Pubblicato il 30/09/2018 12:12:24
E allora, Poeta, dimmi. Già ottobre arrossa il vigneto al casale e il mattino risplende nella rugiada in un sorriso agreste di quiete autunnale?
Da troppo tempo manco e sono lontana. Nel mesto esilio datomi in sorte dove sferza inclemente la tramontana è sempre inverno per il cuore, ma mi giunge l'eco di una stagione viva alla memoria e di una contrada amata.
E guardo le colline, nella dolcezza del paesaggio assorte, attendermi nel rossore della campagna accarezzata dal sole. Vola una rondine verso la veranda e dalla scalinata rivedo sorridente il tuo saluto.
Il nostro bacio nella festa del ritorno oltre la nebbia del tempo e della lontananza non l'ho mai perduto. Tu lo sai, Poeta dell'anima mia, vivo di ricordi e nostalgia aspettando radioso quel giorno.
a L.
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