Pubblicato il 03/01/2019 15:16:41
Del sapore dell'alba è il ghiaccio difforme. Quanto clamore nel posto che non si vede: quello racchiuso da rami bianchi e cortecce di spine. Un turbinio di salti e piroette. Piombano dal cielo pure lapilli e sabbia nera sui tetti, i giorni finiscono, la terra s'alza e si abbassa. Sento lo scuotere dei pensieri e degli occhi chiusi su corpi: lacerati dal vento e accarezzati da lame del tormento. Restare era come perdersi nella valle senza terra. Unico segno tra le stelle, sollevava l'altra mia metà e la porgeva tra la quiete e l'amore.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Angela Daniela Evoli, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|