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per insistenza al cielo
fringuello, che ti ha dato quel fiatone, come ti gonfia il petto mentre occupi il piazzale con le zampette ti affatica la neve? ti obbliga a sostare qui per noi? Di certo porterai notizie, un qualche inganno forse, complici bianchezza e gli angeli di Natale Sai di cose e di paesi, e di uomini lontani fringuello bello come un sogno Che sarà quel fremito che ti passa dalla testa alla coda? – Sì, credo di sì del resto, stai per spiccare il volo
Id: 64767 Data: 08/12/2021 15:10:44
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d’ordinanza
non so fare altro che cercare rogne giacché la vita va di culo ai giovani smidollati e che sia tetano o stella il dente caduto sul pavimento la minestra sconfina nel piatto; sono infinite le vie: fanno dieci, per vincere la noia – io spesso ti chiamo; in casa e sul lavoro chiamo il tuo nome; il nome tuo è qualcosa che avrò per sempre
Id: 64548 Data: 06/11/2021 01:52:09
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highlights
cambiando i punti luce, non si riconoscono le sagome degli oggetti messi nella stanza allora continua a essere un rinvenimento anche se le cose non hanno cambiato posto esattamente lì, per lo spazio, per l’effetto; nulla sapendo di cosa ne penserà la gente può darsi che gli altri guarderanno la stanza giustamente davvero, la gente è curiosa; la gente lo fa per qualche giovamento; e le cose capita che facciano proprio al caso della gente; poiché solitamente non si vale la curiosità della folla la gente fa per ammazzare il tempo la gente è popolazione, non c’entra niente con le storie della stanza in effetti gli ospiti, la gente, la folla, ci stanno sì ma dissennatamente
Id: 64037 Data: 15/09/2021 17:25:40
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teste nei camagli
non lo nego un apice di carta bucata, sforbi- ciata, come centrino da piatto e zero capoccia; soltanto una nuvola per la testa, improvvisa come il rovescio di pioggia sulle vetrate di faccia il cucchiaione ruota e la polenta cuoce nella ciotola grassa di che? di nulla, nera dei camini ideali più o meno manifesti nondimeno, ombre affatto distinguibili, miscredenti come questo panetto di burro pronto a sciogliersi nel quarto uno per il pavimento rigato dai sassi portati a casa dalle suole uno per la spora liberata dal respiro uno per la mora non ancora masticata
Id: 63980 Data: 09/09/2021 22:44:38
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raccolta dell’umido
come ad altre latitudini la luna ha l’occasione di raggirare il solitario e per caso il tipo avrà esagerato sul senso della morte l’altro nome della tara è croce, dopo chissà se sarà bocca sporca di gelsi o aria di metrò d’altri quartieri. Ad ogni modo come la luna illude, così tu fa’ che sia un lieto fine
Id: 63879 Data: 27/08/2021 17:54:01
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azzurri nel meridione del mondo
dicevi i cuori senza fremito non si devono intralciare e che avrei avuto copia del tuo viso tra le mani di madre un poco spenta come la luce di questa sera distorta dai grumi delle tende, dà occasione di rivederti
qui c’è la mia roba; un’odissea tolti gli incantesimi, tolti i legni benedetti dammi la mano, guidami dove non sono mai nato agli uomini spaccato nel ventre, l’incommensurabile sopra la punta più aerea del capo
Id: 63679 Data: 25/07/2021 22:09:09
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buongiorno pellegrino
deve investire la sfera del personale andare in pellegrinaggio alla mano una legenda di simboli e credenziali uno zaino preso in prestito da un figlio fermo vincitore di tappe tra cui l’altrove l’altrove non c’è verso di smuoverlo dalla serie delle parole infinite, e perciò vale poco o non vale affatto per intenderci: sono parole che neanche fanno atmosfera
per andar di tempo, tra il muro alle spalle e quello di fronte, c’è sempre da gettare lo sguardo in cerca di fortuna o di guai; è come lo si poteva immaginare, perché non c’è nessun posto libero nel cuore: i posti sono occupati da sempre; ad esempio, dato un occhio all’isola pedonale, forse come getta il passo, o come espone il braccio al taglio di sole un che di familiare o troppo alieno, come il riconoscimento di un cadavere e prima avresti giurato che quel posto al mondo non c’era
Id: 63666 Data: 21/07/2021 23:18:45
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il tempo della soprastanza
neanche i libri vogliono più saperne non così diverso il nulla, inflazionato nulla delle cose da poco, o disparate una secchia di fifa, una ringhiera dalle cui sbarre forzare il cranio questo è il mondo la parola, se non altro, ha le mutande grosse e, come adesso, se ne frega degli oggetti – sparsi? o chiedono una mano onesta; ma cosa di quelle tempeste, di quella avventatezza d’avvio e il furterello un gioco di provetti insurrezionalisti
Id: 63635 Data: 16/07/2021 22:03:09
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catechismo a colori
si va in scena con pochi soldi mentre si colorano dell’iride le buche in secca e certune danno sentore di piscio a mente le formule e i legami ionici di chimica dell’università per fortuna, distraggono i balzi delle cavallette mezzo riff e una voce argentina la fronte livida dei destri della primavera passata code di automezzi hanno fatto il contropelo a un avvio d’erba sul ciglio della strada al primo litigio di vento, questa margherita fai girare tra le dita, quanta voglia hai di volare dai contorni appena nati alle ombre di quei cipressi altissimi un silenzio là; non si sa se è figlio di oggi o di domani le onde si arricciano e muoiono e io, senti? c’è un cielo di tortore
Id: 63540 Data: 30/06/2021 21:11:09
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clumsy loves
tutte ugualmente piane le cose di oggi d’altronde non saranno più gli stessi lo sguardo come toglieva le parole di bocca la carezza sulla barba com’era di una spietata giovinezza e sana e robusta la spinta come la si dà alla stagione quando è molto attesa, quando bisogna guadagnare terreno rivolgendo ferocia contro sé stessi al che quattro arnesi, zero apprendistato e tuttavia inopinatamente giusti
Id: 63504 Data: 25/06/2021 21:57:36
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3 • epistolare
i ricordi sono lungaggini alla cova delle foglie e crepitano come biscotti e io vorrei tradurre tutto questo in una lingua comprensibile poi mettere due dita d’acquasanta sulle labbra e abbeverare i silenzi come si fa con le piante grasse
penso che ne farò dei medicamenti sai, io credo che farò il contraffattore e scimmiotterò le raucedini ai gabbiani semplicemente
saranno effetti collaterali da bugiardino sapessi io leggere almeno i segni applicare soluzioni scomporre le distanze in fattori primi avvicinarmi al cielo dei tuoi capelli salati e liberi
ma se questa esistenza si fa di bello e cattivo tempo mi chiedo che senso abbia la gola arsa la luna che provoca; e se svegliarmi è come nascere allora rimboccherò il capo ai pensieri, stasera e dirò che ho fatto un giro, perché in fondo sono le solite cose, e se non lo sono resta comunque il coro di luci da spegnere una ad una fino alle più lontane come fossero vere
Id: 63446 Data: 16/06/2021 01:03:53
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the odds
tutto polvere continua a legarsi con altra polvere anche se ciò in cui mettiamo piede al mattino è liquido parimenti il nuovo sole forte come lo si chiama quando le parole latitano o scarse non arrivano in tempo il tempo bastiancontrario
Id: 62673 Data: 25/03/2021 21:48:11
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in effetti
anni sessanta va bene anche la lampada appesa come una roba al vento costante della strada la strada una canna fumaria mille anni per farla oppure giusto averne sottocchio l’ultima casa le scarpe riciclate a sandali i maglioni perforati ai gomiti mentre le dita stringevano il colletto quattro stagioni nello stesso posto andavano cose diverse un’asta di legno, un sasso nella mano il tragico della prima polluzione e soprattutto, soprattutto l’ignoranza dei batteri come dire che dal piazzale al monte c’erano da fare le scale
Id: 61536 Data: 28/12/2020 21:13:04
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quattro chiacchiere
però non guasta, la tranquillità pensavo ieri l’altro, si capisce dal verbo la cosa capitata da poco – prego, fai bla bla – una turba di suoni che restano nella memoria prima si è vecchi poi più vecchi perlomeno si canta si ride con il ventre e il bassoventre ogni tanto anche la testa il senso di colpa, il ridicolo, l’iperbole proprio come questa qui, mentre fai la toletta delle unghie leggendo
Id: 61315 Data: 12/12/2020 19:48:48
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codice
di file in alto a sinistra i conti non tornano escluso che manchi tanto alla fine per una questione di ruolo il lavoro per le strade o il codice fiscale per la musica un mare di scienza e che ne sarà di ama che sarai amato per sempre hai sentito dire del mare come lo dici tu?
Id: 60724 Data: 26/10/2020 19:30:01
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throughout
devono essere mute le parole che ho usato o avrebbero detto assurdità visto il mondo già fatto la pioggia attraente, quando torna a battere sui vetri qualcosa, immagino la vela attaccata alle noci i crush delle macchine con i freni consumati per finta tutto si accorcia ai lati, e i provetti futuri non ci pensano se dico che la pioggia ha un motto corrugano la fronte e sorridono
Id: 60419 Data: 02/10/2020 19:13:23
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di fino
ai crocevia, non una emanazione al desiderio – conosco, la dimenticanza che è quiete applicata e irragionevole come piccola massa fuori taglia – il sole scaglia ombra o luce? – prende in mezzo questo sentimento al passaggio fresco di vernice
Id: 59971 Data: 28/08/2020 20:34:42
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carattere invio
c’è chi accorda la chitarra con il numero del mondo chi lamenta lentezza di connessione io, se non il massimo del tuo sorriso, cosa conserverà un idolo di impronte quest’anno una molto breve collezione per l’avvenire
Id: 59924 Data: 24/08/2020 21:04:47
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chilometro 29
i capelli pesano come la ventiquattrore di libri, che saranno letti dalle gambe il suono è quello, di tempo variabile del giorno prima spalla contro spalla, energia da vendere a minuti pari o dispari l'abbaglio rovente
Id: 59843 Data: 17/08/2020 21:36:05
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il sasso mancante dal muretto a secco
lascia cadere i tuoi capelli neri e scusa se guardandoti non potrò che peccare portare via qualcosa di più di un attimo di ciglia
facciamo una corsa in queste cose buone finirà nel suono di un violino che sfilaccia le nostre rive
Id: 58774 Data: 27/05/2020 21:46:19
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d’altra serie
quante ore fa un giorno, e quanta polvere soprattutto se la tengano la posizione del mondo di news han fatto quella di un anno c’è una vera fan di un brano che non si capisce nome e numero in ogni caso non aggiunge niente alla fine dell’anno se non ne può più dei tempi di consegna a oggi non c'è che amicare con il bancomat
Id: 58748 Data: 25/05/2020 22:44:09
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se fosse un target
non accadrà più nulla di straordinario un ponte fatto apposta per passare una parola secca, anche rimpiazzata, da mettere in tasca per l’indomani Insieme ad altre cose, come monete, involucri appallottolati Esattamente come le immagini affastellate da febbre violenta Su una linea del tempo a scorrimento rapido, così da entrare con tutte le esse Di essenza Tutto In una noce Che ne pensate, di essere una delle più belle storie di sempre Di fare qualunque cosa più vicino a questo posto Con le braccia di altri che avranno fatto i complimenti
Id: 56623 Data: 07/02/2020 22:11:49
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a tempo
rimando la copia ai campanili alti, dalla voce uguale come piace il tuo sorriso alla fine del giorno i lunghi capelli di anni e anni fa ora ti voto di profilo, clicco sul banner la mia migliore amica, e poi l'età con i suoi capelli lunghi fini quel secondo che incomincia la voce e sembra un po’ la prima volta a leggere nella testa
Id: 56153 Data: 15/01/2020 21:54:42
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compose
ricavare il silenzio richiede sempre più una lampada complice come disarma le punte alle cose. Capisco quanto sia nella natura degli uomini essere abitati da fantasmi - strumento con cui chiarisco i malanni e le gioie dell’anima. Volendomi credere reincarnato, ricordo soltanto paesi lontani di venti o trent’anni. Abitante di un altro Però così me da stentare a crederci; -affermare- è un verbo appartenuto. Ora molto indefinito là dove sarebbe arrogante rosso e azzurro come i calzoni del ragazzo che cresceva. Un repertorio messo a punto di continuo. E con eccitazione cui non occorre alcun diaframma di neonato
Id: 55869 Data: 24/12/2019 02:22:25
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fonti
lasciatemi la pioggia minuta sull’erba lo slargo del riparo segnalato soprattutto ora che il passante ha coperto la voce al coro delle case giuste, l’odore di cibo copioso di pane lasciate che le cose offrano contentezza divergente e in questo modo, in questo senso a vista io sia pronto a sapere il mondo nuovo
Id: 55819 Data: 19/12/2019 21:30:02
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no way to get
-vorrei- è come un’a di gola, perciò rossi d’autunno; pallino sopra questi due o tre pensieri mi diverte passare da lei fare un giro al giorno Ne è venuto uno in cui aveva lei un gran tempo per dire mille cose a memoria io non è meglio, anche se per l’avvenire nella mia automobile Con la mia automobile
Id: 55094 Data: 25/10/2019 09:34:22
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à trouver
le cose non bastano, provo a inventarmene altre, ma poi chi capirebbe. Un discorso asfittico, il solito arco tracciato mezzo da me e mezzo dagli altri. Però anche quella mia, la mia parte. O immaginerei cose diverse. E questa, che si rigira per il mio bene. Io non ho coraggio, aspetto che la bellezza mi stordisca di grazia. Improvvisamente. Poi le darò addosso. Non importa. Ad ogni modo, quegli improvvisi, sono stupefacenti
Id: 54838 Data: 30/09/2019 20:10:03
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Mariolina
dedicata non c'è modo di nominare il tuo angolo amatissimo come un accordo che eccede molto e poi si lascia spremere il succo che infetta siano anche piani diversi quelli del tempo che fa uso compiaciuto di infiniti lo spartito ci stava, e come l’eterno del fraseggio ad uso di questo principiante allora si andava a torsioni veloci del collo per accertarsi che la tua bocca serrata mimasse giusto quel poco di messo in etere per essere o per non finire mai di doppiare un soprano a due mani destre ho i tuoi occhi piantati nei miei come cornetti di corallo cosa diresti ora dal fumo di quel bocchino Che ancora parla
Id: 54438 Data: 16/08/2019 19:56:38
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immagine in evidenza
sarà il sentore di pioggia che si spande a una sensibilità come il tempo alquanto scarsa soltanto che modificato in arbusti nani e facili da espugnare dà quel senso di appartenenza che a fatica si attaglia al diritto di essere infelici qui un ritratto che sia di un luogo o di una faccia non è che il tentativo ennesimo di memorizzare con l’anima degli oggetti non scomponibili, allora tutto è nella risonanza. C’è chi sente da una parte all’altra di una costa insolitamente sfilacciata c’è chi no
Id: 54227 Data: 22/07/2019 00:05:28
