Pubblicato il 31/10/2018 23:57:23
una bonaccia di periferia suona dai mantici d’autunno verdemarcio estuario tutte le foglie a frotte sul tendone fradicio sgonfio lamentoso sulla mollezza degli acrobati reclusi dai visi di cristalli opachi e ancora addosso cere di luce gialla strette le spalle al freddo come il salto nel buio nell’occhio della tigre che di scarne speranze vive e spolpa ossa - mai stata fiera di ogni merito (di chi?)
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