Pubblicato il 26/08/2010 20:17:09
Prestami una parola -un tuo respiro basterà- ad aprire un’asola nel buio. Vuoto il bicchiere e m’inginocchio a bere alla fonte di quella fontana: brulica d’acqua fresca e chiara e sento già le ali ai piedi. Meticolosamente Pazientemente Ostinatamente ho nutrito i nostri fiori con la cura di un giardiniere -inventando un presente che non conobbe divenire- E son seccati nella serra tra sogni recisi e antichi desideri. Lentamente Debolmente Implacabilmente ho marcito su tappeti di licheni con l’odore acre sulla schiena -e le alghe secche tra i capelli ho trasformato in brina- Algida e fiera seguo l’onda di un mare azzurro ed impetuoso: sono un’impavida sirena ora e non saranno i tuoi artigli di gufo a ghermire la mia nuova coda.
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