/01/2019 20:35:09
è quantomeno insostenibile nominare il cielo come fanno da che mondo è mondo Però, quando manca un quarto alle diciotto, non ci avevo mai fatto caso Da cui ricavo che non sono i cambiamenti grandi a interessarmi che so, il piazzale dove c’era l’edificio, il ferro dove c’era la pietra, il deserto dove c’era la foresta Piuttosto la forfora sul colletto alla marinara, un foruncolo sull’orlo rosa del labbro superiore, ancora il riflesso di una lampadina che si accende all’improvviso Non so quando, non ci sono sempre, di più il tuo nome del tuo paese è stato un banner attaccato al ramo che decresce come la città
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Fausto Torre, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|