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un sorriso per la fine del mese
poi c'è il rischio che la gente si lamenti per il caldo non mi piace, si fa presto a dire che la vita è un problema del comune Ed io, che mi sono innamorato del suo partito più democratico di sempre da farmi male il collo, ricordo a mia madre come si dà la partenza ai video con i capelli lisci e mossi tutti i mesi trascorsi, dice di essere una delle cose più importanti al mondo Che sia un buon libro da mettere assieme agli altri c'è chi non è mai stato a […], un nome che fa ridere
Id: 53865 Data: 20/06/2019 00:25:33
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spacing
dirà -mi bastano-, chi non prova fastidio degli oggetti tra i piedi, poche cose conosciute come fossero di una volta Una in cui si è visto con la gente Una la panchina Lo spiovente alla fermata dove c'è la memoria corta buona come fare una siesta -dormi bene dai, tu che sei un genio nel mondo- dirà grazie appunto l’altro uomo Alla notte come un ripasso, o un altro tentativo di resistere al sonno
Id: 53505 Data: 20/05/2019 23:41:37
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panoramiche
bisognava guardare i cespi di sbieco, per quel senso del vento insistente anche il tuo vestito che ruotava come le cose che non attendono alcuna morte però la mano chiara come il velo sull’alba che finge lo sguardo disatteso di un oltre disgiunti come lo si diceva dell’albero e la quiete, bisogna rifare l’orrido all’incontrario
Id: 53000 Data: 10/04/2019 12:35:51
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riquadro di spostamento
sia una immaginetta incollata a un nulla di fatto l’uno per uno di cui è rimasta qualche faccia come una forte emozione nascosta chi sa se anche gli altri a uno slargo provano lo stesso che la corrente entri come la pioggia nelle fessure di un millennio di secca o che non quello resta uno stordito: non fa caso alla freccia che gli spara di rosso dritto negli occhi cos’altro, se non sparare negli occhi
Id: 52912 Data: 03/04/2019 20:44:20
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nuovo editor
mi sarò iscritto a un sasso di un certo punto, si era detto sulle prime cosa pensi del mio paese, cosa pensi della storia saranno galanti gli spazi del testo, qui non fanno alcuna tempesta immagino la varietà dei posti in cui eterni fronte al vento come le più care opposizioni
Id: 52412 Data: 26/02/2019 20:24:30
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share
tutto ovunque come dei corto postmoderni, per cui una immagine silenziata se non altro aliena come il sole in fondo alla strada e non ha salutato guardava il rattoppo sull’asfalto la sera, un ricordo nel fianco -deve essere un ray casting quello intravisto nello sguardo della passante che non fosse invece una radice come tutto è venuto dalla paura
Id: 52277 Data: 15/02/2019 21:51:39
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Joie de vivre
io ha una sedia comoda, un monitor tutto dire una gran collaborazione di suppellettile come prende in mano il pennino elettronico, io immagina macchine volanti prêt-à-porter, solo rimedio ai lunghi tempi di viaggio per lavoro. io in questa luce ricavata alle superfici ridotte del circondario se lo avesse saputo, degli anni sotto esame tutti gli anni della giovinezza. La mano ferma sullo schermo: io scoppia dalla gioia
Id: 52023 Data: 25/01/2019 21:42:34
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scrutini 2019
mi piace il profilo con un po’ di ritardo. chi sa se il tuo fosse facile da usare per fare i conti, anno di nascita degli anni; il tuo nome è nato d’aprile, come a dire te la sei cercata. perciò io ti voto migliore corona, mia corona migliore di che colore hai i capelli, polifunzionale il tuo sorriso alleato chiede: che fare della mia isola, mia cara isola di sempre
Id: 51996 Data: 23/01/2019 21:33:17
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de limite
è quantomeno insostenibile nominare il cielo come fanno da che mondo è mondo Però, quando manca un quarto alle diciotto, non ci avevo mai fatto caso Da cui ricavo che non sono i cambiamenti grandi a interessarmi che so, il piazzale dove c’era l’edificio, il ferro dove c’era la pietra, il deserto dove c’era la foresta Piuttosto la forfora sul colletto alla marinara, un foruncolo sull’orlo rosa del labbro superiore, ancora il riflesso di una lampadina che si accende all’improvviso Non so quando, non ci sono sempre, di più il tuo nome del tuo paese è stato un banner attaccato al ramo che decresce come la città
Id: 51957 Data: 21/01/2019 20:35:09
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primitiva
di qualunque avventura non abbia se non questo dei palmi larghi sono i viaggi lo scandaglio del tempo mi dico, guardando il cielo misto di un colore che da qui non s’era mai visto l’onda ancora una tempesta di mare Ho la piaga dei ricordi che gravitano quale sia il giorno della settimana, il gatto sta alla porta d’ingresso come a cavallo di battuta intanto che si fa densa l’ora delle immaginazioni molto trasparenti
Id: 51617 Data: 21/12/2018 00:22:59
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spuria
non sarà il corso degli eventi a dire tutto come viene la fame, la compagnia, o qualunque altra anima non prevista. Più spesso ho notato gli occhi rivolti al costo del lavoro e di non avere un biglietto d'ingresso per medicina il mio profilo su richiesta è esattamente quello che non è o non ha le voci come ce le hanno tutti gli altri se dico del corso, è prevedendo l'occasione di esistere a un accordo per la prima di se stessi Mi hai detto: da parte di tutta la città - difatti c'è qui il link di uno capitato al momento
Id: 51604 Data: 18/12/2018 21:20:45
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numerata del corso
scadranno anche le stelle come un abito improprio alla circostanza o una pulsazione che si avvia al post pentimento quelli di alta statura quegli altri a forma di pera, cui hanno tolto però la faccia non si è estinto, sotto la pioggia il rialzo della strada, più o meno conversano di soprannaturale un bollettino compilato a mano e spinto giù in fondo a una tasca il tabellare, e poi la morte delle intenzioni
Id: 51211 Data: 10/11/2018 09:56:38
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grassetto applicato
può darsi che questa serialità sia eterna cui non nascondo il mio robot personale Piuttosto lo mando avanti; me lo hanno aggiustato affatto bene una lontananza di suono di corno avo carissimo del mio motore spinto Per nulla incidentali le volute di bacchetta da direttore rivolte all’orchestra che ascoltai da piccolo Poi crebbi con tutti gli altri in una curva che ora chiamo loop anche io dacché mi americanizzo a furia di pensiero computazionale Sembrano cose da mangiare o per fortificare un discorso fiacco di cui il tempo ha rimosso i ricordi come il rametto cancellava le scritte sulla sabbia, sogni super veloci e magnifiche imbecillità Se questo non fosse amore, allora mi darei la morte senza che gli altri sappiano Che avrà mai da pensare il centesimo speso al bar di sotto – luccicherà di alcuna solitudine, scommetto
Id: 51135 Data: 03/11/2018 19:35:37
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di trattenimento
si fa larga obiezione alla sera ripetente come per fissare qualcosa contemporaneo di altro quello è un grande attaccamento non c'è come si fa per dire si fa poiché sussisto e intendo che la luna suona Tutto è in una città messa a battesimo con nome assurdo C’è dell’acqua dello stesso colore di sempre lascia vedere il fondo ovvio, ora crederei nel peso del rapporto uno su tempo ai margini di vie io perdendone soltanto materia
Id: 50974 Data: 21/10/2018 22:58:15
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rapporti
che dire delle lagne infinite dei grilli ancorché sanno come io do non lenti non veloci i miei accordi ribattuti al registro grave uno due per l’occasione bella di stringere, io vado al pianoforte con un giro di buona invenzione come spicca d’improvviso da un seme, poi diventa qualsiasi cosa; una melodia che diventa qualsiasi cosa non la so grillare neanche con i polsi bene allenati
Id: 50189 Data: 18/08/2018 21:19:40
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sì, ovvio, che vanta grandi pensieri riservati
è necessario correggere la notte. Più simile agli annunci pubblicitari, che a un immaginario dei fatti notevoli del giorno. Non sbaglia chi dice: vivere altro non è che imparare a morire; peraltro, si legge nel frammento di giornale capitato tra i piedi e raccolto uno slogan nuovo da imparare a memoria. Una pagina ha quest’aria femminile e perciò complessa; anche lasciandosi adescare, dov’è straordinario? Che l’audacia sia più conveniente a un dicitore
Id: 49870 Data: 27/07/2018 04:20:58
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piccola guida all’ascolto
la radio manda un pezzo con le percussioni una cosa che fa un po’ ridere, mia cara Ma c’è da prenderle sul serio queste cose; pare debbano spingerci molto oltre, dico che non è più insolito della technicolor dopo il bianco e nero però non so non porta da nessuna parte, e allora io ho più voglia di muovermi con te ancora mille anni, cioè per sempre Non so se lo hai già capito, sono così chiuso e incostante io so che mi regaleresti una macchina del tempo tascabile. Te lo leggo negli occhi O si dice capire dallo sguardo; ma il tuo è una città enorme. Segretamente strimpello al pc perché ti piacciono le parole Come nessun’altra cosa al mondo sono proprio due, cara, neanche tanto elaborate, tanto pensate e scolpite Piuttosto buttate lì sullo schermo o quasi Come sei solita dire tu che le cose maturano nel sonno
Id: 49794 Data: 20/07/2018 21:57:54
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apotropaico
io ha un santino di ricordo come fosse quello un potere straordinario contro pianure e monti che non fanno alcuna differenza, si burlano facendo posto a tutti, non per altro non avrete più parole uccise dai vocoidi
Id: 49657 Data: 10/07/2018 20:45:14
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sfilacciamenti
tenendo conto della mia piccola ricognizione del lessico riciclato che ne è venuto i palazzi dimessi, il film time machine di cui parlavo la barriera sollevata molto dopo che è passato il manovratore c’è chi rimpiange i colori visti a occhi chiusi; ho sentito dire che torneranno a scrivere di rose, di pellicole; comunque si sapeva che i cambiamenti sono corone di esauste prerogative esattamente come gli alberi e le poesie
Id: 49433 Data: 23/06/2018 23:49:42
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più d’effetto
non penso alla morte come l’ultima cosa che farò fingendo di non possedere niente che tutto sia dovuto a un lento rilascio. INESORABILE. Ovviamente, qui sarò sincero, ho sempre motivato il possedimento, laddove canizie corre all'incontrario da cose grandi, quale il dominio del cyberspazio ai pochi euro di incremento stipendiale. Giorni fa, riguardando alcune foto, mi veniva una diversità, un tradimento e molta prepotenza. PREPOTENZA. Poi, da quel tempo, da quel mondo rincontrandomi non ho saputo più fermare questo verbo farò/sarò (come vuole l’inglese) di continuo tra i denti
Id: 48987 Data: 22/05/2018 23:25:20
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panoramic views ‘50
è mio come avverto gli anni dalle ben fatte ipotesi e mi costa ammettere che sono false non soltanto per la corona di monti e il piano d’acqua gli ottanta e passa anni di due mangiatori di cozze per tutto, tutto mi ricorda le diapositive del mondo, e come l’impressione magnetica qualcosa fissava non al corrente del tempo
Id: 48555 Data: 22/04/2018 17:37:44
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eropoiesi
devo una pinta di qualunque bevanda al senso di enne volte e non fumo come tutti gli altri che si godono il vizio fanno le code agli sportelli io e le buche nell’asfalto un rosario per una novità che mi provochi
Id: 47751 Data: 07/03/2018 22:52:18
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quarterly
io parla di cose comuni come _ stanotte ho fatto un sogno_ chissà perché si dice ho fatto: c’è dentro una volontà implicita, un supporto, c’erano altri sogni e così via lo sguardo più ampio salendo poco, non oltre cento metri di collina, sempre più numerosi gli agglomerati imprenditoriali tante cose ricalcano sempre le stesse, super strade e cavalcavia come video documentari sulle formiche sorprese dalla pioggia, attualmente io è perlopiù di fantascienza, o di senso eterno, già che non si immagina impiantato a un mini dispositivo solare a massime prestazioni
Id: 47158 Data: 12/02/2018 22:41:39
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com paro
invece ho idea che per l'avvenire, molto poco promettente . come cade dalla palma delle cose necessariamente buone anni '60 e '70 che so, la penicillina in polvere, la cintura per i libri (da nostalgia: noi rivogliamo!) . per l'avvenire avranno tutti una serie di vantaggi Ancora per un po' io tornerò dal lavoro attraverso i campi con lo sguardo arso e l'assedio del passato più che del passato, del modo di immaginarmi avanti in quel dolore comune di non sapere se le cose stanno come per i gatti perché se così fosse, se anche io disponessi di una vita settima, o nona finirei là, dove tutti sono bravi e bravissimi a finire
Id: 45780 Data: 17/12/2017 18:05:02
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note taking
a due a due, o tre, guardate il cielo e ditemi che pensate, che sia tutto lì in quel blu il candore d’intermezzo semplice, no, non semplice, sciocco volevo dire sciocco, di modo che il resto sia serio come il paradiso Avete notato i contenitori sotto il cielo? le casse ovunque, e gli spruzzatori Ora qui, tra partenza e avvenire, sarà scritto il pensiero più idiota scritto su carta usata in tutte le lingue Uomini si parlano da un secolo all’altro. Disambiguare è un verbo irragionevole
Id: 44080 Data: 06/09/2017 03:03:57
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il diletto della pesca
la corrente fa quattro mulinelli che tolgono la voglia di nuotare tuttora il verde trafigge gli occhi sarò anche muto come il luccio che scivola dalle mani del giovane apprendista gonfio, trillando argento
Id: 44021 Data: 02/09/2017 02:29:28
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arrotando la erre
come risalgo la collina verso casa e guardo giù al lago diviso confermo la mia antipatia per i motori il mio battito non sfasa avanti, ed è piuttosto chiaro il vantaggio dell’avversario che si è fatto grosso a forza di vino, di somme risicate e stecche tutte cose che danno fastidio quanto le sincronicità perfette Come questo lago doppio che ora è uno dei miei goal
Id: 44004 Data: 31/08/2017 19:17:10
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da io è altro
ricordo un giro di note sotto un cappello cui davo il nome di pan e in quelle terminavano tutte le mie immaginazioni come, per esempio, il travestimento nei panni del mio migliore amico al quale avrei affidato l’anima invece niente. Ora non è che l’altro sia un lontano seno della nostra pallida vita o la manna del vicino non colpito da disgrazie. L’altro è piuttosto una zona amica da io antefatto di un amore
Id: 43894 Data: 22/08/2017 22:01:34
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altre opzioni
si conosce poco di quelle piccole morti dal seme denso come si affiliava all’aria tra l’euforbia e i cisti della macchia la sera l’asfalto rilasciava calore e fin su dai lombi, il sintetico dei vestiti si combinava con le secrezioni di una età che ha un fondo di tempo inestinguibile
Id: 43817 Data: 16/08/2017 13:43:14
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since we know the seagulls are aggressive, there’s no more..
