Pubblicato il 31/12/2018 18:25:33
Vorrei stringere ancora l’aspro del tuo seno prima che il tempo di quest’anno triste si divori il torso e dare un morso nella tua bocca molle di te nell’ora della fine per morire al caldo del tuo sangue. E te che come dentro rocca impenetrabile asciughi l’ombra e il fiato che s’addensa erodi ossa, stremata e gli occhi al vento soffochi le grida abbracci labbra e cielo di pioggia chiara, a passi di nuvola serena.
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