Pubblicato il 31/03/2008
L’uovo di Pasqua C’era una volta anche l’uovo di…gallina
Uova Pasquali di tutte le dimensioni. Da quello alto due centimetri a quello alto un metro e ottanta. Ad altezza d’uomo. Anzi, ad altezza di donna. Anzi, ancora, ad altezza di portafogli. Con un euro ti comperi quello piccolo, come quello di colombo(con la c minuscola). Poi ci sta il kinder che ha proporzioni quasi naturali a quello delle galline, e poi ci sta una caterva di uova di tante dimensioni, tanti colori, tante sorprese. Penso che se nell’uovo pasquale non ci fosse la sorpresa, le vendite diminuirebbero del novanta per cento. Se tu chiedo al bambino perché s’è fatto comperare sei uova di media taglia, al posto di uno grande, ti risponde subito che nell’uovo grande ci sta una sola sorpresa, mentre nell’uovo piccolo, in numero di sei, ci sono sei sorprese. Le sorprese durano un paio di ore e poi vengono buttate nell’immondizia senza nemmeno fare la raccolta differenziata. I pezzi di cioccolata vengono destinati alla nonna che ha la dentiera che non funziona tanto bene, ma in compenso ha il diabete e dopo aver divorato la cioccolata di sei uova deve prendere dodici compresse per fare abbassare la glicemia. A proposito di sorprese, un mio amico regalò un uovo alla moglie alcuni anni fa e, per farle una…sorpresa ci fece mettere dentro un anello di brillanti che pagò quasi il corrispettivo di tre mie pensioni di impiegato statale. La pia donna, a cui non piaceva il cioccolato al latte, lo ritornò indietro e si fece dare un altro uovo fatto con cioccolato fondente. Allorquando il marito domandò se aveva gradito la sorpresa, lei candidamente rispose: “Ma quale sorpresa? “ E più sorpresa di così!!! Ma veniamo alla materia prima dell’uovo di Pasqua: il cioccolato. O la cioccolata. Non ho mai capito la differenza. Oggigiorno fanno la cioccolata al latte, fondente, che sono i classici, ma fanno pure la cioccolata alla menta, al pistacchio, al tartufo, al carciofo, al caffè, all’ananas e, ultima scoperta della gastronomia dolciaria perugina, al peperoncino. Pensate un poco. La cioccolata è afrodisiaca, il peperoncino è afrodisiaco e, dopo aver mangiato due o tre pezzi cosa può succedere. Ma ve l’immaginate la cioccolata al viagra…E poi i bambini che fanno il raffronto coi loro coetanei. Quello di Antonio è il doppio del mio. Papà sei un miserabile. Ed il povero papà per comperare un uovo più grande al figlio si priva anche di comperare la colomba. La colomba di Pasqua non fa le uova di Pasqua. E se le facesse sarebbero veramente troppo piccole per esaudire le brame consumistiche del bambino…
Catello Nastro
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