since we know the seagulls are aggressive, there’s no more pleasure in staying on the beach after a storm una sarabanda di oggetti inutili \un cannocchiale a che serve un cannocchiale, a migliorare i ricordi, roba da unguenti della memoria serve a guardare stelle che baluginano illudendo di un oltremare con su quattro luci finte peccato che il pianoforte abbia un piede spezzato pencola di lato cos’altro verrà, da questa stanza coltivata a cornici, foto, scatole di attrezzi il parquet a spina di pesce scricchiola, forma voci, alcune hanno il timbro delle giornate fredde quando colpiscono alla gola
Id: 43595 Data: 24/07/2017 02:25:14
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il fascicolo che va da kenu a metsu
ti ho preso tra lo scoscendimento e la calma dell’imbrunire con quella asimmetria degli occhi che non spiaceva stare al passo con i tuoi pensieri volubili in cambio, stasera, il tuo sguardo fa le fusa come il gatto che mi gioca tra le gambe – è felice, o ha le visioni – a proposito, ho ancora da dirti l’a passo d’uomo la falcata di terra brulla al sale di salina a malapena mi riesce di colare leganti oli di papavero tra i monti e le chiome degli alberi, falchi imprecisi tu chiedi dell’arco di violino che s’è sfasciato, e rade stille rigano la distanza, non l’alcova di fieno verde non il metro di ginepro, un’ansa di fiume lento la tua bocca un fuoco, come doppiare le fibrille del mare
Id: 43569 Data: 22/07/2017 02:39:49
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No 4 in Si
<Dove hai lavorato:> si legge allora uno che ha volato cosa dichiara, uno con la testa piena di fantasie da quando ha capito come funziona la vita, non che non abbia fatto quanto occorreva incollare foto, imparare lingue straniere sono diversi lavori, ci si fa una gran figura, messi in elenco nella giusta crono qualcuno rimanda anche una eco di serata impegnativa qualcun altro di sentori e suoni tornanti della sera così la sera è il chiodo fisso del dopolavoro da cui si evince che lo zoccolo duro sta nel doppiotempo in mezzo ora non è facile arrivare a un accordo su quale dei lenti sia il più interessante, credo quello prima di dormire dà fastidio che non c’è spazio nel form sufficiente, se non una sezione espandi/comprimi in coda e alcune voci nascoste
Id: 43553 Data: 20/07/2017 04:02:04
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extensions
via terra non sarà più improbabile del tiro lungo di un soffio se a limbiche sostituite oceaniche, e scandite poi di presenti, non sembra che il tempo pieghi tanto, in questo attimo di memoria che accorcia non lamentando trascorso o avvenire, perciò è soltanto presente, secco e simile alla roccia percossa dai raggi rossi della sera, tanto che porge una mano, sinistra e cantabile come una domanda al sapore acido e buono di mezzarancia
Id: 43540 Data: 18/07/2017 22:52:01
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ischemia of being earnest
lei ballerà una passacaglia con indosso la sottana come io darò le bacche al merlo a est dove ho l’affresco sull’azimut come viene tesserato esagonale per un bel pezzo, appena un rigo sotto i piedi come un aeroplano o un apotema che si legge male per tanta pratica a dividere il mese di erbe rase, poi alternanza di mimi e voci poco udibili, fino a un punto animato e lontanissimo
Id: 43466 Data: 11/07/2017 20:48:31
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iSeparation
alla fine di queste righe avrò un periodo e non sono venuto a capo di granché, riguardo a istinto o voglia che muove il mondo al ricordo di lei che ha sorriso per molti anni come se la vita le fosse poco seria, in effetti lei parlava di bucce di mangiarne degnamente, poi il vento se l’è portata via come una fiammella appiccata al rametto consumato non era il senso che gli avrei dato in quegli anni i miei coetanei pensavano a inebriarsi di mammelle con il capo immerso in quella specie di paradiso salvifico e imperituro, questo schieramento non ha un lieto fine, però si fa da parte come sedato, come uno stato di quiete perfetta che non si lascerà dimenticare
Id: 43445 Data: 10/07/2017 00:31:16
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smartcities
lei è una donna avanti negli anni nera con una mano para gli occhi dal sole un compagno la precede e impiega lo scarto avanti per infilare la camicia nei pantaloni gli oleandri a mano manca vanno come le ruote dei tir nel tono del rimosso
Id: 43018 Data: 31/05/2017 17:03:56
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cicli
la moto luccicava, alzava la terra fina come oltrepassa le ciglia e dà prurito alla congiuntiva
tra lei e lui una gran direzione di spazi e l’attesa immatura nonostante gli anni piegassero gli ulivi delle nascite
Poi niente di più che scorze e effetti placebo di zollette Lo sguardo fisso alle barche spaccate dal caldo
Di qui ora si gode sempre una visuale di uomini e donne anche in abito d’affari aderito al fisico grosso i figli tutti dei piccoli campioni
ne danno annuncio microfoni sopravvissuti allo strappo dei cavi dai connettori
Id: 42339 Data: 10/04/2017 21:48:27
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fit
appartengo alla generazione che non andrà su marte fa molto hot topic di questi giorni alla radio ora che ti ricordano anche la classe di nascita sono tutti laureati e ingegnerizzati io ho un fastidio a un fianco di continuo ma però non mi ha finora interessato da ricorrere alle medicine, se mi desse più fastidio giusto una punta poi io amo le cose che danno di questi problemi allora faccio bene a non lamentarmi che non vedrò per sempre come crescono le giornate
Id: 41574 Data: 17/02/2017 22:40:56
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bellissima
ho sempre amato le chiare poi leggère di pensiero e una così chiara mi avrà per sempre. Lei è sul punto dove gira il mare, chiara e insistente; lei ama l'aria marittima e i toni rossi, io le indovino i sorrisi. Provo oggi a teletrasportarla ai pensili del nuovo centro spa -roba infelice?- Lei non collabora, è disseminata come le sue letture del lungo secolo.
Id: 41201 Data: 24/01/2017 21:35:13
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di stato e di moto
già dicendo alternative uno finisce soggetto alle sincronicità. Di fatto sarà altra memoria poi, altro verdetto poiché, da una parte, si avverte l'occasione di aprire una finestra a aria nuova, a facce nuove, magari anche a un(')amante non necessariamente di talamo, come si è portati a pensare in prima battuta; a uno scampolo fresco di quella dimenticata consuetudine di servirsi del mondo in un piatto sbreccato. Non c'era perfezione che reggesse il paragone neanche ora che sono passati molti anni. Dall'altra c'è questa odissea privata dei benedetti legni che pretende di dare un avantindietro più emozionante del sesso e del cioccolato; e davvero non manca di fornire degli esempi, piuttosto piacevoli. Per dirne solo uno di questi giorni, l'attitudine a contrarre il tempo (dell'auto in moto) ricorda esattamente la forza del vento come montava, poi sapendo di tutte le cose che incrociava. Dà ancora il contraccolpo al collo e fin sopra i capelli.
Id: 41166 Data: 22/01/2017 19:33:53
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allegato
per il momento penserò ai miei limiti. Quali grandi, e molto. Cos'altro dire di uno che cerca da stamattina, come da tutte quante, una coincidenza con le sue carte. Almeno un fenomeno da integrare nell'architettura di un alquanto improbabile tedeschismo. Il mio nome è qualunque, e questo è quanto di meglio si possa desiderare
Id: 41149 Data: 21/01/2017 22:01:37
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di tipo metodico
voglio che tu sia felice cosa vuol dire complice lo spazio aperto, altro che stare sul rigo, piuttosto con il successivo (rigo) convertito in fabbrica ho i punti di paragrafo come lame sulla frequenza bassa di un sussurro lasciamoci andare, si presta a diverse interpretazioni e a quest'ora del giorno si ha maggiore attitudine per il suono effettato assalito dal dubbio manca lo sguardo che sapevo fermare sulle cose o non danno loro stesse il piacere di farlo come ti vedo preferirne altre non più in comune e non c'è rimedio se non questa ripresa della strada, gli altri dicono sia un buon movente per degli ottimi montaggi però uno che non se ne intende, non se ne intende
Id: 40902 Data: 08/01/2017 19:49:18
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epifanie
d’altronde quale differenza c’è tra una relazione amorosa illegale, o poco ortodossa, e una intrattenuta con gli anni, puntuali nella loro smagliante fine accompagnata dai botti Un modo qualsiasi di prenderne atto con nota in cui dei giorni contano più di altri, più delle scadenze ancor più di quelle iniettate per appurare che tutto ha funzionato che il tempo è stato bene impiegato Ovviamente, per le cose andate storte bisogna inventarsi una storia da raccontare come quella di tutte le fini, inevitabili però senz’altro convenienti già, questi ultimi li chiamerei giorni da cinema indipendente nulla togliendo al cielo che deriva dalla condizione in cui lo si colloca a riposo
Id: 40857 Data: 07/01/2017 04:52:22
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ad alta velocità
o la ricordo bianca per qualche ragione infiltrata si infiltrano cose, più il tempo fa avanzare dei mattoni da cui si allungano mimiche, informate a quello stage dello sguardo sommario e di insistenze ai lombi tornando alla finestra da cui si allunga la mia ombra di spalle o di fronte affetta da aliasing di un bechstein decisamente al di sopra della mia portata non che fossero di poco conto i clacson o la pioggia improvvisa come effonde sentori di stagioni infinite e perfino stagnanti no, piuttosto la tempistica ok di quel futuro ci penserò alla folata sulla capigliatura folta e incolta copiosamente deformante
Id: 40832 Data: 05/01/2017 17:25:48
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c’era una volta l’altrove
non è irragionevole quella piccola composizione oscillatoria alle gambe che non dà segni di stanchezza, a parte un residuale dio compositore di mood a migliaia, e un algoritmo cancellatorio della nostalgia dai malanni dell'universo (serenata per voce e cornetta jazz come lavoro i limiti dell'inclinata) l'impulso di vivere nelle mani dell'altro con la convinzione di ricostruirci tutto quanto, dal piccolo al grande drappodramma in rapporto di segreto nascondendolo al mondo, salvo alla donna cui promisi assoluta non iniziativa sicché il senso non fu tanto l'amore quanto l'incontro che ricompone architetture diverse allora il sudore, il tremore, il pianto e anche la nota sfasata alla volta di un buon sistema di riferimento
Id: 40722 Data: 26/12/2016 23:26:53
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continuo
allora il senso del sentimento come vento è la madre che avanza il figlio del peccato per avviarlo al mare qua finisce una delle tante eternità, o torri che al posto dell'orologio meccanico baluginano i compiti di realtà dei diplomandi Li avranno fabbricati con un materiale che non arrossisce cosa ne sanno del bisogno di un media tra i task fatto a mo' di quel figlio, cui dire di lontananza come stanno a ferite tra le cosce lei e lei quando sapevano su cosa aprire gli occhi e la scritta bianca gli dava il senso su fondo colore dello scoglio lavico come tutte le cose che brillano il loro bailamme
Id: 40674 Data: 20/12/2016 22:31:43
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pudipé
le cose emettono un qualche peto e se non lo emettono lo hanno emesso in precedenza poi qualcuno ha pensato che fosse abbastanza o quelle vengono così e basta io non so se cedere al pessimismo dilagante degli altri che fanno sempre meno peto salvo al cinema i commenti a voce alta, copiosi gente che non sa stare al mondo per favore dategli un tavolo da gioco o la station l'attuale ghiacciaia fuori, altre cose passano come schegge, di traverso una serie di domini nelle teche il negozio spostato sul piano alto dell'edificio, ora dà sul viadotto però la gente va da comprare online
Id: 40652 Data: 18/12/2016 22:14:54
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automatica
anche questo sentimento misto che non si fa sbrogliare, cioè delle componenti alcune storiche, come i sentori terribili provenienti dai campi messi a concime, e più prepotenti dei tubi di scappamento (intanto dal nord ci sono novità, nuove scadenze stavolta è il turno del pilota satellitare) io continuo a comportarmi come uno sciocco trasformo i pedoni in funzioni matematiche o in lontani rimandi fatti di un materiale extraterrestre li metto a disagio, però è tutto nella mia mente o in quella di tutti e se è in quella di tutti allora è normale
Id: 40461 Data: 30/11/2016 22:04:05
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geometrie
in radio le conversazioni del passaggio a una regione e poi qualcosa come di messaggi in codice che però non era come tra due vecchi amici che lavorano nello stesso posto, era di più qualcosa come tra due personaggi di un racconto che mantiene le promesse, e dove l'insistenza di una idea lontana la complicità di alcune esagerazioni rendono familiari i contorni, in particolare il modo in cui usavano il termine piattaforma che sì, non poteva sapere di vecchio con un costante richiamo
Id: 40301 Data: 18/11/2016 22:32:24
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dallepoca del carpe
quello della crescita è il beat meno discontinuo nessuno si fila il lago che un poco svasa non so se per il punto di vista alto o la distanza che è un additivo affatto trascurabile conservando la bellezza delle cose ferme a sentire i miei studenti gli ho capito tra le righe della loro innocente trasparenza che preferiscono le uscite al mattino per riprendere fiato
Id: 40168 Data: 09/11/2016 22:09:51
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cinquanta
la gente ama sempre di più i centri commerciali, un po’ per il clima di stagione un po’ per vedere altra gente se in faccia hanno su l’espressione fatto del giorno o quella da borderline ho piegato il cerchione posteriore sinistro a un rondò, dove mi ha distratto il pannello per l’isolamento acustico trasparente la casina da cui usciva una donna avanti con gli anni immagino il prossimo genetliaco i pollici della gente dritti e aderenti al palmo che rimandano al rumore di pantofole proveniente dal soffitto e quelli più importanti come potrebbero essere delle suole di buon cuoio poi tutto gira intorno a un desiderio frusto che i punti di partenza, i blocchi subiscano uno shifting da DNA editing
Id: 40002 Data: 28/10/2016 22:56:55
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gestione del proprio dispositivo waterproof
si può durare una moltitudine di giorni pressoché infiniti e attaccati a una diaria appena giusta per fare pressoché niente qualcosa c’è della confidenza puntata con lo sguardo sul principio della curva la costanza? Un nuovo modo di fare con impudenza dell’inefficienza, della noncuranza quella sollecitudine più simile a coalescenza di essere manifesto e franco cui si aggiungeva un po’ di delinquenza da piccoli desideri inesausti come lenza che scorre per ore segna le mani e all’occorrenza non c’è come evitare il disagio molto più tardi ho provato che un oggetto nuovo è sempre motivo di reviviscenza
Id: 39944 Data: 24/10/2016 22:28:55
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gaussian grid
dal brainstorming è emerso che provano invidia per il coraggio di essere ribelli nulla togliendo agli slogan delle grandi rivoluzioni che però non accendono più la fiamma della contraddizione non vogliono più saperne di ismi piuttosto manifestano una respirazione nervosa come fossero presi a parolacce non resta che progettare un set di azioni da scimmie anche se la netta sensazione è che ci siano già stati agli spettacoli di animali diverse volte e che a loro interessi metter su una contro corporazione per avere la parola
Id: 39699 Data: 09/10/2016 10:28:57
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letteratura per ragazzi
prendersi del tempo per ripassare alcune cose non sarà che una estensione di piccoli cambiamenti sensazionali annotati come vengono un giorno o l'altro su un piano generale in modo alquanto simile parlano di guarigioni gli involucri che ingombrano il tavolino una stretta di mano capiterà domani dopo il lungo giro per andare al lavoro intanto che gli occhi sono come pezzi di vetro aggregati sulle occasioni
Id: 39590 Data: 30/09/2016 22:57:03
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pulsanti di condivisione
se ti fossi affidata ai suoni dispari di quelle vette sempre identiche anche se di origine diversa, di due avremmo fatto una fedele imitazione di violino come oltrepassa le creste virtuali – imparare richiede pratiche esagerate, bisogna ammetterlo una probabile trasfigurazione dei sassi e il tremolo sullo strumento ingrato non dà alcun conforto qui tra l’impazienza e gli incidenti sempre getta dei bei lampi la luna e non c’è cosa più interessante delle invenzioni degli uomini almeno quella trasfigurazione inautentica mette a segno la sua boria del tempo pasticciando le ombre, se non altro tutelari di dissonanze
Id: 39441 Data: 20/09/2016 10:33:35
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call center
la giovinezza è implicita nella sua voce telefonica come spiega nei dettagli con l’ansia di vivere e un filo teso di speranza come un cavo da ponte mi dico: questo è il sogno che insinua un desiderio molto prossimo allo zero di aspettative, io non faccio che rinnovarle l’ascolto fingendo un maggiore coinvolgimento, in verità ricordo una figlia che non ho seguito la quantità di acciaio sulla nostra comunicazione l’impiegata continua a sbrogliare il vademecum, fissa i punti si riserva di telefonarmi di nuovo. Il giorno dopo le sembra lontanissimo, glielo leggo sulla fronte attraverso lo speaker invalidante, obliante, capace come un geco di sfuggire al predatore non sa che a catturarmi non è la sua voce benché rigenerata prensile neanche i presunti vantaggi dell’offerta, solo una concomitanza come lei reciterà i termini a 208 di metronomo sapendo che le capita sovente di fallire al primo tentativo, lei non sa se avrò perso la pazienza o mi lascerò incalzare un’altra volta dicendo sì, sì e sì
Id: 39227 Data: 04/09/2016 18:02:06
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umido alle mani
non credere che il dolore non si propaghi dal tuo viso o che una lacrima non scappi alla stretta non munita delle congiuntive dà il tormento segretare il calco del tuo battito contenuto cui ho confidato i segni di una avversione a difesa o del tuo vestito leggero, l’ansia di essere sufficientemente bella per un istante sono testimone del tuo drappo di ricompensa consistente a quel senso di non appartenenza cui si è ascritti tutti da sempre, mi domando sulla bontà dei versi emessi come splendidi foulard a buon mercato e se molto a corto di sussurri questo solo ti rafforza
Id: 38950 Data: 09/08/2016 16:19:41
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arnesi di legno
non escludo che abbiano un accordo, tarli e ospite a titolo di procacciamento almeno un tarlo si è dato dell’immigrato o profeta in casa non sua come si dice dalle mie parti le linguelle di fuoco sopra il capo non contano le scie eccitano sul nascere e ancora di più scomparendo nel nulla e siccome non so volare se non prendendo l’aeroplano di tutte le piccole morti sarà tutto in ciò che IO mi porto per il dopo
Id: 38905 Data: 06/08/2016 03:01:18
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docu mentario
oggi ho visto le testuggini andare incontro al mare e ho pensato quanta ansia di cacciarsi dentro a quel mondo ben più ignobile, della cova di madre com’è la spiaggia poi riflettendo vuoi mettere la buca con la spumosità della risacca, le pupille irrorate di luce, con lo stato provvisorio e indefinito o la spinta in avanti delle pinne? non c’è storie, peccato che non facciano delle bussole originali per inseguire l’orizzonte avanti e avanti ci provano con la stella, a non perderla di vista il più delle volte, francamente, scambiando il mare con la piazza
Id: 38895 Data: 04/08/2016 21:59:21
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girandole di plastica leggera
potrei fare due passi sul prato e illudermi di aver scelto per oggi il bene della solitudine morale si dà il caso però che non sia affatto trascurabile dover fare i conti con le mie stesse memorie e come sempre la mente ne è piena più sembra sgombra di gente se non dimenticata frequentata quel tanto che il destino ha voluto, e poi basta ora questa linea di presunta solitudine mi dà di che rendicontare il tempo lasciando a quei giochi di ruolo un po’ vintage per i tempi che corrono, di fare da catarifrangente a questa voglia di credere che se da un lato io rendiconto, e vado dritto dall’altro mi restituisce la vita per traverso
Id: 38870 Data: 02/08/2016 21:40:14
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lo spacciano per amore
poiché amo anch’io la vita allo stesso tempo maledico la precauzione sapendo la punta sporgente alle cose care e qualunque ragionamento, avuto con il baratto, porta le cose sotto il bianco sguardo che gli viene intorno, come animale che non ha gran fame. O questo è il migliore dei modi per mantenere una distanza e lasciare che le cose più care pungano soltanto aria Già mettono voglia sul nascere piuttosto che alla correntezza di essere semplicemente al mondo
Id: 38827 Data: 28/07/2016 19:33:16
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integratori per i pesci
quando solo un secondo funziona come neanche una vera macchina del tempo, piacerebbe che la lingua potesse altrettanto ma però fa scomodo dirlo, scriverlo qui – un pomeriggio bianco e polvere buono come si andava a patelle e con il taglierino le staccavamo più in fretta di un francobollo dalla busta parlo di una stretta connessione, tra quel filo di mare intromettente e l’immagine capovolta di uno (un tuffo?) ad ogni modo, la curva era cosmica e portava fuori a volte migliaia di anni avanti e altre migliaia indietro
Id: 38788 Data: 24/07/2016 20:13:24
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the entertainer
tutte note di musica inflazionate i nomi di questi tempi io provo disagio per non avere la pronuncia buona quantomeno in questo mondo fornito di macchinette per tutti gli usi quei nomi propri a mente storpiano e incistano come l'idea di premorte poi c'è questo richiamo alla cetra paralitico
Id: 38730 Data: 20/07/2016 22:14:58
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non è semplice guardare giù apertamente
è labile quel verbo che associo al tuo sorriso nero -nel tempo conteremo- o su chi conteremo- intendevi con il testo a fronte e dove ti presenti, ancora più nuda più bianca dell’avorio tagliato
sono [nome cognome], giornalista blogger secondo me, un fingitore è meglio uomo se tra le idee che ci sono, e che ritengo interessanti e non è poco, è lui che accendo con la lingua dentro l’orecchio
calò in un brivido, tutto il tuo segreto ancora più nuda più bianca dell’avorio tagliato a ricordo
Id: 38682 Data: 18/07/2016 01:54:31
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the quick brown fox jumps over the lazy dog
lasciatemi una vita da morto o abbandonato a un progetto d’avanguardia come, ad esempio, colono su marte ci porterò un libro di sconosciuti la cui anima è una roba inutile perciò ho detto lasciatemi intanto che vi fate ingessare tutto ciò che avete Questo è un imperativo galante dacché io non sono un ortopedico o un santone poi uno di voi (al meno) mi invidierà alzando gli occhi dai cumuli di polvere diversa, fino a tanto che l’ennesima cometa non l’avrà spazzata
Id: 38648 Data: 15/07/2016 13:55:25
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pellegrino
ora che so quanto siano numerose le passeggiate scandite dagli alberi anche questi fiumi più torrenti che fiumi incominciati a salti da una pietra all’altra per scampare le solette di carta qui non le agavi concimate a bio plastica non il pane, non l’olio di palma poi come rubare i limoni dai rami non più esterni? lì quella volta che faceva serrare gli occhi la fine del giorno immalinconiva
Id: 38600 Data: 11/07/2016 20:49:59
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voiles
nostalgia d'acqua collima con il caos al porto le gote scoppiavano a soffi poi si diceva: le vele rigide (a quel tempo dure) e il fiato non vale (non ce la fa) maggior successo lo si aveva in casa con dei gusci di noci e fazzoletti stracciati
Id: 38440 Data: 28/06/2016 13:39:13
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gli ufo vengono da un posto inventato e se non è inventato..
