Pubblicato il 03/11/2018 19:35:37
può darsi che questa serialità sia eterna cui non nascondo il mio robot personale Piuttosto lo mando avanti; me lo hanno aggiustato affatto bene una lontananza di suono di corno avo carissimo del mio motore spinto Per nulla incidentali le volute di bacchetta da direttore rivolte all’orchestra che ascoltai da piccolo Poi crebbi con tutti gli altri in una curva che ora chiamo loop anche io dacché mi americanizzo a furia di pensiero computazionale Sembrano cose da mangiare o per fortificare un discorso fiacco di cui il tempo ha rimosso i ricordi come il rametto cancellava le scritte sulla sabbia, sogni super veloci e magnifiche imbecillità Se questo non fosse amore, allora mi darei la morte senza che gli altri sappiano Che avrà mai da pensare il centesimo speso al bar di sotto – luccicherà di alcuna solitudine, scommetto
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