Fredda è la notte.
Nella tana
tra le radici della grande quercia
riposano i cuccioli della lupa,
i capezzoli della madre mordendo,
in attesa del fedele compagno,
uscito dalla "bassa"
a procurar cibo.
Il vento che tra gli arbusti,
gelida, dall'alto spira,
disperde,
il belar di un capretto
nato da poco.
L'ululato del lupo non più s'avverte
ed è già preda.
La neve nel cader copiosa
il sangue versato copre:
traccia da cancellare.
Odiosa realtà! Natura contro!
Mentre tutto nel silenzio tace
il vivere stesso che lo richiede
al Destino,piegando il capo,soggiace!
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