... allora è lontano ___________________________________________________________ negare che i pensieri più comuni siano quelli che condensano gli oltre limiti non mi è servito a niente però i tamburi hanno già risuonato su nastri magnetici le voci tornano a combinarsi perforanti nelle camere iperbariche io qui sempre sul pezzo minimale non posso che funambolare fintantoché i cieli non mi apriranno il petto
Id: 38419 Data: 27/06/2016 13:52:10
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che cci fai qqui
distanze e la mia età formano un binomio delle più rosse stimmate dall’insofferenza al proibizionismo domestico e delle aule dell’obbligo scolastico lo confermano sorprese dal nome già sentito. Quale il motivo delle ricorsioni tra l’altro non sempre desiderate, piuttosto ombre che si ficcano dentro e irradiano la sagoma di un grosso edificio (a momenti suoni dialetti, altri pesci) dei primi lontanissimi, dei secondi fratelli sempre lontani e i pesci tutti non li ho mai mangiati volentieri Però mi rafforzano delle lacune da cui mi viene un amore per le più che doppie consonanti
Id: 38301 Data: 17/06/2016 21:51:44
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utensili gratis per decostruire
faccio un lavoro non richiesto e immagino tu sia un dispositivo dell’eternità con su lo storyboard delle tue emulazioni anche io, come tutti, ho paura di morire e tutti i morti avranno temuto di morire di qualche povertà così mi pagano perché io afferri con le mie grosse mani questo io monòlito e te lo scagli contro con sicumera
allora, quella vespa posata sul fiore che sta ancora lì a fare?
io finora ci ho perso il sonno
Id: 38080 Data: 02/06/2016 15:01:35
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sportività
allora il pezzo che leggevo si è fermato e ne ho incominciato un altro uno con le spunte accanto alle parole che rivolgerei a tutte le cose inanimate del mondo
e che perdurano rotte o ricomposte nei versi orali e scritti dei morti
quelle cose io guardo attraverso le spighe e dal capo calvo di questo monte formando un sorriso
al tentativo giovanile di superare l’asticella
Id: 37887 Data: 22/05/2016 22:14:24
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erbevoglie
che ne sa una discesa appena rinverdita del sale che l’avrebbe spoglia e sepolta che le spaccherebbe la pietra giallognola di urina sempre avendo a gloria la prima vita e tutte le volte al rogo molte cose d’altronde fanno un bolo duro di malinconie, dal flashback rosso di vivere niente
Id: 37409 Data: 19/04/2016 21:37:30
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size
togliere al giorno un colpo di vento azionando il sollevatore del finestrino destro servirà a pagare un tuffo nello sguardo di qualche avventore sano di infinito fare in modo che questo drappello - così è la morte, gli ronza intorno, lo tiene vivo
Id: 37260 Data: 08/04/2016 23:16:06
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diversamente abitato
non avrei immaginato di pagare visite al silenzio come un modo di suonare il nulla del resto, che altro dire di questo sliding da una cella a un monumento oltre che li ho sempre creduti bellissimi complice il panorama oceanico avevo il compito di riempirne una bottiglia si faceva affidamento sulla fermezza delle mani con la scusa della fontana sul corridoio dei cipressi e mi perdevo lasciando i cipressi un passo avanti allo scopo di un blazer, della brillantina, di una faccia per bene correndo anch'io a far baratto di goodies all'intero mondo pagato per inventare la vita degli altri questo è ancora vero
da quel posto uno avverte le onde del mare come un presentimento volentieri pago il ritorno a un piede
Id: 37065 Data: 28/03/2016 20:53:19
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volò sopra il liquido della dimenticanza
attraversando il ferro colpiscono le pietre che non sono le stesse quelle là le provocavo io ma io non ho più la resistenza di chi pratica il digiuno e odio lavarmi in un bicchier d’acqua perciò me le farò andare bene
fossero piccole... queste pietre sono grosse, cubiche una volta le usavano per le grandi opere antropiche come le diramazioni soltanto, lì stavano rimesse al canto delle sirene e così galleggiavano nel cielo
Id: 36934 Data: 19/03/2016 22:43:31
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come incominciando il pezzo
chiedono per avere uno sguardo alle corde di chitarra e nello scompenso dell’inverno io avrei anche un mazzo di rose a braccio, di un rosa candido come le piante dei piedi poggiate sull’erba. loro chiedono il bianco sesso e le danze giovani dervisci, potenti come la gialla corolla che gli gridò dalla pagina di narrativa chiedono per avere uno sguardo alle corde di chitarra come alle chiare colline a tutta vista E allora manca, manca di che avviargli la corda
Id: 36872 Data: 15/03/2016 22:25:53
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metro quadro
non so dire quale sia l'appartenenza in quello che io chiamo vivere i miei posti, le mie corse di treno il mio percorso sul lato della collina di pomice tutto il mio che ho provato ossessivamente mio si dissolve come ombra di cui non ricordo il nome e non rende sul video dispositivo come sulle case lo splendore possessivo della primavera più che altro avverto le radici decrescenti e non leggo più le istruzioni sulle bustine di semi
Id: 36755 Data: 08/03/2016 21:35:31
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maggiori informazioni
mentre faccio la stessa strada tutti i cannati giorni (cannati l’ho preso dal mio professore di mate) sono sempre più convinto che nella vita valga perlopiù l’attesa di un evento
questo evento io non ho modo di fissarlo per aggregarlo alla serie di cose già più familiari in quanto che cambia come un animaletto: a essere preciso un camaleonte ho fatto caso che va anche a seconda della pace o della guerra che ho dentro
però qualcosa mi dice che accadrà, questo evento diventato un sasso tondo a furia di rimaneggiarlo me lo dice per ora il paracarro che scanso in macchina alla strettoia come la ventata gli strappa quel poco di calcina
Id: 36474 Data: 23/02/2016 20:38:44
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con il cielo terso che scintilla
ancora assatanati i mesi e non si dormirà dalle zanzare assetate di sangue a che serve se gli calza a pennello appena un giorno già l’alba sottrae il ramoscello al’uccello ricognitore tu da’ la voce al meridiano sulla spiaggia
Id: 36340 Data: 13/02/2016 22:58:16
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storia di straordinario amore
i pensieri se li scrollava dalle spalle asimmetriche una a entrare l'altra a uscire dalla traiettoria del proiettile sparato quale parte di loro, quale percentuale fosse testimonianza della natura speciale delle cose non lo sa parlava dei suoi viaggi, delle colazioni alle mostre dei cubisti in erba ne aveva due frammenti due contati perciò si domandava se i corpi degli uomini trascinati proni da un campo all'altro infiammassero ai peni se una punta di lingua ai frenuli sarebbe allora bastata a tirargli fuori il seme dai testicoli
Id: 36228 Data: 07/02/2016 22:07:26
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semplice non semplicistico
arte è strumento che dà il La a un istante allora arte è la migliore strada è la mia riflessione la gemma quotidiana, ma anche le cose comuni, semplici non semplicistiche ismìe e istici permettendo due braccia morbide intorno al collo il seno alle spalle e un bacio sulla testa io distratto dalla grande intuizione, dalla mela che apre i destini degli uomini alla cura per l'angoscia e per la noia voglio lo strumento compromissorio da cui procacciare l'istante passato di fino lei esternava a delta e fiato come di colei che si accoppia con l'universo io non ho la costituzione della gariga
Id: 36175 Data: 03/02/2016 22:32:24
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in corsivo
io ha un idioma da anni tutto folle ai lombi più del sentore di vino
guardate la mano, guardate come si segna questa sera a migliaia di piste come un mistero come i libri inondano le mani di pesciolini d’argento
io non si sottrae a là idioma vecchio, idioma nuovo
io sarò item su tutti i sistemi operativi del mondo
Id: 36152 Data: 01/02/2016 17:50:13
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très expressif
che un frammento come sciù dia l'alito alle allucinazioni non se lo immaginano gli amici che vanno a spendere le ore insieme al jazz club sapendo che l'onda non è meno intensa in differita proveranno invidia per la formula magica dei musicisti come dargli torto, se non si fa che incidere frammenti come sciù esorcizzano tutto il resto e danno il soprassalto tra dieci anni
Id: 36093 Data: 29/01/2016 22:03:36
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metodo per l’amore a secco
il vento fu il suo primo amante, il vento è l'unico amante, al sito delle bancarelle il commesso chiama - vieni! - ha di che inventarsi la scusa da portare a casa. A casa, sua moglie gli domanderà se hanno fatto la giornata poi faranno l'amore. Questo è il paese del vento alle ombre dei pini
Id: 35630 Data: 06/01/2016 17:07:38
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il sommario del frontalino
si può dire che avesse ragione quel vano luogo di convergenza di molti timbri a farlo credere un posto per adepti però ci andava anche qualche provinciale dall'aria persa di cui invidio la giovinezza ad averne indietro l'esatto sentimento è singolare come sia veloce il sentore di asfalto ai meriggi e come siano vibranti i rintocchi dell'orologio meccanico sul piazzale a vignette con granita nel bicchiere opaco di calcare immagino, potrei godermi il fumo di sigarette dal bocchino mediolungo che la femme usava per smussare le stecche agli studenti intanto che mi acceca la facciata dalle curve radiose e note di corni se devo scegliere però, è la scala esattamente al ripiano del pranzo in compagnia di una ragazza che non ho più incontrato quell'anno aveva il foglio rosa e la cinquecento ma non facevo caso all'amore chissà se è vero che non c'è più traccia di strumenti che il portone è sbarrato e le curve radiose nascoste da insegne di roba di chiesa magari la strada è la stessa, lo stesso il senso di marcia per le auto lo stesso bianco di facciata con ex curve radiose e sonorità nell'aria come scie che non curvano all'orizzonte
Id: 35522 Data: 28/12/2015 21:29:04
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sottotitoli prefestivi
non c'è Natale che valga un avvento di questi tempi a effetto dove il nuovo nato ci mette del suo e il mio pane non sarà ancora sapido anche un attimo non comune mancherà alla memoria già tornando gli addobbi fatti dagli studenti della scuola d'arte ritagliati sulla via che è l'unica via, e accesi come luminarie stradali, ma specchi di plastica fossi allora, commetterei di speciale un piccolo furto facile, da un angolo poco in vista del banco all'aperto più vicino al nascondiglio del meteorite azzurro (tenevo nascosto un meteorite azzurro, dietro una grossa pietra dell'edificio che dà giusto sulla via), una girandola con l'asta in legno
Id: 35481 Data: 23/12/2015 22:32:51
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il mondo di poe
lei se ne va alle rive per guardare i cieli e che cosa rende speciale questa abitudine, una quantità di cambiamenti brevi e l'universo che la trapassa come nuvola sfilacciata dandomi prova della grazia io non le chiedo di condividere i pensieri piuttosto mi godo quei discorsi atoni come giochi di coppia lei ha labbra giuste per il verso bianco e che cos'è il verso bianco se non il farmaco perfetto per la mia insonnia
Id: 35466 Data: 22/12/2015 20:00:01
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la terza
io si fa da parte agli altri, ha già provato la stessa ammirazione per il gruppo di amici, quando gli aveva visto alzare palazzi celesti, come userà chiamarli dopo una visita all’installazione permanente
a io piace la panchina del mille e cento e rotti anni avrà pensato lì al buon mestiere del postino precario stanco di lavoro o ai lembi di chiusura di qualche busta
Id: 35400 Data: 17/12/2015 16:56:52
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for beginners report
se un posto ha i verbi dell’edificio che lo intimidisce là dove termina un dialetto con la fede nel pugno dove il caso di essere via non è più nulla del pane tagliato allora le vie private dell’io c’entro, esauste di nomi come abbracci tesi dalle pezze irregolari sono filo per tornare in tempo al tempo del sesso anche a un essay sul popcorn che spacca di sale le labbra serve a quagliare uguale di carta o silicio che sia in un quarto o in sette ottavi di stoffa un buon motivo per il sorriso che viene
Id: 35302 Data: 08/12/2015 21:37:35
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quarantanove
non ho più il bel giardino però ho un amore di barra e il mattone di invio quantomeno un filo di gola per la palma la palma che piantai con nome
Id: 34782 Data: 27/10/2015 19:39:27
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cinquanta
a Angela dicevo i pensieri sono come questi sassi che scalciamo e ti ho riconosciuta nella dolcezza dei pomeriggi lontani perimetri di fuga come sei ora la stessa gli anni che intendi molto li capiamo con quel respiro di superficie e non si fanno che due cose da sempre anche oggi come tutte le altre volte ti ho riconosciuta
Id: 34575 Data: 11/10/2015 20:48:17
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piano solo
la porta accostata in effetti avvicina il decibel della tromba del mondo piuttosto accende un grillo che il cerchio non sia rotondo e non m’interessa che ne dica il paese dell’operaio che fotte al sabato e della cinta io il passaparola l’ho con il titolo “papilla mia papilla” allora avrei letto di più mi fermo per difetto di gioia
Id: 34562 Data: 10/10/2015 21:08:42
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3ppunti
mancano la consegna degli oggetti alla discarica il vuoto della casa, lo scalino il giro milionesimo della chiave li ho contati, come un feticcio in vista anche questo elenco non è male, lo chiamano storyboard non poco il silenzio delle lampade scoppiate nessun angelo da inventariare della porzione quattro più un mese non la pioggia battente, un neon di tabaccaio, sì e no l'alcova immaginaria va da sé poi negli storage for free una foto a cadenza regolare dei dispositivi
Id: 34498 Data: 04/10/2015 11:58:26
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cari colleghi
undici è la differenza di cui domandate come l'esecutore in erba che non usa deodorante e il perfezionista quel tipo della zona uno che si rifà di ricordi però non cerca la maglia che faccia continuità non gliene importa niente gli interessa il segno sulla lavagna, poi spiega che non può combinare a verbi e nomi il vento che si alzava dietro l'edificio
Id: 34279 Data: 14/09/2015 20:13:29
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lamante non-android
si capisce dallo sbieco di case che viene che i travertini affissi ai fondi d'ipoteca e la paglia non fermano lei dallo sguardo fisso ai contorni dell'ombra sulla malta incandescente lui, assuefatto alle vertigini delle gru suda il tempo di un volantino molte notti contando pecore
Id: 34096 Data: 29/08/2015 13:28:10
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Ale e le stelle
chissà quale mondo vorrai salvare piccola spina, di quale via o babele parli, ciò non toglie che tu abbia la bocca più bella del mondo
