Sotto i bombardamenti
Sotto i bombardamenti,
hai lasciato i tuoi segni nel selciato.
Come impronte di storia
impresse sul sentiero di casa.
I tuoi passi sui ciottoli,
ricordavano il torrente impetuoso
che incessante leviga le pietre,
come il tempo fa con le mani.
E quelle mani impastate di rosso,
che colgono la polpa dal verde,
e la porgono a oriente-“alter”,
laddove, ed in cui, la pace è concessa.
E’ il sudore di chi l’infanzia l’ha vista,
e vissuta nel rumore umile e discreto della croce,
del passo felpato del gatto,
che è ora, come allora, forza motrice raccolta dal vento.
Ed è in quel lavoro che hai tessuto le forme nell’ambra;
ed è in quella linfa che la vita ti ha donato,
alla quale hai sorriso e a tua volta donato,
quella forza che fu sempre tua e mai ti ha lasciato.
A Francesca
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