Pubblicato il 15/03/2012 13:20:24
La Poesia come crescita umana di Ninnj Di Stefano Busà
Ogni essere umano, ogni individuo della specie determina e governa le facoltà, le capacità sue proprie, in modo autonomamente responsabile e consapevole. In altre parole, è il faber della sua crescita intellettiva. Sin dalla tenera età attraverso le scuole primarie e poi Secondarie, e Superiori, Università o quant'altro acquisisce i fondamenti principali deputati all'intelligenza e allo sviluppo del pensiero cogente, che sarà poi la struttura portante, l'edificio su cui poggeranno tutte le conoscenze e le colonne portanti intellettuali della sua conoscenza e delle sua crescita. Gli strumenti e le modalità di acquisizione dei mezzi espressivi, linguistici, logici, sono supportati dalle sue capacità a modificare la sua massa intellettiva che si serve di tutte le disponibilità strutturali e di categoria che traducono il senso della conoscenza. La quale in massima parte ci giunge dall'esterno, dalla realtà che ci circonda ma, in altra parte sono determinate dalla nostra volontà, dalla nostra capacità di acquisire nozioni, di farle nostre, di scavare e indagare nei meandri delle varie discipline tutti quei fattori che poi determineranno la cultura e la fisionomia individuale intellettiva. Il diverso grado d'intellezione dipende in gran parte dalle capacità di ognuno di approcciarsi a questa o a quella disciplina con interesse, impegno e volontà di apprendimento. La Poesia è un atteggiamento mentale che, inserito nello sviluppo concettuale di ciascuno, determina quella rifinitura quel ricamo-ordito e quella completezza che attengono alla sfera del sensibile, dell'immaginifico, e della creatività. La ragione per la quale prima di ogni altra va interpretata la motivazione profonda della poesia è decifrarne le caratteristiche interiori, lo status emozionale che deve essere sensibilizzato a compiere i primi passi verso la sfera dell'essere che è dominata dalla suggestione/emozione e dal sentimento. Non vi può essere Poesia senza che non intervengano fattori di ordine intellettuale o quantomeno, frammenti di emozione intellettiva che ne determinino il concetto d'arte. Perché di questo si tratta. In poche parole si va ad instaurare un prototipo di conoscenza e di elaborazione individuale che ha del misterioso, ma che è facile individuare in una zona alta del cervello, chiamata area di Broca, dal nome del chirurgo e antropologo Pier Paul Broca, che realizzò parecchi studi antropologici e metodologici sulle facoltà e sulle localizzazioni del linguaggio, così da essere considerato il promotore dell'antropologia moderna. I suoi studi ripresero la circonvoluzione di Broca, cui fu attribuita la funzione di deposito delle immagini motrici del linguaggio. A questo grande studioso dobbiamo la scoperta dei fondamentali criteri che determinano la zona del cervello adibita a magazzino di immagini. E per immagini s'intendano quelle localizzate e determinate nel cervello umano da esperienze dirette o indirette della realtà che ci circonda. Queste immagini supportate da una preparazione culturale che sia affine alla "letteratura"e all' "Estetica" è in grado di creare e realizzare il testo poetico e di amministrarlo e gestirlo sul lato dell'immaginazione e della scrittura che, dapprima, è esplicamente opera del cervello, ma in un secondo tempo tenta di esprimersi come può dal sentimento e dalla sensibilizzazione ad un piano prospettico di linguismo che dà l'espressione poetica. La poesia, quindi, non nasce dal nulla: origina e si proietta su un piano di appoggio che vede nella cultura il suo più vasto progetto intellettuale, elaborato in chiave di riferimenti linguistici attua quel progetto antropologico che abbiamo visto determinarsi e delinearsi nella scrittura creativa, la quale altro non è che la coscienza ai diversi gradi dell'autodeterminazione a creare immagini di scrittura e tali immagini le estrapoliamo dall'emisfero intellettuale di Broca. Ciò premesso, indicare nella Poesia il più alto indice di elaborazione del cervello è di una semplicità lapalissiana, epperò, non basta questa spiegazione, per poter affermare che a raggiungere gli altissimi vertici del lirismo siano veramente le più grandi personalità della cultura, perché questa facoltà di espressione si declina attraverso un processo complicatissimo, d'inaudita ampiezza e profondità che coinvolge gli strati profondi dell'emozione e del linguaggio. Tutto avviene in maniera del tutto inaspettata, non si ha mai abbastanza preparazione per esprimere un concetto in forma d'arte, soprattutto, perché la forma estetica o il gusto che dir si voglia cambia da persona a persona, da un'epoca all'altra, da una società all'altra e fra individui anche affini, nell'ambito della stessa generazione che ne sensibilizza l'estro e la fantasia.
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