e cosa lo impedisce, questa strofe perfetta , la presunta ingenuità dell’arte nelle mie mani avanti (il ragazzo spinge l’altalena fino a trecentosessanta gradi)
amore mio, qui il verso è spudorato anche se nasconde le poche stelle di cui sono certo
quantomeno è tutto negli occhi della tua nascita quanto blu e più spalancati già da allora che ne sei posseduta
Id: 33959 Data: 16/08/2015 19:37:36
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sic[_]lia
un po' come l'uso degli effetti vintage, seppia, bianco e nero la legge sulla stabilità alle isole pedonali per fare un esempio la bio didascalia sul sito turistico è bellissima però anche no - si è portati in carcere per un passo avanti e uno indietro? lo giuro sulla mia testa, è stato bello incontrarsi ti seguo, ti voto il partito piuttosto che provare tristezza parlando del futuro del paese lo faccio con piacere, mettere su i paraocchi come i cavalli che ciò abbia o no la ragione
Id: 33686 Data: 21/07/2015 22:56:47
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attestato di rischio
verbi remoti come barche poggiate non servono al mio governo ideale del piacere da qui spettacolo promettente latte che battezza la sua vittima ritardataria - vittima s'intende ora che le cose assomigliano a nessuna notizia dacché al suo sorriso è girata la fortuna quantomeno si è fatta attendere più del solito la nuova stagione di prosa solitaria come un problema di fondo nessuno ha ancora capito come funziona questo momento che è un grande amore per il resto
Id: 33633 Data: 17/07/2015 23:28:37
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un fatto di levante
come i gamberi sottratti al mare dalla sua stessa corrente arrossano la spiaggia dal molo là, una chance di fare inversione e godere della portata non comune cala manna amara l’aria salsa (100 posti in tenda come alle missioni). uno rinvia allo spartito aperto sulle gambe piene e, più che attestazione di simpatia per la musica, dissimula in perpetuo molte cose va da sé che finora sul ciglio della strada – palma del credo – palma del nettare ha anime per l’avvenire
Id: 33212 Data: 22/06/2015 21:51:15
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lorentino
a Elena come si aggregano i pezzi sulla tavola spezza il pane il pane ricavato dal solco
Di lei che ha il saluto nella pupilla lascia agli altri stringere gli amici dai loro nomi Il giglio che accogli al braccio come un figlio è vetro percosso che si fa sottile imboccando la curva
Id: 33105 Data: 16/06/2015 01:11:37
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solidomondo
scogli e ombre giocano a fare l’auto inferenza – come io immaginavo la strada a V da una grossa moto
allora con – essere è fare – ho una strenna di scie di corsa, e l’attrattiva che la salsedine combina alle regole dell’età
che bella costa poi le distanze delle negazioni, di essere e di fare quel sassolino in fionda per la caccia alle salamandre
Id: 33027 Data: 11/06/2015 22:58:36
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settimosenso
il giorno muore come un mortaretto nell'ombra di questa immaginazione tra le righe che premono / dentro migliaia di lettere / non verranno mai bene, in questa terra di nomee, hanno tutte le ragioni del mondo, però mancano di qualche segno in mezzo al cuore, dove non c'è una cintura di arbusti che inombri l'aorta, un ginepro o una fontana che disseti l'afa di sabbia onnivora perciò lasciatemi dei pezzi di qualsiasi materiale
Id: 32721 Data: 27/05/2015 23:11:04
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sottotoga
loro spiegano tecniche della vista a chi per l'usura lancia corpi lignei ai cavalcavia io ama le escursioni al mulino io è pallido alle correnti sul culo delle margherite che lancerà di nuovo da qua a là isola prima dell'altra sponda muri poco forieri di ricordi se non imbrattati di graffiti io passo la distanza che è pari a quella isola che io ha davanti il qui ell'ora tenuti a breviario tra le mani del prete
Id: 32669 Data: 25/05/2015 17:01:23
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parole: 203
poesia è fingere di aver trovato la formula per dire che si vedono montagne sui balconi delle case di transito
per quelle, la sensazione di averle già viste è forte non dirò delle altre ai margini delle infossate, da buon pendolare e tante altre cose
meglio che io mi fermi alle parole che espongono il mero pensiero e bene o male tutti ci accomuna la cosa che non richiede equazioni matematiche profonde, sennò ci si perde
nel peso della montagna applicato al balcone di transito di modo che a tutti i ritorni campeggiano sullo sfondo delle cose e se ne stagliano davanti altre a seconda della giornata, e del clima e delle cose più o meno comuni
in breve ho capito che per quelle montagne percosse dai cieli di tutti i colori e dai riverberi cementizi, nonché dalla macchia verde che si interpola a seconda della pragmatica edilizia e del contesto
per quelle montagne lì non si può che usare parole gobbe non storpie, ma gobbe; e quali sono le parole gobbe? Quelle che si piegano per convogliare più senso ma però non funzionano e ora incominciano a venire sempre più spesso
gli altri, dopo aver letto qui, farete maggiore attenzione ai balconi
Id: 32216 Data: 30/04/2015 15:40:21
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inversamente complementari
qualche format convince che i discepoli sono coloro i quali tirano a sorte
come di colpo è venuta quella parte di lei, come il pane attuale come un cappio
una di lei che conduce ragionamenti al traguardo e li sposa, tutta vestita di soggetti e aria
ma però del fieno che l’ha avuta covando molte volte, e di una moltitudine di orizzonti, io amo i sincronici che pigliano uno di qua, uno di là
Id: 31888 Data: 11/04/2015 22:20:34
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beep
ore morte online anche ora tagliando i campi sovreccitati da questa primavera quarantottesima; non così morte se danno di che guardare, da questa posizione sopraelevata del pullman
io avrei immaginato la mortalità ai rovi e alle ginestre il cedimento alla casa di campagna con una colonna (la colonna si piantava in grembo alle fantasie, dopo che le ramaglie avevano dato le spalle cotte agli uomini)
l’ombra fatta di quelle cose, suppongo un richiamo bruto al sesso come il sentore proveniente dagli agrumeti dopo una giornata a 40 gradi celsius
e tutto il resto che mi viene tra una webpage flash e una java
Id: 31693 Data: 30/03/2015 23:13:47
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stretching
Quali tag scegliere alle cose per cui finora ho stelle e il levante amore, se non che il mio nome è mora. La stella là, di un altro seme; dà l’idea che il tempo non sia l’inganno che dicono. Come avverto la vista fallire dalle dita del pianista, una scintilla scamperà le righe sul dispositivo di videoscrittura.
Id: 30857 Data: 26/02/2015 21:17:25
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poesioterapia
cosa inventare per dire che il futuro gli cadeva dalle tasche alla partenza dal binario uno poi l'edificio immenso gli sapeva di scuola, di studenti il pettoruto figlio di papà, il pezze al culo ma bravo della madonna e l'acceso di luce riflessa uno diverso dall'altro
se non cadeva allora la poesia come cadono le foglie dagli alberi in autunno
volete che non gli manchi l'aria al ducotone appena ripassato o la caleidoscopica scala a cocci neri come corpi estranei negli occhi accecassero, no, anzi gli si capiva facilmente dopo la rampa una qualche nuova fantasia per la testa
ai tempi di oggi si fanno chilometri su per giù dei piani degli edifici sempre più grossi capita un angelo incastonato in mezzo a un trend di grido e la bacheca della global cuisine per richiamare la nota a io neanche una lei o un lui da morirci dietro
io non può che ricambiare la stessa acqua fintantoché aspetta la scoria diversa
Id: 30421 Data: 09/02/2015 19:20:42
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buks
quella copia paperback davanti alla fila non ha un piano per il suo alloggio storto e di cartongesso dice - mia aria, mio vitalizio - a caso nelle lance del giorno non si vedono facce interessanti non sarà allora un delitto marina marina e bella sparge fiori unisessuali ha dismesso i criteri e l'offerta come tutte le copie l'idea del tempo lungo in più ha il punto di vista aperto e un complesso di rapsodia mi ricorda tempistiche di provincia come stavano all'ombra dei mandorli e mandorli in copia
Id: 29818 Data: 13/01/2015 20:49:51
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selselim
battente alla membrana. la membrana sempre più sintetica quello che faccio è un ballo scaramantico attaccato ai vizi io invidio la godereccia banda bit_costipata fondaia di tour terraluna
datemi cento e poi mille e poi altri mille anni garantiti come questa congiuntivite da contatto con le panoramiche invernali
anche a migliaia sentimenti gli stessi più androidi mia bianca luna stereotipata
Id: 29762 Data: 10/01/2015 22:27:28
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cieli
dal mio lato il cielo aveva la forma di una chiesa di taglia media chiudendo sul lato opposto una fila di palazzine impiantate a un marciapiede a zattera a tre scalini quale forma di cielo ai mesi estivi e l'archetto di ore più calde spaccava il muschio si cercava a processioni l'avventura dei bagni poi nei giorni di pioggia quando tutti obbligati a camminare storti il cielo a forma di un intonarumori nei riquadri delle finestre io ora penso dal mio lato di cielo che ha la forma di una chiesa di taglia media chiudendo sul lato opposto una fila di palazzine impiantate a un marciapiede a zattera a tre scalini riparo dalla strada torrente a quel cielo intonato ai rumori e ai rumori
Id: 29592 Data: 30/12/2014 21:05:41
*
spotlait
il ragazzo guarda, compiendo un giro completo di altalena un punto dietro quella apparenza di mondo, avanzando pretese di un quarto d’ora sull’altro acrobata in fila con i proiettori, penso: che spostino avanti la fine va lo stesso sbieco di pioggia sulla mia masticazione ai frutti secchi
Id: 29369 Data: 17/12/2014 22:18:18
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cosmonauta
la scritta non si legge bene qualcosa tipo ness che sarà brillante quando vivrò da un’altra parte e quello si staglierà come una nave intergalattica se non ora ha il potere di teletrasportarmi alle pietre neonate del posto per il quale ci sono più prescritti: silenzio, quiete etc. usavo andarci nei giorni speciali assieme alla povertà che fa più grosse le cose come appunto queste pietre tagliate da poco e ancora bianche però quello che sempre più spesso mi sbatte in faccia sono le americanate che immaginavo dai furti perlopiù involontari da cui confermo l’idea che non ci sia modo di fare onestamente si goda del quid pro quo come lo intendo io suppongo quid il nome più attraente
ai danni dell’aria di lontananza e di malinconia che s’ingaggiava in quei posti a me così tanto cari
Id: 29328 Data: 14/12/2014 17:32:45
*
ob(b)iettivi minimi
io ha l’istinto dei piani orizzontali eccitati alle tinte forti del mattino
da cui irradia grossi teoremi ma non più grossi di un post-it
io ha un solver, ad esempio degli istogrammi a barre : andare a filo sui rialzi dei salvavita
poi che qualcosa lo rimanda alla salgemma nei fossi con attributi meridionali
il calendario notifica a io di leggere il foglietto illustrativo dalla sua tasca
Id: 29209 Data: 08/12/2014 15:07:57
*
come sche
quelle scintille prodotte dai tram per me luccicano come un fascio di spighe, non so per gli altri nella piazzetta cavi piegano l’illuminazione artificiale suppongo non sia tutto qua il tempo di lasciare andare canoe nella canaletta
in rete isole incommensurabili me un pensiero cambia l’altro sé un morso persempre
Id: 28973 Data: 26/11/2014 00:45:19
*
paragraphe
a cento piedi gli inverni corrono come la panamericana io dall’opposto con il mio appalto per un viaggio ripetuto intitolo canti a cappella
sempre a cento piedi in linea retta affiggono i manifesti sempre fin dove terminano i filari e l’aria di castagna è come un demone inchiodato al palo
Id: 28930 Data: 24/11/2014 18:52:35
*
modalità classica
quantomeno i giorni sono sempre di più mise en page per via anche delle cose che vorrei dimenticare come il giorno tanto lontano o il sosia imberbe sugli scalini e io acrobata improvvisamente non li avevo contati non sapevo ci fossero così tanti scalini qualcosa anche rimpiazzato, che non so ripetere esattamente
what you see is what you get se fosse facile con un colpo d’occhio mettere in ordine le cose spostate
Id: 28809 Data: 19/11/2014 20:54:11
*
aggiungimedia
data e tempo ho messo da parte per le tue mani a lumaca che sono un pugno dentro poi come le hai usate cercando il suono poi la matita e poi la penna elettronica
quei ricordi si incollano con delle passeggiate, con degli intermezzi cinematrografici e con dei pasti economici alla old west perciò ho capito che la felicità di cui spesso mi domandavi ha due paradigmi
uno porta gioia tenendo all’amo l’altro, come suggeriscono diversi scrittori, è questo è quanto e di più ci attacca alla vita
Id: 28476 Data: 05/11/2014 23:31:48
*
la spaziatura
per non togliere limpidezza ai vostri pensieri vivrò del clima e degli stessi mezzi che l’acqua sapeva degli uomini del loro desiderio di efelidi e candore non sorprende il fermo degli attori sui carrelli la lira sì di nuova fabbricazione suona bene sempre macchine di scena sovvertono l’ordine cui aderisco ora qualcosa per dare a questo testo di quei comuni sensi così cari a tutti
Id: 28058 Data: 16/10/2014 19:39:13
*
-a prima vista
levo al campo il primo epilogo domestico della rosa per un po' non ebbe nome poi si rapprese come il bianco cibo lo chiamai appena freddo come probità di ante. come la cosa che si incaglia tra i denti poca sanzione, se fosse rivolta là. una moltitudine donde doro neanche sufficiente per il mio documentario
Id: 28018 Data: 14/10/2014 19:34:44
*
ammesso io
il tratto d’unione ha la sua firma accostando
dello slancio, come lo chiamò l’inventore della piccola forma lo[elle-o] alla prima della impudenza inclusiva del cenno che lascia intravvedere io ha paura
invece, qui, ripetitivo e due note che non accompagnano testo una serie di icone su come baloccarsi conversazioni da microrganismi In effetti non c’è mai stata insufficiente latenza di cose, solo scadono tempi non infiniti sempre di più
Id: 27989 Data: 13/10/2014 18:07:53
*
goccio
bisogna intenderli frazionati sulla fine gli schizzi sui fogli d’album e la scolatura fresca spoglia in forma libera per quanto di moto contenuto alla stretta della controimmagine girata su due versi cola. cola e dà sentori di ferro
immagino verde iridi il metallo del nulla dai punti sullo schermo atono concordati della vista
Id: 27628 Data: 25/09/2014 22:37:48
*
non così lontano
se non fosse che la lontananza, o il poco verso che viene di quando si coricarono nella stanza di fortuna fatti di sale di alghe brune strappate ai fondali bassi li intorpidisce come dai semi dei papaveri di cui non ricordano la mollezza agli scompensi d’aria, o è tutto un farsi identico alla sua attitudine morta quel fraintendimento dei grammi tra un boccone e l’altro
Id: 27554 Data: 21/09/2014 21:49:01
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la grammatica delle aste
giù nella confusione di gente lui si chiede nel presente dove fare colpo come mangiatore di patate un giorno, dopo che il vento ha soffiato da nord su tutti i ciuffi d'erba c’è rimasta impressa nella mente la sua ruga che andava e veniva nella mezza luce dei campi dove aveva dato l'anima |che rimanga in rotta dirà alla luna che si lavi la faccia una volta per tutte, perché ha stufato si faccia crescere un albero a chioma larga e impari a parlare
alla domanda com'è che il ferro galleggi non si è fatto imbrogliare aveva la mente all'alba quando si stende sui petrosi come dire son tutti miracoli. alla bisogna aveva un nesso un biglietto avvolto a segreto e un verbo finto come la luna
Id: 27514 Data: 19/09/2014 17:58:48
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del mai
nella diligenza che stringe il tempo ai fianchi non so chiederti la mano [« che si prova a farsi attraversare dalle parole d'olivo? o da un roveto selvaggio»] la levità immateriale del tuo sguardo è come lama che non ha peso di desiderio malcelato assumo la postura incline al perdonarmi di riempirmi la testa con fragranze stupefacenti innocue nel nulla risplendente come corde sfregate da archi innaturali
Id: 27453 Data: 16/09/2014 00:09:35
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beyond the horizontal axis reversed
stanti gli appelli a coreferenziando e componendo
dacché concludere che il senso è rappresentazione del medesimo oggetto del mio e del tuo predicato referente
ancora è dicibile stella del mattino o oltre misura è lasciarla brillare di termini inesatti cui ascrivere questo senso di non appartenenza
volendo approssimare punti, uno per me e uno per te, sul piano astratto per quanto cosmo di cormorani
allora questo grande mondo si contrarrebbe in te e in me
Id: 27419 Data: 14/09/2014 19:31:09
*
the cables of the pylon
quello scuote il bastone della pioggia anche spaccato e sanguinante - è tanto, amico fratello padre cane pastore d'anteguerra più re sol e nella sacca gli fa 'na viola do fado menor. un tutto che corrode molte rocce
Id: 27373 Data: 11/09/2014 22:54:35
*
not belly dancing
anche gli esodi hanno l’ora di punta
e coppie infinite di sguardi sotto i parasoli
un frassino sbava una casa una casa una linea gialla di metropolitana una linea gialla di metropolitana un portico di piazza centrale un portico di piazza centrale un cavalcavia un cavalcavia una betoniera una betoniera una copertina di rivista con su un cuore tagliato a zigzag
io mi chiedo se i pesci se ne infischino che l’acqua a isobate non ispessisce neanche una bava
lei con la t-shirt bagnata di pioggia dove vuoi che annaspi un corridoio per il parco verde
un tappeto di locuste la strada un nodo solo alle stringhe delle scarpe
Id: 27244 Data: 04/09/2014 21:52:48
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nidi marittimi
per quanta lenza lo abbia scotto lui sta lì con la gola ai grilli
poi punta la canna e rilancia contro il fischio di un aeroplano puntiforme
si volta. dà uno sguardo alla costa
facile che sia per gli arenili dove giovani si avviano a mettere mano alle nasse
Id: 27195 Data: 02/09/2014 20:31:47
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central park
come sfilano i mesi all’occorrenze dei campi lo stesso guaio viene a te con il buio sempre più spesso fammi guardare nelle tue iridi le fiammelle il prima - ora - poi degli applicativi per il senso del tempo come dalle barche
vira
l'aria della stagione entrante di rade canne che terminano pannocchie vieni a cambiare gli spigoli alla stanza pariamoci in mezzo
Id: 27158 Data: 31/08/2014 18:23:06
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methods 1 2 3
dello studio orale o da tavolo l’indicazione dinamica profusa è perdendosi
come di coloro i quali reclamano il tempo delle notti bianche popolate di eco o dei paesaggi sugli spot del turismo
o cose da bimbi come la scia del mini yacht telecomandato lambiccarsi le pile di quell’aggeggio fantastico
deve esserci un’altra ragione per i FORTISSIMO dacché la parte fabbrile del pezzo -per questo si dice stare sul pezzo la parte fabbrile è rivolta al suonatore e non al pubblico
questo si trova nello stesso ascensore nello stesso subaffitto nella stessa girandola di ipotesi da qui a lì va da sé come un automata amando uno stilo d’ombra sugli occhi
il suonatore no. lui mette le mani in tasca improvvisamente come per nascondere l’arte
Id: 27127 Data: 28/08/2014 21:52:39
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piddieffe
non c’è legacy per le orecchiette gli spartiti di musica io li sfoglio dal basso, per quello hanno gli angoli gialli gli angoli a piè di pagina, gli altri, quelli in testa, sono chiari più chiari dell’avorio
non si immagina però uno spartito usato che non abbia segni di orecchiette che non presenti aree ingiallite o strappi
io faccio l’orecchietta semplice so di altri che la fanno doppia e perfino tripla e anche in basso
altri usano i segnalibri
Id: 27108 Data: 27/08/2014 18:50:15
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impura come lettera bachiana
ho durezza là dove piace il ricordo del suo sesso vivo questo malanno mi resti stecco io non ho mai peccato Spartisco le mie vesti al demone e al sacerdote Faccio ore di mare Laggiù palpitano code di galassie come fossero parole Ne farò provvista per i silenzi delle sue immaginazioni Come suo essudato, quando mi esclude trascesa o ascesa Non crescerò di un solo lembo per godere la stessa luce che mi espelle come zavorra e non stella o satellite o grano di pulviscolo che brilla Mi basterà fermarla con i pollici nelle sue mani d'acqua piana e mortale dividerle con la lingua la fronte Poi dimenticarmi del nome Finire i giorni nella sua ferita io cellula delle sue grandi labbra al vento della cometa che la feconda sarò acqua benedetta per i suoi lati privati di saliva
Id: 27084 Data: 26/08/2014 14:17:08
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itaccese
di due libri sporgenti come le note che ho messo in fallo adesca l’una l’altra di corrente che allontana
il cui legno ricompone la madre non ha la doglia delle madri io ben fatto quanto la i di immaginario
palma di palma tra l’altro e un libro. se accento questa e pecorella
più inoltro di nota di appetito le corse urbane, do gli spiccioli a uno
Id: 27072 Data: 25/08/2014 21:03:47
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eros blocconotesse
ho nostalgia del mio cinquantino dei canneti alti e gialli in corpo la paura della serpe e le infradito
quando lei indossava il prendisole leggero più leggero del vento, e godeva la carezza dell’erba ancora ho nel cuore il nascondiglio dell’albero sul cui fianco avrei sfrenato il sesso
do per buono il senso che gli davo con il lessico povero della giovanezza, qualcosa come -l’amore mi vive-
così datemi ora qualsiasi nome dopodiché francamente sarò uccello che vira a grande distanza sempre lo stesso nero sempre lo stesso aeroplano
Id: 26356 Data: 02/07/2014 19:06:48
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ferdinando G
non è il fantasioso dell'avventura l'erba nei confini segnati dai bimbi sassi? (a proposito di giubilare) caro, per il giubilo, sono prescritti fiato sabbatico e una maglia lavata con l'aria tanto che si va di stelle e voga in oceano. fusti di pianticelle\cavetti di scandaglio
Id: 24173 Data: 30/01/2014 20:57:31
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l.l.a. 45 9 due zero otto
come non sorridere facevo l'inventario dei nomi che ben si appaiano con i pensieri più facile fu comporre una musica non tanto triste non tanto allegra insomma né questo né quello per quanto poco amate le musiche anonime
sort of sarà mai paga del fatto che se ne avvantaggi lei, di cose che traboccano in altre che sono cave
donde quale voglia - io è una pagina! - se non di essere imbrattata
Id: 24162 Data: 29/01/2014 21:39:42
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diapason
ho amato la casa sul ciglio della scogliera. Scavo della grande onda al largo di Kanagawa(*). Il vento fissava il La quattrocentoquaranta. Doppiavo il cielo, veloce e basso come fiato. Il calco dei piedi dato alla risacca. Sembrano corvi appesi ai relitti, rami bruni silenziosi. Sono tutti corvi, gli uccelli? Risuonano. I fondali di stelle e mostri marini. La superficie che sfonda. E coglie sonni.
Apre l’atlante degli echinodermi - Baciami. Indossi un profumo che avevo sentito sull'isola del falco e della maggiorana. - Sono stata a guardarti. Sul ciglio della scogliera che sgrana. Un poco alla volta non sfugge agli slanci boriosi del mare. - Oceano che non nominasti. (*) Hokusai
Id: 23776 Data: 05/01/2014 22:09:13
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figghiu ri buttana
che sia di -sofia: uno sbadiglio in libertà
cui poco è servito di vie
più nullaenti | si impara dagli alberi come si alzano le case
tu super|da un angolo della piazzetta|febbricitante accento|scagli ingiurie sui passanti
qualcun altro parla come te
Id: 23759 Data: 04/01/2014 15:35:23
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futuramà
sempre diverso l'insieme delle affinità alla distanza di un tanto più i vantaggi del sonno che è un dispensatore di stanze in cui, finora, non si è disturbati. ai quattro canti della mia routine accreditata è venuto da sé che due punti irremovibili stanno insieme dopo che li ho girati splendida ode all'occidente da oriente. però non so se esiste il bianco (tutti dicono: ciò che è dismesso attrae. infatti
la rapidità del mezzo la porzione di viaggio stringendo i lati) intanto che colpisce l'alterità del ciglio erboso che insiste cristallo paglia e così via
n.b. primo verso fino a -sonno-
Id: 23739 Data: 02/01/2014 21:12:11
*
dimensioni consigliate
dei diversi cunei con un ricordo sul fondo
se ne apre uno più degli altri
un cuneo con più grasso
sedimentato sul fondo a una aggregazione di oggetti
e che si è allargato come con gli anni l'ospite
nel materiale di costruzione
due spalti, il guardrail assediato dai rifiuti
lo sbocco
autostradale più storico che ho
attoniti come gli elementi decorativi sulle porte degli edifici
che tempo ha sgrezzato
immaginette di miracoli e di santi
Id: 23675 Data: 28/12/2013 21:36:15
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ad vento
donna dello stesso sentimento raccolto
come per muovere le vie
incantate
dal timore dei palazzi
e delle cinture
è lavoro nei quartieri dell'accoglienza
grossi edifici sulle rotatorie
rampe accessorie emergono con i promo messaggi
il vagito è risalito dai seminterrati alle terrazze
amplificando lo sforzo dei murales
i condotti
tutti gli uomini un po' volanti un po' giunchi di sponda
in febbre novella daranno spettacolo
secula et seculorum
Id: 23630 Data: 23/12/2013 21:05:05
*
questua d’asilo
le occorrenze fanno incalliti fingitori del progresso come che sia finita nel silicio gaia o stella indicherà la madre che ha offerto il seno dai suoi dolori sapesse o no del negozio approntato dai figli per mutuare quantomeno una casa meraviglia che inciampi nei monumenti dell'amore che non perisce e giace a un pilastro della città in uno mirra o cassata. nondimeno incremento di sé tanto daffare in un fatto impreciso quanto il rapporto tra una freccia e l'anelito che essa conserva dell'origine a Natale 2013
Id: 23611 Data: 22/12/2013 22:34:24
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esondazione
essendo una lente dal tempo dei miei soggetti
e l'emozione ha delle lucidità
non è un caso che il sasso conservato nel nascondiglio
si chiami amore di chi
se mischiato
è uno dentro l'altro
io pretendo un parametro largo con cui parare i miei sacchetti di sabbia
Id: 23567 Data: 19/12/2013 23:36:30
*
attrezzi vari
non che uno pretenda di fornire risposte o dare verosimiglianza a ciò che è comune pletora di eventi uguali per tutti non ce n'è bisogno non usando chiodi o martelli come li cattura scarti di decimi di pane il bastardello che si aggira per i dormitori all’aperto
Id: 23410 Data: 06/12/2013 23:05:45
*
che dovrei farmene di venti milioni di euro
ditemi se avete in casa frassino che dissecca essendo materiale scarso di nome e di fatto. io , da questo punto in poi, cerco lo spin-off | poiché è cosa comune il poeta d’amore. A me lasciatemi l’aria della zagara , che viene in casa dal giardino, di stillarmi la testa con gli anni; la corona dritta, rovesciata a destra e a sinistra , come nei graffiti gli spazi là : conici
è palmario in questa landa il presentimento proiettile psico-comandato
Id: 23374 Data: 03/12/2013 20:17:21
*
touring
sul tempo e sull'ombra
mi soffermo
consumando cibo
progenie
come correvano ondate di sabbia sotto la tonnara
e un sentimento da imbarcato perenne
e più si allungano e più sono piume
e solleticano
un addendo piuttosto che l'altro
Id: 23355 Data: 02/12/2013 21:58:36
*
redirecta
che tutti spendano del tempo sul difetto del loro sistema è mare che non si spiega perché sia minore dell'acqua contenuta nella tazza la tazza conserverà col bevitore il rapporto sommerso l'altro fu tempistica provvisoria e olo- che ha significato donazione
Id: 23260 Data: 25/11/2013 00:40:05
*
res
è termine di genere non detto - cosa - come le iniziative che avevano codice il sudato pungente a prescindere dai piacca sempre più diversi è anche dicitura conveniente di cose che stanno come sta il pasto al dente cavo però a me piacciono le cose favole ben scandite come ai bimbi che aspettano facendo le facce sempre più spalancate
Id: 23226 Data: 21/11/2013 22:07:53
*
rag
hanno segno vivo
i pezzi che irradiano
da una posizione di vantaggio
metterò in vista una moneta di pause e di tempi
non di meno ad esso resto
io partito
di fede e altra mistura
salute triquetra dolce
Id: 23154 Data: 17/11/2013 17:01:39
*
in gran dito
che cosa c’è nelle facce dei giovani
oltre le commessure coatte per l’assedio
degli automezzi
inoltre le isole non emanano sentori di ammendanti o di genziane prevalendo congegni e metallizzate esalazioni di urina
io mi tengo il posto che sarà avanzato
e di passo
faccio caso all’ombra
come di uomini esatti
Id: 23073 Data: 11/11/2013 20:35:40
*
annali
a chi di agenzia che orienta (mentre invece distoglie) occorreva il lago tutt'uno con la sommersione del campo accezione di tempo e contempo canale partito circolo come di sovrabbondante. o di dato, o di accento non fedele al convenium dove io osteggio è una frequenza
Id: 23002 Data: 06/11/2013 00:00:24
*
farmaco per linvenzione
datemi uno strumento che sia compromissorio semplice non semplicistico poiché è segno l'arte da cui procacciare l'istante passato di fino. non _ismi non _istici invero sottraendo eludendo sostituendo
(lei) esternava a delta e fiato che può darsi corsivo come di cesura di colei che copulasse con l'universo
per quanto a forma di grossa mela rossa l'imminente agìto degli uomini
io non ho la costituzione della gariga
Id: 22936 Data: 31/10/2013 21:12:52
*
garamondo
cercare il vuoto come un legame tattico in che modo esplicita il pensiero da mettere sul piano e oltre un sorriso per la fantascienza lo credessi schietto, io ripeto che l'offerta del calco di ieri è una forma di intelligenza del bisogno e ricuso almeno qualcosa di poco chiaro
Id: 22884 Data: 28/10/2013 23:34:07
*
difàrad
di superficie e di fondo la corrente e la corrente di marea surclassata con ho guidato greggi sciolti sul versante sussidiario
io ho un deformatore impiantato. altro non è che ali dappertutto di chiara e distinta luce. ali informate alle fini dei mesi
Id: 22853 Data: 26/10/2013 17:07:42
*
07:55
tutto fuorché il silenzio è l'ipotesi di cori eterni come uno che ha modo di pensare dice solido
ho raccolto dei frammenti
dove tranne me il corredo della stanza ha molte gambe piantate
avrà di che interrompere le apnee l'edificio morto come gode il materiale secco quando è ammollato. la sabbia emette diversi canti
molte gambe scardinate a momenti dai battiti i vetri esplosi dai respiri
Id: 22822 Data: 24/10/2013 13:53:04
*
promenade
qualche giorno ha un andamento di pezzo e tutti formano nei toni dell’alba come il giglio si offre al fuoco che giammai ha toccato se stesso da dove è ricorso enumerare l’aria
Id: 22748 Data: 18/10/2013 23:52:51
*
cassare
è qualcosa
che i pneumatici trattengano l’erba un po’ atterrata
com’è dei cigli
intossicata / per dirla
com’è
stellata alla pari delle parolacce - che amor di tondi di flauti a undici
tutte le cose di quel tipo
presenti alla semina terminale non prive del vino
amore
che non avrà occasione com’è
d’annata il ruscello a lato
cui avevo dato intonazione interrogativa e coperto di sassaie
Id: 22650 Data: 11/10/2013 21:37:51
*
retrocompatibile
devo dare atto alla copia che ha preso la posizione più esterna sulla mensola sporgente dalla parte marittima sezionata per tre ore medie diurne col nastro che finisce bifido Avrà provato che cantare di pancia significa appena sorge ma io non so cantare nonostante i 15 metri di Sleipnir e molto esercizio John Cage: "In A Landscape"
Id: 22600 Data: 08/10/2013 21:10:29
*
maggiore minore
a Belinda
usi sorridere con un angolo della gota più tonica tu
che hai gli occhi invidiati da tutti loro d'altronde si ritagliano i cieli a forma di lunghe emicranie
anni che mutano le spine dei fichi in papille
sei interamente precoce che la costa della penisola ti sia oltre cara
Id: 22431 Data: 27/09/2013 01:01:17
*
filovie urbane
lei tiene d'occhio i margini e occasionalmente i piedi
che non sappia indossare i pantaloni no, ma però ci si muove a scatti come per rigovernare brevi tempore la parte labile di sé
lei non può sapere dell'aria che risuona l'Assenza dalla sonata 26 di Ludwig venendole di mano la casa liberty introdotta da due pini
e non sa di lui, che l'avanza di qualche passo, del segno ruggente su un avambraccio. l'incarnato per quanto bronzeo
perciò io temo l'eventualità del rosso
Id: 22239 Data: 13/09/2013 20:03:24
*
gaudium et spes
presumendo sia silenzio l'ordine nominale d'adozione
l'impiegato ha deragliato dal piano di form'azione
(io ricordo le infinite sere di corsista) e neanche una stella
"pago bancomat la mia quota" - dice - puntuale non osserva le etichette non sa dire i nomi del sindaco e dell'assessore. Lui va col jack
e fisime permeando lo statico a cui non si sottrae neanche con tutta vitalità di progetti e un ventaglietto di fondi quattro conti
Id: 22228 Data: 12/09/2013 21:58:26
*
emissioni sonore di imbarcazioni da diporto
che sia somiglianza o la stessa inattendibilità delle fonti la minore ritmica è lieve l'altra incostante inzuppata. e emerge timbrica a pretesto accento sulla à riga d'acqua che le accomuna. Non il capriccio vegetativo che si è appigliato alla roccia non lo spensierato ardore per dì vita limitrofa, provvisoria. Il mezzo oscilla, di provvigione e di piccolo reato come stesse lì a parare penne spennate e pegno di lode alla corrente
Id: 22180 Data: 09/09/2013 15:08:15
*
gate settembre 5
fa fatica la statura di un uomo, però si vede di norma è usato ciò mette in dubbio il silenzio che c'è di là come un che di incline alle fini di loop: o di che carburare i motori; effondere un registro onnipresente le scie calanti per aria lo share infine - io un altro e una cosa - a basso regime ricorda un'ora di certe torride improvvise di là la cementazione di fronte
Id: 22131 Data: 05/09/2013 21:04:02
*
idee nuove
dell'ecoquartiere dura la pietra bocciardata di più nonché l'impasto di cemento e colorante alternativo alla pietra di cava locale Poi soglie e altre piccole cose addirittura sì: di marmo rosa di brownfields in greenfields Io cerco di inalare qualcosa d'imbibito nel miraggio che si solleva dal pallido manto e dai pannelli fotovoltaici di quel ramo del corso principale nord sud Poi un operaio in trasferta ha lì per pranzo una rosetta e doppio burro
e della perplessità nello sguardo Chi per il legno chi per il metallo
Id: 22030 Data: 30/08/2013 16:33:38
*
barattopoli
val la pena la solitudine come noialtri erede di una sordina di qualità eccellente
piove il bosco si prende gioco di tutti ammortando le gocce sonore
come sarebbe ovvio aspettarsele guardando poco più su
le more di rovo valgono almeno una lamentazione : della vernice fresca sull'asfalto sbava
è tossica
Id: 21983 Data: 27/08/2013 01:48:35
*
meta stasi
si assomigliano l'acqua e le ombre
e una lucina una lucina che fa da spartiacque, e anche farmaco placebo
con le istanze di angeli tuttorecchi a storie di pollici come di terra smossa che si rovescia a valle
allora si pensa distante, la madre di latte Iannis Xenakis - Metastasis (Spectral View)
Id: 21936 Data: 23/08/2013 00:37:57
*
top amabilitas
non avrà capienza degli estremi, e l'insistenza della volta però che computi infinito che apprezzi il distillato di sidro e altre liquide panzane sta all'impianto di pubblicità come a titolo di volume: it's free and always qualcosa sui cassetti a chiusura ammortizzata Ligeti .etude no 8 (audio + sheet music)
Id: 21910 Data: 21/08/2013 00:40:26
*
layout
lamelle sì in interiore digià frazione d’illuminazione
sito che sottrarrei alla bega dei sopravviventi. Manutentori
di veneziane unità di unità
di bocca in bocca passò verme di scatolame e acqua dall’acquasantiera del quartiere
tuttora pulsazioni pulsioni celebrazioni orali. A tergo
il percussore ha innato di sfregare la campana
Id: 21153 Data: 30/06/2013 22:31:05
*
deb
che sia commettere d'oltremare un lapis-traccia alcuni segni
non c'è vista maggiore che nell'evento non accadesse se non per la différance tra la posa del suo sguardo e l'indice che porta a un luogo
non credo di nominare dei nomi ma una silloge che apre stagione e termina messe si imbroglia coi capelli il fondo del mare risuonando nella vela
lo skipper il vento frusta Hans Werner Henze - Serenade for Cello Solo (1949)
Id: 21012 Data: 20/06/2013 23:11:55
*
mans system
è sempre della mezza il frequentatore di pressocché tutti i cannati giorni (l'aggettivo gliel'ho sentito a una matematica TIC)
che il giada è una ridondanza di labbra
però ha un sistema che impatta
non si diparta giammai, il goal dell'omaggio floreale
spampanati. subito abbraccio lungo e prosperoso?
robe da zine di fine corso
Id: 20943 Data: 15/06/2013 00:05:25
*
un euro a sigla
cinque campi di calcetto un posto di tribuna molte facce più tonde del solito baccagliando, chi dice: vale!, dice: valete! genitoriale
qui il palleggio paga lo si vede dal pensiero applicato al gioco
in cuor mio rinnovo verbi gambe corte la fregola di una maglia finché non sbaglio i cenni di una signora sull'ottantina
ho per la testa l'alleluia della sera <acronimo>
Id: 20814 Data: 06/06/2013 11:47:19
*
condività
se credo di essere incartato in nuce probabilmente non sbaglio dato che perdendo quota io l'abitante si fa vivo, nella corona di persistenza o conosce i miei orari e li sorvola comunque sia una qualità io còmputo che non deve eccedere la agile luce o si dirà in errore di mezzi di sussistenza e di un'altra vita la vita io sono ai canyon io sono perito di anni e di distanze di larghe caligini nativa di pomice e soffio la rosa tipica se la sciala non per volerne, e non lo sa che è particolare scarlatti sonata b minor K27 - L449
Id: 20714 Data: 28/05/2013 23:00:29
*
acme
lui palesava diletto per l'archeologia trattenendo un certo male di vivere ha accostato la foto di una vela capolavoro d'ingegneria edile a quella di una comune cappella (specificata d'oltralpe) in promozione io ripassavo a mente un passaggio di quattro accordi e segni di ripetizione tra la tempera e la corrente poi dei ricordi di latino e degli assaggi di convenzione e glielo si poteva indovinare che gli ufo avranno grande immaginazione
Id: 20574 Data: 18/05/2013 21:26:59
*
fermo è un punto di vista
aggiorna è il comando che invio più di frequente al programma di archiviazione come avere qualcuno alle calcagna la furia dei dati e l'ente irrogante la stessa pena che vie più toglie prontezza a PVA progetto virtuale di accudimento in fin dei conti il beneficio della cataratta la guida in linea suggerisce suffissi endo e ente: per abbattere i tempi della scarica l'idea è venuta in mente a quelli del GLI gruppo di lavoro e qualcosa
Id: 20540 Data: 16/05/2013 22:51:38
*
cronistoria di una serie
opzionale o flag dell'opportunità ho convoglio | alla guisa di te, ragazza di tutte le cose che non capisco; che hai le gambe lisce cosicché il raggio ti incaglia pressappoco trasparente | non è una voglia che ti tiene insieme ma la formella ciononostante | combusta assottigliata in vita io stolto di chiodi e l'utensile solita fortuna non posso che parcheggiare disc'orario all'isolato | ricorrere alla nominazione cosicché la traccia agganci le frequenze di cui l'aria si appesta come un timbro che accoda gli avvenimenti dei frassini e la vitalità strenna delle corde di minugia non ho avuto scambio con il passero caduto da uno dei rami congelati accantonare dolore e soglia T. Albinoni - Op 07, Concerti a cinque
Id: 20403 Data: 11/05/2013 22:52:00
*
io apparento
è voce di una rete che li compone. composta corona, da al di là esterofilo che l'assenza e l'intero usassero un campione mille grazie per l'occasione. tutt'al più dovrò un euro di fatalità. cosa sono un euro: non ci pago un hors d'oeuvre ai dì della misura edifica si va un corrimano. si va a fare il giro di cavalletta. si va a di che bagnare la mollica una soluzione espressa Azio Corghi, Charmante Gabrielle
Id: 20379 Data: 10/05/2013 20:04:09
*
regole del gioco
i discepoli cercano l'offshore sulla mia fronte
si saranno persi il pop pimple spuntare dal liscio
passiamogli il frusto - dice il consiglio io dato della mimica benigna del cominciamento - si allacceranno le scarpe, porteranno gli indumenti fantastici e ricchi
loro gridano loro danno fastidio
io ho a noia, immensa noia, gli appunti per gli anni di dismissione
probabile che si nasca alla e-stasi (derogando fonda mentali) col gioco del cielo e dei pantaloni
Krzysztof Penderecki - Polymorphia
Id: 20358 Data: 09/05/2013 13:15:52
*
ammarare
dorsale di grooving di contrafforte alla metropoli che chiamerò sofia giusto di legame, discontinuo dai registri o canto di sonnifere lunghezze invece segnalare alla leva, qua, là, l'arte nelle mani da un lato innaffiare ermo come va al gelsomino la sulla in orfanezza fintantoché non macchia i colli di caso strambo di racemo di casta e di capra
Id: 20334 Data: 07/05/2013 19:54:24
*
QI emozionale
Alin e A sono due che non vanno a un sol tempo ma si fondono pigliano per una parte dove non conta: ma l'impronta
l'impronta sul greto, anche sproporzionato
un fenomeno d'annata. il tronco come la grancassa decuplica l'orecchio. ballano bevono latte
scuotono, scuotono: è ritardo intorno, la fa franca
quel canone inter eventi di mutilazione di fra di sub di poster
però che sopravvento. loro. cioè più sopra al vento Dvořák : Romance in Fminor, Op. 11
Id: 20191 Data: 28/04/2013 00:13:49
*
moulin
dal pezzo di legno intagliato, dalla voce roca e dalla sillaba una breccia che dà sul cristo finto ma in persona, ripetuto
qua sotto tutto frutto di incesti: da quando in qua uno storpio sulla cresta dell'onda
da applaudire la miglioria dei tempi che corrono le conchiglie torneranno sui genitali dei maschi. un credito di ostensione
io mi arancio, quando cade il laccio che preferisco la rosa meticcia che chiama le rocce e i cespi per canzoni espleta il suo esercizio magico
e io scalino in cima. vale l'intero ammontare, suddai me che non sopporto la brachetta. al fumo non ai sassi
Id: 20129 Data: 23/04/2013 21:25:55
*
manuale di acustica
nullifica è mano leggera
gran copia di dossier e di cartelli distanziometrici affinché non colga di sorpresa. l'aria di qualcosa fermo. nativa di un lembo di nazione
fa fede a vista (moto) di sentire. ma la neve Luciano Berio Encores Luftklavier, Feuerklavier, Wasserklavier David Kadouch
Id: 20087 Data: 21/04/2013 01:21:57
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palme da datteri
tutto ciò che lega è prigione donde è vero che si va di prigione in prigione
questo è, che il cosmo è microcosmo dove non si fanno escursioni eccezionali ma si succhia fin che ce n'é
basta e avanza, come al ragazzino non importa di essere al mondo per qualcosa piuttosto per qualcuno, non facendo discorsi a mente
crescendo, al mattino ripassa ciò che credi piaccia a molti principalmente non piace a nessuno ciò che conta è essere dentro alle cose, non fa caso che se ne esca bene o male ciò che sembra importante non lo è e viceversa una porta chiusa è per bussare e tutti gli altri slogan personalizzati e trasmessi di generazione in generazione
tra i benefici del pensiero astratto c'è che è un rapitore attraente, ciascuno si immagini di essere rapito dal partner appropriato poi a turno, quello concreto, farà la volta del boscaiolo e della lavandaia
c'è chi mette insieme grossi pensieri, solitamente sente il dovere di aprire_ qualcosa nei cadetti della nuova generazione secondo me l'ambizione più gratificante è spalancare gli occhi degli altri
un giorno colui che ha spalancato gli occhi incrocerà il suo mentore e saranno scambi di pacche Massenet "Meditation" from Thais, Yo-Yo Ma
Id: 19911 Data: 07/04/2013 21:52:14
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Orecchiabile di calzare
è anonimo chi riporta i segni di aver avuto cibo e un posto circa riservato di folle
avrà di che essere sovrastato, genio lo guidi in bocca a un pescione
un atto di fiducia equivale a prova d'autore che solidifica ma questo linguaggio grosso non si giova di verticali, e per quante rette non un solo ponteggio di sale per la papilla
però è piacevole una fisionomia che va per tentativi, l'altro è meraviglia l'io, l'io che è un altro, e dare a intendere textbox al contrario alto come costruire case dalle carte da gioco
Id: 19901 Data: 06/04/2013 22:45:13
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ad faccenda
qui è in avanti, che i bar mancano di caffè e le sindromi
a morning fare a morning insisti are e dolcificati sospiri in barba alle comuni esitazioni
quale che sia il significante dei tavoli a cadenza oraria sormontati e accostati qui è in avanti, chi viene e va
curiosando e non s'inganna che le pause settimanali fanno capire semplicemente che si vive per le strade
Id: 19889 Data: 05/04/2013 20:52:30
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note a margine
a quelle estensioni dove le spighe come ora sono cariche della stessa domanda che urgeva gli affetti da eterno, solo a più onde godono con l'arietta. avranno confabulato, alterne alla macchia le spighe si piegano agli psico passi fintanto che il posto non curva in perpetuo so che da qui a lì non passerà un jingle così mangerò una spiga per farmi la giornata e non nomino altra erba o non ha nome. Coscienziosamente credo sia così
Id: 19850 Data: 03/04/2013 00:26:37
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fattore
io è conclamato. e anche questo: facsimile per fondare. rifondare discorsi poco seri placche del moderno e leitmotive l'aria conferma tre due uno e cosivvia; dà corda, io, scende la pietra serena effe distanza tra un libro e l'altro inclinati come espressioni facciali per un soffio cosa. non occorre altro tag che vendere, comprare Arnold Schoenberg - Erwartung, VIII-IX
Id: 19838 Data: 01/04/2013 21:25:23
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datemi un’armonica a bocca [...]
datemi un'armonica a bocca, ci farò una nota neanche presa bene mica c'era un contasecondi dietro ai sentori di mosto e gelsomino
poi è fisso che uno se ne vada col diario dei lupi parlando alla luna
lei per caso è arrivata, chiedendo informazioni ci sono una vita prima una vita dopo lei risponde che sa parlare tutte le lingue
lo scivolo di qualche metro aperto oltre il rosso delle sequoie dell'epoca del Cristo
l'incarnato chiaro gli indici lunghi infiniti
ma chi di soldi ne ha per andare in giro, chi no, non è questione di avere le palle
c'è ragione, che le strade siano servite dai paracarri
Id: 19812 Data: 30/03/2013 22:33:57
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lago di pasqua
che sia applaudita con mani grosse l'acqua del seno prossimo alla secca dacché giace come un documento di rito nel suo caso certificato santa coppa
che sia allo scopo di scuoterla dal suo meraviglioso autocompiacimento: deponente di vivere – accesa e massima, oscillerà di gioia [che è g di succhiare]
intanto che ci va leggero il serale, cattura tutto ciò che è fornito di illuminazione
ferme le mani! Mozart - Requiem in D minor, K. 626 [complete]
Id: 19773 Data: 28/03/2013 15:01:29
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pneumatici da neve
razionare il percorso dal posto di lavoro alla dimora è quanto suggerisce la strada che deborda a destra con una certa regolarità quel respiro è un conforto
però dà l'idea di più della lunghezza
fa che le cose siano diverse da un giorno all'altro
sapere che i suoni sono interpretazioni personali aiuta soltanto a parlare in mente comporre giri
il ritmo è tuttora quello delle pedalate in zona industriale alla sera nuovomondo da lontano
battezzarlo Urschrei in cabina, uno con nebbia e un altro no Steve Reich, "Music for 18 Musicians" - full performance with eighth blackbird
Id: 19748 Data: 26/03/2013 23:17:06
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i ritorni delle sei e mezza
posti dove una linea d'ombra è tesoro le terrazze a bocca di balena sapevano di polpette allungate di mollica
a quell'ora c'era come il coprifuoco e durava un poco il tempo di levarsi il sale con gli spara acqua giocattolo fatti da una gomma per innaffiare e un rubinetto da giardino
allora davano due rintocchi le campane
e saliva da est un avanzo d'aria salmastra scaldata dalle portoghesi
come qui le pale di una turbina fuori uso
Id: 19558 Data: 12/03/2013 22:17:13
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gambe a ti
sono le otto e quarantatré non alieno è il filo d'erba che di già prende il verso del vento
chi avrà di che informare l'almanacco poggerà il culo su un grosso cruccio il principiante strimpella e non si fa in tempo a registrare che sprazzi
appunto per questo date alla gente una filmina; si usano il giallo, il noir, l'horror qualcuno lassù gli assegnava di già una mentalità rap a blocco a blocco modelli del detachment
qui se ne va dall'acqua al sale John Cage: Six Melodies (1950)
Id: 19528 Data: 10/03/2013 22:00:07
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ad ox
i pilastri danno ritmo di lato e viene da tamburellare sul piano del cruscotto dei graffiti, che sono segni pressappoco bianchi, mi piacciono particolarmente quelli con il fisico a ics e un ovale di sopra così si capisce che è gente quelli si vede hanno un proprio style. tutti gli altri o gridano o ripetono moduli che avranno senso, a una certa velocità già ondine: ingoiano quel che cala , epperò verrebbe meglio con una stecca MATS EILERTSEN - The Void
Id: 19493 Data: 08/03/2013 20:09:54
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semitono diatonico
fa radice di due (√‾2) un allegro fratto
la contrazione del costato
indole non trascurabile se da qui a un punto qualsiasi
lontano
la stessa logica dell'assalto vale
; che sia dispensato o no dalla sua natura di soggetto
storico o mentitore lui
si passa da una mano all'altra le caldarroste
in mezzo al piazzale George Gershwin - Concerto in Fa per Pianoforte e Orchestra (Bollani-Conlon)
Id: 19466 Data: 07/03/2013 01:02:57
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emancipazione dal lavoro
andar per sterro uno ha male ai calli e fa a becco a grado a grado. ora che si alza, lodato : ha dato un'ala di prospettiva
numero uno impianto estrattivo poi bruciatori e canne fitte fitte tu guarda la masserella che sgrana, come io sgonfio le gote supino
Id: 19400 Data: 01/03/2013 23:28:48
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essercizii
può la bellezza del giglio salvare maddalena di radente al suolo
il piede dei diversi linguaggi essere scandaglio argentino anche se, in questo tempo e in questa sezione di quartiere, non è di più che uno stemma ipovedente
mentre invece un attivo di super cori convenzionati con la pubblica impresa delle costruzioni - dum
loquor, hora fugit - se c'è modo di giovarmi di un leggio di grandezza media sufficiente a dispiegarci tre o quattro pagine per volta
tirare giù un paio di temi di tutto rispetto da fischiettarci la bella stagione entrante Essercizii Musici, Trio 5 a moll - Allegro - Telemann
Id: 19344 Data: 25/02/2013 22:51:13
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classic
così sei qui, come hai preso il marciapiede alla tua destra e ti sei inventata un passo, una pietra da fermacapelli
e non puoi sapere, tante cose hai detto quando ti sei accomodata a esse e un drappo sfilava di lato per il vuoto d'aria del traffico
le cose devono essere opportune, devono far piacere. Devono rendere felici allora io, anche stavolta, ti chiederei di incontrarmi ancora
Id: 19327 Data: 24/02/2013 23:45:24
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in taberna quando sumus è un brano allegro
fate voi che leggete i minimi sistemi di calce in calce : è sempre lei. che sale a monopinna e trilla che qui significa aritmia, o fuori da
una risma di segnalibri s'imbeve di seme, si cancella
la mezzombra nel giardino; da pupilla a pupilla, cercatela. Additivo e scoria Henryk Gorecki da Tre pezzi in stile antico_ Nr. 3
Id: 19316 Data: 23/02/2013 22:40:50
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navigator display
crociere da cartella dei documenti qualcuna più di altre a schema libero [start with a blank record] questa è tromba! che inizia sacco e termina smoking il ritmo stroboscopico che è perfettamente inutile a questa nostalgia un bordello di cinquantini mascella larga TOA scheduled: 07:55, effettuare il sorpasso può sembrare occasionale, che la rosetta di luce scolpisca la mano di grasso alla curva del passo del lupo
Id: 19293 Data: 21/02/2013 18:41:02
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cosmos
il pittore diceva: «la calce è eterna»; e intonacava il soggetto un versante il versante una parete di case, sulle quali arrancava con il pennello
nel cortile una giara, molto capiente donde ancora: «ho le cose che mi servono: una dimora, il mobile, la signora l'arte
poi una giara, che l'ho ricavata a mano libera, è il mio nascondiglio» Peter Eötvös: Cosmos (1961/1999)
Id: 19163 Data: 12/02/2013 22:55:43
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co di perifrasico
è in cima il momento di insufflare in un seno mondo poi nascono desideri ardenti e nasceranno uno a scala questo, questo è cabina: tavole celesti, francobolli della prioritaria, forza si gioca cucù l'alogena sta su un supporto per piccì sì girare è una delle maggiori attività tonde, argomento cogente: come dire partito è di condividere ALDA CAIELLO CANTA BERIO E SCHONBERG
Id: 19144 Data: 12/02/2013 00:09:53
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uomo/a alla panoramica: meriti
è tattoo machine qui dove c'è una strada dritta fino in punta e radici spaccano le case
i cui cancelli hanno su delle maschere
le mensole, i blocchi di pietra cavea e pendio propagandano un punto cardinale. bella area per lo jogging e per la versione angelica dei pensieri
come un pensiero viene con le voci alte da parte a un kit di percussioni procacciato da arnesi poveri e lasciati
un fondo dei paraggi György Ligeti - Musica Ricercata [7/11]
Id: 19079 Data: 07/02/2013 23:55:48
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cognitivo non cognitivo
mare increspato al venticello della stagione dolce quando ha perso gli spifferi puntuti, la sua parola azzurra fa scivolare lo sguardo come fosse fiamma disciolta nel mordente del sorriso e rallenta, sulle linee del suo viso semplice sognare un blu madonna e farle posto senza curarsi del primo piede o della curva alla schiena dopo la parola una ventiquattrore che impacchetta la città, un'altra cadenza di esistere tra le mani le gambe e una carta le luci muoiono su erbe diverse, dove poseremo il seno di latte il vischio della sera che accorcia il fiato alle case, alle porte, alle finestre obliterate a giorni di ruggine rosso vivo le bandusiae fontes sono ai tetti del mondo come sugli aeroplanini di plastica tattarattattà a sognare la sponda successiva, un punto, una sensazione, un fruscio, un drappo di lino che mormora nella semioscurità una libellula, un nome di libellula, un suono, una pulsazione, un'appendice, una cometa
Id: 19059 Data: 06/02/2013 22:36:04
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inframmesso
inframmesso definisce l'arancio che pungeva alle narici, ma un sentore di sociale perfetto benedette siano tutte le donne incinte l'onda dell'acqua battente che sovrasta la base giornaliera dei decibel lei è lo scarto tra il marciapiede e il primo striscione del potenziale non molti nomi invero una modesta riserva di provocazioni non gravi, un sol che cade sul mi ritardando A Little Jazz Mass - Bob Chilcott - Busan Harmony Choir
Id: 19037 Data: 05/02/2013 22:27:56
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soprattitolo
strumento inefficace la marca del tempo vale a dire: cose sottratte alle cose come una nuance, se fosse muratura, o pannello ligneo a un'ora mezzana
a caso è caduto un capello fermasangue
sta come 30 a 1; anche migliaia, indecifrabile collecta nella mano ohé covo di segnali
trasportatori gemme del lontano, sono del dentro o del fuori gli occhi Debussy - Nuages (Nocturne)
Id: 19014 Data: 04/02/2013 00:02:02
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natura della distanza
tra la e là un numero impreciso di rondeau largo d'acqua che è commisurato
a noi: l'inciso di coscienza e arte con la fisiognomica del vento; orizzonte a tutto compreso
abash abashed abashedly abashing abashment : voci del serale
quieto assetarsi: così. come appare vicinanza: variamente cospicue le luci della sponda opposta J. S. Bach - Sonata for Violin and Clavier in F Minor BWV 1018 (2/2)
Id: 18952 Data: 30/01/2013 22:45:01
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trekking à la montagne Sainte-Victoire
tutte d'olio e pennello le cose. anche il muretto, là, alzato sopra una vena d'acqua di meriggio sempre più inflazionato: le mutande stese sulle pietre e tra le pietre un disordine di fili d'erba sguinzagliata
le anime delle scarpe. sporche di sorbe e di more Pelléas et Mélisande - Act I - Scene III
Id: 18883 Data: 26/01/2013 22:37:32
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smarinato
casa di mora. Cura stagionale di colonia. Il cappio alle salamandre per ore
poi molti diversi anni auto muniti: il ferro dritto sul ciglio
(ancora una palata di terra coltivata per le ricorrenze che altro)
.Ora è storto
Luigi Dallapiccola - Il Prigioniero I-IV
Id: 18835 Data: 24/01/2013 22:10:37
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dispersi disertori gente tesa
quale paragone rende, in termini di misura della invenzione; vale a dire di tensione. ma ciò che qua interessa è intercetto cavato da una materia insulsa, fusa, polverizzata cauterizzata
la palma riempiva la mente di immaginazioni di nomi di cose e di persone ; ad ogni modo qualcosa di più di giornaliere farneticazioni che piuttosto si attaglierebbero a neri di seppie ridotte in pappa
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mu(s)sica: neoplasia dell'innersound | chiamasi pistolera di note-fruste passanti per un qualsiasi lì grande affamatorio di risoluzzioni Sarah Chang - Sibelius Violin Concerto in D minor, Op. 47 ( Zweden, Radio Philharmonic ) n.b. le righe 6 e 7 sono ovviamente un solo verso
Id: 18778 Data: 21/01/2013 21:20:17
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di soli e girasoli
lei ha gli occhi di limite d’oltremare dice .mentre vanno a piedi nudi sull’erba. diamogli i ricordi di una mattina semplice; il in levare di uno scherzo lei è una spiga secca a pagina quattro del libro di tre pagine -e- come di Piet non distante il ruscello Stephen Hough plays Paderewski Nocturne
Id: 18742 Data: 19/01/2013 14:45:37
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a fondo
di quiete l'idea più ferma : oh alba, superesse è la corolla sul campo di grano
cuscino, rorido fosso. Dove si rilascerà il muscolo Che alligna mordente nella coscienza di una fine; una a grammo aria per aria | cava di sogno _ARIA
di stretto, e le gambe allenare e ottare : non sembra che un'ave non sembra che un'ave J.BRAHMS:Piano Concerto No.2 Op. 83 K. ZIMERMAN,L.BERNSTEIN
Id: 18686 Data: 16/01/2013 23:30:16
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unetto di homunculus
\Franco Donatoni: Tema (1981) un acquaio il mondo per quanto mare Che penserà il golem | finestra pallida l’iride una buona idea svernare \ snervare l’archetto su la
rotolare sul dorso | cacciare denaro per una riga d’ombra | tendere lenza sugli amplificatori del sonno | causticare
soltanto ieri dissipava il caldo bagnando la nuca
serve una spugna per lo stecco di stella; che muore dalle risa | dalle salve d’artiglieria \Toshio Hosokawa - Vertical songs I. for flute solo
Id: 18610 Data: 13/01/2013 14:28:20
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chiarore
cosa verrà sfregando le corde grosse della commedia : escrementi o cose
di pancia nettate della frequenza muta per antonomasia: mille (più mille) esplosioni siderali di non-parole; solo scie di cronaca
(leggi qualcuno dei libri inclinati a 30 gradi)
non c'è bellezza se non sbattuta da procella d'anima [non-eterna non-etere]. Per ciò dico a me stesso: siano invocati i resti del fasciame di un'arca sfondata
i lassi tra (i) fulmini e (i) tuoni buffi Arcangelo Corelli, "La Follia"
Id: 18580 Data: 11/01/2013 21:09:34
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il supporto
il senso comune dice che le cose sono perlopiù gemme e parassiti
lei è la stria che infiamma alle basse quote con l'aria ferma
allora vorrei essere un cisto o anche un semplice ciuffo d'erba capace di aprire l'asfalto
Id: 18550 Data: 09/01/2013 23:08:28
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alto
trapassa, l'aria spessa
d'altrove; il mento monta le code particelle
checchessia è [non-nulla comunque]; che non prende
e così non ne prendeva, la fioccata di manna, forma
non quel-
-la che non s'appiccica
ma però galvanizzava J. S. Bach - Contrapunctus 11 - Die Kunst der Fugue BWV 1080
Id: 18531 Data: 08/01/2013 23:25:24
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sol minore
che avrei amato i larghi. della stagione prima il coito dei sassi che appiccano il fuoco
non potevo sapere. Che il sole impedisce l’oltre. ma una viola sa scandagliare l’essenza/flusso per innestarci un rubinetto. farne fonte e pennello per il suo ritaglio; Nel bagno d’arresto. Là, cocciuta. Ricava uno iato e fotte lo smog
Invece conosco la vaghezza del getto la macchinazione delle gambe. dure come minerale rappreso; non ancora sasso di stella
Id: 18488 Data: 06/01/2013 22:24:17
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